San Pietro all'Olmo: differenze tra le versioni

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|Nome ufficiale=
|Panorama=Chiesa Abbaziale di San Pietro all'Olmo.JPG
|Didascalia=La Chiesa Abbaziale di San Pietro all'Olmo, meglio nota come Chiesa Vecchia
|Stemma=Cornaredo-Stemma.png
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
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|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=2001
|Codice postale=20010
|Prefisso=02
|Fuso orario=+1
|Codice catastale=
|Nome abitanti=Sanpietrini
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|Festivo=28 giugno
}}
'''San Pietro all'Olmo''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/samˈpjɛtro allˈolmo/}}<ref>{{Cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/ricerca?lemma=San_Pietro|titolo=Dizionario di pronuncia italiana online - Pietro|accesso=13 marzo 2022|urlmorto=no}}</ref>; ''San Peder'' in [[dialetto milanese]], localmente ''San Pedar'') è una frazione di [[Cornaredo]] in [[provincia di Milano]], attigua al centro storico del comune di appartenenza.
{{citazione|La storia di San Pietro all'Olmo dalla sua origine, merita di essere letta da ciascun sanpietrino, che ami veramente il suo paese... La storia di San Pietro all'Olmo non è fatta solo di date ed episodi, ma è fatta anche di sentimenti d'amore di chi l'ha vissuta<br />P. Vanzulli, ''Sampeder Alulma'', Ed. Crespi, Vittuone, [[1992]]}}
'''San Pietro all'Olmo''' (''Sàn Pédàr'' in [[dialetto milanese]]) è una frazione di [[Cornaredo]] in [[provincia di Milano]], attigua al centro storico del comune di appartenenza, a circa 10&nbsp;km dal capoluogo milanese.
 
== Geografia fisica ==
=== Geografia fisica ===
Il borgo di San Pietro all'Olmo è caratterizzato oggi come un tempo da un ambiente prevalentemente pianeggiante, tipico della [[Pianura padana]], con avallamenti solo nei pressi di fontanili e corsi d'acqua, con tratti a boschi e coltivazioni. Idrograficamente era un tempo presente una gran quantità di fontanili e risorgive che oggi sono in gran parte stati asciugati dall'urbanizzazione. Esso si trova inserito nel [[Parco Agricolo Sud Milano]].
 
=== Geografia politica ===
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== Etimologia ==
Il toponimo San Pietro all'Olmo viene fatto derivare dalla presenza di due elementi fondamentali sul territorio della frazione:
*Nell'antica chiesa di San Pietro all'Olmo si trovava un affresco raffigurante [[San Pietro]] con la rete da cui la dizione latina di ''Sanctus Petrus cum rete'' che avrebbe dato origine ai due borghi confinanti di San Pietro e Cornaredo.<ref name=autogenerato2>p. Fossati Giuseppe [[Chierici Regolari di Somasca|c.r.s.]] e A. Balzarotti, ''Sancti Petri ad Ulmum, Sampeder Alulma, San Pietro all'Olmo'', pro manoscripto, San Pietro all'Olmo, [[2000]]</ref>
*Di fronte all'antica chiesa di San Pietro si trovava un tempo un [[Ulmus|olmo]] molto antico che pare essere stato piantato nel XII secolo con la fondazione del monastero. Attualmente, nellaNella medesima posizione dell'originale, si trova un esemplare più giovane.<ref name=autogenerato2/>
 
== Storia ==
[[File:B Urban III.jpg|thumb|left|Urbano III Crivelli, fondatore del monastero di San Pietro all'Olmo e possidente locale]]
Il borgo di San Pietro all'Olmo ha origini piuttosto antiche: esso venne fondato in epoca celtica (attorno al VII secolo a.C.) e successivamente venne conquistato dai Romani i quali lo addossarono alla neonata Strada Consolare Vercellina (attuale ex SS11) che collegava [[Milano]] con [[Vercelli]] passando per città importanti per l'epoca quali [[Corbetta]], [[Magenta (Italia)|Magenta]] e [[Novara]].
 
Gli edifici religiosi, di origine antichissima, sono infatti gli elementi che nella maggior parte dei casi hanno consentito una quasi totale ricostruzione della frazione. Nelle fondamenta della chiesa parrocchiale di San Pietro sono infatti stati trovati dei resti di una precedente cappella longobarda, adagiata su una domus romana (attualmente in corso di datazione) il che fa pensare che il luogo venne abitato da queste popolazioni, che vi risiedevano stabilmente, il che spiegherebbe anche il nome di San Pietro, molto devoto presso quei popoli, che avrebbe dato anche il nome alla frazione stessa.
 
Quanto all'olmo, si può supporre che l'area fosse particolarmente ricca di fontanili, i cui argini si era soliti rinforzare con olmi.
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Da questo momento si può dire che la frazione di San Pietro all'Olmo condivise la propria storia con quella della vicina [[Cornaredo]].
 
== Lo stemma ==
[[File:Cornaredo-Stemma.png|thumb|upright=0.7|Stemma di [[Cornaredo]], comune di cui San Pietro all'Olmo è oggi frazione.]]
Lo stemma di San Pietro all'Olmo è sostanzialmente lo stesso della vicina Cornaredo dal momento che questa ha tratto totalmente l'antico blasone dalla propria frazione.
Nello scudo sono infatti visibili i segni distintivi di San Pietro all'Olmo. Nel capo figura San Pietro a sfondo d'oro, mentre nella parte sottostante si trova una pianta d'olmo, ai cui piedi sta una mucca al naturale, ossia un animale con le corna, da cui Cornaredo.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== ChieseArchitetture religiose ===
==== Chiesa Parrocchialeparrocchiale di San Pietro ====
[[File:Pope-peter pprubens.jpg|thumb|[[San Pietro]] apostolo e primo Papa, a cui è intitolata la chiesa parrocchiale]]
La chiesa di San Pietro all'Olmo, sebbene possa essere considerata a tutti gli effetti una chiesa di frazione, è per forma e dimensioni molto più grande della [[Chiesa parrocchiale|parrocchiale]] di Cornaredo, città in cui la frazione di San Pietro all'Olmo è inserita.
 
La notizia più antica dell'esistenza della chiesa, risale al [[1169]] quando [[papa Alessandro III]] la cita in una sua bolla inviata al Prevosto di Nerviano, secondo la quale stabiliva la precedenza della chiesa nervianese anche sull'area della parrocchiale di Cornaredo e San Pietro all'Olmo. La struttura, però, dai rilievi eseguiti, sembrerebbe risalire ad epoche precedenti (VIII secolo), ed al culto longobardo ricondurrebbe anche la devozione verso [[San Pietro]], particolarmente venerato dagli stessi barbari lombardi.
 
La notizia più antica dell'esistenza della chiesa, risale al [[1169]] quando [[papa Alessandro III]] la cita in una sua [[Bolla pontificia|bolla]] inviata al Prevostoprevosto di Nerviano, secondo la quale stabiliva la precedenza della chiesa nervianese anche sull'area della parrocchiale di Cornaredo e San Pietro all'Olmo. La struttura, però, dai rilievi eseguiti, sembrerebbe risalire ada epoche precedenti ([[VIII secolo]]), ede al culto [[Longobardi|longobardo]] ricondurrebbe anche la devozione verso [[SanPietro (apostolo)|san Pietro]], particolarmente venerato dagli stessi [[Barbaro|barbari]] lombardi.
Le modifiche più eclatanti, la chiesa le subì in pieno Medioevo, tra XII e XIII secolo, quando il trasferimento in loco dei monaci agostiniani del vicino Monastero di San Pietro, mutò in base alle loro esigenze la struttura del tempio, con un rifacimento totale della facciata e la costruzione di una sagrestia.
[[File:K.C.Gaisruck.jpg|thumb|left|[[Karl Kajetan von Gaisruck]], Arcivescovo di Milano, che elevò a parrocchia la chiesa di San Pietro nel 1843]]
Le sorti della chiesa rimangono poi invariate sino alla fine del Settecento, quando la struttura viene indicata come "chiesa sussidiaria" della parrocchia di Cornaredo e come tale, chiesa di secondo piano nel panorama ecclesiastico locale. Nel [[1789]] si decide la ricostruzione completa della chiesa, che viene abbattuta e ricostruita completamente con l'aggiunta anche di una nuova casa per il parroco adiacente la struttura. La chiesa, dopo il periodo napoleonico e dopo i ritardi dati dalla mancanza di fondi, viene finalmente consacrata dall'Arcivescovo milanese [[Karl Kajetan von Gaisruck]] il 13 agosto [[1843]], venendo ufficialmente completata solo nel [[1851]]. Altre modifiche seguiranno sul finire dell'Ottocento, e il completamento della facciata, che si avrà solo nel [[1935]].
 
Le modifiche più eclatanti, la chiesa le subì in pieno Medioevo, tra [[XIII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], quando il trasferimento in loco dei monaci agostiniani del vicino Monastero di San Pietro, mutò in base alle loro esigenze la struttura del tempio, con un rifacimento totale della facciata e la costruzione di una sagrestia.
La chiesa ha cessato di essere considerata chiesa parrocchiale a partire dal [[1989]], ma continua ad essere la principale chiesa sussidiaria di Cornaredo e la prima chiesa di San Pietro all'Olmo.
[[File:K.C.Cardinale Karl Kajetan von Gaisruck arcivescovo di Milano.jpg|thumb|left|[[Karl Kajetan von Gaisruck]], Arcivescovo di Milano, che elevò a parrocchia la chiesa di San Pietro nel 1843]]
Le sorti della chiesa rimangono poi invariate sino alla fine del Settecento, quando la struttura viene indicata come "chiesa sussidiaria" della parrocchia di Cornaredo e come tale, chiesa di secondo piano nel panorama ecclesiastico locale. Nel [[1789]] si decide la ricostruzione completa della chiesa, che viene abbattuta e ricostruita completamente con l'aggiunta anche di una nuova casa per il parroco, adiacente laalla struttura. La chiesa, dopo il periodo napoleonico e dopo i ritardi dati dalla mancanza di fondi, viene finalmente consacrata dall'Arcivescovo milanese [[Karl Kajetan von Gaisruck]] il 13 agosto [[1843]], venendo ufficialmente completata solo nel [[1851]]. Altre modifiche seguiranno sul finire dell'Ottocento, e il completamento della facciata, che si avrà solo nel [[1935]].
 
La struttura del tempio è a croce latina, con una facciata contraddistinta da mattoni a vista, con un particolare elemento decorativo contraddistinto da piccoli archetti [[Ordine romanico|romanici]] in cotto posti sotto la gronda del tetto. Il tempio è dotato anche di un campanile di 12 metri innalzato sul finire del Cinquecento, molto più basso rispetto alla precedente struttura medioevale che probabilmente sfiorava i 15 metri.
 
All'interno, la chiesa vanta tre cappelle oltre all'altar maggiore, eseguite tra il [[XIV edsecolo|XIV]] e il [[XVI secolo]]: la Cappellacappella della Beata Vergine Maria, la Cappellacappella della Beata Vergine del Rosario e la Cappellacappella di San Giovanni Battista.
 
==== Chiesa Abbazialeabbaziale di San Pietro all'Olmo ====
{{Approfondimento
{{nota
|titolo=Abati Commendatari dell'Abbazia di San Pietro (1542 - 1788)
|contenuto=Elenco degli Abati Commendatari dell'Abbazia di San Pietro all'Olmo
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La chiesa di San Pietro all'Olmo (denominata "gesa végia" per distinguerla dall'edificio di culto costruito in epoche successive a Cornaredo), ha origini antichissime. Essa risale probabilmente all'epoca longobarda e la struttura abbaziale le pervenne probabilmente tra il IX e l'XI secolo.
 
La chiesa subì però forti danni nel devastante [[terremoto del 1117]] che distrusse quasi completamente la struttura, di cui oggi rimane un solo muro di cinta originario. Le attività di ricostruzione della chiesa ripresero quasi subito e si conclusero nel [[1170]] con l'edificazione della nuova chiesa, a cui venne legato un nuovo monastero dedicato appunto a San Pietro (che dà il nome anche alla frazione di cui è patrono), il quale venne aperto per merito del milanese [[Papa Urbano III|Uberto Crivelli]], arcivescovo di Milano, divenuto in seguito Papa col nome di Urbano III.
 
Col tempo il monastero acquisì sempre maggiore importanza, in particolare per la posizione strategica ove si trovava, a ridosso della via consolare Vercellina che collegava [[Milano]] con [[Torino]].
Per certo si sa che nel monastero venne ospitato [[papa Innocenzo IV]] nel [[1251]], mentre tornava da un suo viaggio pastorale a [[Lione]]. Nel [[1542]] il monastero venne improvvisamente cambiato di destinazione e divenne un'[[abbazia commendataria]] che venne affidata a diversi prelati della chiesa milanese.
 
Alla morte dell'ultimo Abate Commendatario, Antonio Eugenio Visconti, nel [[1788]] tutti i beni dell'abbazia (come avevano stabilito i decreti di [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]]), vennero incamerati dallo stato che nel [[1794]] procedette alla vendita della maggior parte dei fabbricati e dei terreni annessi al complesso religioso, i quali vennero per la maggior parte acquistati da un facoltoso borghese di [[Desio]], Antonio Villa. Nel [[1843]] la "chiesa vecchia" passò al ruolo di parrocchiaparrocchiale del paese, mentre l'antica struttura canonicale presente, venne smembrata ede adibita ad abitazioni private
 
Gli interni della struttura hanno forme romaniche, mentre la facciata della chiesa, venne completamente rifatta tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX.
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==== Chiesa di San Rocco ====
La piccola chiesa di San Rocco si trova attigua alla ex cascina favaglie San Rocco.
Edificata nella seconda metà del XV secolo, la cappella si presenta di forme semplici, con tetto a capanna, dotata di un piccolo campanile a cuspide rivestito in rame,all'interno affreschi molto deteriorati raffiguranti una crocifissione, vari santi e di particolare interesse la trinità rappresentata da tre personaggi identici.
La chiesa viene aperta la pubblico in occasione di sagre o manifestazioni locali a cura della sezione locale di ITALIA NOSTRA che ha provveduto al restauro.
 
==== Cappella della Beata Vergine Maria Immacolata ====
Questa piccola cappella pubblica si trova eninei pressi del complesso di Villavilla Grandazzi e venne costruita per opera della famiglia stessa come propria cappella privata verso la metà del Settecento.
Data la propria posizione gittante sulla strada, però, ben presto la cappella venne aperta anche all'uso pubblico.
 
La struttura della cappella si presenta piuttosto semplice, con un tetto a capanna, una porta d'ingresso bassa, sovrastata da un riquadro che forse un tempo accoglieva un'immagine devozionale affrescata cheè oggi èpoi scomparsa con l'usura del tempo.
 
=== VilleArchitetture e palazzicivili ===
==== Villa Gavazzi Balossi Restelli ====
Costruita nel [[1830]] dalla famiglia Gavazzi, la villa era sortasorse in realtà suinglobando un precedente edificio delappartenente alla famiglia Busca e risalente al [[1737]] che aveva le funzioni di ''Hostaria'' (era detta per l'appunto "Hostaria del Cervo"), ovvero di stazione di posta, dal momento che era posto lungo la cosiddetta via postale vercellina, che collegava appunto [[Milano]] con [[Vercelli]], passando per i comuni dell'Ovest milanese.
La villa venne in seguito acquistata dalla famiglia Balossi, ricca possidente anche in [[Sedriano]].
Attualmente laLa residenza è ancora una villa di campagna di proprietà di un ramo collaterale della famiglia Balossi.
 
==== Villa Busca Dubini ====
Il primo impianto della villa venne realizzato nel Cinquecento su una porzione di terreno allora definita ''pasqué'' (pascolo) di utilità comune al confinante paese di [[Bareggio]].
Passata di proprietà alla famiglia Busca, nel [[1756]], su commissione del nobile Carlo Galeazzo Busca, IV marchese di Lomagna, la villa venne riedificata ede ampliata nelle formenuove attualiforme, che si presentano semplici ed eleganti, contraddistinte da una facciata lineare e da una corte d'ingresso ai lati del cancello della quale è ancora oggi possibile vedere una santella settecentesca di pregevole gusto, che ben completa la piazza antistante, sulla quale si affaccia anche Villa Gavazzi BaolssiBalossi.
Sul retro, un grandioso parco alberato si estende ancora oggi con essenze secolari, statue ede un gustoso balconcino [[barocco]] panoramico che fa capolino dalla facciata retrostante della struttura.
Nel [[1906]] la villa venne venduta alla famiglia Dubini, attuale proprietaria dello stabile.
 
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Il primo grande impianto in "casa da nobile" risale con tutta probabilità al Quattrocento, quando lo stabile venne fondato dalla famiglia Balbi.
Passata in eredità ai Corti, nel seicento gli venne aggiunto anche un terreno che prese forma di giardino.
Divenuta sede di un collegio di gesuiti per alcuni decenni, nel [[1737]] venne venduta alla famiglia Grandazzi la quale, estintasi in linea maschile, la vendette alla famiglia Zoja, attuale proprietaria dello stabile.
 
== Eventi e cultura ==
La frazione di San Pietro all'Olmo dispone anche di un proprio corpo bandistico, costituitosi indipendente da quello dell'attigua [[Cornaredo]] e fondato nel [[1894]], il quale partecipa alle rassegne musicali delle festività della frazione.
 
== Persone legate a San Pietro all'Olmo ==
*[[Antonio Fossati]], calciatore
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Note ==
{{<references}}/>
 
== Voci correlate ==
* [[Cornaredo]]
 
== Bibliografia ==
* Amilcarella R., ''Cornaredo - San Pietro all'Olmo. Dalle origini ai giorni nostri'', Boffalora sopra Ticino, s.a.
* p. Fossati Giuseppe [[Chierici Regolari di Somasca|c.r.s.]] e A. Balzarotti, ''Sancti Petri ad Ulmum, Sampeder Alulma, San Pietro all'Olmo'', pro manoscripto, San Pietro all'Olmo, 2000
* Vanzulli G., ''Sancti Petri ad Ulmum'', Vittuone, 1988
 
== Voci correlate ==
* [[Cornaredo]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
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* {{cita web|http://nuke.bandasanpietro.org/Home/tabid/36/Default.aspx|Sito del Corpo Bandistico "San Pietro" di San Pietro all'Olmo}}
* {{cita web | 1 = http://nuke.bandasanpietro.org/Home/tabid/36/Default.aspx | 2 = Sito del Corpo Bandistico "San Pietro" di San Pietro all'Olmo | accesso = 12 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081121204253/http://nuke.bandasanpietro.org/Home/tabid/36/Default.aspx | dataarchivio = 21 novembre 2008 | urlmorto = sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Frazioni di Cornaredo|San Pietro all'Olmo]]