Plasma ricco in piastrine: differenze tra le versioni

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Il '''plasma ricco di piastrine''' (noto anche come '''PRP''', dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''Platelet-rich plasma'') è un [[emoderivato|emocomponente]] ad uso non trasfusionale (EuNT)]]: è un concentrato di [[Piastrina|piastrine]], ottenuto mediante [[centrifugazione]] del sangue e caratterizzato dalla forte concentrazione di [[Fattore di crescita|fattori di crescita]].
 
Diventa '''gel piastrinico''' quando, a fine preparazione, poco prima dell’utilizzodell'utilizzo, viene aggiunto un elemento coagulante come ad esempio la ''[[batroxobina]]'', che è una ''reptilasi''[[serina proteasi]] estratta dal veleno di [[vipera]].
 
La sua capacità di stimolare la rigenerazione dei tessuti lo rende il fondamento di numerose metodiche in campo medico, soprattutto nell'ambito della terapia del dolore, nella chirurgia plastica e rigenerativa, nella cura del piede diabetico, in ortopedia e in odontoiatria<ref>{{Cita web|url=https://riparazionetessutale.it/documenti/linee-guida-e-documenti-sul-wound-care/il-gel-piastrinico-nel-trattamento-delle-ulcere-diabetiche/|titolo=Il gel piastrinico nel trattamento delle ulcere diabetiche}}</ref>. L'efficacia dell'applicazione del PRP è un tema piuttosto controverso, oggetto di dibattito in determinati campi d'azione (crescita dei capelli). Negli ultimi anni, grazie anche al progresso tecnico in materia, sono stati prodotti numerosi studi scientifici tesi a dimostrare l'efficacia dell'applicazione del PRP.
 
== Procedura di preparazione ==
Il PRP è una sostanza autologa: il sangue viene prelevato dallo stesso paziente nei confronti del quale è prevista la successiva applicazione. In seguito al prelievo, il sangue sottoposto a [[Frazionamento del sangue|frazionamento]], centrifugandolo fino ad ottenere una separazione in tre strati:
 
* PPP: Plasma (circaPovero ildi 55%)Piastrine
* PRP: Plasma Ricco di Piastrine
* Buffy Coat: Piastrine e globuli bianchi (< 1%)
* Globuli rossi (Circa il 45%)
 
Il PRP viene quindi isolato e combinato con un attivatore piastrinico prima della somministrazione.
Le piastrine vengono estratte e risospese in una piccola quantità di plasma (che diventa PRP). Mediante il successivo shock freezing vengono spaccate per fare uscire i fattori di crescita contenuti nei loro granuli e renderli disponibili. Sono questi ultimi a rendere preziosa l'azione del PRP. Il processo di gelificazione, come descritto in precedenza, avviene per l'azione di un agente gelificante come la batroxobina (il più utilizzato) che permette di allungare la permanenza dei fattori di crescita nella sede dove si vuole l'azione cicatrizzante. La densità del gel ottenuto (il processo si completa in 4-6 minuti) dipende dalla quantità di batroxobina aggiunta e varia dal tipo di applicazione che si vuole eseguire. Nella terapia del dolore viene iniettato nella cavità articolare ed è richiesta una densità media, mentre nella chirurgia plastica oppure nella cicatrizzazione delle sternotomie degli interventi di cardiochirurgia, il gel da applicare deve essere più denso.
 
== Impiego clinico ==