San Pietro all'Olmo: differenze tra le versioni
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|Nome ufficiale=
|Panorama=Chiesa Abbaziale di San Pietro all'Olmo.JPG
|Didascalia=La Chiesa Abbaziale di San Pietro all'Olmo, meglio nota come
|Stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
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|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=2001
|Codice catastale=
|Nome abitanti=Sanpietrini
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|Festivo=28 giugno
}}
'''San Pietro all'Olmo''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/samˈpjɛtro allˈolmo/}}<ref>{{Cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/ricerca?lemma=San_Pietro|titolo=Dizionario di pronuncia italiana online - Pietro|accesso=13 marzo 2022|urlmorto=no}}</ref>; ''
== Geografia fisica ==
=== Geografia fisica ===
Il borgo di San Pietro all'Olmo è caratterizzato
=== Geografia politica ===
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== Etimologia ==
Il toponimo San Pietro all'Olmo viene fatto derivare dalla presenza di due elementi fondamentali sul territorio della frazione:
*Nell'antica chiesa di San Pietro all'Olmo si trovava un affresco raffigurante [[San Pietro]] con la rete da cui la dizione latina di ''Sanctus Petrus cum rete'' che avrebbe dato origine ai due borghi confinanti di San Pietro e Cornaredo.<ref name=autogenerato2>p. Fossati Giuseppe [[Chierici Regolari di Somasca|c.r.s.]] e A. Balzarotti, ''Sancti Petri ad Ulmum, Sampeder Alulma, San Pietro all'Olmo''
*Di fronte all'antica chiesa di San Pietro si trovava un tempo un [[Ulmus|olmo]] molto antico che pare essere stato piantato nel XII secolo con la fondazione del monastero.
== Storia ==
[[File:B Urban III.jpg|thumb|left|Urbano III Crivelli, fondatore del monastero di San Pietro all'Olmo e possidente locale]]
Il borgo di San Pietro all'Olmo ha origini piuttosto antiche: esso venne fondato in epoca celtica (attorno al VII secolo a.C.) e successivamente venne conquistato dai Romani i quali lo addossarono alla neonata Strada Consolare Vercellina (
Gli edifici religiosi, di origine antichissima, sono infatti gli elementi che nella maggior parte dei casi hanno consentito una quasi totale ricostruzione della frazione. Nelle fondamenta della chiesa parrocchiale di San Pietro sono infatti stati trovati dei resti di una precedente cappella longobarda, adagiata su una domus romana (
Quanto all'olmo, si può supporre che l'area fosse particolarmente ricca di fontanili, i cui argini si era soliti rinforzare con olmi.
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Da questo momento si può dire che la frazione di San Pietro all'Olmo condivise la propria storia con quella della vicina [[Cornaredo]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa
[[File:Pope-peter pprubens.jpg|thumb|[[San Pietro]] apostolo e primo Papa, a cui è intitolata la chiesa parrocchiale]]
La chiesa di San Pietro all'Olmo, sebbene possa essere considerata a tutti gli effetti una chiesa di frazione, è per forma e dimensioni molto più grande della [[Chiesa parrocchiale|parrocchiale]] di Cornaredo, città in cui la frazione di San Pietro all'Olmo è inserita.
La notizia più antica dell'esistenza della chiesa, risale al [[1169]] quando [[papa Alessandro III]] la cita in una sua bolla inviata al Prevosto di Nerviano, secondo la quale stabiliva la precedenza della chiesa nervianese anche sull'area della parrocchiale di Cornaredo e San Pietro all'Olmo. La struttura, però, dai rilievi eseguiti, sembrerebbe risalire ad epoche precedenti (VIII secolo), ed al culto longobardo ricondurrebbe anche la devozione verso [[San Pietro]], particolarmente venerato dagli stessi barbari lombardi.▼
▲La notizia più antica dell'esistenza della chiesa, risale al [[1169]] quando [[papa Alessandro III]] la cita in una sua [[Bolla pontificia|bolla]] inviata al
Le modifiche più eclatanti, la chiesa le subì in pieno Medioevo, tra XII e XIII secolo, quando il trasferimento in loco dei monaci agostiniani del vicino Monastero di San Pietro, mutò in base alle loro esigenze la struttura del tempio, con un rifacimento totale della facciata e la costruzione di una sagrestia.▼
[[File:K.C.Gaisruck.jpg|thumb|left|[[Karl Kajetan von Gaisruck]], Arcivescovo di Milano, che elevò a parrocchia la chiesa di San Pietro nel 1843]]▼
Le sorti della chiesa rimangono poi invariate sino alla fine del Settecento, quando la struttura viene indicata come "chiesa sussidiaria" della parrocchia di Cornaredo e come tale, chiesa di secondo piano nel panorama ecclesiastico locale. Nel [[1789]] si decide la ricostruzione completa della chiesa, che viene abbattuta e ricostruita completamente con l'aggiunta anche di una nuova casa per il parroco adiacente la struttura. La chiesa, dopo il periodo napoleonico e dopo i ritardi dati dalla mancanza di fondi, viene finalmente consacrata dall'Arcivescovo milanese [[Karl Kajetan von Gaisruck]] il 13 agosto [[1843]], venendo ufficialmente completata solo nel [[1851]]. Altre modifiche seguiranno sul finire dell'Ottocento, e il completamento della facciata, che si avrà solo nel [[1935]].▼
▲Le modifiche più eclatanti, la chiesa le subì in pieno Medioevo, tra [[XIII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], quando il trasferimento in loco dei monaci agostiniani del vicino Monastero di San Pietro, mutò in base alle loro esigenze la struttura del tempio, con un rifacimento totale della facciata e la costruzione di una sagrestia.
▲[[File:
▲Le sorti della chiesa rimangono poi invariate sino alla fine del Settecento, quando la struttura viene indicata come "chiesa sussidiaria" della parrocchia di Cornaredo e come tale, chiesa di secondo piano nel panorama ecclesiastico locale. Nel [[1789]] si decide la ricostruzione completa della chiesa, che viene abbattuta e ricostruita completamente con l'aggiunta anche di una nuova casa per il parroco, adiacente
La struttura del tempio è a croce latina, con una facciata contraddistinta da mattoni a vista, con un particolare elemento decorativo contraddistinto da piccoli archetti [[Ordine romanico|romanici]] in cotto posti sotto la gronda del tetto. Il tempio è dotato anche di un campanile di 12 metri innalzato sul finire del Cinquecento, molto più basso rispetto alla precedente struttura medioevale che probabilmente sfiorava i 15 metri.
All'interno, la chiesa vanta tre cappelle oltre all'altar maggiore, eseguite tra il [[XIV
==== Chiesa
{{Approfondimento
|titolo=Abati Commendatari dell'Abbazia di San Pietro (1542 - 1788)
|contenuto=Elenco degli Abati Commendatari dell'Abbazia di San Pietro all'Olmo
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La chiesa di San Pietro all'Olmo (denominata "gesa végia" per distinguerla dall'edificio di culto costruito in epoche successive a Cornaredo), ha origini antichissime. Essa risale probabilmente all'epoca longobarda e la struttura abbaziale le pervenne probabilmente tra il IX e l'XI secolo.
La chiesa subì però forti danni nel devastante [[terremoto del 1117]] che distrusse quasi completamente la struttura, di cui
Col tempo il monastero acquisì sempre maggiore importanza, in particolare per la posizione strategica ove si trovava, a ridosso della via consolare Vercellina che collegava [[Milano]] con [[Torino]].
Per certo si sa che nel monastero venne ospitato [[papa Innocenzo IV]] nel [[1251]], mentre tornava da un suo viaggio pastorale a [[Lione]]. Nel [[1542]] il monastero venne improvvisamente cambiato di destinazione e divenne un'[[abbazia commendataria]] che venne affidata a diversi prelati della chiesa milanese.
Alla morte dell'ultimo Abate Commendatario, Antonio Eugenio Visconti, nel [[1788]] tutti i beni dell'abbazia (come avevano stabilito i decreti di [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]]), vennero incamerati dallo stato che nel [[1794]] procedette alla vendita della maggior parte dei fabbricati e dei terreni annessi al complesso religioso, i quali vennero per la maggior parte acquistati da un facoltoso borghese di [[Desio]], Antonio Villa. Nel [[1843]] la "chiesa vecchia" passò al ruolo di
Gli interni della struttura hanno forme romaniche, mentre la facciata della chiesa, venne completamente rifatta tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX.
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==== Chiesa di San Rocco ====
La piccola chiesa di San Rocco si trova attigua alla ex cascina favaglie San Rocco.
Edificata nella seconda metà del XV secolo, la cappella si presenta di forme semplici, con tetto a capanna, dotata di un piccolo campanile a cuspide rivestito in rame,all'interno affreschi molto deteriorati raffiguranti una crocifissione, vari santi e di particolare interesse la trinità rappresentata da tre personaggi identici.
La chiesa viene aperta la pubblico in occasione di sagre o manifestazioni locali a cura della sezione locale di ITALIA NOSTRA che ha provveduto al restauro.
==== Cappella della Beata Vergine Maria Immacolata ====
Questa piccola cappella pubblica si trova
Data la propria posizione gittante sulla strada, però, ben presto la cappella venne aperta anche all'uso pubblico.
La struttura della cappella si presenta piuttosto semplice, con un tetto a capanna, una porta d'ingresso bassa, sovrastata da un riquadro che forse un tempo accoglieva un'immagine devozionale affrescata
=== Architetture civili ===
==== Villa Gavazzi Balossi Restelli ====
Costruita nel [[1830]] dalla famiglia Gavazzi, la villa
La villa venne in seguito acquistata dalla famiglia Balossi, ricca possidente anche in [[Sedriano]].
==== Villa Busca Dubini ====
Il primo impianto della villa venne realizzato nel Cinquecento su una porzione di terreno allora definita ''pasqué'' (pascolo) di utilità comune al confinante paese di [[Bareggio]].
Passata di proprietà alla famiglia Busca, nel [[1756]], su commissione del nobile Carlo Galeazzo Busca, IV marchese di Lomagna, la villa venne riedificata
Sul retro, un grandioso parco alberato si estende
Nel [[1906]] la villa venne venduta alla famiglia Dubini, attuale proprietaria dello stabile.
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Il primo grande impianto in "casa da nobile" risale con tutta probabilità al Quattrocento, quando lo stabile venne fondato dalla famiglia Balbi.
Passata in eredità ai Corti, nel seicento gli venne aggiunto anche un terreno che prese forma di giardino.
Divenuta sede di un collegio di gesuiti per alcuni decenni, nel [[1737]] venne venduta alla famiglia Grandazzi la quale, estintasi in linea maschile, la vendette alla famiglia Zoja,
== Eventi e cultura ==
La frazione di San Pietro all'Olmo dispone anche di un proprio corpo bandistico, costituitosi indipendente da quello dell'attigua [[Cornaredo]] e fondato nel [[1894]], il quale partecipa alle rassegne musicali delle festività della frazione.
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Note ==
== Bibliografia ==
* Amilcarella R., ''Cornaredo - San Pietro all'Olmo. Dalle origini ai giorni nostri'', Boffalora sopra Ticino, s.a.
* p. Fossati Giuseppe [[Chierici Regolari di Somasca|c.r.s.]] e A. Balzarotti, ''Sancti Petri ad Ulmum, Sampeder Alulma, San Pietro all'Olmo''
* Vanzulli G., ''Sancti Petri ad Ulmum'', Vittuone, 1988
== Voci correlate ==
* [[Cornaredo]]
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ToponimoLombardia}}
* {{cita web | 1 = http://nuke.bandasanpietro.org/Home/tabid/36/Default.aspx | 2 = Sito del Corpo Bandistico "San Pietro" di San Pietro all'Olmo | accesso = 12 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081121204253/http://nuke.bandasanpietro.org/Home/tabid/36/Default.aspx | dataarchivio = 21 novembre 2008 | urlmorto = sì }}
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[[Categoria:Frazioni di Cornaredo
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