Miguel Chevalier: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = artista
|Nazionalità = francese
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== Biografia ==
Nato a [[Città del Messico]] il 22 aprile del 1959, Miguel Chevalier trascorre l'infanzia in [[Messico]] dove il padre accademico lavora alla stesura di una tesi sulla [[storia dell'America latinaLatina]]. Il fervido ambiente culturale ed artistico dell'epoca con cui la famiglia è in contatto favorisce la nascita di un precoce interesse per l'arte in Miguel Chevalier. Tra gli abituali frequentatori della casa di Tepoztlan[[Tepoztlán]] vanno annoverati tra gli altri il muralista Alfred Siqueiros, il regista [[Luis Buñuel]] e l'architetto Luis BaraganBarragàn, ille cui costruzioni ed il violento uso del colore hahanno un impatto notevole impattoe suduraturo disull'artista<ref luiname=Patrick_Imbard>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.1</ref>.
 
== Formazione ==
Rientrato a [[Parigi]] nel 1978, Miguel Chevalier si diploma nel 1981 alla Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, nel 1983 ottiene la licence in Art et Archeologie alla [[Sorbona]], sempre nello stesso anno il diploma dell'Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi (nella sezione design) e la licence in Art Plastique all'università di Parigi Saint-Charles. Il completamento della sua formazione annovera inoltre alcuni soggiorni all'estero tra i quali si rivelano fondamentali quello al [[Pratt Institute]] e alla School of Visual Arts di [[New York]] grazie alla Bourse Lavoisier del Ministero degli Affari Esteri nel 1984 ed il soggiorno biennale presso la Villa Kujoyama a [[Kyoto]] in [[Giappone]] dal 1993 al 1994. Negli [[Stati Uniti Migueld'America|Stati Uniti]] l'artista francese può finalmente accedere ai primi programmi di disegno a computer<ref>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.2</ref> e prende coscienza dell'imminente rivoluzione informatica nell'approccio alla pittura, alla fotografia e al video.
Il soggiorno in Giappone contribuisce ad intensificare il suo rapporto privilegiato di Miguel con la natura, già vissuta come onnipresente e lussureggiante in America latinaLatina, percepita invece nei giardini zen di Kyoto come un regno dell'artificio in cui tutto è controllato nel dettaglio<ref>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.5</ref>.
 
== Opera ==
L'opera di Miguel Chevalier, sperimentale ed interdisciplinare, affronta le problematiche legate all'immagine ibrida, generativa ed interattiva. I suoi lavori si articolapresentano attornospesso adcome alcunidelle temiproiezioni suidi qualigrande l'artistaformato, ritornatanto apportandoviin variazionispazi echiusi modifichequanto in spazi aperti, che nasconocoinvolgono dalo spettatore immergendolo al centro di un universo virtuale ed in costante evoluzione<ref>Edmond Couchot, ''Une fête des yeux à la croisée des arts, des sciences et des techniques'', in ''Miguel Chevalier, 2000/2008'', Blou, Monografik, 2008</ref>. unaDalla sensibileapprofondita analisi del mondo reale e dall'evoluzione della realtà virtuale prendono origine i temi di predilezione dell'artista sui quali Chevalier ritorna costantemente apportandovi variazioni e modifiche. Le tematiche predilettefavorite dall'autore riguardano il rapporto tra natura ed artificio, l'osservazione dei flussi e delle reti sottesi all'organizzazione delle società umane, l'immaginario e l'organizzazione delle città virtuali. Questi temi possono essere ricondotti a loro volta a due grandi motivi : quello dello spazio – inteso come natura, spazio urbano, come universo informatico e struttura materiale - e quello della crescita, non solo come manifestazione di vita nel mondo vegetale ma anche come tecnica e cultura, prodottitestimonianze della crescita dell'uomo.<ref>Edouard E.Couchot, « ''Une fête des yeauxyeux à la croisée des arts, des sciences et des techniques »'', in ''Miguel Chevalier 2000/2008'', MonografikBlou, EditionsMonografik, pp. 16-25, ici p. 23</ref>.
 
=== Prime opere ===
==== Baroque et Classique (1987) ====
Le serre botaniche sono particolarmente emblematiche nel percorso creativo di Miguel Chevalier. Oltre ad essere uno dei suoi primi soggetti di ricerca, queste esplicitano per l'artista l'incontro ed il rapporto tra due aspetti complementari della storia delle forme: il Barocco, rappresentato dagli alberi e dal loro fogliame e la Classicità, raffigurata dalla struttura metallica della loro architettura di vetro<ref>Jérôme Sans, in ''Miguel Chevalier, Images nouvelles'', éditions Granit, Belfort, 1987</ref>. La serra della serie ''Baroque et Classique'' allude al contempo al paesaggio della città moderna e a quello naturale in essa racchiuso. Con le sue installazioni l'artista ha l'impressione di esplorare diversi paesaggi a mano a mano che li realizza e così facendo trasporta se stesso e gli spettatori dalla realtà figurativa ad un mondo virtuale che invita a sognare<ref>Patrick Imbard, in ''Miguel Chevalier'', Paris, Flammarion, 2001, p. 24.</ref>.
 
==== Etat binaire (dal 1989) ====
Consapevole fin dagli esordi della carriera del ruolo del computer a molteplici livelli dell'esistenza – dal quotidiano in senso stretto fino ai sistemi di trasmissione e di telecomunicazione, passando dai corsi azionari – Miguel Chevalier crea con ''Etat binaire'' (dal 1989) una serie in cui rappresenta i due simboli logici responsabili del funzionamento degli elaboratori elettronici 0 e 1 sotto diverse forme, tra le altre come paravento (''Paravent binaire'', 1989), parabola (''Parabole binaire'', 1996), onda (''Vague binaire'', DVD, 2004 e ''Vague binaire'', stampa, 2009) e già nel 1987 come flip-flop (''Flip Flop'', 1987). Gli emblemi del codice binario vengono riproposti dal 2011 nell'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva ''La Vague des Pixels'' come uno dei "quadri grafici multicolori" soggetti ad alternanza con gli altri quadri grafici che danno vita all'opera<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/la-vague-des-pixels |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807022945/http://www.miguel-chevalier.com/fr/la-vague-des-pixels |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
==== Oenologie ====
Per la mostra ''Oenologie'' (1991) presso il castello Pichon-Longueville a [[Pauillac]] in [[Gironda (dipartimento)|Gironda]], l'artista realizza delle opere sequenziali con cui ripercorre le tappe principali dell'elaborazione del pregiato ''grand [[cru]]''. Poiché la gestione della vinificazione è ormai del tutto informatizzata, le opere virtuali di Miguel Chevalier sono particolarmente idonee a raccontarne la storia, così come è pertinente averle posizionate sopra le botti di acciaio ad alta tecnologia<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/oenologie |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807020721/http://www.miguel-chevalier.com/fr/oenologie |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
==== Performances (1992) ====
Selezionato nel 1992 per realizzare un progetto nel contesto dei giochi olimpici di [[Albertville (Francia)|Albertville]] e [[Barcellona]], l'artista francese opta per la messa a punto di un'opera che si appropria delle immagini dello sport trasmesse dalla televisione per riproporle in seguito modificate al pubblico delle Olimpiadi. Anziché servirsi di rappresentazioni standard a immagine fissa delle singole discipline sportive, Chevalier ricorre all'utilizzo degli schermi giganti collocati ai piedi delle piste e negli stadi destinati a trasmettere le prestazioni degli atleti. Con questa operazione di "riciclaggio dell'immagine"<ref>Patrick Imbard, in ''Miguel Chevalier'', Paris, Flammarion, 2009, capitolo 09/''Performances''</ref>, che dà vita ogni sera ad un video di un minuto creato a partire dagli avvenimenti della giornata, l'artista, lungi dal fare l'apologia del corpo o della prestazione atletica, demistifica il meccanismo dei grandi avvenimenti sportivi e della loro gestione.
 
==== Autres natures (1996) ====
Influenzate dal suo soggiorno biennale in Giappone tra il 1993 ed il 1994, le ''Autres natures'' – seguito naturale delle serre di ''Baroque et Classique'' – sono una serie di opere sulla natura e l'artificio e rivestono un ruolo di primaria importanza nella carriera dell'artista trattandosi delle sue prime opere interattive e completamente digitali. Anche con queste creazioni Chevalier rinuncia alla fissità dell'immagine – analogamente a quanto in parte realizzato in precedenza con le ''Performances'' (1992) e prima ancora con ''Le combat des images'' (1988). Nel caso di ''Le grand verre/nature liquide'', installazione interattiva in 2D, gli algoritmi di cui è costituita generano delle immagini in costante divenire che non si sviluppano in modo lineare e che possono essere modificate dagli spettatori grazie ad un mouse<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/autres-natures |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807034758/http://www.miguel-chevalier.com/fr/autres-natures |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
==== Oro negro (dal 1992) ====
Oro negro è un insieme di opere e di installazioni sul ruolo del petrolio nell'economia dell'America latina concepito per 5 grandi musei in Venezuela, in Colombia ed in Messico. In esso l'artista mette in scena tutta la complessità dell'immaginario legato al petrolio. La sua attenzione si rivolge particolarmente alle reti efficienti – il tema del "réseau" costituisce anch'esso una costante della sua ricerca creativa – ed alle tecnologie necessarie all'estrazione del liquido. Interessato al modo in cui le società petrolifere analizzano la struttura dei diversi tipi di suolo che ne precede la perforazione, l'artista vede nascere una nuova cartografia di paesaggi di sintesi (qui sotto forma di cartografie sismiche) che riprende in seguito nei ''Paysages artificiels'' (1998) per svilupparla pienamente nelle ''Méta-Cités'' (1993>2004).<br />
Nelle ''Visions urbaines'' (1993), di norma serie di 4 back-lights, Chevalier rappresenta delle carte in cui le riprese dal satellite o dei cliché sottoposti a diverse radiazioni, ridefiniscono lo spazio urbano tramite valori quali il transito, l'inquinamento o ancora il sistema di illuminazione delle città.
 
=== Altre Nature ===
Le opere digitali di Miguel Chevalier non presuppongono una rottura con la [[storia dell'arte]] e del XIXeXIX e del XXeXX secolo, ma si iscrivono nella stessa.<ref>Suzete Venturelli, ''Segunda natureza'', Brasilia, Espaço Marcantônio Vilaça, 2009</ref> Le serie ''Sur-Natures'' (2004), ''Fractal Flowers'' (2008) e ''Trans-Natures'' (2012) - installazioni generative (per la maggior parte interattive) di grande formato - non solo ripropongono in chiave virtuale uno dei [[leitmotiv]] della storia dell'arte e della pittura, ma stabiliscono delle connessioni con artisti del passato quali [[Paul Cézanne]], iniziatore del processo di frammentazione che ritroviamo nei ''Fractal Flowers'', mentre. lL'influenza di [[Claude Monet]] che, con le sue variazioni sul ciclo delle stagioni e della luce nel tempo, annuncia una forma di impressionismo numerico, è palese nei giardini virtuali delle ''Sur-Natures''. <br />
In ''Sur-Natures'' delle piante immaginarie e magiche nascono, crescono, raggiungono la maturità e muoiono a seconda del loro [[Codice morfogeneticoMorfogenesi|codice morfogenetico]]. CresconoLa ogniloro giornocrescita si sviluppa quotidianamente in tempo reale e si sviluppanoprosegue all'infinito. OgniDei piantasensori reagiscedi alpresenza passaggiofanno dei visitatoriche grazieogni apianta deireagisca sensorial dipassaggio presenzadei visitatori. <br />
Alle ''Sur-Natures'' fa seguito una nuova generazione di fiori e giardini virtuali i ''Fractal Flowers'', che si distingue dalla precedente per la conquista della terza dimensione e per una forma dei fiori molto più decisa, stilizzata e spinta al limite della geometrizzazione. Questi fiori-cristallo dalla struttura filiforme, maestosi da un lato, sorprendono per la loro evanescenza nel momento in cui si dissolvono<ref>Suzete Venturelli, ''Segunda Natureza'', Brasilia, Espaço Marcantônio Vilaça, 2009</ref>. Da "giardiniere digitale", con i ''Fractal Flowers'' l'artista diventa "botanico del XXI secolo"<ref>Elisabeth Couturier, ''Miguel Chevalier. Chasseur d'images virtuelles'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.2</ref>. <br />
I ''Fractal Flowers'' si distinguono dalle ''Sur-Natures'' per la conquista della terza dimensione. <br />
Il software generativo ''Fractal Flowers'' permette all'artista di realizzare a partire dal 2008 anche le sue prime sculture in [[stampa 3D]], delle autentiche ''sculture digitali'' ottenute con delle stampanti tridimensionali in grado di materializzare il visuale, ciò che fa di Miguel Chevalier un pioniere nell'uso della stampa 3D in campo artistico. Queste creazioni illustrano perfettamente il principio di variabilità dell'opera d'arte digitale, in quanto un'immagine può diventare virtuale o essere concretizzata su ogni tipo di supporto. <br />
Le ''Trans-Natures'' rappresentano un tipo di natura digitale che ricorda quella del sottobosco in cui coesistono diverse speci di alberi, arbusti, fogliame e ramoscelli e il cui sviluppo si ispira alle arborescenze, un sistema di organizzazione dei dati che utilizza il principio di rami e radici. <br />
Le ''Trans-Natures'' rappresentano un tipo di natura digitale che ricorda quella del sottobosco in cui diverse specie di alberi, arbusti, fogliame e ramoscelli coesistono e il cui sviluppo si ispira alle arborescenze, un sistema di organizzazione dei dati che utilizza il principio di rami e radici. <br />
Con l'opera ''Seconde Nature'' (2010) l'artista crea nella zona portuale di [[Marsiglia]] un giardino virtuale monumentale ispirato alla flora del Mediterraneo che si evolve all'infinito e che varia a seconda delle stagioni. L'interattività di questa installazione permanente comprende inoltre un vento virtuale generato dal passaggio del tram, transito che provoca la caduta di foglie e petali per dare inizio ad un nuovo giardino. <br />
L'opera in situ tra il reale ed il virtuale ''Seconde Nature'' (2010) presentata nella zona portuale di [[Marsiglia]] è costituita da una scultura inclinata in acciaio arancio fluorescente di 18m di altezza. Avvolta su se stessa come una spirale, per la sua forma ed aspetto la scultura richiama d'acchito ed inequivocabilmente immagini emblematiche legate al mondo marino, quelle delle vele, del colore anti-ruggine delle imbarcazioni e delle conchiglie. A partire da questa scultura al calar delle tenebre viene proiettato su una parte dei docks un giardino virtuale generativo monumentale che si evolve all'infinito e che varia a seconda delle stagioni. L'interattività di questa installazione si manifesta non solo tramite il movimento dei passanti ma anche per mezzo del vento virtuale generato dal passaggio del tram, transito che provoca la caduta di foglie e petali per dare inizio ad un nuovo giardino<ref>Christine Buci-Glucksmann, ''Seconde Nature Marseille 2010, Miguel Chevalier e Charles Bové'', Paris, a.p.r.e.s. éditions 2011</ref>. <br />
Grazie al programma ''Fractal Flowers'' Miguel Chevalier realizza sempre nel 2008 le sue prime sculture in [[Stampa 3D|stampa 3D]], delle autentiche ''sculpture digitali'' ottenute con delle frese laser o con delle stampanti 3D in grado di rimaterializzare il visuale, ciò che fa dell'artista un pioniere nell'uso della stampa tridimensionale in campo artistico. Queste creazioni illustrano perfettamente il principio di variabilità dell'opera d'arte digitale, in quanto un'immagine può diventare virtuale o essere concretizzata su ogni tipo di supporto. Cfr. M.Chevalier, « Le questionnaire », p.2.
''L'Origine du Monde'' (dal 2012) è un'installazione di realtà virtuale che si ispira alla [[biologia]] ed ai [[Microrganismo|microrganismi]]. Scandita da un ritmo incalzante l'opera mette in scena delle cellule che si moltiplicano, si dividono e si uniscono le une alle altre. Così facendo danno vita ad un universo bizzarro in perenne movimento. I colori brillanti e le curve sinuose contribuiscono ad incrementare l'effetto di un'esperienza visiva inedita. Presentata per la prima volta nelle Carrières de Lumières di [[Baux-de-Provence]], l'opera è stata riproposta, con le dovute variazioni che tengono conto della superficie su cui viene proiettata, a Città del Messico e a Pittsburgh (2013), a Parigi sulla facciata della Grand Palais, a Shangai e a Berlino, nella capitale tedesca come scultura inedita dal nome ''Origine of the Curve'' (2014). <br />
''Dear World... yours, Cambridge (2015)'' rappresenta il contributo realizzato dall'artista in occasione della campagna di raccolta di fondi organizzata dall'università di Cambridge. Si tratta di una serie di proiezioni immersive all'interno della cappella del King's College, destinate ad accompagnare i discorsi di professori ed ex-allievi in cui si susseguono dei quadri grafici attinenti ai temi esposti dagli oratori : l'eccellenza accademica, la [[biologia]], le [[Neurologia|scienze neurologiche]], la [[fisica]], [[le biotecnologie]]. Per illustrare le ricerche sui [[buchi neri]] del fisico [[Stephen Hawking]], intervenuto a sorpresa al termine della serata, Chevalier ha creato un ambiente immersivo composto da migliaia di costellazioni che confrontano gli spettatori con il mistero dell'universo<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/dear-world-yours-cambridge</ref>.
 
=== Arabeschi Digitali ===
Con glile opere della serie ''Arabesques Digitales'' Miguel Chevalier esplorasperimenta ladiverse possibilità di presentare opere virtuali e digitali in uno spazio diverso dallo schermo., come ad esempio il paesaggio, con un approccio che ricorda quello dei rappresentanti della [[Land Art]] tali [[Christo]] e [[Michael Heizer]]<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/digital-flocons</ref>.<br />
''Digital Flocons (2009)'' è un'installazione generativa ed interattiva proiettata di notte sulla neve delle piste dei Gettiers, sul [[Grand Bornand]], in occasione dell'apertura della stagione sciistica. In questo caso specifico l'opera e la neve diventano un corpo unico.<br />
Con ''Arabesques numériques'' (2006) l'artista concepisce una doppia installazione in situ per la famosa piazza di [[Jamaa el Fna]] a Marrakech, dinamico crocevia ed autentica [[agorà]], dichiarata patrimonio universale dell'[[UNESCO]] nel 2011. Già ospite del [[riad (architettura)|riad]] Denise Masson nell'autunno 2004, Miguel Chevalier ritorna nella città del [[Marocco]] con un intervento artistico volto ad integrarsi nel paesaggio nel rispetto delle attività che lo caratterizzano. Per non ostacolare lo svolgimento delle funzioni quotidiane di cui Jamaa el Fna è teatro, l'artista opta per la soluzione di presentare la sua creazione in aria, con delle sfere ad elio sospese sulla piazza di giorno e dei tappeti che galleggiano nel cielo di notte: veri tappeti volanti<ref>Mohamed Rachdi, ''L’Orient à l’épreuve de l’art numérique'', Paris, 2008</ref>. <br />
''Digital Arabesques (2011)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva presentata sulla corniche di Abu Dhabi che rivisita l'arte islamica grazie alle nuove tecnologie. Degli arabeschi [[Frattale|frattali]] giganti, proiettati su sfere gonfiabili a contatto del terreno, vengono generati all'infinito grazie ad un programma inedito per computer. Gli arabeschi si formano in modo casuale, crescono e scompaiono. <br />
LeIl dialogo creativo tra l''Rosacesartista Digitales'francese e l'Oriente (2012)comprende sonoaltre unatappe. creazioneSul lungomare di Abu Dhabi è presente con l'installazione di realtà virtuale generativa ineditaed preinterattiva la''Digital chiesaArabesques'' di(2011), Aurenscon acui si prefigge di rivisitare [[Castelnau-sur-l'Auvignon]].arte Deiislamica grandiavvalendosi rosonidelle virtualinuove tecnologie. Degli arabeschi [[Frattale|frattali]] sonogiganti, proiettati su sfere gonfiabili sospesea incontatto aria.del Questiterreno, vengono generati uno dopo l'altro e si evolvono all'infinito. La loro forma spintagrazie ad un'estrema geometrizzazioneprogramma ricordainedito iper rosonicomputer. eGli learabeschi vetratesi tipicheformano dell'artein goticamodo ecasuale, lacrescono loroed presenzainfine conferisce un'atmosfera magica alla chiesasvaniscono. <br />
Anche i ''Tapis magiques (2014)'', creati per l'antica chiesaCattedrale del Sacro Cuore di [[Casablanca]], propongono una rivisitazione digitale di un aspetto tipico dell'[[Arte islamica|arte islamica]], attraversoquello l'espressionedei del mosaicomosaici. La struttura del [[Mosaico|mosaico]], cheessendo simile ricordaa quella dei [[Pixels|pixelspixel]], è un motivo fondamentale ricorrentechiave nell'operaestetica dell'artista francese, permette all'arte islamica e a quella algoritmica di trovare uno strategico punto di contatto. Questo mondo di colori e forme in movimento trasporta lo spettatore in un viaggio immaginario all'interno dell'universo magico delle [[Mille e una notte|mille e una notte]] e dei tappeti volanti. <br />
SonoSpecifici inveceaspetti ldell'architettura e l'arte islamica i motivi che ispirano i ''Digital Arabesques (2014)'', l'installazione monumentale proiettata sul pavimento della piazza del lungomare di Al Majz Waterfront a [[SharjahSharja]]h. DiversiIn quest'opera diversi "quadri grafici" sicomposti alternano in maniera casuale, i cuida motivi ornamentali che rimandano agli zellige, agli arabeschi, e ai mosaici si alternano in modo casuale creando un'onda che si forma e si dissolve all'infinito. In questi elementi architettonici espressamente geometrici Miguel Chevalier trova la manifestazione decorativa di una grammatica analoga al suo linguaggio estetico<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/digital-arabesques |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807011252/http://www.miguel-chevalier.com/fr/digital-arabesques |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>. <br />
Il 2015 sancisce il ritorno di Miguel Chevalier al Marocco. ''Digitales Arabesques (2015)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva che l'artista presenta a [[Fès]], [[Agadir]], [[Tétouan]] et [[Essaouira]] in collaborazione con i rispettivi [[Institut français]] delle città. Quest'opera si estende sul suolo come un grande tappeto e si compone di diversi quadri grafici che si deformano all'infinito grazie a dei sensori di presenza attivati dal movimento dei visitatori, creando la sensazione di un pavimento o di un muro in movimento. <br />
Le ''Rosaces Digitales'' (2012) sono una creazione di realtà virtuale generativa inedita concepita per la chiesa di Aurens a [[Castelnau-sur-l'Auvignon]]. Dei grandi rosoni virtuali sono proiettati su sfere gonfiabili sospese in aria. Questi vengono generati uno dopo l'altro e si evolvono all'infinito. La loro forma tesa ad un'estrema geometrizzazione ricorda quella dei [[Rosone|rosoni]] e delle [[Vetrata|vetrate]] caratteristici dell'[[arte gotica]] mentre la loro presenza conferisce un'atmosfera magica alla chiesa.
 
=== Flussi e reti ===
In ''Pixels Liquides (dal 2009)'' una "pelle" di pixels colorati si sviluppa autonomamente su una parete di [[LED]]. Gli spostamenti degli spettatori creano una scia di colore che si mescola e si fonde con la "pittura luce" dello sfondo prima di sparire del tutto fino al passaggio dei prossimivisitatori astantisuccessivi. Con questo evidente omaggio alla pittura degli anni '50 di [[Jackson Pollock]] e Pierre Soulages, Miguel Chevalier mette a punto la tecnica di ''[[Dripping|dripping]] elettronico'', una pittura di luce in costante movimento in cui il corpo dello spettatore funge da "pennello digitale"<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/pixels-liquides |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807042452/http://www.miguel-chevalier.com/fr/pixels-liquides |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>. <br />
''La Vague des Pixels (dal 2011)'' è un'onda composta da diversi "quadri grafici multicolori" che si alternano casualmente, icomposti cuida motivi sonorelativi estratti dallaalla realtà digitale: i pixelspixel, i simboli del [[CodiceSistema numerico binario|codice binario]], quelli delle tastiere del computer e del mondo della matematica. Grazie a dei sensori di presenza anche questo universo fluido reagisce al movimento degli spettatori che, con i loro spostamenti, amplificano la deformazione dei pixel giganti. Nel 2012 quest'opera è stata proiettata sulla facciata della corte interna del castello contale di questi[[Carcassonne]], pixelsal gigantifestival a-part di Baux-de-Provence, al museo dipartimentale Matisse di Le Cateau Cambrésis in occasione della retrospettiva su [[Auguste Herbin]], nel 2013 al museo di arte moderna della città di [[Céret]] (sempre per un omaggio a Herbin) e nel 2015 a La Valletta a Malta e a Singapore. Ad ogni occasione l'artista adatta l'opera alle circostanze dettate dallo spazio espositivo e dalla storia del luogo ospitante.<br />
''Complex Meshes (2015)'' è una proiezione monumentale sulla volta della [[Cattedrale di Durham|cattedrale di Durham]] in [[Inghilterra]], volta di grande audacia architettonica, antesignana dell'arte gotica. Un [[Mesh poligonale|mesh]] è un oggetto tridimensionale costituito da vertici, spigoli e facce che formano dei poligoni normalmente usati nei campi delnel modellismo ed in architettura. Nell'opera di Chevalier diverse trame colorate composte da triangoli, quadrilateri ed altri poligoni si sovrappongono, si sviluppano e si trasformano in tempo reale. La struttura filiforme dei mesh contribuisce a mettere in risalto la struttura architettonica degli archi e a sottolineare la leggerezza della navata.
 
=== Città virtuali ===
Sensibile al tema dello sviluppo delle città fin dagli anni 90 Miguel Chevalier continua ad interrogarsi su questo aspetto della nostra società e sull'[[Architettura contemporanea|architettura contemporanea]] sia con dei video-digitali come in ''Aller-retour Tokyo-Kyoto'' del 1996, sia con delle opere fisse come ''Méta-cités 1993>2004'', sia con delle installazioni di realtà virtuale come in ''Métapolis 2002''. <br />
''Méta-cités (2013)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva che rappresenta una città virtuale composta da edifici filari che scorrono sotto i nostri occhi. Questa città si sviluppa in modo matriciale e si trasforma costantemente, si genera da se stessa in un caos di dinamismi e di flussi non programmabili. Per finire ci proietta in una [[Utopia|città utopica]] in cui la natura sparisce a spese di un urbanismo sfrenato ed in cui le città si addossano le une alle altre senza soluzione di continuità. ''Méta-cités'' rappresenta quindi un'immensa rete impossibile da conoscere nella sua integralità, un generatore di utopie urbane.
 
== Borse di studio e riconoscimenti ==
* 2004 Internato presso il Riad Denise Masson, [[Marrakech]] (MAR)
* 1993-94 Internato alla Villa Kujoyama, Kyoto (JAP)
* 1991 Internato alla Casa Velasquez, [[Madrid]] (ESP)
* 1991 Atelier presso il Museo Internacional de Electrografica, [[Cuenca]] (ESP)
* 1989 Premio dell'Università di Musashino, [[Tokyo]] (JAP)
* 1988 Premio dell'Institut des Hautes Etudes en Arts Plastiques creato da [[Pontus Hultén]], Parigi (FRA)
* 1984 Borsa di studio Lavoisier, School of Visual Arts of New York, NY (USA)
* 1983 Borsa di studio Lavoisier, Pratt Institute, New York, NY (USA)
 
== Mostre personali (selezione) ==
*2019 ''Orbites 2019'', Beaugrenelle Paris, Atrium Magnetic, (FRA)
*2019 ''Digitale Supernova 2019'', [[Cattedrale di Rodez]], (FRA)
°2016 ''Complex Meshes'', ''Origin of World et Pixels Wave'', Lumiere London 2016, Piccadilly Circus, Londra (UK) <br />
*2019 ''Pixels Noir Lumière'', Museo Soulages, [[Rodez]], (FRA)
°2015 ''Complex Meshes'', Festival Lumiere, Cathédrale de Durham, Durham (UK) <br />
*2019 ''Machine Vision'', Galleria Lélia Mordoch, Parigi (FRA)
''Dear World… Yours'', Cambridge, King's College Chapel, Cambridge (UK) <br />
*2018 ''D'un rêve à l'autre'', Domaine de Trévarez, Saint-Goazec (FRA)
''Méta-Territoires'', Galerie Fernand Léger, Ivry-sur-Seine (FRA) <br />
*2018 ''VortexPower Pixels 2018'', Galerie Léliapar MordochGraf Notaires, Parigi (FRA) <br />
*2018 ''Magic Carpets Bangkok'', Bangkok Illumination at ICONSIAM, [[Bangkok]] (THA)
''Pixels Wave'', National Design Centre, Singapore Night Festival, Singapore <br />
*2018 ''Digital Icônes'', Chapelle Saint-Nicolas, Grand festival, [[Verdun]] (FRA)
''Digital Arabesques'', Stagione culturale Francia-Marocco 2015, 4 installazioni in collaborazione con 4 Instituts français in Marocco : Derb Lâalouj a Essaouira ; Dar Benjelloun a Tétouan ; giardino dell'Institut français a Agadir; Dar Batha a Fès (MAR) <br />
°2014 *2018 ''Digital ParadiseAbysses'', GalleriaBase Puerta Rojasottomarina, Hong Kong <br[[Bordeaux]] />(FRA)
*2018 ''Ubiquity 1'', The Mayor Gallery, Londra (UK)
''Magic Carpets'', Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, Castel del Monte, Andria (ITA) <br />
*2018 ''Ubiquity 2'', Wilmotte Gallery, Londra (UK)
''Autres Natures'', Dominio di Chaumont-sur-Loire (FRA) <br />
*2017 ''In-Out/Paradis Artificiels'', Domaine de [[Chaumont-sur-Loire]] (FRA)
''Tapis Magiques'', Giornate del patrimonio, Cattedrale del Sacro Cuore, Casablanca (MAR) <br />
*2017 ''ParadisFractal ArtificielsFlowers'', MuséeFacciata ddell'artHôtel modernede Ville, CéretIvry-sur-Seine (FRA) <br />
*2016 ''Power Pixels'', Galleria Lélia Mordoch, Paris (FRA)
°2013 ''El Origen del mundo'', Festival Filux, Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (MEX) <br />
*2016 ''Voûtes Célestes'', Notturno, [[Chiesa di Saint-Eustache]], Parigi (FRA)
''Power Pixels'', Centre des arts, Enghien-les-Bains (FRA) <br />
* 2016 ''Onde Pixel'', [[Unicredit Pavilion|UniCredit Pavilion]], [[Milano]] (ITA)<ref>{{Cita libro|curatore=Simona Massimi|titolo=Onde Pixel. Lo sguardo di... Miguel Chevalier|annooriginale=2016|editore=UniCredit Pavilion|città=Milano}}</ref>
''Pixels Power'', Galerie MiniMasterpiece, Parigi (FRA) <br />
* 2016 ''Magic Carpets'', Milton Keynes International Festival, [[Milton Keynes]] (UK)
''Power Pixels'', Pile Pont Expo, Saint-Gervais les Bains (FRA) <br />
* 2016 ''Complex Meshes'', ''Origin of World et Pixels Wave'', Lumiere London 2016, [[Piccadilly Circus]], [[Londra]] (UK)
''Fractal Flowers'', Castello della città di Carcassonne (FRA) <br />
* 2015 ''Complex Meshes'', Festival Lumiere, Cattedrale di Durham, [[Durham]] (UK)
''Power Pixels'', Wood Street Galleries, Pittsburgh, PA (USA) <br />
°2012 ''PowerDear PixelsWorld… Yours'', Festival a-partCambridge, CarrièresKing's deCollege LumièresChapel, Baux-de-Provence[[Cambridge]] (FRAUK) <br />
''Power PixelsMéta-Territoires'', Entrepôt 9 /Galleria GalerieFernand BarnoudLéger, Quétigny[[Ivry-sur-Seine]] (FRA) <br />
''Vortex'', Galleria Lélia Mordoch, Parigi (FRA) <br />
''La Vague des Pixels'', Festival Mai Numérique, cortile del Castello Contale della città di Carcassonne (FRA) <br />
''Pixels Wave'', National Design Centre, Singapore Night Festival, [[Singapore]] <br />
°2011 ''Digital Arabesques'', Strada panoramica di Abu Dhabi, con l'Alliance Française di Abu Dhabi (AED) <br />
''Digital Arabesques'', Stagione culturale Francia-Marocco 2015, 4 installazioni in collaborazione con 4 Instituts français in [[Marocco]] : Derb Lâalouj a [[Essaouira]]; Dar Benjelloun a [[Tétouan]]; giardino dell'[[Institut français]] a [[Agadir]]; Dar Batha a [[Fès]] (MAR)
''Power Pixels'', Fondazione Oi Futuro, Rio de Janeiro (BRA) <br />
* 2014 ''Digital Paradise'', Galleria Puerta Roja, [[Hong Kong]]
°2010 ''De la nature symbolique aux jardins virtuels'', Musée Maurice Denis, Saint-Germain-en-Laye (FRA) <br />
''Magic Carpets'', Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, [[Castel del Monte]], [[Andria]] (ITA) <br />
''Terra Incognita'', Mis (museo dell'immagine e del suono), San Paolo (BRE) <br />
°2009 ''PixelsAutres SnowNatures'', PisteCastello di sci dei Gettiers, Grand BornandChaumont-sur-Loire (FRA) <br />
''FractalTapis Flowers in vitroMagiques'', MuséeGiornate dedel la Chassepatrimonio, etCattedrale dedel laSacro NatureCuore, Parigi[[Casablanca]] (FRAMAR) <br />
''Paradis Artificiels'', Musée d'art moderne, [[Céret]] (FRA)
''Fractal Flowers'', iMAL, Center for Digital Cultures and Technology, Bruxelles (BEL) <br />
* 2013 ''El Origen del mundo'', Festival Filux, Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (MEX)
°2008 ''Fractal Flowers'', Galerie Suzanne Tarasiève, Parigi (FRA) <br />
°2007 ''Ultra-NaturePower Pixels'', TechfestCentre Mumbaides arts, Mumbai[[Enghien-les-Bains]] (INDFRA) <br />
''ParadisPixels ArtificielPower'', Galleria delle Galeries LafayetteMiniMasterpiece, Parigi (FRA) <br />
°2006 ''ArabesquesPower numériques 2006Pixels'', PalazzoPile KsarPont Char BaghExpo, Marrakech[[Saint Gervais les Bains]] (MARFRA) <br />
''Supra-NaturaFractal Flowers'', FestivalCastello Luzboa,della città di Lisbona[[Carcassonne]] (PORFRA) <br />
''Power Pixels'', Wood Street Galleries, [[Pittsburgh]], PA (USA)
°2005 ''Sur-Natures in vitro'', Galerie des enfants, Centre Pompidou, Parigi (FRA) <br />
* 2012 ''Power Pixels'', Festival a-part, Carrières de Lumières, [[Baux-de-Provence]] (FRA)
°2004 ''Ultra-Nature'', Galleria sotterranea della stazione centrale della metropolitana, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, Oslo (NOR) <br />
°2003 ''LaPower Croisée des RéseauxPixels'', Notturno,Entrepôt Borsa9 di/ Galleria Barnoud, Parigi[[Quetigny]] (FRA) <br />
''La Vague des Pixels'', Festival Mai Numérique, cortile del Castello Contale della città di Carcassonne (FRA)
°2002 ''Métapolis'', Marco, Monterrey (MEX) <br />
* 2011 ''Digital Arabesques'', Strada panoramica di [[Abu Dhabi]], con l'[[Alliance Française]] di Abu Dhabi (AED)
°2000 ''Périphérie'', MAMCO, Ginevra (CH) <br />
''Power Pixels'', Fondazione Oi Futuro, [[Rio de Janeiro]] (BRA)
°1999 ''Mémoires & Mutations'', Centro d'arte contemporanea La Fabrika, Beirut (LBN) <br />
* 2010 ''De la nature symbolique aux jardins virtuels'', Musée Maurice Denis, [[Saint-Germain-en-Laye]] (FRA)
°1998 ''Périphérie'', Espace Pierre Cardin, Parigi (FRA) <br />
''Terra Incognita'', Mis (museo dell'immagine e del suono), [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] (BRE)
°1996 ''Oro negro'', Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX) <br />
* 2009 ''Pixels Snow'', Piste di sci dei Gettiers, Grand Bornand (FRA)
°1994 ''Contre-Nature'', Villa Kujoyama, Kyoto (JPN) <br />
°1992 ''PerformancesFractal Flowers in vitro'', GiochiMusée olimpicide invernali,la Albertville (FRA)Chasse et Giochide olimpicila estiviNature, BarcellonaParigi (SPNFRA) <br />
''Fractal Flowers'', iMAL, Center for Digital Cultures and Technology, [[Bruxelles]] (BEL)
''La rencontre des deux mondes'', Casa de Velàzquez, Madrid (SPN) <br />
* 2008 ''Fractal Flowers'', Galleria Suzanne Tarasiève, Parigi (FRA)
°1987 ''Baroque & Classique'', Granit, Centre national des arts plastiques, Belfort (FRA) <br />
* 2007 ''Ultra-Nature'', Techfest Mumbai, [[Mumbai]] (IND)
''Paradis Artificiel'', Galleria delle Galeries Lafayette, Parigi (FRA)
* 2006 ''Arabesques numériques 2006'', Palazzo Ksar Char Bagh, Marrakech (MAR)
* 2006 ''Supra-Natura'', Festival Luzboa, [[Lisbona]] (POR)
* 2005 ''Sur-Natures in vitro'', Galerie des enfants, [[Centro Georges Pompidou]], Parigi (FRA)
* 2004 ''Ultra-Nature'', Galleria sotterranea della stazione centrale della metropolitana, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, [[Oslo]] (NOR)
* 2003 ''La Croisée des Réseaux'', Notturno, Borsa di Parigi (FRA)
* 2002 ''Métapolis'', Marco, [[Monterrey]] (MEX)
* 2000 ''Périphérie'', MAMCO, [[Ginevra]] (CH)
* 1999 ''Mémoires & Mutations'', Centro d'arte contemporanea La Fabrika, [[Beirut]] (LBN)
* 1998 ''Périphérie'', Espace Pierre Cardin, Parigi (FRA)
* 1996 ''Oro negro'', Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX)
* 1994 ''Contre-Nature'', Villa Kujoyama, Kyoto (JPN)
* 1992 ''Performances'', [[Giochi olimpici invernali]], [[Albertville (Francia)|Albertville]] (FRA) et [[Giochi olimpici estivi]], [[Barcellona]] (SPN)
''La rencontre des deux mondes'', Casa de Velàzquez, Madrid (SPN)
* 1987 ''Baroque & Classique'', Granit, Centre national des arts plastiques, [[Belfort]] (FRA)
 
=== Mostre di gruppo (selezione) ===
 
* 2019 ''Illusion Natur, Digitale'' ''Welten'', Museo Sinclair-Haus, Bad Homburg v. d. Höhe (GER)
°2015 ''2050 - Une brève histoire de l’avenir'', Musei reali delle Belle Arti del Belgio,
*2019 ''Cinétisme, Abstraction, Figuration'', Galleria Lélia Mordoch, Paris (FRA)
Bruxelles (BEL) <br />
*2019 ''Shadows'', Galerie italienne, Paris (FRA)
''Bonjour la France'', Seongnam Arts Center, Seongnam City (KOR) <br />
*2018 ''Art in Motion. 100 Masterpieces With and Through Media,'' [[Zentrum für Kunst und Medientechnologie|ZKM]], Centro per l'Arte e la Tecnologia dei Media, Karlsruhe, (GER)
°2014 ''Digital Arabesques'', lungomare di Al Majaz, Islamic Art Festival, Sharjah (EAU) <br />
*2018 ''Artistes & Robots'', Grand Palais, Parigi (FRA)
''Metamorphosis of the Virtual'', K11 Art Foundation, Shanghai (CHN) <br />
*2018 ''Al Musica'', Filarmonica, Parigi (FRA)
''L'Origine du Monde'', proiezione sulla facciata del Gran Palais in occasione dell'Art Paris Art Fair, Parigi (FRA). Cortese concessione : Louise Alexander Gallery. <br />
*2018 ''TEFAF Maastricht'', The Mayor Gallery (London), Maastricht (NLD)
°2013 ''Le metamorfosi del virtuale, 100 anni di arte e libertà'', Officina delle Zattere, Venezia (ITA) <br />
*2018 ''De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La collection idéale de Diane Venet'', [[Musée des Arts Décoratifs]] di Parigi (FRA)
''Retrospective Auguste Herbin'', Musée d'art moderne, Céret (FRA) <br />
*2018 ''Art Paris Art Fair'', con la Galleria Mordoch (Paris/Miami), Grand Palais, Paris (FRA)
''Turbulences II'', Fondation Boghossian – Villa Empain, Bruxelles (BEL) <br />
*2017 ''Artists & Robots'', Contemporary Art Center, [[Astana]] (KAZ)
°2012 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée départemental Matisse, Cateau Cambrésis (FRA) <br />
*2017 ''Hortus 2.0'', Museo Louis Vouland, Avignone (FRA)
''Mouvement et lumière'', Villa Datris, L'Isle-sur-la-Sorgue (FRA) <br />
*2017 ''De Nature en Sculpture'', Fondazione Villa Datris, L’Isle-sur-la-Sorgue (FRA)
''Turbulences'', Espace culturel Louis Vuitton, Parigi (FRA) <br />
*2017 ''Data City'', Centre des arts, Enghien-les-Bains (FRA)
''Picasso to Koons: Artist as Jeweler (cat.)'', Museo Benaki, Atene (GRC) <br />
*2017 ''Gainsbourg still alive'', Casa d'aste Cornette de Saint Cyr, Parigi(FRA)
°2011 ''Festival La Novela'', Museo Les Abattoirs, Tolosa (FRA) <br />
*2016 ''Scope Miami Beach'', Galleria Lélia Mordoch, Miami (USA)
°2010 ''Manimal'', Museo d'arte contemporanea di Herzliya, Herzliya (IL) <br />
*2016 ''Intangible Space - Miguel Chevalier et Laurent Martin “Lo”'', Puerta Roja Gallery, Hongkong, (HKG)
°2009 ''Inside, art and science'', Cordoaria, Lisbona (POR) <br />
*2016 ''Les Lumières de la Ville'', Galleria Lélia Mordoch, Parigi (FRA)
''Dialogue avec les collections #2 - paysage/vidéo'', Musée d'art di Tolone (FRA) <br />
*
°2008 ''Emoção Art.ficial 4.0'', Stazione della metropolitana Paraiso, Centro Cultural Itaú, San Paolo (BRA) <br />
*2015 ''2050 - Une brève histoire de l'avenir'', [[Museo reale delle belle arti del Belgio]] Bruxelles (BEL)
°2007 ''Ultra-Nature'', Glow Festival : forum of light in art and architecture, Eindhoven (NLD) <br />
°2006* 2015 ''ArtBonjour andla playingFrance'', Funsters (cat.), SeoulSeongnam Arts Center, Seoul[[Seongnam]] (KOR) <br />
°2005 * 2014 ''Digital Paradise (cat.)Arabesques'', Daejeonlungomare Museumdi ofAl Majaz, Islamic Art GalleryFestival, Daejeon[[Sharja]]h (KOREAU) <br />
''Metamorphosis of the Virtual'', K11 Art Foundation, [[Shanghai]] (CHN) <br />
°2003 ''Space Art'', Festival Art Outsiders, Maison Européenne de la Photographie, Parigi (FRA) <br />
''L'Origine du Monde'', proiezione sulla facciata del [[Grand Palais]] in occasione dell'Art Paris Art Fair, Parigi (FRA). Cortese concessione : Louise Alexander Gallery.
°2000 Gwangju International Biennale (KOR) <br />
* 2013 ''Le metamorfosi del virtuale, 100 anni di arte e libertà'', Officina delle Zattere, [[Venezia]] (ITA)
°1999 ''Virtuel Réel'', Espace Paul Ricard, Parigi (FRA) <br />
* 2013 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée d'art moderne, Céret (FRA)
°1997 ''Magie der Zahl'', Staatsgalerie, Stoccarda (DEU) <br />
''Turbulences II'', Fondation Boghossian – Villa Empain, Bruxelles (BEL)
°1996 ''La Ville moderne en Europe'', Museum of contemporary art, Tokyo (JPN) <br />
* 2012 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée départemental Matisse, [[Le Cateau Cambrésis]] (FRA)
''La Ville'', Centre Georges Pompidou, Parigi (FRA) <br />
''Mouvement et lumière'', Villa Datris, [[L'Isle-sur-la-Sorgue]] (FRA) <br />
°1993 ''Excess in the techno-mediacratic society'', Shoshana Wayne Gallery, Santa Monica, CA (USA) <br />
°1992 ''Variaciones en Gris (cat.)Turbulences'', Centro CulturalEspace deculturel laLouis VillaVuitton, MadridParigi (SPAFRA) <br />
''Picasso to Koons: Artist as Jeweler (cat.)'', Museo Benaki, [[Atene]] (GRC)
°1990 ''Art & publicité 1890-1990'', Centre Georges Pompidou, Parigi (FRA) <br />
* 2011 ''Festival La Novela'', Museo Les Abattoirs, [[Tolosa]] (FRA)
°1988 ''Ateliers 88'', ARC Musée d’art moderne de la Ville, Parigi (FRA) <br />
* 2010 ''Manimal'', Museo d'arte contemporanea di Herzliya, [[Herzliya]] (IL)
°1986 ''Trans-culture'', Exit art gallery, New York City, NY (USA) <br />
* 2009 ''Inside, art and science'', Cordoaria, Lisbona (POR)
* 2009 ''Dialogue avec les collections #2 - paysage/vidéo'', Musée d'art di [[Tolone]] (FRA)
* 2008 ''Emoção Art.ficial 4.0'', Stazione della metropolitana Paraiso, Centro Cultural Itaú, San Paolo (BRA)
* 2007 ''Ultra-Nature'', Glow Festival : forum of light in art and architecture, [[Eindhoven]] (NLD)
* 2006 ''Art and playing'', Funsters (cat.), Seoul Arts Center, [[Seul]] (KOR)
* 2005 ''Digital Paradise (cat.)'', Daejeon Museum of Art Gallery, [[Daejeon]] (KOR)
* 2003 ''Space Art'', Festival Art Outsiders, Maison Européenne de la Photographie, Parigi (FRA)
* 2000 [[Gwangju]] International Biennale (KOR)
* 1999 ''Virtuel Réel'', Espace Paul Ricard, Parigi (FRA)
* 1997 ''Magie der Zahl'', Staatsgalerie, [[Stoccarda]] (DEU)
* 1996 ''La Ville moderne en Europe'', Museum of contemporary art, [[Tokyo]] (JPN)
* 1996 ''La Ville'', [[Centro Georges Pompidou]], Parigi (FRA)
* 1993 ''Excess in the techno-mediacratic society'', Shoshana Wayne Gallery, [[Santa Monica]], CA (USA)
* 1992 ''Variaciones en Gris (cat.)'', Centro Cultural de la Villa, Madrid (SPA)
* 1990 ''Art & publicité 1890-1990'', Centro Georges Pompidou, Parigi (FRA)
* 1988 ''Ateliers 88'', ARC Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
* 1986 ''Trans-culture'', Exit art gallery, New York City, NY (USA)
 
== Miguel Chevalier nei musei ==
== Principali collezioni (selezione)==
* Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
* Bibliothèque nationale, Parigi (FRA)
* Fond national d'art contemporain, [[Puteaux]] (FRA)
* Musée d'art et d'histoire, Belfort (FRA)
* MAC/VAL, museo di arte contemporanea di Val de Marne, [[Vitry-sur-Seine]] (FRA)
* Fundación arte y tecnologia Telefonica de España, Madrid (ESP)
* Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX)
* Museo de artes visuales Alejandro Otero, [[Caracas]] (VEN)
* Museo de bellas artes, [[Maracaibo]] (VEN)
* Centre Culturel Itau, San Paolo (BRA)
* Musée de la poste, Parigi (FRA)
* Fondation Clément, [[Martinica]] (MTQ)
 
== Commissioni pubbliche ==
°Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA) <br />
* 2012 ''Pixels Crossing'', Forum des Halles, Parigi (FRA)
°Bibliothèque nationale, Parigi (FRA) <br />
* 2011 ''Pixels Op'Art'', facciata d'immobile, Colmar (FRA)
°Fond national d'art contemporain, Puteaux ( FRA ) <br />
* 2010 ''Seconde Nature'', piazza d'Arvieux, Marsiglia (FRA). In collaborazione con il designer Charles Bové.
°Musée d’art et d’histoire, Belfort (FRA) <br />
* 2008 ''Fractal Flowers'', banchine sul fiume Cheonggyecheon, Seoul (COR)
°MAC/VAL, museo di arte contemporanea di Val de Marne, Vitry sur Seine (FRA) <br />
* 2007 ''Pixels Crossing'', ospedale Trousseau, Parigi (FRA). In collaborazione con lo studio architettonico Grimaud & Israël.
°Fundación arte y tecnologia Telefonica de España, Madrid (ESP) <br />
* ''Ribbon of Life'', nave a vapore della linea Royal Caribbean Cruise, Liberty of the Seas (USA). In collaborazione con il designer Arik Levy.
°Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX) <br />
* 2006 UNICEF ''Mosaic'', UNICEF, New York City (USA)
°Museo de artes visuales Alejandro Otero, Caracas (VEN) <br />
* 2000 ''Living Networks'', Palais des Congrès, Parigi (FRA). In collaborazione con l'architetto Christian de Portzamparc.
°Museo de bellas artes, Maracaibo (VEN) <br />
* 1992 ''Massivement parallèle'', ufficio delle imposte, Marsiglia (FRA). In collaborazione con l'architetto Claude Vasconi.
°Centre Culturel Itau, San Paolo (BRA) <br />
°Musée de la poste, Parigi (FRA) <br />
°Fondation Clément, La Martinica (MTQ) <br />
 
== Note ==
== Realizzazioni architettoniche e ordini pubblici ==
<references/>
 
°2015: ''Les Métamorphoses'', Cinéma Les Fauvettes, Parigi (FRA). Architetto: Françoise Raynaud, agenzia Loci Anima <br />
°2012: ''La traversée des Pixels'', Forum des Halles, Parigi (FRA) <br />
°2011: ''Pixels Op'art'', murale, facciata dell'immobile numero 8, rue de Lucca, Colmar (FRA) <br />
''Fractal Flowers'', due schermi plasma, ristorante Stay, Beyrouth (LBN) Architetti Moatti et Rivière <br />
°2010: ''Seconde Nature'', Place d'Arvieux, Marsiglia (FRA) in collaborazione con Charles Bové, architetto-designer: opera tra il reale e il virtuale, che consiste in una scultura di 18m di altezza e in un giardino virtuale, proiettato dalla scultura sui Docks <br />
°2008: ''Fractal Flowers'', riva Cheonggyecheonno, Séoul, (KOR) <br />
°2007: ''Ribbons of life'', realizzazioni di varie sculture monumentali di corian©, tra il reale e il virtuale in collaborazione con l designer Arik Levy, Emmanuel Berriet (softwarel) et Music2eye (software), per la crociera Liberty of the Seas della RCCL (USA) <br />
°''La passerelle des pixels'', realizzazione di un'opera in situ in film olografici Ospedale/maternità Trousseau, Parigi (FRA), architetti Israel e Grimaud <br />
°2006: ''Mosaico Unicef'', realizzazione di un'installazione di realtà virtuale interattiva nell'ingresso della sede dell’UNICEF a New York (USA) <br />
°2004: realizzazione di due pan2nelli di vetro e film olografico di 10m x 3m sulla facciata della biblioteca delle scienze e tecniche di Talence (FRA) <br />
°2003: Sculture laser su vetro, trofeo per il premio del Forum des Sciences et Techniques du Conseil Général du Val de Marne (FRA) <br />
°2001: Laureato con lo studio architettonico Stoa del concorso per la pianificazione della piazza d'Arvieux a Marsiglia (FRA), Nuage Fractal, proietto di sculture monumentali in tensegrità <br />
°2000: ''Habiter les réseaux'', Opera monumentale interattiva di 112m2 in film olografici, intarsiato di 24 000 LED luminosi e di giornali elettronici, ingresso del Palais des Congrès de la Porte Maillot, architetto Christian de Portzamparc, Parigi (FRA) <br />
°''Mise en réseaux'', Cassettone luminoso in Duratrans©, Plexiglas© e film olografico per la scuola Moskowa, Parigi (FRA), architecte Frédéric Borel <br />
°1999: ''La baie des anges'', proiezione permanente di notte nel giardino dell’Hôtel Windsor, Nizza (FRA) <br />
°1998: ''Pièce de 10 m2'' in film olografici per il Commissariato di Nemours (FRA), studio architettonico Argile, architetto Hélène Sanyas <br />
°1995: ''Deux pièces de 10 m2 chacune'', in rame per il Fort de Bayonne (FRA), architetti Camborde e Lamaison <br />
°1992: ''Massivement parallèle'', Stanza di 20 m2 in Duratrans© e Plexiglas© per il nuovo Centro delle imposte, Marsiglia (FRA), architetto Claude Vasconi <br />
°1989: ''Pièce de 144 m2'' in Duratrans© e Plexiglas© per il Musée de la mer, Boulogne (FRA), architetti Rougerie e Leconte <br />
°1987: ''Pièce de 36 m2'' in lamiera smaltata per il ginnasio della Z.A.C., Parigi 12e arrondissement (FRA), architetto Pierre Menninger
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro| autore1=Serge Fauchereau | autore2=David Rosenberg | titolo=Power Pixels | anno=2013 | editore=Centre des arts | città=Enghien les Bains | ISBN=978-2-916639-32-1 }}
°Miguel Chevalier, 1981/2000, Pierre Restany, Laurence Bertrand-Dorléac, Patrick Imbard,2000, Parigi <br />
* {{cita libro| autore1=Serge Fauchereau | autore2=Vincent Huguet | titolo=Pixels Power 2008>2011 | anno=2011 | editore=Aeroplano editora | città=Rio de Janeiro | ISBN=978-85-7820-065-7 }}
°Miguel Chevalier, ''L’Algorithme pixelisé'', collection "L'art en écrit", éditions Jannink, Parigi 2003 <br />
* {{cita libro| nome=Christine | cognome=Buci-Glucksmann | titolo=Seconde Nature/Marseille 2010, Miguel Chevalier et Charles Bové | anno=2011 | editore=a.p.r.e.s. éditions | città=Paris | ISBN=978-2-9528897-5-9 }}
°Miguel Chevalier, 2000/2008, Mario Costa, Edmond Couchot, Gunnar B. Kvaran, Ariella Masboungi et Mohamed Rachdi, 2008, Blou <br />
* {{cita libro| nome=Miguel | cognome=Matos | titolo=Pixels Power | anno=2010 | editore=Antonio Prates | città=Lisboa }}
°Miguel Chevalier, POWER PIXELS 2008>2011, Serge Fauchereau, Vincent Huguet, 2011, Rio de Janeiro <br />
* {{cita libro| nome=Suzete | cognome=Venturelli | titolo=Segunda Natureza | anno=2009 | editore=Espaço Marcantônio Vilaça | città=Brasilia }}
* {{cita libro| autore1=Jean-Pierre Balpe | autore2=Miguel Chevalier | titolo=Herbarius 2059 - 12 graines | anno=2009 |editore=Bernard Esposito (Librairie de Sèvres) | città=Paris | ISBN=978-2-84940-059-3 }}
* {{cita libro| autore1=Cemren Altan | autore2=Pierre Yves Desaive | titolo=Fractal Flowers 2009 | anno=2009 | editore=iMAL | città=Bruxelles }}
* {{cita libro| autore=Mario Costa, Edmond Couchot, Gunnar B. Kvaran, Ariella Masboungi e Mohamed Rachdi | titolo=Miguel Chevalier, 2000/2008 | url=https://archive.org/details/miguelchevalier0000unse | anno=2008 | editore=Monografik | città=Blou | ISBN=978-2-916545-76-9 }}
* {{cita libro| nome=Henri-François | cognome=Debailleux | titolo=Seconde nature | anno=2007 | editore=Mairie de Trelazé | città=Trelazé }}
* {{cita libro| nome= Manuela | cognome=de Barros | titolo=Arabesques Numériques | anno=2005 | editore=Institut français de Marrakech | città=Marrakech }}
* {{cita libro| nome=Françoise | cognome=Gaillard | titolo=Paradis artificiels | anno=2004 | editore=Galerie Municipale di Vitry sur Seine | città=Vitry sur Seine }}
* {{cita libro| nome=Norbert | cognome=Hillaire | titolo=Autres Natures | anno=2001 | editore=Centre d'Art Moderne Espace Mira Phalaina, Maison Populaire | città=Montreuil }}
* {{cita libro| autore1=Laurence Bertrand-Dorléac | autore2=Patrick Imbard | autore3=Pierre Restany | titolo=Miguel Chevalier | anno= 2000 | editore=Flammarion | città=Paris }}
* {{cita libro| nome=Christine | cognome=Buci-Glucksman | titolo=Miguel Chevalier, CD-Rom interattivo | anno=2000 | città=Paris }}
* {{cita libro| autore1=Gerardo Estrada | autore2=Jorge Juanes | autore3=Elias Levin Rojo | titolo=Miguel Chevalier : Oro negro | anno=1996 | editore=Museo de arte Alvar y Carmen T. de Carrillo Gil | città=Mexico }}
* {{cita libro| nome=Jorge | cognome=Morales | titolo=Otra Natura | anno=1996 | editore=Centro Nacional de las artes - Centro multimedia | città=Mexico }}
* {{cita libro| nome=Losé Hernan | cognome=Aguilar | titolo=Miguel Chevalier. Oro negro | anno=1994 | editore=Museo de arte universidad nacional de Colombia | città=Bogotà }}
* {{cita libro| nome=Jorge Luis | cognome=Gutiérrez | titolo=Oro Negro | anno=1993 | editore=Museo de artes visuales Alejandro Otero | città=Caracas }}
* {{cita libro| nome=Rosanna | cognome=Albertini | titolo=De l'analogique au numérique | anno=1992 | editore=Musée d'art et d'histoire | città= Belfort }}
* {{cita libro| nome=Miguel | cognome=Chevalier | titolo=Marine | anno=1991 | editore=Ecole régionale des beaux-arts | città=Nantes }}
* {{cita libro| autore1=Eric Audinet | autore2=Ginger Danto | titolo=Œnologie | anno=1991 | editore=Horizons chimériques | città=Paris }}
* {{cita libro| autore1=Patrick Imbard | autore2=Alain Renaud | titolo=Miguel Chevalier. Interconnexion | anno=1990 | editore=Centre d'art contemporain La Base | città=Levallois-Perret }}
* {{cita libro| nome=Vittorio | cognome=Fagone | titolo=Anthropométrie | anno=1990 | editore=Galleria Vivita 2 | città=Firenze }}
* {{cita libro| nome=Miguel | cognome=Chevalier | titolo=Mosaiques | anno=1989 | editore=Centre d'art contemporain | città=Brétigny-sur-Orge }}
* {{cita libro| autore1=Laurence Betrand Dorléac | autore2=Pierre Restany | titolo=Révolution. De la peinture au numérique | anno=1989 | editore=Centre d'art contemporain | città=Hérouville St-Clair}}
* {{cita libro| nome=Jérôme | cognome=Sans | titolo=Miguel Chevalier. Images nouvelles | anno=1987 | editore=Granit Centre d'art contemporain | città=Belfort }}
 
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