Miguel Chevalier: differenze tra le versioni
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{{Bio
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = artista
|Nazionalità = francese
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== Biografia ==
Nato a [[Città del Messico]] il 22 aprile del 1959, Miguel Chevalier trascorre l'infanzia in [[Messico]] dove il padre accademico lavora alla stesura di una tesi sulla [[storia dell'
== Formazione ==
Rientrato a [[Parigi]] nel 1978, Miguel Chevalier si diploma nel 1981 alla Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, nel 1983 ottiene la licence in Art et Archeologie alla [[Sorbona]], sempre nello stesso anno il diploma dell'Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi (nella sezione design) e la licence in Art Plastique all'università di Parigi Saint-Charles. Il completamento della sua formazione annovera inoltre alcuni soggiorni all'estero tra i quali si rivelano fondamentali quello al [[Pratt Institute]] e alla School of Visual Arts di [[New York]] grazie alla Bourse Lavoisier del Ministero degli Affari Esteri nel 1984 ed il soggiorno biennale presso la Villa Kujoyama a [[Kyoto]] in [[Giappone]] dal 1993 al 1994. Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] l'artista francese può finalmente accedere ai primi programmi di disegno a computer<ref>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.2</ref> e prende coscienza dell'imminente rivoluzione informatica nell'approccio alla pittura, alla fotografia e al video.
Il soggiorno in Giappone contribuisce ad intensificare il suo rapporto privilegiato con la natura, già vissuta come onnipresente e lussureggiante in America Latina, percepita invece nei giardini zen di Kyoto come un regno dell'artificio in cui tutto è controllato nel dettaglio<ref>Miguel Chevalier, ''Entretiens avec Patrick Imbard'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.5</ref>.
== Opera ==
L'opera di Miguel Chevalier, sperimentale ed interdisciplinare, affronta le problematiche legate all'immagine ibrida, generativa ed interattiva. I suoi lavori si presentano spesso come delle proiezioni di grande formato, tanto in spazi chiusi quanto in spazi aperti, che coinvolgono lo spettatore immergendolo al centro di un universo virtuale ed in costante evoluzione<ref>Edmond Couchot, ''Une fête des yeux à la croisée des arts, des sciences et des techniques'', in ''Miguel Chevalier, 2000/2008'', Blou, Monografik, 2008</ref>. Dalla approfondita analisi del mondo reale e dall'evoluzione della realtà virtuale prendono origine i temi di predilezione dell'artista sui quali Chevalier ritorna costantemente apportandovi variazioni e modifiche. Le tematiche favorite dall'autore riguardano il rapporto tra natura ed artificio, l'osservazione dei flussi e delle reti sottesi all'organizzazione delle società umane, l'immaginario e l'organizzazione delle città virtuali. Questi temi possono essere ricondotti a loro volta a due grandi motivi : quello dello spazio – inteso come natura, spazio urbano, come universo informatico e struttura materiale - e quello della crescita, non solo come manifestazione di vita nel mondo vegetale ma anche come tecnica e cultura, testimonianze della crescita dell'uomo<ref>Edouard Couchot, ''Une fête des yeux à la croisée des arts, des sciences et des techniques'', in ''Miguel Chevalier 2000/2008'', Blou, Monografik, pp. 16-25, p. 23</ref>.
=== Prime opere ===
==== Baroque et Classique (1987) ====
Le serre botaniche sono particolarmente emblematiche nel percorso creativo di Miguel Chevalier. Oltre ad essere uno dei suoi primi soggetti di ricerca, queste esplicitano per l'artista l'incontro ed il rapporto tra due aspetti complementari della storia delle forme: il Barocco, rappresentato dagli alberi e dal loro fogliame e la Classicità, raffigurata dalla struttura metallica della loro architettura di vetro<ref>Jérôme Sans, in ''Miguel Chevalier, Images nouvelles'', éditions Granit, Belfort, 1987</ref>. La serra della serie ''Baroque et Classique'' allude al contempo al paesaggio della città moderna e a quello naturale in essa racchiuso. Con le sue installazioni l'artista ha l'impressione di esplorare diversi paesaggi a mano a mano che li realizza e così facendo trasporta se stesso e gli spettatori dalla realtà figurativa ad un mondo virtuale che invita a sognare<ref>Patrick Imbard, in ''Miguel Chevalier'', Paris, Flammarion, 2001, p. 24.</ref>.
==== Etat binaire (dal 1989) ====
Consapevole fin dagli esordi della carriera del ruolo del computer a molteplici livelli dell'esistenza – dal quotidiano in senso stretto fino ai sistemi di trasmissione e di telecomunicazione, passando dai corsi azionari – Miguel Chevalier crea con ''Etat binaire'' (dal 1989) una serie in cui rappresenta i due simboli logici responsabili del funzionamento degli elaboratori elettronici 0 e 1 sotto diverse forme, tra le altre come paravento (''Paravent binaire'', 1989), parabola (''Parabole binaire'', 1996), onda (''Vague binaire'', DVD, 2004 e ''Vague binaire'', stampa, 2009) e già nel 1987 come flip-flop (''Flip Flop'', 1987). Gli emblemi del codice binario vengono riproposti dal 2011 nell'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva ''La Vague des Pixels'' come uno dei "quadri grafici multicolori" soggetti ad alternanza con gli altri quadri grafici che danno vita all'opera<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/la-vague-des-pixels |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807022945/http://www.miguel-chevalier.com/fr/la-vague-des-pixels |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>.
==== Oenologie ====
Per la mostra ''Oenologie'' (1991) presso il castello Pichon-Longueville a [[Pauillac]] in [[Gironda (dipartimento)|Gironda]], l'artista realizza delle opere sequenziali con cui ripercorre le tappe principali dell'elaborazione del pregiato ''grand [[cru]]''. Poiché la gestione della vinificazione è ormai del tutto informatizzata, le opere virtuali di Miguel Chevalier sono particolarmente idonee a raccontarne la storia, così come è pertinente averle posizionate sopra le botti di acciaio ad alta tecnologia<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/oenologie
==== Performances (1992) ====
Selezionato nel 1992 per realizzare un progetto nel contesto dei giochi olimpici di [[Albertville (Francia)|Albertville]] e [[Barcellona]], l'artista francese opta per la messa a punto di un'opera che si appropria delle immagini dello sport trasmesse dalla televisione per riproporle in seguito modificate al pubblico delle Olimpiadi. Anziché
==== Autres natures (1996) ====
Influenzate dal suo soggiorno biennale in Giappone tra il 1993 ed il 1994, le ''Autres natures'' – seguito naturale delle serre di ''Baroque et Classique'' – sono una serie di opere sulla natura e l'artificio e rivestono un ruolo di primaria importanza nella carriera dell'artista trattandosi delle sue prime opere interattive e completamente digitali. Anche con queste creazioni Chevalier rinuncia alla fissità dell'immagine – analogamente a quanto in parte realizzato in precedenza con le ''Performances'' (1992) e prima ancora con ''Le combat des images'' (1988). Nel caso di ''Le grand verre/nature liquide'', installazione interattiva in 2D, gli algoritmi di cui è costituita generano delle immagini in costante divenire che non si sviluppano in modo lineare e che possono essere modificate dagli spettatori grazie ad un mouse<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/autres-natures
==== Oro negro (dal 1992) ====
Oro negro è un insieme di opere e di installazioni sul ruolo del petrolio nell'economia dell'America latina concepito per 5 grandi musei in Venezuela, in Colombia ed in Messico. In esso l'artista mette in scena tutta la complessità dell'immaginario legato al petrolio. La sua attenzione si rivolge particolarmente alle reti efficienti – il tema del
Nelle ''Visions urbaines'' (1993), di norma serie di 4 back-lights, Chevalier rappresenta delle carte in cui le riprese dal satellite
=== Altre Nature ===
Le opere digitali di Miguel Chevalier non presuppongono una rottura con la [[storia dell'arte]] e del XIX e del XX secolo, ma si iscrivono nella stessa.<ref>Suzete Venturelli, ''Segunda natureza'', Brasilia, Espaço Marcantônio Vilaça, 2009</ref> Le serie ''Sur-Natures'' (2004), ''Fractal Flowers'' (2008) e ''Trans-Natures'' (2012) - installazioni generative (per la maggior parte interattive) di grande formato - non solo ripropongono in chiave virtuale uno dei [[leitmotiv]] della storia dell'arte e della pittura, ma stabiliscono delle connessioni con artisti del passato quali [[Paul Cézanne]], iniziatore del processo di frammentazione che ritroviamo nei ''Fractal Flowers''. L'influenza di [[Claude Monet]] che, con le sue variazioni sul ciclo delle stagioni e della luce nel tempo, annuncia una forma di impressionismo numerico è palese nei giardini virtuali delle ''Sur-Natures''. <br />
In ''Sur-Natures'' delle piante immaginarie e magiche nascono, crescono, raggiungono la maturità e muoiono a seconda del loro [[Morfogenesi|codice morfogenetico]]. La loro crescita si sviluppa quotidianamente in tempo reale e prosegue all'infinito. Dei sensori di presenza fanno sí che ogni pianta reagisca al passaggio dei visitatori. <br />
Alle ''Sur-Natures'' fa seguito una nuova generazione di fiori e giardini virtuali i ''Fractal Flowers'', che si distingue dalla precedente per la conquista della terza dimensione e per una forma dei fiori molto più decisa, stilizzata e spinta al limite della geometrizzazione. Questi fiori-cristallo dalla struttura filiforme, maestosi da un lato, sorprendono per la loro evanescenza nel momento in cui si dissolvono<ref>Suzete Venturelli, ''Segunda Natureza'', Brasilia, Espaço Marcantônio Vilaça, 2009</ref>. Da "giardiniere digitale", con i ''Fractal Flowers'' l'artista diventa "botanico del XXI secolo"<ref>Elisabeth Couturier, ''Miguel Chevalier. Chasseur d'images virtuelles'', in http://www.miguel-chevalier.com, p.2</ref>. <br />
Il software generativo ''Fractal Flowers'' permette all'artista di realizzare a partire dal 2008 anche le sue prime sculture in [[stampa 3D]], delle autentiche ''
Le ''Trans-Natures'' rappresentano un tipo di natura digitale che ricorda quella del sottobosco in cui diverse
L'opera in situ tra il reale ed il virtuale ''Seconde Nature'' (2010) presentata nella zona portuale di [[Marsiglia]] è costituita da una scultura inclinata in acciaio arancio fluorescente di 18m di altezza. Avvolta su se stessa come una spirale, per la sua forma ed aspetto la scultura richiama d'acchito ed inequivocabilmente immagini emblematiche legate al mondo marino, quelle delle vele, del colore anti-ruggine delle imbarcazioni e delle conchiglie. A partire da questa scultura al calar delle tenebre viene proiettato su una parte dei docks un giardino virtuale generativo monumentale che si evolve all'infinito e che varia a seconda delle stagioni. L'interattività di questa installazione si manifesta non solo tramite il movimento dei passanti ma anche per mezzo del vento virtuale generato dal passaggio del tram, transito che provoca la caduta di foglie e petali per dare inizio ad un nuovo giardino<ref>Christine Buci-Glucksmann, ''Seconde Nature Marseille 2010, Miguel Chevalier e Charles Bové'', Paris, a.p.r.e.s. éditions 2011</ref>. <br />
''L'Origine du Monde'' (dal 2012) è un'installazione di realtà virtuale che si ispira alla [[biologia]] ed ai [[Microrganismo|
''Dear World... yours, Cambridge (2015)'' rappresenta il contributo realizzato dall'artista in occasione della campagna di raccolta di fondi organizzata dall'università di Cambridge. Si tratta di una serie di proiezioni immersive all'interno della cappella del King's College, destinate ad accompagnare i discorsi di professori ed ex-allievi in cui si susseguono dei quadri grafici attinenti ai temi esposti dagli oratori : l'eccellenza accademica, la [[biologia]], le [[Neurologia|scienze neurologiche]], la [[fisica]], [[le biotecnologie]]. Per illustrare le ricerche sui [[buchi neri]] del fisico [[Stephen Hawking]], intervenuto a sorpresa al termine della serata, Chevalier ha creato un ambiente immersivo composto da migliaia di costellazioni che confrontano gli spettatori con il mistero dell'universo<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/dear-world-yours-cambridge</ref>.
=== Arabeschi Digitali ===
Con le opere della serie ''Arabesques Digitales'' Miguel Chevalier sperimenta diverse possibilità di presentare opere virtuali e digitali in uno spazio diverso dallo schermo, come ad esempio il paesaggio, con un approccio che ricorda quello dei rappresentanti della [[Land Art]] tali [[Christo]] e [[Michael Heizer]]<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/digital-flocons</ref>.<br />
''Digital Flocons (2009)'' è un'installazione generativa ed interattiva proiettata di notte sulla neve delle piste dei Gettiers sul [[Grand Bornand]], in occasione dell'apertura della stagione sciistica. In questo caso specifico l'opera e la neve diventano un corpo unico.<br />
Con ''Arabesques numériques'' (2006) l'artista concepisce una doppia installazione in situ per la famosa piazza di [[Jamaa el Fna]] a Marrakech, dinamico crocevia ed autentica [[agorà]], dichiarata patrimonio universale dell'[[UNESCO]] nel 2011. Già ospite del [[riad (architettura)|riad]] Denise Masson nell'autunno 2004, Miguel Chevalier ritorna nella città del [[Marocco]] con un intervento artistico volto ad integrarsi nel paesaggio nel rispetto delle attività che lo caratterizzano. Per non ostacolare lo svolgimento delle funzioni quotidiane di cui Jamaa el Fna è teatro, l'artista opta per la soluzione di presentare la sua creazione in aria, con delle sfere ad elio sospese sulla piazza di giorno e dei tappeti che galleggiano nel cielo
Il dialogo creativo tra l'artista francese e l'Oriente comprende altre tappe. Sul lungomare di Abu Dhabi è presente con l'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva ''Digital Arabesques'' (2011), con cui si prefigge di rivisitare l'arte islamica avvalendosi delle nuove tecnologie. Degli arabeschi [[Frattale|frattali]] giganti, proiettati su sfere gonfiabili a contatto del terreno, vengono generati all'infinito grazie ad un programma inedito per computer. Gli arabeschi si formano in modo casuale, crescono ed infine svaniscono. <br />
Anche i ''Tapis magiques (2014)'', creati per l'antica Cattedrale del Sacro Cuore di [[Casablanca]], propongono una rivisitazione digitale di un aspetto tipico dell'[[arte islamica]], quello dei mosaici. La struttura del [[mosaico]] essendo simile a quella dei [[
Specifici aspetti dell'architettura islamica ispirano i ''Digital Arabesques (2014)'', l'installazione monumentale proiettata sul pavimento della piazza del lungomare di Al Majz a [[
Il 2015 sancisce il ritorno di Miguel Chevalier al Marocco. ''Digitales Arabesques (2015)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva che l'artista presenta a [[Fès]], [[Agadir]], [[Tétouan]] et [[Essaouira]] in collaborazione con i rispettivi
Le ''Rosaces Digitales'' (2012) sono una creazione di realtà virtuale generativa inedita concepita per la chiesa di Aurens a [[Castelnau-sur-l'Auvignon]]. Dei grandi rosoni virtuali sono proiettati su sfere gonfiabili sospese in aria. Questi vengono generati uno dopo l'altro e si evolvono all'infinito. La loro forma tesa ad un'estrema geometrizzazione ricorda quella dei [[Rosone|rosoni]] e delle [[Vetrata|vetrate]] caratteristici dell'[[arte gotica]] mentre la loro presenza conferisce un'atmosfera magica alla chiesa.
=== Flussi e reti ===
In ''Pixels Liquides (dal 2009)'' una "pelle" di pixels colorati si sviluppa autonomamente su una parete di [[LED]]. Gli spostamenti degli spettatori creano una scia di colore che si mescola e si fonde con la "pittura luce" dello sfondo prima di sparire del tutto fino al passaggio dei visitatori successivi. Con questo evidente omaggio alla pittura degli anni '50 di [[Jackson Pollock]] e Pierre Soulages, Miguel Chevalier mette a punto la tecnica di ''[[dripping]] elettronico'', una pittura di luce in costante movimento in cui il corpo dello spettatore funge da "pennello digitale"<ref>{{Cita web |url=http://www.miguel-chevalier.com/fr/pixels-liquides |titolo=Copia archiviata |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807042452/http://www.miguel-chevalier.com/fr/pixels-liquides |dataarchivio=7 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>. <br />
''La Vague des Pixels'' è un'onda composta da diversi "quadri grafici multicolori" che si alternano casualmente, composti da motivi relativi alla realtà digitale:
''Complex Meshes (2015)'' è una proiezione monumentale sulla volta della [[cattedrale di Durham]] in [[Inghilterra]], volta di grande audacia architettonica, antesignana dell'arte gotica. Un [[Mesh poligonale|mesh]] è un oggetto tridimensionale costituito da vertici, spigoli e facce che formano dei poligoni normalmente usati nel modellismo ed in architettura. Nell'opera di Chevalier diverse trame colorate composte da triangoli, quadrilateri ed altri poligoni si sovrappongono, si sviluppano e si trasformano in tempo reale. La struttura filiforme dei mesh contribuisce a mettere in risalto la struttura architettonica degli archi
=== Città virtuali ===
Sensibile al tema dello sviluppo delle città fin dagli anni 90 Miguel Chevalier continua ad interrogarsi su questo aspetto della nostra società e sull'[[architettura contemporanea]] sia con dei video-digitali come in ''Aller-retour Tokyo-Kyoto'' del 1996, sia con delle opere fisse come ''Méta-cités 1993>2004'', sia con delle installazioni di realtà virtuale come in ''Métapolis 2002''. <br />
''Méta-cités (2013)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva che rappresenta una città virtuale composta da edifici filari che scorrono sotto i nostri occhi. Questa città si sviluppa in modo matriciale e si trasforma costantemente, si genera da se stessa in un caos di dinamismi e di flussi non programmabili. Per finire ci proietta in una [[Utopia|città utopica]] in cui la natura sparisce a spese di un urbanismo sfrenato ed in cui le città si addossano le une alle altre senza soluzione di continuità. ''Méta-cités'' rappresenta un'immensa rete impossibile da conoscere nella sua integralità, un generatore di utopie urbane.
== Borse di studio e riconoscimenti ==
* 2004 Internato presso il Riad Denise Masson, [[Marrakech]] (MAR)
*
*
* 1991
* 1989 Premio dell'Università di Musashino, [[Tokyo]] (JAP)
*
* 1984 Borsa di studio Lavoisier, School of Visual Arts of New York, NY (USA)
*
== Mostre personali (selezione) ==
*2019 ''Orbites 2019'', Beaugrenelle Paris, Atrium Magnetic, (FRA)
*2019 ''Digitale Supernova 2019'', [[Cattedrale di Rodez]], (FRA)
*2019 ''Pixels Noir Lumière'', Museo Soulages, [[Rodez]], (FRA)
*2019 ''Machine Vision'', Galleria Lélia Mordoch, Parigi (FRA)
*2018 ''D'un rêve à l'autre'', Domaine de Trévarez, Saint-Goazec (FRA)
*2018 ''Power Pixels 2018'', Galerie par Graf Notaires, Parigi (FRA)
*2018 ''Magic Carpets Bangkok'', Bangkok Illumination at ICONSIAM, [[Bangkok]] (THA)
*2018 ''Digital Icônes'', Chapelle Saint-Nicolas, Grand festival, [[Verdun]] (FRA)
*2018 ''Digital Abysses'', Base sottomarina, [[Bordeaux]] (FRA)
*2018 ''Ubiquity 1'', The Mayor Gallery, Londra (UK)
*2018 ''Ubiquity 2'', Wilmotte Gallery, Londra (UK)
*2017 ''In-Out/Paradis Artificiels'', Domaine de [[Chaumont-sur-Loire]] (FRA)
*2017 ''Fractal Flowers'', Facciata dell'Hôtel de Ville, Ivry-sur-Seine (FRA)
*2016 ''Power Pixels'', Galleria Lélia Mordoch, Paris (FRA)
*2016 ''Voûtes Célestes'', Notturno, [[Chiesa di Saint-Eustache]], Parigi (FRA)
* 2016 ''Onde Pixel'', [[Unicredit Pavilion|UniCredit Pavilion]], [[Milano]] (ITA)<ref>{{Cita libro|curatore=Simona Massimi|titolo=Onde Pixel. Lo sguardo di... Miguel Chevalier|annooriginale=2016|editore=UniCredit Pavilion|città=Milano}}</ref>
* 2016 ''Magic Carpets'', Milton Keynes International Festival, [[Milton Keynes]] (UK)
* 2016 ''Complex Meshes'', ''Origin of World et Pixels Wave'', Lumiere London 2016, [[Piccadilly Circus]], [[Londra]] (UK)
* 2015 ''Complex Meshes'', Festival Lumiere, Cattedrale di Durham, [[Durham]] (UK)
''Dear World… Yours'', Cambridge, King's College Chapel, [[Cambridge]] (UK) <br />
''Méta-Territoires'',
''Vortex'',
''Pixels Wave'', National Design Centre, Singapore Night Festival, [[Singapore]] <br />
''Digital Arabesques'', Stagione culturale Francia-Marocco 2015, 4 installazioni in collaborazione con 4 Instituts français in [[Marocco]] : Derb Lâalouj a [[Essaouira]]; Dar Benjelloun a [[Tétouan]]; giardino dell'[[Institut français]] a [[Agadir]]; Dar Batha a [[Fès]] (MAR)
* 2014 ''Digital Paradise'', Galleria Puerta Roja, [[Hong Kong]]
''Magic Carpets'', Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, [[Castel del Monte]], [[Andria]] (ITA) <br />
''Autres Natures'',
''Tapis Magiques'', Giornate del patrimonio, Cattedrale del Sacro Cuore, [[Casablanca]] (MAR) <br />
''Paradis Artificiels'', Musée d'art moderne, [[Céret]] (FRA)
* 2013 ''El Origen del mundo'', Festival Filux, Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (MEX)
''Power Pixels'', Centre des arts, [[Enghien-les-Bains]] (FRA) <br />
''Pixels Power'',
''Power Pixels'', Pile Pont Expo, [[Saint Gervais les Bains]] (FRA) <br />
''Fractal Flowers'', Castello della città di [[Carcassonne]] (FRA) <br />
''Power Pixels'', Wood Street Galleries, [[Pittsburgh]], PA (USA)
* 2012 ''Power Pixels'', Festival a-part, Carrières de Lumières, [[Baux-de-Provence]] (FRA)
''Power Pixels'', Entrepôt 9 /
''La Vague des Pixels'', Festival Mai Numérique, cortile del Castello Contale della città di Carcassonne (FRA)
* 2011 ''Digital Arabesques'', Strada panoramica di [[Abu Dhabi]], con l'[[Alliance Française]] di Abu Dhabi (AED)
''Power Pixels'', Fondazione Oi Futuro, [[Rio de Janeiro]] (BRA)
* 2010 ''De la nature symbolique aux jardins virtuels'', Musée Maurice Denis, [[Saint-Germain-en-Laye]] (FRA)
''Terra Incognita'', Mis (museo dell'immagine e del suono), [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] (BRE)
* 2009 ''Pixels Snow'', Piste di sci dei Gettiers, Grand Bornand (FRA)
''Fractal Flowers in vitro'', Musée de la Chasse et de la Nature, Parigi (FRA) <br />
''Fractal Flowers'', iMAL, Center for Digital Cultures and Technology, [[Bruxelles]] (BEL)
* 2008 ''Fractal Flowers'',
* 2007 ''Ultra-Nature'', Techfest Mumbai, [[Mumbai]] (IND)
''Paradis Artificiel'', Galleria delle Galeries Lafayette, Parigi (FRA)
* 2006 ''Arabesques numériques 2006'', Palazzo Ksar Char Bagh, Marrakech (MAR)
* 2006 ''Supra-Natura'', Festival Luzboa, [[Lisbona]] (POR)
* 2005 ''Sur-Natures in vitro'', Galerie des enfants, [[Centro Georges Pompidou]], Parigi (FRA)
* 2004 ''Ultra-Nature'', Galleria sotterranea della stazione centrale della metropolitana, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, [[Oslo]] (NOR)
* 2003 ''La Croisée des Réseaux'', Notturno, Borsa di Parigi (FRA)
* 2002 ''Métapolis'', Marco, [[Monterrey]] (MEX)
* 2000 ''Périphérie'', MAMCO, [[Ginevra]] (CH)
* 1999 ''Mémoires & Mutations'', Centro d'arte contemporanea La Fabrika, [[Beirut]] (LBN)
* 1998 ''Périphérie'', Espace Pierre Cardin, Parigi (FRA)
* 1996 ''Oro negro'', Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX)
* 1994 ''Contre-Nature'', Villa Kujoyama, Kyoto (JPN)
* 1992 ''Performances'', [[Giochi olimpici invernali]], [[Albertville (Francia)|Albertville]] (FRA) et [[Giochi olimpici estivi]], [[Barcellona]] (SPN)
''La rencontre des deux mondes'', Casa de Velàzquez, Madrid (SPN)
* 1987 ''Baroque & Classique'', Granit, Centre national des arts plastiques, [[Belfort]] (FRA)
=== Mostre di gruppo (selezione) ===
* 2019 ''Illusion Natur, Digitale'' ''Welten'', Museo Sinclair-Haus, Bad Homburg v. d. Höhe (GER)
*2019 ''Cinétisme, Abstraction, Figuration'', Galleria Lélia Mordoch, Paris (FRA)
*2019 ''Shadows'', Galerie italienne, Paris (FRA)
*2018 ''Art in Motion. 100 Masterpieces With and Through Media,'' [[Zentrum für Kunst und Medientechnologie|ZKM]], Centro per l'Arte e la Tecnologia dei Media, Karlsruhe, (GER)
*2018 ''Artistes & Robots'', Grand Palais, Parigi (FRA)
*2018 ''Al Musica'', Filarmonica, Parigi (FRA)
*2018 ''TEFAF Maastricht'', The Mayor Gallery (London), Maastricht (NLD)
*2018 ''De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La collection idéale de Diane Venet'', [[Musée des Arts Décoratifs]] di Parigi (FRA)
*2018 ''Art Paris Art Fair'', con la Galleria Mordoch (Paris/Miami), Grand Palais, Paris (FRA)
*2017 ''Artists & Robots'', Contemporary Art Center, [[Astana]] (KAZ)
*2017 ''Hortus 2.0'', Museo Louis Vouland, Avignone (FRA)
*2017 ''De Nature en Sculpture'', Fondazione Villa Datris, L’Isle-sur-la-Sorgue (FRA)
*2017 ''Data City'', Centre des arts, Enghien-les-Bains (FRA)
*2017 ''Gainsbourg still alive'', Casa d'aste Cornette de Saint Cyr, Parigi(FRA)
*2016 ''Scope Miami Beach'', Galleria Lélia Mordoch, Miami (USA)
*2016 ''Intangible Space - Miguel Chevalier et Laurent Martin “Lo”'', Puerta Roja Gallery, Hongkong, (HKG)
*2016 ''Les Lumières de la Ville'', Galleria Lélia Mordoch, Parigi (FRA)
*
*2015 ''2050 - Une brève histoire de l'avenir'', [[Museo reale delle belle arti del Belgio]] Bruxelles (BEL)
* 2015 ''Bonjour la France'', Seongnam Arts Center, [[Seongnam]] (KOR)
* 2014 ''Digital Arabesques'', lungomare di Al Majaz, Islamic Art Festival, [[Sharja]]h (EAU)
''Metamorphosis of the Virtual'', K11 Art Foundation, [[Shanghai]] (CHN) <br />
''L'Origine du Monde'', proiezione sulla facciata del [[Grand Palais]] in occasione dell'Art Paris Art Fair, Parigi (FRA). Cortese concessione : Louise Alexander Gallery.
* 2013 ''Le metamorfosi del virtuale, 100 anni di arte e libertà'', Officina delle Zattere, [[Venezia]] (ITA)
* 2013 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée d'art moderne, Céret (FRA)
''Turbulences II'', Fondation Boghossian – Villa Empain, Bruxelles (BEL)
* 2012 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée départemental Matisse, [[Le Cateau Cambrésis]] (FRA)
''Mouvement et lumière'', Villa Datris, [[L'Isle-sur-la-Sorgue]] (FRA) <br />
''Turbulences'', Espace culturel Louis Vuitton, Parigi (FRA) <br />
''Picasso to Koons: Artist as Jeweler (cat.)'', Museo Benaki, [[Atene]] (GRC)
* 2011 ''Festival La Novela'', Museo Les Abattoirs, [[Tolosa]] (FRA)
* 2010 ''Manimal'', Museo d'arte contemporanea di Herzliya, [[Herzliya]] (IL)
* 2009 ''Inside, art and science'', Cordoaria, Lisbona (POR)
* 2009 ''Dialogue avec les collections #2 - paysage/vidéo'', Musée d'art di [[Tolone]] (FRA)
* 2008 ''Emoção Art.ficial 4.0'', Stazione della metropolitana Paraiso, Centro Cultural Itaú, San Paolo (BRA)
* 2007 ''Ultra-Nature'', Glow Festival : forum of light in art and architecture, [[Eindhoven]] (NLD)
* 2006 ''Art and playing'', Funsters (cat.), Seoul Arts Center, [[
* 2005 ''Digital Paradise (cat.)'', Daejeon Museum of Art Gallery, [[Daejeon]] (KOR)
* 2003 ''Space Art'', Festival Art Outsiders, Maison Européenne de la Photographie, Parigi (FRA)
* 2000 [[Gwangju]] International Biennale (KOR)
* 1999 ''Virtuel Réel'', Espace Paul Ricard, Parigi (FRA)
* 1997 ''Magie der Zahl'', Staatsgalerie, [[Stoccarda]] (DEU)
* 1996 ''La Ville moderne en Europe'', Museum of contemporary art, [[Tokyo]] (JPN)
* 1996 ''La Ville'', [[Centro Georges Pompidou]], Parigi (FRA)
* 1993 ''Excess in the techno-mediacratic society'', Shoshana Wayne Gallery, [[Santa Monica]], CA (USA)
* 1992 ''Variaciones en Gris (cat.)'', Centro Cultural de la Villa, Madrid (SPA)
* 1990 ''Art & publicité 1890-1990'', Centro Georges Pompidou, Parigi (FRA)
* 1988 ''Ateliers 88'', ARC Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
* 1986 ''Trans-culture'', Exit art gallery, New York City, NY (USA)
== Miguel Chevalier nei musei ==
* Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
*
* Fond national d'art contemporain, [[Puteaux]] (FRA)
*
* MAC/VAL, museo di arte contemporanea di Val de Marne, [[Vitry-sur-Seine]] (FRA)
* Fundación arte y tecnologia Telefonica de España, Madrid (ESP)
*
* Museo de
* Museo de bellas artes
* Centre Culturel Itau, San Paolo (BRA)
* Musée de la poste, Parigi (FRA)
* Fondation Clément, [[Martinica]] (MTQ)
== Commissioni pubbliche ==
* 2012 ''Pixels Crossing'', Forum des Halles, Parigi (FRA)
* 2011 ''Pixels Op'Art'', facciata d'immobile, Colmar (FRA)
* 2010 ''Seconde Nature'', piazza d'Arvieux, Marsiglia (FRA). In collaborazione con il designer Charles Bové.
* 2008 ''Fractal Flowers'', banchine sul fiume Cheonggyecheon, Seoul (COR)
* 2007 ''Pixels Crossing'', ospedale Trousseau, Parigi (FRA). In collaborazione con lo studio architettonico Grimaud & Israël.
* ''Ribbon of Life'', nave a vapore della linea Royal Caribbean Cruise, Liberty of the Seas (USA). In collaborazione con il designer Arik Levy.
* 2006 UNICEF ''Mosaic'', UNICEF, New York City (USA)
* 2000 ''Living Networks'', Palais des Congrès, Parigi (FRA). In collaborazione con l'architetto Christian de Portzamparc.
* 1992 ''Massivement parallèle'', ufficio delle imposte, Marsiglia (FRA). In collaborazione con l'architetto Claude Vasconi.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro| autore1=Serge Fauchereau | autore2=David Rosenberg | titolo=Power Pixels | anno=2013 | editore=Centre des arts | città=Enghien les Bains | ISBN=978-2-916639-32-1 }}
* {{cita libro| autore1=Serge Fauchereau | autore2=Vincent Huguet | titolo=Pixels Power 2008>2011 | anno=2011 | editore=Aeroplano editora | città=Rio de Janeiro | ISBN=978-85-7820-065-7 }}
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* {{cita libro| nome=Miguel | cognome=Matos | titolo=Pixels Power | anno=2010 | editore=Antonio Prates | città=Lisboa }}
* {{cita libro| nome=Suzete | cognome=Venturelli | titolo=Segunda Natureza | anno=2009 | editore=Espaço Marcantônio Vilaça | città=Brasilia }}
* {{cita libro| autore1=Jean-Pierre Balpe | autore2=Miguel Chevalier | titolo=Herbarius 2059 - 12 graines | anno=2009 |
* {{cita libro| autore1=Cemren Altan | autore2=Pierre Yves Desaive | titolo=Fractal Flowers 2009 | anno=2009 | editore=iMAL | città=Bruxelles }}
* {{cita libro| autore=Mario Costa, Edmond Couchot, Gunnar B. Kvaran, Ariella Masboungi e Mohamed Rachdi | titolo=Miguel Chevalier, 2000/2008 | url=https://archive.org/details/miguelchevalier0000unse | anno=2008 | editore=Monografik | città=Blou | ISBN=978-2-916545-76-9 }}
* {{cita libro| nome=Henri-François | cognome=Debailleux | titolo=Seconde nature | anno=2007 | editore=Mairie de Trelazé | città=Trelazé }}
* {{cita libro| nome= Manuela | cognome=de Barros | titolo=Arabesques Numériques | anno=2005 | editore=Institut français de Marrakech | città=Marrakech }}
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* {{cita libro| nome=Christine | cognome=Buci-Glucksman | titolo=Miguel Chevalier, CD-Rom interattivo | anno=2000 | città=Paris }}
* {{cita libro| autore1=Gerardo Estrada | autore2=Jorge Juanes | autore3=Elias Levin Rojo | titolo=Miguel Chevalier : Oro negro | anno=1996 | editore=Museo de arte Alvar y Carmen T. de Carrillo Gil | città=Mexico }}
* {{cita libro| nome=Jorge | cognome=Morales | titolo=Otra Natura | anno=1996 | editore=Centro Nacional de las artes - Centro
* {{cita libro| nome=Losé Hernan | cognome=Aguilar | titolo=Miguel Chevalier. Oro negro | anno=1994 | editore=Museo de arte universidad nacional de Colombia | città=Bogotà }}
* {{cita libro| nome=Jorge Luis | cognome=Gutiérrez | titolo=Oro Negro | anno=1993 | editore=Museo de artes visuales Alejandro Otero | città=Caracas }}
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* {{cita libro| autore1=Laurence Betrand Dorléac | autore2=Pierre Restany | titolo=Révolution. De la peinture au numérique | anno=1989 | editore=Centre d'art contemporain | città=Hérouville St-Clair}}
* {{cita libro| nome=Jérôme | cognome=Sans | titolo=Miguel Chevalier. Images nouvelles | anno=1987 | editore=Granit Centre d'art contemporain | città=Belfort }}
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