Reimmigrati tedeschi: differenze tra le versioni
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I '''reimmigrati tedeschi'''<ref>{{Cita libro | pp = 96 | titolo = Relazioni internazionali | volume = 15 | autore = AA.VV. | editore = Istituto per gli studi di politica internazionale | anno = 1951| url = https://books.google.it/books?id=WSzTAAAAMAAJ&q=Reimmigrati+tedeschi&dq=Reimmigrati+tedeschi&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjs14_IvOnaAhUEzaQKHUfjBj0Q6AEITDAH }}</ref> (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Aussiedler und Spätaussiedler'') sono immigrati di origine tedesca provenienti da uno stato del ex [[blocco orientale]] trasferitisi stabilmente in [[Germania]].
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La maggioranza dei reimmigrati entrati in Germania nell'anno 2014 provenivano da:
* Federazione Russa 2.704
*
* Ucraina 532.<ref name="bva.bund.de">{{
I reimmigrati arrivati in Germania Federale negli anni dal 1950 al 2005 provenivano da:
Unione Sovietica e stati derivati: 2.334.334
* Polonia: 1.444.847 (
* Romania: 430.101
* Cecoslovacchia e stati derivati: 105.095
* Jugoslavia e stati derivati: 90.378
* Ungheria: 21.411
*
Nel periodo dal 1951 al 1987 circa 1,4 milioni di reimmigrati sono arrivati in Germania Federale. La loro integrazione è avvenuta nella maggior parte dei casi senza problemi. Con l'apertura del
=== Reimmigrati russofoni ===
[[File:Territorial changes of Poland 1815.jpg|miniatura|Il confine tra l'[[Impero russo|Impero Russo]] e gli imperi di lingua tedesca ([[Regno di Prussia|Prussia]] e [[Impero austriaco|Austria]]) nel [[1815]]]]
Il [[lingua russa|russo]] è una delle lingue più parlate al mondo, ed è assai diffusa anche tra i reimmigrati; molti tedeschi, infatti, immigrarono in [[Russia]] durante il periodo [[impero russo|impero]], e i loro discendenti, al ritorno in Germania, hanno portato con loro la lingua e la cultura della Russia. I reimmigrati tedeschi russofoni provengono principalmente
e molti dei [[tedeschi del Volga]], infatti, oggi vivono in Germania.
== Storia ==
Fino agli [[anni 1980|anni Ottanta]] del [[XX secolo]] la maggioranza di loro proveniva da [[Polonia]] e [[Romania]], mentre a partire dagli [[Anni 1990|anni Novanta]] la reimmigrazione avviene soprattutto dalle [[ex repubbliche sovietiche]].<ref name="worbs-etal-S7">{{Cita web |autore=Susanne Worbs, Eva Bund, Martin Kohls, Christian Babka von Gostomski |url=https://www.bamf.de/SharedDocs/Anlagen/DE/Publikationen/Forschungsberichte/fb20-spaetaussiedler.pdf?__blob=publicationFile |titolo=(Spät-)Aussiedler in Deutschland. Eine Analyse aktueller Daten und Forschungsergebnisse |capitolo=Forschungsbericht 20 |lingua=de |sito=[[Bundesamt für Migration und Flüchtlinge]] |anno=2013 |accesso=3 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171110171519/https://www.bamf.de/SharedDocs/Anlagen/DE/Publikationen/Forschungsberichte/fb20-spaetaussiedler.pdf?__blob=publicationFile
Molti tra i [[sassoni di Transilvania]], gli [[svevi del Banato]], gli [[svevi del Danubio]], i [[tedeschi dei Carpazi]], i [[tedeschi della Bessarabia]], i [[tedeschi della Bucovina]], i [[tedeschi dei Sudeti]] ed i [[tedeschi della Dobrugia]] oggi vivono in Germania. Tale fenomeno venne percepito in Germania, almeno a livello delle politiche ufficiali, non come un'ondata di ordinaria immigrazione dell'estero ma come il ritorno in seno alla madrepatria di minoranze tedesche<ref>{{Cita libro | titolo = AJEC | volume = 8 | nome1 = Christian | cognome1 = Giordano | nome2 = Ina-Maria | cognome2 =Greverus | nome3 = Regina | cognome3 =Römhild | editore = European Centre for Traditional and Regional Cultures | lingua = en | p = 100 | anno = 1999 | url =https://books.google.it/books?id=oD3XAAAAMAAJ&q=%22german%22+%22re-immigration%22+%22russian%22&dq=%22german%22+%22re-immigration%22+%22russian%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjspJXFxunaAhVDsKQKHcczBfUQ6AEIJzAA }}</ref>.
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I [[Cittadinanza|Cittadini tedeschi]] che dopo il 1945 erano rimasti nei territori appartenenti alla Germania prima della gruerra a est di [[Oder]] e [[Neiße]], e i loro discendenti formavano inizialmente il gruppo più numeroso tra i reimmigrati. Grazie alla cittadinanza tedesca che per lo più era stata mantenuta, questo gruppo aveva il diritto alla libera circolazione nella Repubblica Federale ai sensi dell 'Art. 11 della Costituzione Federale, quindi non aveva bisogno di un permesso di ingresso.
Nel 1990 è stata introdotta una procedura formale di ammissione secondo la quale coloro che desideravano entrare in Germania dovevano dimostrare di aver soddisfatto i criteri di ammissione prima di partire dal loro paese di origine. Dal 1997 è richiesto anche un test di lingua, dal 2005 questo è necessario anche per coniugi e figli.<ref>{{
I discendenti degli emigranti tedeschi che si erano stabiliti nell'Europa orientale ([[Romania]], [[Ungheria]], [[Ucraina]] e soprattutto [[Russia]]) prima del XX secolo, furono in grado giá dagli anni '60 di fare richiesta d ireimmigrazione nella Repubblica Federale (sulla base della loro nazionalità tedesca e / o ricongiungimento familiare, a condizione che gli fosse stato permesso di lasciare il paese in questione. Infatti perché prima della [[caduta
Molti gruppi etnici tedeschi erano venuti in Germania durante [[Seconda guerra mondiale]] o avevano prestato servizio militare per la Germania fuori dalla Germania. Questi spesso sono stati derisi come "Tedeschi del Reich" o "Germani prede di guerra", principalmente perché a causa del loro linguaggio presunto "strano" non erano considerati "veri tedeschi".
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*[[Herta Müller]], autrice
*[[Julia Neigel]], cantante
*[[Manfred Rekowski]], Preside della [[Chiesa evangelica
== Note ==
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