Manio Laberio Massimo: differenze tra le versioni
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|nome = Manio Laberio Massimo
|titolo = [[Console romano|Console]] dell'[[Impero romano]]
|nome completo = ''Manius Laberius Maximus''
| immagine =
| legenda =
|data di nascita = [[
|data di morte = ''post'' [[117]]
|Gens = [[Gens Laberia|Laberia]]
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|Nome = Manio
|Cognome = Laberio Massimo
|ForzaOrdinamento = Massimo, Laberio, Manio▼
|PreData = [[lingua latina|latino]]: ''Manius Laberius Maximus''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lanuvio
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|
|Epoca2 = II
▲|ForzaOrdinamento = Massimo, Laberio, Manio
|Attività = politico
|FineIncipit =fu un politico e un generale dell'[[Impero romano]] durante i regni degli [[imperatore romano|imperatori romani]] [[Domiziano]] e [[Traiano]]▼
|Attività2 = militare
|Nazionalità = romano
▲|FineIncipit = fu un politico e un
}}
==Biografia==
===Origini
Era membro di una famiglia originaria di ''Lanuvium'', dove colui che si pensa essere suo nonno, Lucio Laberio Massimo, ricopriva la carica di magistrato. Suo padre, anch'egli chiamato [[Lucio Laberio Massimo (prefetto)|Lucio Laberio Massimo]], era un ufficiale di rango equestre che divenne successivamente ''praefectus annonae'', prefetto di [[Egitto]] e [[prefetto del Pretorio]] tra l'[[83]] e l'[[84]]. La madre è, invece, sconosciuta. Le importanti cariche ricoperte dal padre permisero al figlio di poter essere eletto in senato.
===Carriera politica e militare===
Massimo fu [[console (storia romana)|console]] suffetto nell'[[89]]<ref>{{AE|1949|23}}.</ref> e probabilmente [[legatus]] della [[Numidia]] prima di diventare governatore della [[Mesia
Massimo fu, inoltre, un abile
Il favore evidentemente non durò a lungo<ref>Historia Augusta, (Hadrianus, V, 5)</ref>, poiché quando Adriano salì al trono Massimo era in esilio su un'isola per aver destato il sospetto di ambire al trono. Non sono note altre informazioni su questi sospetti, se non che il prefetto del pretorio [[Publio Acilio Attiano]] abbia raccomandato ad Adriano di mandare a morte Massimo. La fine della vicenda non è nota, ma è probabile che l'imperatore, stanco di Attiano, abbia perdonato Massimo.
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*A cura di Grigore Arbore Popescu, ''Traiano ai confini dell'impero'', Milano 1998. ISBN 88-435-6676-8
*Filippo Coarelli, ''La colonna Traiana'', Roma 1999. ISBN 88-86359-34-9
*Guido Migliorati, ''Cassio Dione e
*Cambridge University Press, ''Storia del mondo antico. L'impero romano da Augusto agli Antonini'', vol. VIII, Milano 1975.
==
{{interprogetto}}
*[[Conquista della Dacia]]▼
{{Box successione
|tipologia = magistrato romano
|immagine=Consul et lictores.png
|periodo = ([[89]])<br>con [[Tito Aurelio Fulvo]] e<br /> [[Marco Asinio Atratino]] II
{{S-titolo|titolo=[[Consoli alto imperiali romani|Console romano]] |anni=[[103]] |reggente1=[[Traiano|Imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto]] V II}}▼
|precedente2 = [[Lucio Giulio Urso Serviano]] II<br>e<br>[[Lucio Licinio Sura]] II
▲
|successivo2 = [[Sesto Attio Suburano Emiliano]] II<br>e<br>[[Marco Asinio Marcello (console 104)|Marco Asinio Marcello]]
}}
{{Portale|Antica Roma|biografie}}
[[Categoria:Consoli imperiali romani]]
[[Categoria:
[[Categoria:Governatori romani
|