Samantha Lewthwaite: differenze tra le versioni

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|Cognome = Lewthwaite
|PostCognomeVirgola = nota anche come '''Sherafiyah Lewthwaite''' o '''La Vedova Bianca'''
|Sesso = MF
|LuogoNascita = Banbridge
|GiornoMeseNascita = 5 dicembre
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La Lewthwaite è la vedova di uno degli [[Attacco suicida|attentatori suicidi]] degli [[Attentati di Londra del 7 luglio 2005|attentati di Londra del 2005]], [[Germaine Lindsay]], ed è accusata di aver causato la morte di oltre 400 persone.<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/somalia/11611954/White-Widow-has-killed-400-people-as-key-figure-in-al-Shabaab.html|titolo=White Widow 'has killed 400 people' as key figure in al-Shabaab|sito=[[The Daily Telegraph]]|data=18 maggio 2015|lingua=Inglese}}</ref>
 
Attualmente è una delle presunte terroriste occidentali più ricercate al mondo e l'[[Interpol]] ha emesso una [[RedInterpol Notice (Interpol)notice|Red Notice]] a suo carico.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz, Aislinn Laing, Gordon Rayner e Tom Whitehead|titolo=Was the 'white widow' among attackers?|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=24 settembre 2013|p=4}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/uk/crime/the-quiet-likeable-man-who-was-the-king-s-cross-bomber-299288.html|titolo=The 'quiet, likeable' man who was the King's Cross bomber|autore=Terry Kirby|sito=Independent|data=15 luglio 2005|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/uknews/terrorism-in-the-uk/9112824/Samantha-Lewthwaite-77-bomber-widow-previously-a-Home-Counties-girl.html|titolo=Samantha Lewthwaite: 7/7 bomber widow previously a 'Home Counties' girl|autore=Andrew Hough|sito=The Daily Telegraph|data=29 febbraio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.smh.com.au/world/samantha-lewthwaite-shy-schoolgirl-to-terrorism-suspect-20130925-2udsn.html|titolo=Samantha Lewthwaite: shy schoolgirl to terrorism suspect|sito=[[The Sydney Morning Herald]]|data=25 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref><ref name=":17">{{Cita web|url=http://www.interpol.int/Wanted-Persons/(wanted_id)/2013-52018|titolo=Lewthwaite, Samantha Louise: Identity Particulars|sito=Interpol|data=2013|lingua=Inglese|urlmorto=Si}}</ref>
 
== Biografia ==
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=== Conversione all'Islam ===
I genitori della Lewthwaite si separarono nel [[1994]] e gli amici in seguito riferirono che lei era stata "gravemente colpita dalla rottura" e "cercò conforto dai vicini musulmani che credeva avessero una rete familiare più forte".<ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|titolo=An unlikely Islamic radical who found religion after her parents split up|pubblicazione=The Belfast Telegraph|data=1 marzo 2012|p=4}}</ref> Cresciuta come cristiana, all'età di 17 anni si era convertì all'Islam adottando il nome Sherafiyah.<ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Sam Marsden|titolo=Quiet Home Counties girl who now tops list of terrorism suspects|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=25 settembre 2013|p=12}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20131023055201/http://www.standardmedia.co.ke/mobile/?articleID=2000094263&story_title=samantha-lewthwaite-s-grandmother-suffers-stress-hospitalised-over-granddaughter-s-notoriety&pageNo=2|titolo=Samantha Lewthwaite's grandmother suffers stress, hospitalised over granddaughter's notoriety|sito=London Evening Standard|data=25 settembre 2013|lingua=Inglese|accesso=31 gennaio 2024|dataarchivio=23 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131023055201/http://www.standardmedia.co.ke/mobile/?articleID=2000094263&story_title=samantha-lewthwaite-s-grandmother-suffers-stress-hospitalised-over-granddaughter-s-notoriety&pageNo=2|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=inglese|autore=Lesley-Anne McKeown|titolo=CIA joins terror hunt for Ulster mum|pubblicazione=The Belfast Telegraph|data=2 marzo 2012}}</ref>
 
Samantha Lewthwaite conobbe [[Germaine Lindsay]] su Internet e organizzò un incontro con lui alla marcia contro l'imminente [[Guerra in Afghanistan (2001-2021)|guerra in Afghanistan]] ad [[Hyde Park]], [[Londra]].<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/uk-12621385|titolo=Profile: Germaine Lindsay|sito=[[BBC News]]|data=2 marzo 2011|lingua=Inglese}}</ref> Successivamente i due si sposarono con rito islamico ad Aylesbury il 30 ottobre [[2002]], utilizzando i nomi islamici Asmantara e Jamal.<ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.thetimes.co.uk/article/bombers-widow-says-extremists-twisted-his-mind-pgjkw28v9w7|titolo=Bomber’s widow says extremists twisted his mind|autore=David Sanderson|sito=The Times|data=23 settembre 2005|lingua=Inglese}}</ref> I genitori della Lewthwaite, che "non sono mai venuti a patti con la conversione della figlia", si rifiutarono di partecipare alla cerimonia.<ref name=":4" /><ref>{{Cita web|url=https://www.thetimes.co.uk/article/jamaican-bomber-19-was-to-be-father-again-8djgdvx3k6q|titolo=Jamaican bomber, 19, was to be father again|autore=Adam Fresco|autore2=James Bone|autore3=Joanna Bale|sito=The Times|data=16 luglio 2005|lingua=Inglese}}</ref>
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=== Post attentati ===
Il [[The Daily Telegraph|Daily Telegraph]] riferì nel settembre del [[2013]] che successivamente si credeva che la Lewthwaite avesse incontrato e sposato Habib Saleh Ghani, nato a [[Hounslow]], Londra nel [[1985]].<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Tom Whitehead|titolo=Was Britain's 'white widow' involved'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=23 settembre 2013|p=5}}</ref><ref name=":10">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20130927212946/http://www.thesundaytimes.co.uk/sto/news/uk_news/National/article856931.ece|titolo=Identity theft lands Essex woman in Kenyan terrorism hunt|titolotradotto=Il furto di identità porta una donna dell'Essex nella caccia al terrorismo keniota|autore=Dipesh Gadher|autore2=[[Richard Kerbaj]]|sito=[[The Sunday Times]]|data=15 gennaio 2012|lingua=Inglese|p=7|accesso=31 gennaio 2024|dataarchivio=27 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927212946/http://www.thesundaytimes.co.uk/sto/news/uk_news/National/article856931.ece|urlmorto=sì}}</ref> Ghani, noto anche come Abu Usama al-Pakistani, si trasferì per la prima volta in [[Kenya]] nel [[2007]], nazione natale della madre, mentre suo padre emigrò in Gran Bretagna dal [[Pakistan]]. Ghani era un contemporaneo di Asif Mohammed Hanif all'Hounslow Jamia Masjid e al Centro Islamico. Hanif uccise se stesso e altri tre al "Mike's Place", un bar di [[Tel Aviv]], nell'aprile [[2003]], dopo essere stato probabilmente reclutato da [[Hamas]] a [[Damasco]], in [[Siria]].<ref name=":10" /><ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2003/may/04/terrorism.religion|titolo=Making of a martyr|autore=Martin Bright|autore2=Fareena Alam|sito=The Guardian|data=4 maggio 2003|lingua=Inglese}}</ref> Samantha Lewthwaite diede alla luce un terzo figlio nel [[2009]], ma il nome del padre non venne riportato sul certificato di nascita.<ref name=":7" /><ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2013/sep/27/kenya-mall-attack-samantha-lewthwaite-al-shabaab|titolo=Authorities 'cannot rule out' Samantha Lewthwaite played role in mall attack|autore=Esther Addley|autore2=Vikram Dodd|autore3=Afua Hirsch|sito=The Guardian|data=27 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Si dice che successivamente fosse trasferita nel nord dell'Inghilterra, per poi scomparire definitivamente con i propri figli. Alcune ipotesi la posizionavano in [[Tanzania]] o [[Somalia]].<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|titolo=July 7 widow 'in plot to free suspect from Kenya court'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=14 marzo 2013|p=20}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Chris Kilpatrick|titolo=Mother-of-three believed to be extremist group's leading light|pubblicazione=The Belfast Telegraph|data=24 settembre 2013|p=4}}</ref>
 
Un successivo rapporto del quotidiano The Telegraph mise in dubbio il matrimonio con Ghani. Citando la polizia antiterrorismo del Kenya, il giornale affermava nell'ottobre 2013 che non esisteva "nessuna relazione romantica tra i due", ma che erano collegati tramite i loro "compagni nella stessa cellula di [[Mombasa]], che intendeva far esplodere delle bombe a dicembre [[2011]]".<ref name=":11">{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/kenya/10397967/Samantha-Lewthwaite-had-relationship-with-former-navy-officer-who-defected-to-al-Shabaab.html|titolo=Samantha Lewthwaite had relationship with former navy officer who defected to al-Shabaab|autore=Mike Pflanz|autore2=Damien Mcelroy|sito=The Daily Telegraph|data=22 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Nel maggio 2014, il [[Daily Mirror]] riferì che la Lewthwaite aveva sposato Hassan Maalim Ibrahim, un comandante anziano del gruppo militante [[Al-Shabaab]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ibtimes.co.uk/white-widow-samantha-lewthwaite-marries-al-shabaab-terror-chief-1450117|titolo=White Widow Samantha Lewthwaite 'Marries al-Shabaab Terror Chief'|autore=Ewan Palmer|sito=[[International Business Times]]|data=27 maggio 2014|lingua=Inglese}}</ref>
 
== Al-Shabaab ==
 
=== Falso passaporto ===
Nel febbraio del [[2012]] la sezione antiterrorismo della polizia di [[Nairobi]] emise un mandato d'arresto nei confronti di una donna bianca che utilizzava il falso nome di Natalie Faye Webb. La polizia era a conoscenza che la donna aveva utilizzato un falso passaporto [[sudafrica]]no ottenuto in modo fraudolento.<ref name=":12">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Duncan Gardham|titolo=Widow of July 7 bomber wanted over terror link|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=29 febbraio 2012|p=2}}</ref> Dopo aver collaborato con [[Scotland Yard]], dichiararono che la donna utilizzava almeno tre identità separate che includevano la sua vera identità, Samantha Lewthwaite, ed era accompagnata da tre figli. La donna era ricercata per legami con una cellula terroristica di [[Al-Shabaab]] che stava pianificando attacchi in Kenya come rappresaglia per le operazioni antiterrorismo condotte in [[Somalia]].<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|titolo=Widow of Yorkshire 7/7 bomber 'on terrorist wanted list'|pubblicazione=The Yorkshire Post|data=29 febbraio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/world-africa-17209899|titolo=Kenya terrorism police probe link to 7/7 bomber widow|sito=[[BBC News]]|data=29 febbraio 2012|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.belfasttelegraph.co.uk/news/northern-ireland/from-ulster-schoolgirl-to-al-qaida-suspect-hunt-for-bombers-widow/28721143.html|titolo=From Ulster schoolgirl to al-Qaida suspect - hunt for bomber's widow|autore=Lesley-Anne McKeown|sito=The Belfast Telegraph|data=2 marzo 2012|lingua=Inglese|p=1}}</ref> La fotografia della donna sul passaporto aveva "una forte somiglianza con Samantha Lewthwaite".<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|titolo=Suicide bomber's widow hunted over terror attack plot in Kenya|pubblicazione=The Yorkshire Post|data=1 marzo 2012}}</ref><ref name=":13">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Nicola Smith|autore2=Dipesh Gadher|titolo=Widow of 7/7 killer linked to Al-Qaeda chief|pubblicazione=The Sunday Times|data=4 marzo 2012|p=19}}</ref>
 
La polizia disse al riguardo: "Crediamo che non sia un pesce piccolo. È tra i numerosi cittadini britannici di cui i nostri servizi segreti sono a conoscenza in relazione ai piani dei terroristi di attaccarci".<ref name=":12" /> La donna era entrata in Kenya nel novembre del [[2011]] utilizzando il passaporto e poi si unì agli altri membri della cellula di [[Mombasa]].<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|titolo=From Ulster to a Kenyan wanted list: Timeline|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=1 marzo 2012|p=4}}</ref> Si scoprì che la vera Natalie Webb era un'infermiera inglese che viveva nelle contee d'origine e che era stata vittima di un furto di identità. Una "grande squadra" di investigatori dell'[[Counter Terrorism Command|SO15]], il comando antiterrorismo del servizio di polizia metropolitana, si recò a Nairobi per assistere nelle indagini la polizia keniota. In quel periodo vennero lanciati tentativi per localizzare la Lewthwaite in [[Gran Bretagna]].<ref name=":7" />
 
La polizia inizialmente disse che non poteva confermare che la donna fosse effettivamente la Lewthwaite "a meno che e finché non fosse stata catturata" e disse: "Samantha Lewthwaite è uno dei nomi nei nostri archivi. Aveva tre figli con lei. Era collegata al gruppo terroristico." Il padre della Lewthwaite di: "Non posso credere che sia coinvolta in qualcosa del genere e sia lì con i bambini. Non abbiamo alcun contatto con lei da un po' di tempo, non le parlo da molto tempo. Non lo so. Non so se è in questo paese o dove si trova. Ha molti amici al nord ma non ha molto a che fare con noi. Non so nemmeno il nome del suo ultimo figlio."<ref name=":7" />
 
[[Alfred Mutua]], portavoce del governo keniota e segretario per le comunicazioni pubbliche, dichiarò: "Crediamo che sia una collaboratrice dei terroristi. Da quanto sappiamo, lavorava con persone qui, di [[Al Qaida|al-Qaida]] o al-Shabaab. È una grande simpatizzante di quelle persone. Non aveva intenzione di compiere un attacco, ma ha contribuito a raccogliere fondi, ha aiutato nell'acquisizione di armi, nascondendo persone, trasportando persone, quel genere di cose."<ref name=":14">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Duncan Gardham, Mike Pflanz, Zoe Flood e John-Paul Ford Rojas|titolo=Widow of 7/7 bomber 'working for al-Qaeda'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=1 marzo 2012|p=4}}</ref>
 
Dall'esame del passaporto recuperato emerse che la donna era entrata per la prima volta in Kenya dalla [[Tanzania]] il 26 febbraio 2011, rientrò il 25 agosto 2011 e nuovamente il 21 novembre 2011.<ref name=":14" /> Essa venne posta sotto sorveglianza dalla polizia keniota dopo essersi trasferita in un appartamento a Mombasa appartenente all'ex moglie del finanziere terrorista Musa Hussein Abdi. Abdi era stato ucciso insieme a [[Fazul Abdullah Mohammed]], il leader di Al-Qaeda nell'[[Africa orientale]], dalle [[forze armate somale]] vicino a [[Mogadiscio]], in [[Somalia]], nel giugno del 2011, e si credeva che fosse una persona chiave nel finanziamento di Al-Shabaab.<ref>{{Cita web|url=http://somaliareport.com/index.php/post/946/Kenyan-Somali_Jihadist_Killed_With_Fazul?PHPSESSID=d53d6324eb5fd8c973848c8fd87b6cf0|titolo=Kenyan-Somali Jihadist Killed With Fazul|sito=Somalia Report|data=13 giugno 2011|lingua=Inglese|urlmorto=sì|accesso=1 febbraio 2024|dataarchivio=2 febbraio 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130202205214/http://somaliareport.com/index.php/post/946/Kenyan-Somali_Jihadist_Killed_With_Fazul?PHPSESSID=d53d6324eb5fd8c973848c8fd87b6cf0}}</ref>
 
=== Collegamenti con Johannesburg ===
In seguito alla rinnovata pubblicità sulle attività della Lewthwaite nel 2013, [[Naledi Pandor]], [[Ministri dell'interno del Sudafrica|ministro degli Affari interni sudafricano]], rilasciò una dichiarazione in cui affermava che il passaporto era stato "acquisito in modo fraudolento" utilizzando documenti di registrazione della nascita a nome di Natalie Faye Webb, ed era stato rilasciato da l'agenzia passaporti di [[Durban]].<ref name=":15">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Erin Conway-Smith|titolo=Fugitive mother worked at a halaal meat pie company before moving to Kenya: The South Africa connection|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=27 settembre 2013|p=18}}</ref> Pandor affermò di aver stabilito che la Lewthwaite era entrata per la prima volta in [[Sudafrica]] nel luglio del [[2008]] e che aveva viaggiato dentro e fuori dal paese in diverse occasioni. Il suo passaporto era stato cancellato e aggiunto a una "lista di stop" nel 2011.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|autore2=Ben Farmer|titolo=Interpol launch global hunt for Irish-born 'White Widow|pubblicazione=Irish Independent|data=27 settembre 2013|p=6}}</ref>
 
Ulteriori indagini rivelarono che la Lewthwaite, utilizzando l'identità di Natalie Webb, aveva lavorato come specialista IT in una fabbrica di [[Ḥalāl|carne ḥalāl]] a [[Lenasia]], [[Johannesburg]], e aveva vissuto in proprietà in affitto nei sobborghi di Mayfair e Bromhof di Johannesburg. I registri di credito mostrarono che Samantha Lewthwaite aveva accomulato una serie di debiti non pagati da prestiti bancari, carte di credito e conti di negozi di abbigliamento in Sudafrica, tra cui ventottomila [[Rand sudafricano|rand]] dovuti alla [[First Rand Bank]] e trantamila rand alla [[Standard Bank]].<ref name=":15" /><ref>{{Cita news|autore=Aislinn Laing|autore2=Gordon Rayner|titolo=I saw a white woman terrorist, says girl|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=26 settembre 2013|p=19}}</ref>
 
Samantha Lewthwaite diede alla luce il suo quarto figlio, una femmina, in un centro parto privato a Johannesburg nel luglio del [[2010]]. Il Daily Telegraph riferì di essersi registrata presso la clinica alla fine della gravidanza e sotto il nome di Asmaa Shahidah Bint-Andrews. La Lewthwaite partorì dopo aver frequentato quattro appuntamenti prenatali.<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/southafrica/10400432/Samantha-Lewthwaite-gave-birth-to-fourth-child-at-private-Johannesburg-health-clinic.html|titolo=Samantha Lewthwaite gave birth to fourth child at private Johannesburg health clinic|autore=Aislinn Laing|autore2=Mike Pflanz|sito=The Daily Telegraph|data=23 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Gli investigatori dell'antiterrorismo dissero al giornale che si ritiene che il padre del bambino sia Abdi Wahid, un ex ufficiale della [[Kenya Navy|marina keniota]] che disertò per aderire ad al-Shabaab.<ref name=":11" />
 
=== Arresto di Jermaine Grant ===
Nel dicembre del 2011, la polizia keniota fece irruzione in una proprietà a Mombasa e arrestò Jermaine Grant, noto anche come Ali Mohammed Ibrahim, un musulmano britannico di [[Newham]] di 29 anni convertito all'[[islam]] di origine [[giamaica]]na.<ref name=":16">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Dipesh Gadher|titolo=Briton on Kenya terrorism charges|pubblicazione=The Sunday Times|data=8 gennaio 2012|p=13}}</ref> Grant, che utilizzava un passaporto canadese contraffatto a nome di Peter Joseph, fu accusato di possesso di materiale per fabbricare bombe e di preparazione a commettere un crimine.<ref name=":10" /> Nel gennaio del 2012, la polizia fece un'ulteriore irruzione nell'appartamento in cui alloggiava la donna conosciuta come Natalie Webb, ma lei era già fuggita.<ref name=":14" /> Si credeva che la cellula terroristica stesse pianificando attacchi contro hotel e turisti a Mombasa durante il Natale 2011.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Sandra Laville|autore2=Clar Ní Chonghaile|titolo=Kenyan police seek 7/7 bomber's wife over Christmas terror plot|pubblicazione=The Guardian|data=1 marzo 2012|p=15}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Michael Burleigh|autore2=Sarah Rainey|titolo=The 7/7 widow and a boom in British jihad: How did a young woman from Aylesbury end up as a terrorist suspect in Somalia?|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=3 marzo 2012|p=27}}</ref> Interrogato dalla polizia, Grant identificò la donna come il leader della cellula e confermò che si trattava di Samantha Lewthwaite.<ref name=":13" /><ref name=":18">{{Cita news|lingua=Inglese|autore=David Brown|titolo=Inside the 7/7 widow's African lair: Hunt intensifies amid fears of attack on Western targets|pubblicazione=The Times|data=3 marzo 2012|p=3}}</ref>
 
La polizia keniota rivelò che Grant era già noto a loro dopo essere stato arrestato nel campo profughi di [[Dadaab]], nel nord del [[Kenya]], nel 2008 mentre tentava di recarsi in Somalia travestito da donna che indossava un [[burqa]]. Lui e altri due uomini, anche loro con indosso il burqa, stavano presumibilmente viaggiando per incontrare un leader di Al-Qaeda. Sei ore dopo il loro arresto, un gruppo di 20 combattenti di Al-Shabaab liberò tutti e tre gli uomini dopo aver fatto irruzione nella centrale di polizia di Dadajbula dove erano trattenuti.<ref name=":16" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=David Brown|titolo=Police photo increases bomb plot suspicion on woman with 7/7 link|pubblicazione=The Times|data=5 marzo 2012|p=9}}</ref> Si ritiene che uno degli altri due uomini fosse Saleh Ali Saleh Nabhan, poi ucciso dai [[Navy SEAL|Navy SEAL statunitensi]] durante l'[[operazione Celestial Balance]], un attacco contro un campo di addestramento di Al-Qaeda in Somalia nel [[2009]]. Una donna che era con il gruppo al momento del loro arresto, ma non venne fermata, venne successivamente identificata dalla polizia keniota come la Lewthwaite.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|titolo=Widow of 7/7 bomber 'seen with al-Qaeda'|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=8 marzo 2012|p=7}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=David Brown|titolo=7/7 bomber's widow was on bus 'with man wearing burka'|pubblicazione=The Times|data=8 marzo 2012|p=5}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Dipesh Gadher|autore2=Flora Bagenal|titolo=7/7 widow linked to Eton bomb plot: A British convert is close to an Al-Qaeda cell that targeted high society|pubblicazione=The Sunday Times|data=15 luglio 2012|p=16}}</ref>
 
=== Conferma dell'identità ===
Nel marzo del 2012, venne rivelato che la [[CIA]] si era unita alla ricerca della Lewthwaite insieme a Habib Saleh Ghani che era fuggito nello stesso momento.<ref>{{Cita web|url=https://www.thetimes.co.uk/article/cia-joins-hunt-for-terrorist-cell-linked-to-widow-of-77-bomber-gkf5x5bm8nk|titolo=CIA joins hunt for terrorist cell linked to widow of 7/7 bomber|autore=Sean O'Neill|autore2=Lucy Bannerman|sito=The Times|data=1 marzo 2012|lingua=Inglese|p=10}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Sean O'Neill|titolo=You can't hide for ever, terror suspect is told|pubblicazione=The Times|data=2 marzo 2012|p=14}}</ref> I due venne identificati da delle fotografie ottenute mentre affittavano una proprietà vicino all'esclusivo Mombasa Serena Beach Hotel e al Sarova Whitesands Beach Resort, controllate dalla polizia siccome sospettavano che avessero intenzione di prendere di mira. Ghani stava usando un passaporto [[Mozambico|mozambicano]] contraffatto a nome di Marco Costa e disse al proprietario dell'abitazione che la Lewthwaite era sua moglie. Un vicino descrisse 'la donna bianca' come una molto riservata, che andava molto in moschea e che non permetteva ai suoi figli di frequentare la scuola.<ref name=":18" /> Quando la polizia perquisì la proprietà trovò un computer portatile, riviste per un [[fucile d'assalto]] [[AK-47]], 100 colpi di munizioni, detonatori e una fotografia della Lewthwaite.<ref name=":18" /> I rapporti iniziali indicarono che il computer era stato distrutto e il suo disco rigido rimosso, ma i rapporti successivi sul contenuto del portatile sembravano contraddire ciò.<ref name=":18" /><ref name=":19">{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/kenya/10394441/White-Widow-Samantha-Lewthwaite-wrote-poem-about-love-for-Bin-Laden-court-hears.html|titolo='White Widow' Samantha Lewthwaite wrote poem about 'love' for Bin Laden, court hears|autore=Mike Pflanz|sito=The Daily Telegraph|data=22 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref>
 
La polizia disse di non avere dubbi sull'identità della donna ricercata e che sarebbe iniziata una caccia all'uomo di massa. Dissero anche che la Lewthwaite era pericolosa e che era stata rilasciata la sua fotografia a tutti i posti di frontiera. Le prove delle impronte digitali recuperate a Mombasa furono inviate a Scotland Yard e fu confermato che corrispondevano a quelle di Samantha Lewthwaite. La polizia keniota comunicò che le impronte digitali inviate agli investigatori britannici erano state confermate appartenere alla "Vedova Bianca".<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/kenya/9125104/Fingerprints-confirm-Kenya-fugitive-is-77-widow-Samantha-Lewthwaite.html|titolo='Fingerprints confirm Kenya fugitive is 7/7 widow Samantha Lewthwaite'|autore=Amy Willis|sito=The Daily Telegraph|data=6 marzo 2012|lingua=Inglese}}</ref>
 
Il [[Ufficio degli esteri, del Commonwealth e dello sviluppo|Foreign and Commonwealth Office britannico]] avvertì comunicando che, secondo loro, i terroristi potrebbero essere nelle fasi finali della pianificazione degli attacchi. Gli attacchi potrebbero essere indiscriminati e colpire le istituzioni keniane così come i luoghi in cui si riuniscono espatriati e viaggiatori stranieri, come hotel, centri commerciali e spiagge.<ref name=":16" />
 
Secondo quanto riferito, Ghani sarebbe stato ucciso ad al-Baate, nel sud della Somalia, nel settembre del [[2013]] a seguito di una faida interna all'organizzazione. Ghani e il jihadista americano [[Abu Mansoor Al-Amriki]] sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco da combattenti di Al-Shabaab che avevano rintracciato e ucciso alleati e sostenitori di [[Hassan Dahir Aweys|Sheikh Hassan Dahir Aweys]], che si era separato da Al-Shabaab nel giugno del 2013. Al-Amriki era sulla [[FBI Most Wanted Terrorists|lista dei terroristi più ricercati]] dall'[[FBI]] con una taglia di 5 milioni di dollari offerta per informazioni che portassero alla sua cattura.<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2013/sep/12/jihadist-rapper-omar-hammami-killed|titolo=US-born 'jihadist rapper' Omar Hammami reportedly killed in Somalia|sito=The Guardian|data=12 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/world/africa/american-jihadist-abu-mansoor-al-amriki-believed-killed-in-somalia/2013/09/12/3230f8ee-1bba-11e3-80ac-96205cacb45a_story.html|titolo=American jihadist believed to be killed in Somalia|autore=Sudarsan Raghavan|sito=The Washington Post|data=12 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Gli omicidi sarebbero stati ordinati dal capo di Al-Shabaab, [[Ahmed Abdi Godane|Moktar Ali Zubeyr]].<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/uknews/terrorism-in-the-uk/10304962/British-terror-suspect-linked-to-white-widow-Samantha-Lewthwaite-reportedly-killed.html|titolo=British terror suspect linked to 'white widow' Samantha Lewthwaite reportedly killed|autore=Tom Whitehead|autore2=Ben Farmer|autore3=Mike Pflanz|sito=The Daily Telegraph|data=13 settembre 2013|lingua=Inglese|p=25}}</ref>
 
Nel settembre del 2013 il Mossad comunicò alla polizia sudafricana che Samantha Lewthwaite era stata individuata a Pretoria nel quartiere Acadia, caratterizzato dalla presenza di un gran numero di ambasciate estere. La polizia non riuscì ad arrestarla in quanto fuggì prima della cattura.<ref name=":21">{{Cita web|url=https://www.panorama.it/news/dal-mondo/vedova-bianca-samantha-lewthwaite-terrorismo-islamico|titolo=Continua la caccia alla «Vedova Bianca», la regina del terrorismo islamico|autore=Stefano Piazza|sito=Panorama|data=17 gennaio 2022}}</ref>
 
Nell'ottobre del 2013 emersero segnalazioni riguardanti il contenuto di un computer poratile e di una chiavetta USB utilizzati dalla Lewthwaite e successivamente recuperati a Mombasa dalla polizia keniota. Un'indagine di [[Sky News]] suggerì che avesse utilizzato il computer per ricercare informazioni sulla fabbricazione di bombe, nonché consigli su capelli e bellezza. Tra i duemila file sull'[[hardware]] c'era un documento scaricato intitolato "''The Mujahideen Explosives Handbook''" e "''Ode to Osama''", una poesia presumibilmente scritta dalla Lewthwaite che rende omaggio al fondatore di al-Qaeda, [[Osama bin Laden]].<ref name=":19" /><ref>{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/uk/crime/white-widow-samantha-lewthwaite-pens-poem-celebrating-late-osama-bin-laden-8895285.html|titolo='White Widow' Samantha Lewthwaite pens poem celebrating late Osama bin Laden|autore=Kim Sengupta|sito=The Independent|data=23 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/uk-news/2013/oct/22/samantha-lewthwaite-love-poem-osama-bin-laden|titolo=British fugitive Samantha Lewthwaite wrote 'love poem' for Osama bin Laden|autore=Haroon Siddique|sito=The Guardian|data=22 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://news.sky.com/story/1157854/white-widow-lewthwaites-ode-to-bin-laden|titolo="White Widow" Lewthwaite's Ode To Bin Laden|autore=Alex Crawford|sito=[[Sky News]]|data=22 ottobre 2013|lingua=Inglese|urlmorto=Si}}</ref><ref name=":22">{{Cita web|url=https://formiche.net/2015/05/chi-samantha-lewthwaite-la-vedova-bianca-al-vertice-dei-terroristi-al-shabaab/|titolo=Chi è Samantha Lewthwaite, la jihadista al vertice di Al Shabaab|autore=Rossana Miranda|sito=Formiche|data=19 maggio 2015}}</ref>
 
=== Mandato d'arresto ===
Il 4 gennaio 2012, le autorità keniane emisero un mandato d'arresto nei confronti di Samantha Louise Lewthwaite per rispondere alle accuse di possesso di materiale per fabbricare bombe e di cospirazione per realizzare un ordigno esplosivo con l'intento di danneggiare altri.<ref name=":7" /><ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|titolo=Wife of 7/7 killer charged over Kenya "terror plan"|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=12 maggio 2012|p=22}}</ref> Le accuse non furono rese pubbliche fino al maggio del 2012, quando Jacob Ondari, vicedirettore della pubblica accusa del Kenya, annunciò che la Lewthwaite era stata accusata in contumacia e contro di lei era stato emesso un mandato d'arresto.<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/kenya/9260206/July-7-bomber-widow-Samantha-Lewthwaite-charged-with-planning-explosions.html|titolo=July 7 bomber widow Samantha Lewthwaite charged with planning explosions|autore=Mike Pflanz|sito=The Daily Telegraph|data=11 maggio 2012|lingua=Inglese}}</ref>
 
La polizia keniota rivelò che quando Grant fu arrestato nel dicembre del 2011, al gruppo mancavano solo pochi giorni di preparazione per poter commettere un attacco. L'obiettivo era un hotel a Mombasa o un centro commerciale a Nairobi.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|titolo=Britons "were in last stages of plot to bomb Kenya"|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=17 agosto 2012|p=15}}</ref> Si presumeva anche che Grant avesse rinunciato volontariamente all'identità della Lewthwaite, dicendo agli agenti di polizia: "C'è qualcuno molto più grande che volete veramente; lei è la finanziatrice".<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Flora Bagenal|titolo=Briton gave up July 7 widow|pubblicazione=The Sunday Times|data=13 maggio 2012|p=2}}</ref> Nel marzo del 2012, a seguito di una richiesta delle autorità keniote, l'Interpol emise un'allerta internazionale richiedendo l'arresto e l'estradizione della Lewthwaite.<ref name=":17" /><ref name=":14" /> Nell'aprile del [[2019]], Grant venne condannato per possesso di materiali per la fabbricazione di bombe, ma assolto dall'accusa di cospirazione per commettere un atto terroristico.<ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/article/us-kenya-security-britain-idUSKCN1S01S9/|titolo=British man guilty of possessing bomb-making materials in Kenya|autore=Joseph Akwiri|sito=Reuters|data=24 aprile 2019|lingua=Inglese}}</ref>
 
=== Attentato di Mombasa del 2012 ===
Nel luglio del 2012, venne nominata come uno dei sospettati coinvolti in un attacco con granate del 24 giugno 2012 al bar Jericho a Mombasa. L'attacco avvenne durante una partita di calcio di [[Campionato europeo di calcio 2012|Euro 2012]] tra la [[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Nazionale Inglese]] e quella [[Nazionale di calcio dell'Italia|Italiana]].<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=Mike Pflanz|titolo=The Hunt for the White Widow|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=16 luglio 2012|p=17}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/kenya-bomba-bar-mombasa-1281988/|titolo=Kenya, bomba in un bar a Mombasa: 1 morto e 13 feriti|sito=Blitz Quotidiano|data=25 giugno 2012}}</ref> La polizia keniota comunicò che una donna corrispondente alla descrizione della Lewthwaite venne vista vicino al bar poco prima dell'attacco in cui morirono tre persone e venticinque rimasero ferite. La polizia disse che sospettavano che Samantha Lewthwaite fosse attivamente coinvolta nell'attacco terroristico al club.<ref>{{Cita news|lingua=Inglese|autore=John Mulgrew|titolo=Find the 'White Widow': Scotland Yard joins hunt in Kenya for Ulster-born bomb plot suspect|pubblicazione=The Belfast Telegraph|data=2 luglio 2012|p=15}}</ref>
 
=== Centro commerciale Westgate ===
{{Vedi anche|Sparatoria al centro commerciale Westgate}}
Il nome della Lewthwaite venne successivamente collegato all'[[Sparatoria al centro commerciale Westgate|attacco del settembre 2013]] rivendicato da [[Al-Shabaab]] al centro commerciale Westgate a [[Nairobi]], che provocò settantuno morti e circa duecento feriti.<ref>{{Cita web|url=https://www.csmonitor.com/World/Security-Watch/terrorism-security/2013/0923/Samantha-Lewthwaite-Is-White-Widow-behind-Kenya-mall-attack|titolo=Samantha Lewthwaite: Is 'White Widow' behind Kenya mall attack?|autore=David Clark Scott|sito=[[The Christian Science Monitor]]|data=13 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Nonostante le intense speculazioni dei media, questi rapporti vennero presi con cautela dai funzionari del governo britannico e per altro non ci fu' alcuna conferma del coinvolgimento della Lewthwaite come aggressore, organizzatore o raccoglitore di fondi.<ref>{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/voices/comment/was-the-white-widow-in-westgate-mall-the-evidence-is-scant-8839393.html|titolo=Was the White Widow in Westgate mall? The evidence is scant|autore=Enjoli Liston|sito=The Independent|data=25 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref> La stessa Al-Shabaab affermò che nessuna donna ebbe un ruolo nell'attacco. In un post su [[Twitter]] il gruppo affermò: "Abbiamo un numero adeguato di giovani che sono pienamente impegnati e non impieghiamo le nostre sorelle in tali operazioni militari".<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/uk-24235136|titolo=Al-Shabab denies women involved in Kenya mall attack|sito=BBC News|data=24 settembre 2013|lingua=Inglese}}</ref>
 
Il 5 ottobre, le autorità keniane fecero i nomi di quattro persone che si ritiene abbiano partecipato all'attacco, che secondo loro sarebbero state tutte uccise nel conseguente stallo con le forze militari del paese.<ref name=":20">{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/world-africa-24412315|titolo=Kenya military names Westgate mall attack suspects|sito=BBC News|data=5 ottobre 2013|lingua=Inglese}}</ref> Il capo della polizia David Kimaiyo confermò anche che la Lewthwaite non era tra le persone coinvolte nell'attentato.<ref name=":20" />
 
=== Presunta presenza a Lamu ===
Nel giugno del [[2014]], la BBC riferì che fonti di sicurezza ben posizionate indicarono di avere informazioni affidabili sul fatto che Samantha Lewthwaite fosse in Kenya e che avevano lanciato una vasta operazione per trovarla. Secondo i rapporti, una donna sconosciuta, che si credeva fosse la Lewthwaite, venne scortata da agenti di polizia armati kenioti nella città costiera di [[Lamu (città)|Lamu]], con l'apparente intenzione di visitare una base militare keniota in [[Somalia]]. La donna sarebbe poi scomparsa dopo che i funzionari dell'immigrazione le avevano negato l'ingresso nel paese. Tuttavia, il comandante della polizia di Lamu, Leonard Omollo, negò le accuse, indicando che la donna in questione era stata identificata come una turista spagnola che nel frattempo era tornata a casa.<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-africa-27677232|titolo='White Widow': Kenya probes 'Samantha Lewthwaite sighting'|sito=BBC News|data=3 giugno 2014|lingua=Inglese}}</ref>
 
== Anni seguenti ==
Nel [[2014]] l'agenzia di stampa russa Regnum comunicò che la Lewthwaite era stata uccisa in [[Ucraina]] da un cecchino russo. Secondo fonti russe, la Vedova Bianca sarebbe andata a combattere i ribelli filorussi come cecchino e sarebbe stata eliminata durante un combattimento. La notizia, anche se riportata dal [[The Daily Telegraph]], non ottenne mai un riscontro ufficiale in quanto i russi non fornirono mai delle prove al riguardo.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/12/vedova-bianca-jihad-uccisa-in-ucraina_3ec517aa-132d-4072-9250-55600486d0c4.html|titolo=Vedova bianca jihad uccisa in Ucraina|sito=ANSA|data=13 novembre 2014}}</ref>
 
Secondo fonti di intelligence, la Lewthwaite avrebbe eseguito un intervento di chirurgia plastica e sarebbe ingrassata per alterare il suo aspetto.<ref name=":22" /><ref name=":23">{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/terrorismo_vedova_bianca_londra_samantha_lewthwaite-4201060.html?refresh_ce|titolo=Terrorismo, individuata la vedova bianca, la donna più ricercata del mondo: «Pronta a colpire a Londra»|sito=Il Mattino|data=30 dicembre 2018}}</ref>
 
Secondo il quotidiano Mirror Online, i servizi d’intelligence somali scoprirono il coinvolgimento della donna nelle decapitazioni dell’Isis dei giornalisti James Foley e Steven Sotloff e del cooperante David Haines.<ref name=":22" /> Sempre quanto riportato dal quotidiano, un ufficiale dei servizi segreti somali comunicò che erano a conoscenza del fatto che la Lewthwaite fosse circondata da altri jihadisti britannici che svolgerebbero il ruolo di luogotenenti.<ref name=":22" />
 
Nel [[2018]] venne comunicato che secondo alcune fonti vicine all'[[Secret Intelligence Service|MI6]], Samantha Lewthwaite, avrebbe una vasta gamma di contatti nello Yemen dove starebbe compiendo una enorme azione di reclutamento di donne kamikaze e jihadisti per conto di [[Al-Shabaab]].<ref name=":22" /><ref name=":23" /><ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/esteri/individuata-la-vedova-bianca-la-donna-piu-ricercata-al-mondo-responsabile-di-400-morti/|titolo=Individuata la “Vedova bianca”, la donna più ricercata al mondo: “Responsabile di 400 morti”|autore=Antonio Palma|sito=Fanpage.it|data=30 dicembre 2018}}</ref> Sembra anche che recentemente sia stata a [[Dubai]] e, le fonti dell'MI6 temono che stia tramando una serie di nuovi attacchi terroristici su [[Londra]].<ref name=":23" />
 
Nel febbraio del [[2022]] suo zio disse che pensava che fosse morta, mentre due analisti della sicurezza comunicarono che molto probabilmente era protetta in una località remota in Somalia o Tanzania.<ref>{{Cita web|url=https://www.arabnews.com/node/2025301/world|titolo=Uncle of British terrorist Samantha Lewthwaite reckons her to be dead|sito=Arab News|data=15 febbraio 2022|lingua=Inglese}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
 
* Si dice che il personaggio di Susan Helen Danford che funge da antagonista nel film thriller d'azione [[Il diritto di uccidere (film 2015)|Il diritto di uccidere]] (''Eye in the Sky'') sia stato fortemente ispirato dalla Lewthwaite poiché il personaggio è un bianco radicalizzato convertito all'Islam, la moglie di un noto terrorista islamista e un coordinatore di attacchi terroristici.<ref>{{Cita web|url=https://warontherocks.com/2016/04/game-of-drones-reviewing-eye-in-the-sky/|titolo=GAME OF DRONES: REVIEWING “EYE IN THE SKY”|sito=War on the rocks|data=22 aprile 2016|lingua=Inglese}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.scmp.com/culture/film-tv/article/1980340/one-thing-i-am-not-pacifist-eye-skys-gavin-hood-nature-modern|titolo=‘One thing I am not is a pacifist’: Eye in the Sky’s Gavin Hood on nature of modern warfare|sito=SCMP|data=23 giugno 2016|lingua=Inglese}}</ref>
* Il retroscena di uno dei principali antagonisti di [[24: Live Another Day]], Margot Al Hazari (conosciuta nello show come la vedova dello Yorkshire), era parzialmente basato su quello di Lewthwaite.<ref>{{Cita web|url=https://www.nydailynews.com/blogs/channel-surfer/24-live-day-episode-2-recap-jack-bauer-step-slow-chloe-bail-blog-entry-1.1790097|titolo='24: Live Another Day' Episode 2 Recap: Jack Bauer is a step slow, but Chloe is there to bail him out|sito=[[New York Daily News]]|lingua=Inglese}}</ref>
* Il 5 agosto [[2020]] [[Netflix]] pubblica una docu-serie intitolata [[World's Most Wanted]] e dedica alla storia della Lewthwite un episodio: ''Samantha Lewthwaite: La Vedova Bianca''.<ref name=":21" /><ref>{{Cita web|url=https://www.netflix.com/it/title/81013210|titolo=World's Most Wanted|sito=Netflix}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/world-s-most-wanted-6468a8c1|titolo=World's Most Wanted, la docuserie Netflix sui criminali più ricercati|sito=Il quotidiano|data=4 agosto 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gqitalia.it/show/article/worlds-most-wanted-netflix-peggiori-criminali-in-circolazione|titolo=«World's Most Wanted» è la nuova serie Netflix sui peggiori criminali in circolazione|autore=Paloma González|sito=GQ Italia|data=5 agosto 2020}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/av/world-24218189|titolo=Peter Taylor: British woman 'among Nairobi militants'|sito=[[BBC News]]|data=24 settembre 2013|lingua=Inglese}}
* {{Cita web|url=https://www.interpol.int/How-we-work/Notices/Red-Notices/View-Red-Notices#2018-89546|titolo=LEWTHWAITE, SAMANTHA LOUISE - View Red Notices|sito=Interpol|lingua=Inglese}}
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[[Categoria:Studenti della School of Oriental and African Studies]]
[[Categoria:Membri di Al-Shabaab]]