Impero Gupta: differenze tra le versioni
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|area geografica =
|territorio originale =
|superficie massima = 3.500.000 km² <ref>Turchin, Peter; Adams, Jonathan M.; Hall, Thomas D. (December 2006). "East-West Orientation of Historical Empires". Journal of World-Systems Research. 12 (2): 222–223. ISSN 1076-156X.
|periodo massima espansione = [[400 d.C.]]
|popolazione =
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|stato attuale = {{IND}}<br />{{PAK}}
}}
L{{'}}'''Impero Gupta''' è stato uno dei maggiori [[Impero|imperi]] politici e militari dell'[[Storia dell'India|antica]] [[India]]. Fu governato dalla dinastia Gupta tra il [[240]] e il [[550]] d.C. e occupò la maggior parte dell'[[India]] settentrionale, degli attuali [[Pakistan]] orientale e parte del [[Bangladesh]].
Sotto questo impero si ebbe un periodo di pace e prosperità che favorì lo sviluppo culturale: viene considerata l'"età classica indiana"<ref>Dizionari Zanichelli, Storia digitale, ''[https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/273/storia-dellindia Storia dell'India] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20221204202541/https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/273/storia-dellindia |date=4 dicembre 2022 }}''.</ref>, sebbene quest'espressione possa includere anche l'[[Impero Maurya]] e i secoli tra le due grandi dinastie<ref>Burton Stein, ''[https://books.google.it/books?id=QY4zdTDwMAQC&pg=PA105&redir_esc=y#v=onepage&q=classical%20age&f=false A History of India]'', John Wiley & Sons, 2010 (p. 105 e segg.).</ref>.
Sotto questo impero si ebbe un periodo di pace e prosperità che favorì lo sviluppo culturale: viene considerata l'"età dell'oro" della cultura indiana dal punto di vista artistico, letterario e scientifico (in modo analogo alle dinastie [[Dinastia Han|Han]] e [[Dinastia Tang|Tang]] in [[Cina]], alla [[Dinastia Abbaside|Abbasidi]] nella civiltà islamica e alla cultura [[Grecia antica|greco]]-[[Roma antica|romana]] per la civiltà occidentale).▼
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I Gupta stabilirono un efficace sistema amministrativo e un forte potere centrale, permettendo tuttavia una sviluppata autonomia locale in periodo di pace, quando solo la raccolta delle tasse confluiva verso la capitale. La società era ordinata secondo le credenze [[Induismo|induiste]], con una rigida divisione in [[Casta|caste]]. L'induismo vide una cristallizzazione delle sue più importanti caratteristiche: principali divinità, pratiche devozionali e importanza dei templi.
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=== Chandragupta I (319 ca.-335) ===
[[Candragupta Gupta I|Chandragupta I]], figlio di Ghatotkacha, aveva sposato Kumarâ Devî, una principessa [[Licchavi]], che gli portò in dote il regno di [[Magadha]], con capitale [[Patna|Pataliputra]]. Grazie a questa alleanza allargò quindi i suoi domini, che arrivarono ad estendersi dal fiume [[Gange]] a Prayaga (odierna [[Allahabad]]) e fu il primo dei Gupta ad attribuire a se stesso il titolo di ''maharajadhiraja'' ("grande re dei re").
=== Samudragupta (335-375) ===
Chandragupta morì nel [[335]] e gli succedette il figlio [[Samudragupta]], instancabile conquistatore e patrono delle arti.
Agli inizi del suo regno si impadronì dei regni di Shichchhatra e di Padmavati, e successivamente estese il suo dominio al regno di Kota e attaccò le tribù (Yaudheya, Arjunayana, Madura e Abhira) della regione di [[Malwa]] (attuale stato indiano di [[Madhya Pradesh]]). Prima della sua morte nel [[375]] i suoi domini si estendevano dall'[[Himalaya]] al fiume [[Narmada]] e dal [[Brahmaputra]] allo [[Yamuna (fiume)|Yamuna]]. Assunse il titolo di "Grande re dei re" e di "monarca del mondo". Praticò per celebrare le sue conquiste il rito del sacrificio del cavallo ([[ashvamedha]], animale caro agli [[Indoari|Arya]]) e coniò splendide monete d'oro raffiguranti questo animale.
Alla corte di Samudragupta vissero importanti studiosi, come [[Harishena]], [[Vasubandhu]] e [[Asaṅga]], e lo stesso re fu poeta e musicista. Fu un sostenitore dell'[[induismo]] e devoto al dio [[
=== Chandragupta II (375-413) ===
[[File:Two Gold coins of Chandragupta II.jpg|thumb|upright=1.4|Monete di [[Chandragupta II
A Samudragupta succedette il figlio [[Ramagupta]] (375?), che venne preso prigioniero dai [[Saci]] e fu sostituito dal fratello [[Chandragupta II il Grande|Chandragupta II]], detto ''Vikramaditya'' ("Sole del Potere"). Questi si alleò con il regno del [[Deccan]], dando sua figlia Prabhavatigupta in sposa al re Rudrasena II (della dinastia [[Vakataka]]). Espanse il suo regno verso ovest, combattendo contro i Saci e l'[[
Durante il suo regno si ebbe inoltre una fioritura in campo artistico, letterario, culturale e scientifico. A questo periodo appartengono i pannelli scolpiti del tempio di Dashavatara a Deogarh e nell'arte si sviluppò uno stile caratterizzato dalla sintesi di elementi sacri e sensuali. Si sviluppò anche l'arte [[
Si ritiene che alla sua corte abbia vissuto il celebre poeta [[Kālidāsa]].
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[[File:Kumaragupta coins.JPG|thumb|upright=1.4|Moneta d'argento del re Kumaragupta. Al dritto la testa del sovrano con copricapo decorato da crescenti lunari e al rovescio l'uccello divino Garuda, circondato da una legenda in [[brahmi]] che diceva ''Parama-bhagavata rajahiraja Sri Kumaragupta Mahendraditya'', ossia "Molto devoto re dei re Kumaragupta Mahendraditya".]]
A
=== Skandagupta (455-467) ===
A Kumaragupta I succedette il figlio [[Skandagupta]], generalmente considerato l'ultimo dei grandi sovrani Gupta. Riuscì a debellare la minaccia dei Pushyamitra e difese l'impero dalle invasioni degli [[Unni Bianchi]] dal nord-est e per le sue vittorie si assunse il titolo di Vikramaditya. Le spese di guerra prosciugarono tuttavia le risorse dell'impero, com'è visibile dalla diminuzione del titolo delle monete coniate in questo periodo, causando l'inizio del declino dell'impero dopo la sua morte, nel [[467]].
=== Il declino e la fine ===
A Skandagupta succedette prima il fratello [[Pûrugupta]] (467-[[472]]) e quindi il figlio [[Narasimhagupta I Baladitya]] (472-[[473]]), seguito da [[Kumaragupta II]] (473-[[476]]) e da [[Budhagupta]] (476-[[495]]?). Durante il regno di quest'ultimo gli [[Unni
Si conoscono i nomi di alcuni re successivi, sebbene la linea di successione non sia del tutto chiara: [[Chandragupta III]] (data incerta), [[Prakâshâdityagupta]] e [[Vainyagupta]] ([[508]]?), [[Narasimhagupta II]] ([[510]]?), [[Bhanugupta
== L'organizzazione dello Stato Gupta e delle province ==
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=== Arte ===
[[File:Indischer Maler des 6. Jahrhunderts 001.jpg|thumb|upright=1.4|Affresco rupestre di Ajanta]]
[[File:Sanchi temple 17.jpg|thumb|upright=1.4|Un tempio [[tetrastilo]] a [[Sanchi]] di epoca gupta, che rivela influenze ellenistiche]]
Il periodo Gupta è generalmente considerato un picco classico dell'arte dell'India settentrionale per tutti i principali gruppi religiosi. Sebbene la pittura fosse evidentemente diffusa, le opere sopravvissute sono quasi tutte sculture religiose. Il periodo vide l'emergere della divinità iconica in pietra scolpita nell'arte indù, così come la figura del Buddha e le figure dei tirthankara giainisti, queste ultime spesso su scala molto grande. I due grandi centri di scultura erano [[Mathura]] e [[Regno di Gandhāra|Gandhara]], quest'ultimo centro dell'[[Arte greco-buddhista|arte greco-buddista]]. Entrambi esportarono la scultura in altre parti dell'India settentrionale.
Vennero dedicati templi a differenti divinità e si svilupparono un'architettura, una scultura e delle arti figurative raffinate. Si stabilì un'[[iconografia]] tradizionale per la rappresentazione del [[Buddha]], con indumenti spessi dai panneggi a pieghe nette, corpi allungati e idealizzati, occhi allungati, con sottili sopracciglia, ciocche di capelli a forma di guscio di lumaca e sguardi distanti e meditativi. Si produssero piccole sculture in metallo e pannelli a rilievo per i templi.
Gran parte dei [[monumenti]] sono andati distrutti, alterati o utilizzati per uso diverso da quello originario, e questo rende più complicata la loro datazione.
I più famosi monumenti rimasti in stile Gupta, le [[grotte di Ajanta]], [[Grotte di Elephanta|Elephanta]] ed [[Grotte di Ellora|Ellora]] (rispettivamente buddiste, indù e miste, comprese quelle [[Giainismo|giainiste]]), sono stati in realtà prodotti da dinastie successive, ma riflettono principalmente la monumentalità e l'equilibrio dello stile Gupta.
Altre opere famose opere sono la scultura del Buddha di [[Sarnath]], i rilievi del [[tempio Dashavatara]] di [[Deogarh]] e il santuario rupestre di [[Udaygiri]]. Se le opere decorative del [[IV secolo|IV]] e [[V|V secolo]] si distinsero per la grande vivacità e bellezza, per l'aspetto più scultoreo che grafico anche negli affreschi, per i gesti quasi danzanti delle figure, quelle successive al [[VI secolo]] assunsero gusti [[manierismo|manieristi]], decadenti e talvolta ripetitivi.<ref name=Muse>''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1965, vol. 5 p. 449</ref>
=== Scienza ===
L'educazione includeva discipline come [[grammatica]], composizione, [[logica]], [[metafisica]], [[matematica]], [[medicina]] e [[astronomia]] e le scienze raggiunsero un alto grado di sviluppo e un'alta specializzazione. Furono scritti libri di medicina, di [[veterinaria]], di matematica, di astronomia e [[astrofisica]].
Due dei maggiori [[Matematica|matematici]] antichi dell'India, [[Aryabhata]] e [[Varāhamihira]], vissero in questo periodo e a quest'epoca risale per l'[[algebra]] lo sviluppo del [[sistema di numerazione decimale|sistema numerico decimale]], con l'elaborazione dei concetti di [[Zero|numero 0]] e di [[Infinito (matematica)|infinito]], e l'invenzione dei [[Numero|numeri arabi]]. Questi avanzamenti furono fatti propri dai [[Persia]]ni ed erroneamente attribuiti agli [[Arabi]], che li introdussero indirettamente in seguito nel mondo [[Europa|europeo]].<ref>[[Leonardo Fibonacci]], nella sua traduzione del libro sull'[[algebra]] di [[al-Khwarizmi|al-Khwārizmī]] (il ''Kitāb al-jabr wa l-muqābala''), definiva correttamente i numeri - che noi chiamiamo "arabi" - ''numeri Indorum''.</ref>
Usando le loro abilità matematiche ulteriori avanzamenti si ebbero in campo [[Astronomia|astronomico]]: nella sua esposizione dell'astronomia Aryabhata, nel [[499]] calcolò correttamente la durata dell'[[anno solare]] e le orbite dei corpi celesti. La terra fu considerata sferica e in rotazione intorno al proprio asse. Altre scoperte riguardarono la [[gravità]] e i [[pianeta|pianeti]] del [[sistema solare]], che venivano utilizzati negli [[Oroscopo|oroscopi]].
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