Tito Checchi: differenze tra le versioni

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[[File:Necrologio Tito Checchi.jpg|alt=necrologio di Tito Checchi|miniatura|rarissimo testo scritto da Mario Foresi in memoria dell'amico garibaldino]]
{{Bio
'''Tito Checchi''' (Firenze 19 marzo 1849 - 21 agosto 1867) è stato un garibaldino ed ha partecipato alla Terza Guerra d'Indipendenza come volontario.
|Nome = Tito
|Cognome = Checchi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Firenze
|GiornoMeseNascita = 19 marzo
|AnnoNascita = 1849
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 21 agosto
|AnnoMorte = 1867
|Attività = militare
|Attività2= scrittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = che partecipò alla [[Terza guerra d'indipendenza italiana|Terza guerra d'indipendenza]] come volontario [[garibaldino]]
}}
 
== Biografia ==
Fratello del più noto [[Eugenio Checchi]], importante scrittore tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, Tito nascenacque a [[Firenze]] il 19 marzo 1849 da Leopoldo Checchi e Carlotta Botti. Trascorse parte dell'infanzia a [[Pisa]], dove la famiglia aveva una serie di interessi personali; ancor giovane perse sia il padre, nel 1860, sia un fratello, Tonino. A Firenze frequentò le Scuole Pie e terminati gli studi passò all'Istituto tecnico della città.
 
Nella primavera del 1866, allaall'inizio primadella squilla di[[Terza guerra d'indipendenza italiana]], decise di partire volontario per combattere in [[Tirolo.]]: Era l'alba delil 29 maggio del 1866 quando, di nascosto dalla povera madre, scappò di casa per unirsi ai tanti giovani in partenza per la guerra. In Tirolo venne inquadrato nella 24.maª compagnia del 6°º reggimento volontari; partecipandopartecipò alla [[battaglia di Condino]] del 16 luglio ede alalla famoso scontro[[battaglia di Bezzecca]] del 21 luglio 1866 contro gli [[Impero austriaco|austriaci]], dove venne ferito ada una gamba in maniera seria. Ricevute le prime cure nella chiesa di [[Tiarno]] adibita a ospedale, venne poi trasferito a [[Vestone]] e diin seguito a [[Brescia]] dove venne dimesso in datail 30 agosto 1866 dallo stessoda [[Agostino Bertani]], famosocelebre medico amico di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]. Tornato a Firenze per la degenza, cominciò a scrivere le proprie memorie dell'esperienza militare al seguito di Garibaldi.
Parte dell'infanzia fu a Pisa dove la famiglia aveva una serie di interessi personali. Ancor giovane perse sia il padre nel 1860 che un caro fratello Tonino.
 
Le memorie di Tito Checchi uscirono prima a puntate sulla ''[[La Stampa|Gazzetta diPiemontese]]'' Torino ede, avendo avuto molto successo, alcuni amici lo spinsero a pubblicare direttamente un libro che venne dato alle stampe in maniera anonima nel dicembre 1866 con il titolo di ''Memorie alla casalinga di un Garibaldino''. IlIn più occasioni il libro rimanedi unoricordi degligaribaldini scrittidi piùTito importantiChecchi riguardantiè lastato guerraattribuito inerroneamente Tiroloal durantefratello ilEugenio, 1866che perlo chiunquediede voglianuovamente approfondirealle lastampe vicendanel storica.1888 con il titolo ''Memorie di un garibaldino.''
A Firenze frequentò le Scuole Pie e terminati gli studi essendo di sveglio intelletto passò all'Istituto Tecnico della città.
 
[[File:Necrologio Tito Checchi.jpg|alt=necrologio di Tito Checchithumb|miniatura|rarissimoIl testonecrologio scritto da Mario Foresi in memoria dell'amicodi garibaldinoTito Checchi]]
Nella primavera del 1866 alla prima squilla di guerra decise di partire volontario per combattere in Tirolo. Era l'alba del 29 maggio del 1866 quando di nascosto dalla povera madre scappò di casa per unirsi ai tanti giovani in partenza per la guerra. In Tirolo venne inquadrato nella 24.ma compagnia del 6° reggimento volontari partecipando alla battaglia di Condino del 16 luglio ed al famoso scontro di Bezzecca del 21 luglio 1866 contro gli austriaci dove venne ferito ad una gamba in maniera seria. Ricevute le prime cure nella chiesa di Tiarno adibita a ospedale, venne poi trasferito a Vestone e di seguito a Brescia dove venne dimesso in data 30 agosto 1866 dallo stesso [[Agostino Bertani]], famoso medico amico di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]. Tornato a Firenze per la degenza, cominciò a scrivere le proprie memorie dell'esperienza militare al seguito di Garibaldi.
Purtroppo laLa ferita riportata in battaglia non miglioravamigliorò e, dopo una ricaduta, TitoChecchi morivamorì il 21 agosto del 1867; lasciando nel dolore la povera madre. Nene scrisse il necrologio (rarissimo scritto quasi introvabile) l'amico d'infanzia lo storico Mario Foresi, storico, e venne ricordato per il suo importante libro anche dal sacerdote e professore delle Pie Scuole di Firenze, Mauro Ricci.
 
Le memorie di Tito Checchi uscirono prima a puntate sulla Gazzetta di Torino ed avendo avuto molto successo, alcuni amici lo spinsero a pubblicare direttamente un libro che venne dato alle stampe in maniera anonima nel dicembre 1866 con il titolo di ''Memorie alla casalinga di un Garibaldino''. Il libro rimane uno degli scritti più importanti riguardanti la guerra in Tirolo durante il 1866 per chiunque voglia approfondire la vicenda storica.
 
Purtroppo la ferita riportata in battaglia non migliorava e dopo una ricaduta, Tito moriva il 21 agosto del 1867 lasciando nel dolore la povera madre. Ne scrisse il necrologio (rarissimo scritto quasi introvabile) l'amico d'infanzia lo storico Mario Foresi e venne ricordato per il suo importante libro anche dal sacerdote e professore delle Pie Scuole di Firenze, Mauro Ricci.
 
E' importante sottolineare che in più occasioni il libro di ricordi garibaldini di Tito Checchi è stato attribuito erroneamente al fratello [[Eugenio Checchi]] che semplicemente lo diede nuovamente alle stampe nel 1888 con il titolo ''Memorie di un garibaldino.''
 
== Bibliografia ==
*''In memoria di Tito Checchi,'' anno 1867 - necrologio di Mario Foresi
*''Memorie alla casalinga di un garibaldino. Guerra nel Tirolo 1866'', versione anonima, Livorno, Francesco Tellini
 
*''Prose sacre, morali e filosofiche di Mauro Ricci'' - anno 1869
''Memorie alla casalinga di un garibaldino. Guerra nel Tirolo 1866'', versione anonima, Livorno, Francesco Tellini
*''Le carte di Agostino Bertani'' - Museo del Risorgimento e raccolte storiche del comune di Milano
 
* Associazione culturale Capitolium, gestore ufficiale Ossario di Monte Suello, (Terza Guerra d'Indipendenza)
''Prose sacre, morali e filosofiche di Mauro Ricci'' - anno 1869
 
== Altri progetti ==
''Le carte di Agostino Bertani'' - Museo del Risorgimento e raccolte storiche del comune di Milano
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{{Portale|biografie|Risorgimento}}
Associazione culturale Capitolium, gestore ufficiale Ossario di Monte Suello, (Terza Guerra d'Indipendenza)
 
[[Categoria:Garibaldini]]
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[[Categoria:Persone della terza guerra d'indipendenza italiana]]