Franz Moroder: differenze tra le versioni
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Ortisei
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1847
|LuogoMorte = Ortisei
|GiornoMeseMorte = 13 maggio
|AnnoMorte = 1920
|Attività = politico▼
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
▲|Attività = politico
|Attività2 = poeta
|Nazionalità = austriaco
|Immagine = Franz Moroder-Lenert by Josef Moroder-Lusenberg.jpg
|Didascalia = Ritratto eseguito dal cugino Josef Moroder Lusenberg ([[Museo della Val Gardena]])
}}
==
Figlio di Jan Matie Moroder (1802-1849) commerciante ad [[Ancona]] e a [[Ortisei]] e di Marianna Perathoner Lenert, Franz Moroder frequentò le scuole a Ortisei, [[Bressanone]] e [[Trento]], poi lavorò come commesso a Trento e [[Bolzano]];
Nel 1875
▲Franz Moroder frequentò le scuole a Ortisei, [[Bressanone]] e [[Trento]], lavorò come commesso a Trento e [[Bolzano]] ed infine ebbe la sua formazione di commerciante nelle sedi di commercianti della Val Gardena a [[San Pietroburgo]], [[Londra]] e [[Parigi]]. Ebbe così la possibilità di imparare bene l'inglese ed il francese, lingue nelle quali era molto versatile. Tradusse infatti poesie dall'inglese in ladino e scrisse una edizione in lingua francese del suo libro “La Val Gardena”. Di tale libro rimane purtroppo solo il manoscritto non essendo stato pubblicato.
Franz Moroder
▲Nel 1875 sposo la cugina Marianna Moroder sorella del pittore [[Josef Moroder-Lusenberg]]. Ebbe 14 figli, il secondo era lo scultore [[Rudolf Moroder|Rudolf Moroder-Lenert]]. Una figlia [[Adele Moroder]], sposata con lo scultore [[Ludwig Moroder]], un lontano parente, scrisse e narrò molti testi di racconti e favole in lingua [[ladino|ladina]].
▲Franz Moroder stesso scrisse anche molte poesie in ladino e suonava il violino ed il violoncello. Compose anche pezzi musicali che furono pubblicati a [[Lipsia]].
== Carriera ==
=== Attività di commerciante ===
[[
Nel 1869 Franz Moroder fondò con il fratello Alois
La ditta espanse la sua attività nella produzione e vendita di arredi sacri all'estero a [[Offenburg]] nel [[Baden-Württemberg]] e dava lavoro fino a 40 intagliatori e scultori nel legno. La ditta ottenne molti premi a Londra (Esposizione Mondiale), a Parigi ([[Esposizione Mondiale]]), Eger, Bolzano, Vienna, San Pietroburgo e Firenze con dieci premi di cui tre medaglie d'oro.
=== Carriera politica ===
All'età di 25 anni nel 1872
Nel
Nel 1909 fu insignito della Croce di merito con corona da parte dell'imperatore d'Austria [[Francesco Giuseppe]].
In molti scritti e volantini
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
La bibliografia e letteratura consultata sono esclusivamente in lingua tedesca
▲La bibliografia e letteratura consultata sono esclusivamente in lingua tedesca ma vengono comunque riportate a scopo di documentazione e consultazione.
* Warnung. Flugschrift von Franz Moroder an den Ladinerverein 1905.
* Zur Topographie und Nomenclatur der Geisslerspitzen-Gruppe. Aus Mitteilungen der Deutschen und Österreichischen Alpenvereins, Nr. 15 1887.
* Das Grödner Tal. 2. Auflage herausgegeben von der Section Gröden des Deutschen u. Österreichischen Alpenvereins. St. Ulrich in Gröden 1914.
=== Letteratura e fonti ===
* ''Kirchliche Kunstwerkstätte Gebrüder Moroder Franz Jos. Simmlers Nachf.
* Edgar Moroder
* [[Walter Belardi]]
* Dieter Kattenbusch, [https://web.archive.org/web/20160313002030/http://www.lusenberg.com/franzmoroder/dokument.html ''Franz Moroder (1847
* Werner Pescosta, ''Storia dei ladini delle Dolomiti'', Istitut Ladin Micurà de Rü, San Martin de Tor 2010, ISBN 978-88-81710904, p. 291-293.
* {{Cita testo|autore=Werner Pescosta |curatore1=[[Ulrike Kindl]]|curatore2= [[Hannes Obermair]] |titolo=La “questione ladina”. Strumento di espansione e di giustificazione delle ambizioni nazionalistiche italiane e tedesche |opera= Die Zeit dazwischen: Südtirol 1918–1922. Vom Ende des Ersten Weltkrieges bis zum faschistischen Regime / Il tempo sospeso: L’Alto Adige tra la fine della Grande Guerra e l’ascesa del fascismo (1918-1922) |editore=Edizioni alphabeta Verlag |città=Merano |anno=2020 |ISBN=978-88-7223-365-8 |pagine=pp. 157–218 (pp. 182–185}}
==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==▼
▲* Kirchliche Kunstwerkstätte Gebrüder Moroder Franz Jos. Simmlers Nachf. : Altarbau - Bildhauerei in Holz und Stein; gegründet seit 1881. Offenburg in Baden ca. 1910. Prevalentemente illustrazioni.
* {{Collegamenti esterni}}
▲* Edgar Moroder. Die Moroder, Ein altladinisches Geschlecht aus Gröden-Dolomiten. Vom 14. bis zum 20. Jahrhundert. Ursprung - Geschichte - Biographien - Anhang. Beitrag zur tirolischen Familienforschung – Ed. In proprio Ortisei 1980. Pagg. 210-222.
* {{cita web | 1 = http://www.lusenberg.com/franzmoroder/geisslerspitzen.html | 2 = Scritti di Franz Moroder | accesso = 27 gennaio 2021 | dataarchivio = 13 marzo 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160313002030/http://www.lusenberg.com/franzmoroder/geisslerspitzen.html | urlmorto = sì }}
▲* [[Walter Belardi]]. Narrativa Gardenese. Franz Moroder. Universitá la Sapienza Roma - Union di Ladins de Gherdeina Urtijei 1988. Pagg. 291-316.
▲* Dieter Kattenbusch. Franz Moroder (1847 - 1920). Ein Ladiner ohne Furcht und Tadel. Aus: Ladinia Sfoi cultural dai Ladins dles Dolomites Nr. 15. Istitut Ladin "Micura de Rü". San Martin de Tor 1991, Pag. 65.
{{Controllo di autorità}}
▲== Collegamenti ==
{{Portale|biografie|politica|letteratura}}
[[Categoria:Sindaci in Austria]]
[[Categoria:Letteratura ladina]]
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