Josef Moroder-Lusenberg: differenze tra le versioni
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|Attività = pittore
|Attività2 = scultore
|Nazionalità =
|PostNazionalità = -[[Tirolo|tirolese]]. Chiamato ''Lusenberger'', fu il capostipite di alcuni artisti della famiglia [[Moroder]]; può essere considerato il più importante pittore [[ladino]]▼
|Immagine = Lusenberg Annamaria.jpg
|Didascalia = Josef Moroder con la moglie Annamaria Sanoner in viaggio di nozze nel 1869 a [[Monaco di Baviera]]
|DimImmagine = 180
▲
[[Immagine:Lusenberg-Michael-1879.jpg|thumb|San Michele Arcangelo, pala d'altare nella chiesa di S. Antonio ad Ortisei]]▼
[[Immagine:Lusenberg-Virgin.jpg|thumb|La Beata Vergine Maria, nella chiesa parrocchiale di Ortisei]]▼
[[Immagine:Lusenberg-wise-men.jpg|thumb|La pala dell'altare maggiore con i Re Magi nella chiesa parrocchiale di Ortisei]]▼
== Biografia ==
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[[File:Josef Moroder Lusenberg death mask.JPG|miniatura|left|Maschera funebre del Lusenberger.]]
Era nato nel [[maso]] Scurcià, il quarto di otto figli di Vincenzo Moroder e Anna Maria Schmalzl. Suo padre morì quando aveva 8 anni. Presto dovette occuparsi dal maso Jumbierch che ereditò dallo zio, ricco commerciante di [[Ancona]].
Ancora giovanissimo incominciò la scultura nel legno, ma dovette occuparsi anche del maso, delle coltivazioni e del bestiame.
Nel 1875, colpito da un quadro del [[Franz von Defregger|Defregger]] esposto a Vienna, decise di diventare pittore e si trasferì a [[Monaco di Baviera]]
A Monaco di Baviera fu confrontato con le tendenze artistiche
Il Moroder fu influenzato molto dal suo maestro Franz Defregger, con il quale legò una salda amicizia fatta di lunghe escursioni, viaggi nel Trentino ed incarichi avuti dallo stesso Defregger di copiare i suoi quadri storici.
Allievi della sua bottega furono i suoi figli, di cui è noto soprattutto [[Johann Baptist Moroder]], e lo scultore [[Ludwig Moroder]], che sposò la sua nipote Adele.
Insegnò per alcuni anni, alla fine
Nel romanzo biografico del 1930 di [[Maria Veronika Rubatscher]], una scrittrice nazional-popolare tirolese, è raccontata dettagliatamente la vita
== Opere ==
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Il Moroder era un attento osservatore della natura, dell’ambiente contadino del maso Scurcià e Jumbierch in cui visse e operò. Descrisse, oltre che nelle pregevoli tele di genere, anche in innumerevoli acquarelli e schizzi eseguiti con matita le persone, la vita paesane ed i suoi numerosi figli e nipoti nella vita quotidiana.▼
Almenhütte Josef Moroder Lusenberg.JPG|Baita in paesaggio fiabesco.
Con una tecnica raffinata d’acquarello creò una serie di ritratti di molte persone caratteristiche per la loro originalità, ritratti molto realistici di vecchi, mendicanti, venditori ambulanti, viandanti, con grande armonia del colore dei volti con gli sfondi. I paesaggi [[Val Gardena|gardenesi]], nelle varie stagioni, gli interni di case contadine, masi di montagna sono curati nel minimo dettaglio e rappresentano preziosi documenti storici della vita di allora.▼
Alter Mann mit Pfeife Josef Moroder Lusenberg 1914 Rahmen.jpg|Ritratto di vecchio con pipa.
Doi ciocs tl bosch che sla dorm 1882.jpg|Ubriachi a riposo.
Elisabetta Lusenberger.jpg|Gouache di [[Santa Elisabetta d'Ungheria conforta i malati|Santa Elisabetta]].
Grödner Trachten Josef Moroder Lusenberg.jpg|Costumi gardenesi.
Iuchin Unterplatzer de Josef Moroder.jpg|Ritratto del suocero Iuchin Ungerplatzer.
Josef Theodor Moroder-Lusenberg Bildnis eines Veteranen.jpg|Ritratto di un veterano.
</gallery>
▲Il Moroder era un attento osservatore della natura,
▲Con una tecnica raffinata
[[File:Mater dolorosa Maquette Josef Moroder Lusenberg.jpg|miniatura|left|Modello della Maria addolorata nella chiesa parrocchiale di Ortisei.]]
Le sue opere scultoree, la ''Vergine Maria con bambino'' e la ''Mater Dolorosa'' del 1893 sono esposte nella chiesa parrocchiale di Ortisei.
Ad Arco nel Trentino si possono vedere le [[Via Crucis di Laghel|14 stazioni della via Crucis]] scolpite dal Moroder nel 1895-1896. Ivi nel santuario "Madonna di Laghel", costruito nel 1700 in stile barocco e che sorge in cima alla ripida Via Crucis fu collocato nel sepolcro il 19 marzo del 1896 il "Gesù morto", opera di Moroder<ref>[http://www.arco.org/Cultura/cultura2-4.asp Santuario di Laghel (Arco)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090724051058/http://www.arco.org/Cultura/cultura2-4.asp |data=24 luglio 2009 }}</ref>
== Mostre ==
Nel 1965 vi fu una mostra di 36 quadri del Moroder a [[Bolzano]]. Nel 1973 ad [[Innsbruck]] ospitó
Il [[Museo della Val Gardena]]<ref>[http://www.museumgherdeina.it/ Museo della Val Gardena]</ref> espone ad Ortisei, il luogo natale di Josef Moroder Lusenberg, una collezione permanente di oltre trenta dipinti, acquarelli e disegni del pittore.
Nel Museo Civico di Bolzano sono invece esposte sculture
[[File:Quadromuseovalgardena.jpg|miniatura|Un quadro dell'artista esposto al [[Museo della Val Gardena]].]]
Due mostre con 120 opere a Ortisei e 100 opere a Bolzano nel 2009 misero a disposizione del pubblico opere dell'artista provenienti da collezioni private<ref>[http://www.museumgherdeina.it/164d420.html Mostre di Ortisei e Bolzano 2009] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120112130246/http://www.museumgherdeina.it/164d420.html |data=12 gennaio 2012 }}</ref>.
== Critica ==
[[File:Moroder Josef Lusenberg 1902.jpg|thumb|Interno di un maso con musicisti, olio su tela di Lusenberg inscenata nel suo maso antico di Furnes (Ortisei)]]
'''[[Giovanni Testori]]''', nel [[Corriere della Sera]] in una serie sul “Genio degli ignoti”, dedica un “ritratto” a Josef Moroder-Lusenberg, in occasione della mostra dei suoi acquarelli Bolzano nel 1985. Testori descrive in un lungo articolo il Lusenberg come ”''personalità tanto più commovente e grande, quanto più in vita era stata pudica, riservata, tetragona ... totalmente indifferente a ogni gesto che spostasse la mira della sua arte: che fu nulla più, ma neanche nulla meno,
Testori
Nel ritratto ad acquerello di Moroder del ”Pitti da Merc”, allegato all'articolo, il Testori vede: ”''Sulla linea delle più famose, dolenti effigi anarchiche, del secolo scorso, quella linea che trova uno dei pilastri nel Jean Journet di Coubert e, tuttavia, dieci anni, dicesi dieci, prima di quelle, che Van Gogh avrebbe eseguito a Etten (effigi di fronte alle quali questa di Moroder mostra di non cedere
Il Testori conclude:”''Insomma questo stralunato”apotre” gardenese... ci avvisa che, quando tutto sembra già chiarito e rivelato, tutto,
'''Sybille-Karin Moser''', analizzando il quadretto
“''Non si percepisce nulla di quella che potrebbe essere stata la influenza di Defregger, la composizione ricorda il primo Manet ... o anche il primo Munch... ma è certo che con questo
== Note ==
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==Bibliografia==
* Maria Veronika Rubatscher
* ''Die Moroder, Ein altladinisches Geschlecht aus Gröden-Dolomiten. Vom 14. bis zum 20. Jahrhundert. Ursprung - Geschichte - Biographien - Anhang. Beitrag zur tirolischen Familienforschung'' – Edizione in proprio Ortisei 1980
* Gasteiger Josef, Markus Vallazza
* [[Giovanni Testori]], ''Lo sconosciuto di Ortisei''. Corriere della Sera, mercoledì, 8 marzo 1985 ([https://web.archive.org/web/20160316154107/http://lusenberg.com/lusenberger/Testori.html Trascrizione dell'articolo]).
* Museo della Val Gardena
* ''Josef Moroder Lusenberg.'' [[Südtiroler Sparkasse|Cassa di Risparmio della Provincia di Bolzano]]. Stampa Typak Ortisei 1995.
*
* Sybille Moser-Ernst, ''Josef Moroder Lusenberg'', Rosenheimer Verlagshaus, 2016. (In lingua tedesca) ISBN 978-3-475-54552-8
== Voci correlate ==
* [[Via Crucis di Laghel]]
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie|pittura|scultura}}
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