Computer Space: differenze tra le versioni
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{{Videogioco
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|immagine=Computer Space
|didascalia=
|
|origine = USA
|sviluppo =[[Atari, Inc.#Le origini|Syzygy Engineering]]
|pubblicazione=[[Nutting Associates]]
|anno=1971
|data=
|genere=[[Sparatutto a schermata fissa]]
|tema=[[Fantascienza]]
▲|modigioco=[[giocatore singolo]], [[multiplayer]] (2 giocatori) (a seconda del modello)
|piattaforma=[[Videogioco arcade|Arcade]]
|cpu=non presente
|audio=mono, 1 canale
|monitor=orizzontale, raster, bianco e nero, 15"
|risoluzione=standard
|
}}
'''''Computer Space''''' è un [[videogioco arcade]]
==Modalità di gioco==
In ''Computer Space'' si controlla una piccola [[astronave]] (un tasto per l'accelerazione, uno per il fuoco e altri due per la rotazione in senso orario e antiorario sia dell'astronave che del missile che viene sparato) che può muoversi liberamente nella schermata, e occorre
È possibile modificare la direzione dei missili anche dopo averli sparati, caratteristica inizialmente non prevista dai Nella schermata appare un contatore di secondi e due numeri, che rappresentano il punteggio del giocatore e quello della macchina in notazione [[Sistema numerico esadecimale|esadecimale]]: ad ogni uccisione (che sia da parte del giocatore o della macchina), uno dei due punteggi viene incrementato; il gioco continua se dopo un certo numero di secondi il punteggio del giocatore è superiore al numero di uccisioni subite. Esiste anche una variante, attivabile a piacimento, che porta all'inversione dei colori di gioco per simulare l'effetto [[iperspazio]] ogni 90 secondi di gioco.
==Storia==
L'idea alla base di ''Computer Space'' venne a Nolan Bushnell nel 1966, dopo avere giocato a ''[[Spacewar]]'' mentre si trovava all'[[università dello
|lingua = en▼
|nome = Paul▼
|cognome = Drury▼
Nel 1968 cominciò a lavorare per la [[Ampex]], dove conobbe [[Ted Dabney]] e un programmatore di nome Larry Bryan, che coinvolse nella realizzazione di ''Computer Space''. Sebbene i prezzi dei primi [[minicomputer]] all'epoca si stessero rapidamente abbassando, rimanevano comunque molto alti per un semplice prodotto di intrattenimento: un normale gioco elettromeccanico costava all'incirca 900$, mentre un sistema idoneo all'idea di Bushnell intorno ai 4000$. Per ammortizzare le spese si pensò in un primo momento di utilizzare un computer centrale e quattro terminali con relativi comandi, ma la potenza computazionale delle macchine era troppo limitata.<ref name="retro94"/> Un giorno, Bushnell stava cercando di regolare il segnale di un televisore, e notò di come poteva muovere l'immagine ruotando le apposite manopole. Insieme a Dabney cominciò così a progettare i vari circuiti utilizzando dei comuni componenti elettronici.<ref name="retro94"/> I componenti di ''Computer Space'' costavano circa 100$, compreso un televisore in bianco e nero da 15". Per limitare le spese, Dabney produsse i circuiti-prototipo nella stanza della figlia, trasformata nell'occasione in un laboratorio improvvisato.<ref name="retro94"/>▼
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Nonostante sia stato il primo videogioco ad avere una diffusione relativamente ampia negli [[Stati Uniti]] (ne furono prodotti circa 1500 esemplari<ref name="trivia">{{cita web|url=http://www.klov.com/game_detail.php?game_id=7381|titolo=Informazioni su ''Computer Space''|accesso=06/03/2011|editore=Killer List of Video Games}}</ref>, anche se Bushnell ne stima almeno 2200<ref name="retro94"/>), ''Computer Space'' non ottenne un gran successo.<ref name="retro94"/> Bushnell capì che il [[gameplay]] era troppo complesso e avanti nei tempi per attirare l'avventore tipico di bar e sale giochi, che non aveva mai visto qualcosa di simile in vita sua:▼
▲I componenti di ''Computer Space'' costavano circa 100$, compreso un televisore in bianco e nero da 15". Per limitare le spese, Dabney produsse i circuiti-prototipo nella stanza della figlia, trasformata nell'occasione in un laboratorio improvvisato.<ref name="retro94"/> Nonostante sia stato il primo videogioco ad avere una diffusione relativamente ampia negli [[Stati Uniti]] (ne furono prodotti circa 1500 esemplari<ref name="trivia">{{cita web|url=http://www.klov.com/game_detail.php?game_id=7381|titolo=Informazioni su ''Computer Space''|accesso=
{{quote|Nessuno e' disposto a leggere un'enciclopedia per imparare le regole di un gioco.|Nolan Bushnell|Nobody wants to read an encyclopedia to play a game.<ref>Steve L. Kent. ''The ultimate history of video games: from Pong to Pokémon and beyond'', pag. 34. Three Rives Press, 2001. ISBN 0761536434</ref>|lingua=en}}▼
▲{{
|titolo = The ultimate history of video games: from Pong to Pokémon and beyond
|url = https://archive.org/details/ultimatehistoryo0000kent
|editore = Three Rives Press
|anno = 2001
|ISBN = 0-7615-3643-4
Per il suo gioco successivo decise di puntare sulla semplicità, chiedendo così a [[Allan Alcorn]] di realizzare ''[[Pong]]''.
==Tecnologia==
''Computer Space'' non utilizza un [[microprocessore]], [[
==Versioni==
[[
Esistono due tipi di ''Computer Space'': la prima è dotata di controlli per un solo giocatore, cioè quattro pulsanti; la seconda, per due giocatori, ha due [[joystick]] per il controllo dell'astronave e un pulsante per lo sparo. Il cabinet è in [[fibra di vetro]], e disponibile in diverse colorazioni
===Cloni===
''Computer Space'' è stato clonato nel [[1972]] da una società di nome For-Play con il nome ''Star Trek''.<ref name="startrek">
{{Cita web
==Voci correlate==▼
*[[Storia dei videogiochi]]▼
==Note==
<references />
▲==Voci correlate==
▲* [[Storia dei videogiochi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{
* {{KLOV}}
* {{YouTube|LUv3z7XGRRc|titolo=Video dettagliato di Computer Space|lingua=en|urlmorto=sì}}
{{Portale|videogiochi}}▼
[[Categoria:Storia dei videogiochi]]▼
▲[[Categoria:Storia dei videogiochi]]
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