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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = artista
|Nazionalità = francese
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Rientrato a [[Parigi]] nel 1978, Miguel Chevalier si diploma nel 1981 alla Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, nel 1983 ottiene la licence in Art et Archeologie alla [[Sorbona]], sempre nello stesso anno il diploma dell'Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi (nella sezione design) e la licence in Art Plastique all'università di Parigi Saint-Charles. Il completamento della sua formazione annovera inoltre alcuni soggiorni all'estero tra i quali si rivelano fondamentali quello al [[Pratt Institute]] e alla School of Visual Arts di [[New York]] grazie alla Bourse Lavoisier del Ministero degli Affari Esteri nel 1984 ed il soggiorno biennale presso la Villa Kujoyama a [[Kyoto]] in [[Giappone]] dal 1993 al 1994. Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] l'artista francese può finalmente accedere ai primi programmi di disegno a computer<ref>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.2</ref> e prende coscienza dell'imminente rivoluzione informatica nell'approccio alla pittura, alla fotografia e al video.
Il soggiorno in Giappone contribuisce ad intensificare il suo rapporto privilegiato con la natura, già vissuta come onnipresente e lussureggiante in America Latina, percepita invece nei giardini zen di Kyoto come un regno dell'artificio in cui tutto è controllato nel dettaglio<ref>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.5</ref>.
 
== Opera ==
L'opera di Miguel Chevalier, sperimentale ed interdisciplinare, affronta le problematiche legate all'immagine ibrida, generativa ed interattiva. I suoi lavori si presentano spesso come delle proiezioni di grande formato, tanto in spazi chiusi quanto in spazi aperti, che coinvolgono lo spettatore immergendolo al centro di un universo virtuale ed in costante evoluzione<ref>Edmond Couchot, ''Une fête des yeux à la croisée des arts, des sciences et des techniques'', in ''Miguel Chevalier, 2000/2008'', Blou, Monografik, 2008</ref>. Dalla approfondita analisi del mondo reale e dall'evoluzione della realtà virtuale prendono origine i temi di predilezione dell'artista sui quali Chevalier ritorna costantemente apportandovi variazioni e modifiche. Le tematiche favorite dall'autore riguardano il rapporto tra natura ed artificio, l'osservazione dei flussi e delle reti sottesi all'organizzazione delle società umane, l'immaginario e l'organizzazione delle città virtuali. Questi temi possono essere ricondotti a loro volta a due grandi motivi : quello dello spazio – inteso come natura, spazio urbano, come universo informatico e struttura materiale - e quello della crescita, non solo come manifestazione di vita nel mondo vegetale ma anche come tecnica e cultura, testimonianze della crescita dell'uomo<ref>Edouard Couchot, ''Une fête des yeux à la croisée des arts, des sciences et des techniques'', in ''Miguel Chevalier 2000/2008'', Blou, Monografik, pp. 16-25, p. 23</ref>.
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==== Oro negro (dal 1992) ====
Oro negro è un insieme di opere e di installazioni sul ruolo del petrolio nell'economia dell'America latina concepito per 5 grandi musei in Venezuela, in Colombia ed in Messico. In esso l'artista mette in scena tutta la complessità dell'immaginario legato al petrolio. La sua attenzione si rivolge particolarmente alle reti efficienti – il tema del "réseau" costituisce anch'esso una costante della sua ricerca creativa – ed alle tecnologie necessarie all'estrazione del liquido. Interessato al modo in cui le società petrolifere analizzano la struttura dei diversi tipi di suolo che ne precede la perforazione, l'artista vede nascere una nuova cartografia di paesaggi di sintesi (qui sotto forma di cartografie sismiche) che riprende in seguito nei ''Paysages artificiels'' (1998) per svilupparla pienamente nelle ''Méta-Cités'' (1993>2004).<br />
Nelle ''Visions urbaines'' (1993), di norma serie di 4 back-lights, Chevalier rappresenta delle carte in cui le riprese dal satellite o dei clichéscliché sottoposti a diverse radiazioni, ridefiniscono lo spazio urbano tramite valori quali il transito, l'inquinamento o ancora il sistema di illuminazione delle città.
 
=== Altre Nature ===
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Con le opere della serie ''Arabesques Digitales'' Miguel Chevalier sperimenta diverse possibilità di presentare opere virtuali e digitali in uno spazio diverso dallo schermo, come ad esempio il paesaggio, con un approccio che ricorda quello dei rappresentanti della [[Land Art]] tali [[Christo]] e [[Michael Heizer]]<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/digital-flocons</ref>.<br />
''Digital Flocons (2009)'' è un'installazione generativa ed interattiva proiettata di notte sulla neve delle piste dei Gettiers sul [[Grand Bornand]], in occasione dell'apertura della stagione sciistica. In questo caso specifico l'opera e la neve diventano un corpo unico.<br />
Con ''Arabesques numériques'' (2006) l'artista concepisce una doppia installazione in situ per la famosa piazza di [[Jamaa el Fna]] a Marrakech, dinamico crocevia ed autentica [[agorà]], dichiarata patrimonio universale dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] nel 2011. Già ospite del [[riad (architettura)|riad]] Denise Masson nell'autunno 2004, Miguel Chevalier ritorna nella città del [[Marocco]] con un intervento artistico volto ad integrarsi nel paesaggio nel rispetto delle attività che lo caratterizzano. Per non ostacolare lo svolgimento delle funzioni quotidiane di cui Jamaa el Fna è teatro, l'artista opta per la soluzione di presentare la sua creazione in aria, con delle sfere ad elio sospese sulla piazza di giorno e dei tappeti che galleggiano nel cielo di notte: veri tappeti volanti<ref>Mohamed Rachdi, ''L’Orient à l’épreuve de l’art numérique'', Paris, 2008</ref>. <br />
Il dialogo creativo tra l'artista francese e l'Oriente comprende altre tappe. Sul lungomare di Abu Dhabi è presente con l'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva ''Digital Arabesques'' (2011), con cui si prefigge di rivisitare l'arte islamica avvalendosi delle nuove tecnologie. Degli arabeschi [[Frattale|frattali]] giganti, proiettati su sfere gonfiabili a contatto del terreno, vengono generati all'infinito grazie ad un programma inedito per computer. Gli arabeschi si formano in modo casuale, crescono ed infine svaniscono. <br />
Anche i ''Tapis magiques (2014)'', creati per l'antica Cattedrale del Sacro Cuore di [[Casablanca]], propongono una rivisitazione digitale di un aspetto tipico dell'[[arte islamica]], quello dei mosaici. La struttura del [[mosaico]] essendo simile a quella dei [[pixel]], motivo chiave nell'estetica dell'artista francese, permette all'arte islamica e a quella algoritmica di trovare uno strategico punto di contatto. Questo mondo di colori e forme in movimento trasporta lo spettatore in un viaggio immaginario all'interno dell'universo magico delle [[mille e una notte]] e dei tappeti volanti. <br />
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== Borse di studio e riconoscimenti ==
 
* 2004 Internato presso il Riad Denise Masson, [[Marrakech]] (MAR)
* 1993-94 Internato alla Villa Kujoyama, Kyoto (JAP)
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== Mostre personali (selezione) ==
 
*2019 ''Orbites 2019'', Beaugrenelle Paris, Atrium Magnetic, (FRA)
*2019 ''Digitale Supernova 2019'', [[Cattedrale di Rodez]], (FRA)
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* 2008 ''Emoção Art.ficial 4.0'', Stazione della metropolitana Paraiso, Centro Cultural Itaú, San Paolo (BRA)
* 2007 ''Ultra-Nature'', Glow Festival : forum of light in art and architecture, [[Eindhoven]] (NLD)
* 2006 ''Art and playing'', Funsters (cat.), Seoul Arts Center, [[SeoulSeul]] (KOR)
* 2005 ''Digital Paradise (cat.)'', Daejeon Museum of Art Gallery, [[Daejeon]] (KOR)
* 2003 ''Space Art'', Festival Art Outsiders, Maison Européenne de la Photographie, Parigi (FRA)
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== Miguel Chevalier nei musei ==
 
* Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
* Bibliothèque nationale, Parigi (FRA)
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== Commissioni pubbliche ==
 
* 2012 ''Pixels Crossing'', Forum des Halles, Parigi (FRA)
* 2011 ''Pixels Op'Art'', facciata d'immobile, Colmar (FRA)
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* 2000 ''Living Networks'', Palais des Congrès, Parigi (FRA). In collaborazione con l'architetto Christian de Portzamparc.
* 1992 ''Massivement parallèle'', ufficio delle imposte, Marsiglia (FRA). In collaborazione con l'architetto Claude Vasconi.
== Note ==
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{cita libro| autore1=Serge Fauchereau | autore2=David Rosenberg | titolo=Power Pixels | anno=2013 | editore=Centre des arts | città=Enghien les Bains | ISBN=978-2-916639-32-1 }}
* {{cita libro| autore1=Serge Fauchereau | autore2=Vincent Huguet | titolo=Pixels Power 2008>2011 | anno=2011 | editore=Aeroplano editora | città=Rio de Janeiro | ISBN=978-85-7820-065-7 }}
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* {{cita libro| autore1=Jean-Pierre Balpe | autore2=Miguel Chevalier | titolo=Herbarius 2059 - 12 graines | anno=2009 |editore=Bernard Esposito (Librairie de Sèvres) | città=Paris | ISBN=978-2-84940-059-3 }}
* {{cita libro| autore1=Cemren Altan | autore2=Pierre Yves Desaive | titolo=Fractal Flowers 2009 | anno=2009 | editore=iMAL | città=Bruxelles }}
* {{cita libro| autore=Mario Costa, Edmond Couchot, Gunnar B. Kvaran, Ariella Masboungi e Mohamed Rachdi | titolo=Miguel Chevalier, 2000/2008 | url=https://archive.org/details/miguelchevalier0000unse | anno=2008 | editore=Monografik | città=Blou | ISBN=978-2-916545-76-9 }}
* {{cita libro| nome=Henri-François | cognome=Debailleux | titolo=Seconde nature | anno=2007 | editore=Mairie de Trelazé | città=Trelazé }}
* {{cita libro| nome= Manuela | cognome=de Barros | titolo=Arabesques Numériques | anno=2005 | editore=Institut français de Marrakech | città=Marrakech }}
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* {{cita libro| nome=Jérôme | cognome=Sans | titolo=Miguel Chevalier. Images nouvelles | anno=1987 | editore=Granit Centre d'art contemporain | città=Belfort }}
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
http://www.miguel-chevalier.com/fr <br />
https://vimeo.com/channels/miguelchevalier <br />
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[[Categoria:Artisti digitali]]
[[Categoria:Artisti francesi]]