Titoli di studio in Italia: differenze tra le versioni

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I '''titoli di studio in Italia''' sono suddivisi a seconda del ciclo d'istruzione a cui appartengono.
{{da fare}}
La '''laurea''' è un [[titolo accademico]] italiano rilasciato da un università al termine di un ciclo della durata normale di tre anni (da cui la denominazione di "laurea triennale" o "laurea di primo livello" in opposizione alla [[laurea magistrale]] o "di secondo livello") e in corrispondenza dell'ottenimento di 180 [[Crediti Formativi Universitari]].
 
== Educazione d'infanzia ==
Prima della riforma universitaria del 2000 che ha istituito questo grado intermedio nella preparazione universitaria, la laurea poteva essere conseguita al termine di un ciclo di studi della durata di quattro, cinque o sei anni, a seconda della disciplina studiata.
I [[Stato sociale|Servizi sociali]] a carattere educativi non rientrano propriamente nel ciclo di istruzione primaria, ma partecipano, per continuità educativa, alla realizzazione degli obiettivi di istruzione nell'infanzia:
* [[Asilo nido|nido d'infanzia]]<ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.edscuola.it/archivio/norme/leggi/l1044_71.html|titolo=Legge 6 dicembre 1971, numero 1044: Piano per l'istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato|volume=Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 15 dicembre 1971, numero 316|accesso=8 ottobre 2016}}</ref> (per bambini dai 3 mesi ai 3 anni, non obbligatorio);
* sezione primavera<ref>{{Cita web|url=http://archivio.pubblica.istruzione.it/sezioni_primavera.shtml|titolo=Sezioni primavera}}</ref> annessa a nidi d'infanzia o a scuole dell'infanzia (servizio a sperimentazione regionale per bambini dai 2 ai 3 anni, non obbligatoria).
 
== Scuola dell'infanzia ==
Il possesso di questo titolo di studio consente l'accesso a corsi di [[laurea magistrale]], a corsi di [[master]] di primo livello o l'iscrizione, per le professioni che lo richiedono, a specifici [[albo professionale|albi professionali]]. I corsi di laurea sono completamente separati da quelli di laurea magistrale ai quali si accede in genere, ma a discrezione dell'università, previo superamento di un esame di ammissione o secondo alcune condizioni riguardo il numero di anni impiegato al raggiungimento della laurea, del voto finale e simili.
La [[scuola dell'infanzia]] è, in Italia, il primo segmento del percorso di istruzione<ref name=":2">{{Cita web|url=http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ordinamenti/ordinamenti|titolo=Ordinamento delle scuole in Italia|accesso=8 ottobre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160401115433/http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ordinamenti/ordinamenti|dataarchivio=1º aprile 2016}}</ref>. È aperta a tutti i [[Bambino|bambini]] italiani e stranieri, che abbiano un'età compresa fra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31 dicembre, ha durata triennale e non è obbligatoria.
 
Questa scuola concorre allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, e ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative. Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, la scuola dell’infanzia contribuisce alla formazione integrale dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con la scuola primaria<ref>art. 2 legge n. 53 del 28 marzo 2003</ref>.
Durate il corso di laurea di primo livello, lo [[studente]] frequenta una serie di insegnamenti tipici della disciplina del suo corso, ma è generalmente previsto un consistente monte-ore di laboratori a frequenza obbligatoria. Al fine di essere promossonello specifico insegnamento lo studente può dover sostenere un [[esame universitario|esame]] finale (che può essere condotto oralmente con il [[docente]] o per iscritto) o aver sostenuto con successo prove intermedie che suddividono l'esame nel tentativo di spingere gli studenti a studiare durante l'anno e maturare effettivamnte le ore di impegno previsto anche a casa quantificate dai crediti.
 
==Scuola primaria==
È attualmente in corso un dibattito in merito alla qualità della preparazione degli studenti post-riforma: secondo alcuni gli studenti riceverebbero una preparazione più mirata e riuscirebbero a superare più agevolmente i corsi per la presenza di frequenti prove intermedie che li obbligano a studiare in maniera costante durante i corsi. Secondo altri semplicemente la'ttuale impostazione ha semplificato i corsi, abbassando la preparazione.
La [[Scuola primaria in Italia|scuola primaria]] è per bambini dai 6 ai 11 anni gestita dal dirigente scolastico e dagli insegnanti con Laurea Magistrale a Ciclo Unico di 5 anni, LM 85 BIS in Scienze della Formazione Primaria o da diplomati magistrali.
 
==Scuola secondaria di primo grado==
Al termine del corso di laurea, lo studente deve sostenere una prova finale, di fronte ad una commissione di laurea; le università determinano in maniera autonoma le modalità, ma la più frequente è la discussione di una [[tesi di laurea|
La [[scuola secondaria di primo grado]] è per ragazzi dagli 11 ai 14 anni, gestita dal dirigente scolastico e dagli insegnanti con laurea magistrale.
dissertazione]]. Il voto di laurea viene espresso in ''centodecimi'', e la commissione di laurea ha la facoltà di premiare ulteriormente il neolaureato attribuendogli la "lode". Il neolaureato ha diritto al titolo di [[dottore]].
 
Il triennio si conclude con un esame di Stato che permette di conseguire il diploma conclusivo del primo ciclo d'istruzione (in precedenza detta "licenza media", dizione che è rimasta nel linguaggio comune), necessario per l'iscrizione alla Scuola secondaria di secondo grado.
==Origini==
 
'''Da scrivere'''
Il titolo di studio conclusivo del primo ciclo corrisponde al livello EQF1 del [[quadro europeo delle qualifiche]].
==La riforma del 2000==
 
La riforma universitaria del [[2000]] ha modificato radicalmente il significato di questo titolo accademico, allineando il sistema universitario italiano a quello del resto dell'[[Unione Europea]] e negli [[Stati Uniti d'America]], prevedendo un gradino intermedio nell'alta formazione dei cittadini.
==Scuola secondaria di secondo grado==
Secondo l'attuale legislazione, sono presenti tre diplomi conclusivi di [[scuola secondaria di secondo grado]]:<ref>{{cita web|http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/9fa51d76-2e18-4c95-b6ad-9457e1ab2021/nuovi_istituti_tecnici_professionali_2011.pdf|Nuovi istituti tecnici professionali|02-03-11}}</ref>
*diploma di istruzione liceale
*diploma di istruzione tecnica
*diploma di istruzione professionale
Al termine del primo biennio dell'istruzione secondaria di secondo grado, ovvero all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, avviene la certificazione delle competenze, che corrisponde al livello EQF2 del [[quadro europeo delle qualifiche]].
 
Il titolo di studio conclusivo del secondo ciclo corrisponde al livello EQF4 del [[quadro europeo delle qualifiche]].
 
A fianco della scuola secondaria di secondo grado, di gestione statale, esiste il sistema di [[Formazione professionale|istruzione e formazione professionale]]<ref>{{Cita web|url=https://miur.gov.it/istruzione-e-formazione-professionale|titolo=Istruzione e formazione professionale|sito=Mi - Ministero dell'istruzione|lingua=it-IT|accesso=2022-09-03}}</ref> (IeFP), di gestione regionale, divenuto ordinamentale nel 2011. È consentito l'accesso agli IeFP a tutti coloro siano in possesso di un diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione. Il percorso IeFP rilascia i seguenti titoli:
 
* qualifica professionale, al termine di un percorso triennale
* diploma professionale, al termine di un ulteriore quarto anno
 
Anche gli IeFP possono concorrere a soddisfare l'obbligo dei dieci anni di istruzione.
 
===Diploma di istruzione liceale===
Il diploma di istruzione liceale si articola in diversi indirizzi a seconda del tipo di liceo:<ref>{{cita web|http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/doc/07_Tabella_corrispondenze_dei_titoli_di_studio_allegato_L.pdf|Corrispondenza dei titoli di studio|02-03-11}}</ref>
 
{| class="wikitable"
|-
! colspan="2" | Ordinamento previgente
! colspan="2" | Nuovo ordinamento
|-
! style="width:20%;" | Liceo
! style="width:30%;" | Titolo
! style="width:20%;" | Liceo
! style="width:30%;" | Titolo
|-
|
[[Liceo artistico]]
*Tradizionale
*Progetto Michelangelo
*Progetto Leonardo
*Sperimentazione Brocca "liceo d'arte"
[[Istituto d'arte]]
*Tradizionale
*Progetto Michelangelo
||
Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo artistico (ad indirizzo)
*Liceo artistico
*Progetto Michelangelo
*Progetto Leonardo
*Liceo d'arte Brocca
*Arte applicata
*Arte applicata - Progetto Michelangelo
||
Liceo artistico
||
Diploma di liceo artistico (ad indirizzo)
*Arti figurative
*Architettura e ambiente
*Design
*Audiovisivo e multimediale
*Grafica
*Scenografia
|-
| [[Liceo classico]]
||Maturità classica
||
Liceo classico
||
Diploma di liceo classico
|-
| [[Liceo linguistico]]
||
Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo linguistico
||
Liceo linguistico
||
Diploma di liceo linguistico
|-
|
[[Liceo musicale e coreutico]]<br />[[Liceo musicale]]<br />[[Liceo coreutico]]
||
Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo artistico - Sperimentazione musicale e/o coreutica
||
[[Liceo musicale e coreutico]]
||
Diploma di liceo musicale e coreutico (ad indirizzo)
*Musicale
*Coreutico
|-
| [[Liceo scientifico]]
|| Maturità scientifica
|| Liceo scientifico
|| Diploma di liceo scientifico (ad indirizzo)
*Tradizionale
*Opzione Matematico
*Opzione Scienze Applicate
*Sezione a Indirizzo Sportivo
|-
|Liceo pedagogico sociale
Liceo psico-socio pedagogico
 
Liceo scienze sociali
|| Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo magistrale - quinquennale || [[Liceo delle scienze umane]]
|| Diploma di liceo delle scienze umane (ad indirizzo)
*Tradizionale
*Opzione Economico Sociale
|}
 
===Diploma di istruzione tecnica===
{{vedi anche|Istituto tecnico}}
 
===Diploma di istruzione professionale===
{{vedi anche|Istituto professionale}}
 
==Istruzione superiore==
L'istruzione superiore è suddivisa secondo l'attuale ordinamento in
 
* [[università in Italia|università]]
* [[alta formazione artistica e musicale]]
 
Il [[quadro europeo delle qualifiche]] permette la comparazione dei titoli di studio italiani, tra cui quelli superiori, con quelli esteri.
 
===Università===
Il seguente Quadro dei Titoli Italiani dell'[[Istruzione superiore]] è quello attualmente in vigore, a seguito della riforma degli ordinamenti didattici del 1999, e ulteriormente affinata, per quanto riguarda la definizione dei cicli e delle [[classi dei corsi di studio]], nel 2004:
 
{| class="wikitable"
|-
! Cicli !! Ordinamento previgente (1990)<ref>L. 19 novembre 1990, n.341, in materia di "Riforma degli ordinamenti didattici universitari.", consultabile [http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/l341-90.htm qui]</ref>!! Ordinamento previgente (1999) !! Nuovo ordinamento (2004)<ref name="NO">{{cita web|1=http://www.quadrodeititoli.it/index.aspx?IDL=1|2=Quadro dei Titoli Italiani dell'Istruzione Superiore|3=11-02-11|dataarchivio=23 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110323064817/http://www.quadrodeititoli.it/index.aspx?IDL=1|urlmorto=sì}}</ref> (attuale)
|-
| '''1° ciclo''' ||
*Diploma universitario
*Diploma di scuole dirette ai fini speciali (SDFS)
||
*Laurea
||
*[[Laurea]]
|-
| '''2° ciclo''' ||
*Diploma di laurea
||
*Laurea specialistica
||
*[[Laurea magistrale]]
|-
| '''3° ciclo''' ||
*Dottorato di ricerca
*Diploma di specializzazione
||
*Dottorato di ricerca
||
*[[Dottorato di ricerca]]
|-
| '''Altri titoli''' ||
||
*Master universitario
||
*[[Diploma di specializzazione]]
*[[Master universitario|Master universitario di primo livello]]
*[[Master universitario|Master universitario di secondo livello]]
*[[Diploma di perfezionamento]]
|}
 
===Alta formazione artistica, musicale e coreutica===
 
{| class="wikitable"
|-
! Cicli !! Ordinamento previgente<ref name="VO">{{cita web|1=http://www.quadrodeititoli.it/titolistudio.aspx?IDL=1|2=Quadro dei Titoli del precedente Ordinamento|3=11-02-11|dataarchivio=24 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110324125125/http://www.quadrodeititoli.it/titolistudio.aspx?IDL=1|urlmorto=sì}}</ref>!! Nuovo ordinamento (2008)<ref name="NO" />
|-
| '''1° ciclo''' ||
*Diploma di Conservatorio
*Diploma di Istituto Musicale Pareggiato
*Diploma dell'Accademia di Belle Arti
*Diploma di Istituto Superiore delle Industrie Artistiche (ISIA)
*Diploma dell'Accademia Nazionale di Danza
*Diploma dell'Accademia Nazionale di Arte Drammatica
||
*Diploma accademico di primo e secondo livello (Legge, 24/12/2012 n° 228 articolo 107, G.U. 29/12/2012)
|-
| '''2° ciclo''' ||
||
*Diploma accademico di secondo livello
|-
| '''3° ciclo''' ||
||
*Diploma accademico di formazione alla ricerca
|-
| '''Altri titoli''' ||
||
*Diploma accademico di specializzazione (I)
*Diploma accademico di specializzazione (II)
*Diploma di perfezionamento o Master (I)
*Diploma di perfezionamento o Master (II)
|}
 
Il ''[[diploma di laurea]]'', dalla durata minima di 4 anni e massima di 6, a seconda degli indirizzi, rappresentava il secondo grado universitario e per accedervi era necessario semplicemente un diploma di scuola superiore. Il corso di laurea era prettamente professionale e molto simile all'attuale laurea magistrale a ciclo unico. Sono attualmente equiparati alle nuove lauree magistrali ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici.
 
La laurea è il titolo che l'università italiana rilascia al termine del primo ciclo previsto dalla convenzione del [[processo di Bologna]] e si consegue di norma in tre [[Anno accademico|anni accademici]]. In realtà, come sancito {{chiarire|da una sentenza del Tar Puglia sez. Lecce (ordinanza 25 maggio 2005, n. 491) e dal Consiglio di Stato (Registro Ordinanza:/ 4427/05) e ribadito da una circolare ministeriale|quali?}}, il concetto di durata normale è innovativo rispetto a quello di durata legale, poiché fa riferimento al tempo impiegato di norma dallo studente a tempo pieno medio: in ogni caso, è l'ottenimento dei 180 [[Crediti Formativi Universitari]] previsti dal piano di studi l'unico metro in base al quale dev'essere conferito il titolo.
 
Durante il corso di laurea lo [[studente]] ha una rosa di insegnamenti e, ove previsti, laboratori a frequenza obbligatoria e [[Tirocinio formativo e di orientamento|tirocini formativi e di orientamento]]. Al fine di essere promosso nello specifico insegnamento lo studente deve sostenere un [[esame universitario|esame]] finale (che può essere condotto oralmente con il [[docente]] e/o per iscritto) o aver sostenuto con successo, ove previste, prove intermedie che suddividono l'esame nel tentativo di spingere gli studenti a studiare durante l'anno e maturare effettivamente le ore di impegno previsto anche a casa quantificate dai crediti.
 
Il ''[[diploma universitario]]'', dalla durata media di tre anni, è stato poi sostituito dalla laurea triennale, dalla stessa durata.
 
===Storia===
{{S sezione|storia|università}}
 
In base al Decreto interministeriale 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 agosto 2004 n.196, i diplomi di laurea pre-riforma 1999 sono equiparati alle nuove lauree specialistiche (ora magistrali) ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici.
 
All'estero, lo Stato Italiano non è riuscito a difendere il valore delle lauree italiane vecchio ordinamento, che se di nominali 4 anni vengono riconosciute come equivalenti ad un BA di 180 ECTS (con alcune decine di crediti del quarto anno accantonati, anche se spendibili per ulteriori studi).{{Citazione necessaria}}
Tra i paesi che riconoscono automaticamente il livello di MA alle lauree quadriennali italiane troviamo, per esempio, la [[Finlandia]] (anche se a soli fini lavorativi e non accademici).{{Citazione necessaria}}
 
Il primo marzo 2007 è stata presentata una interrogazione parlamentare, a cura dell'on. [[Arnold Cassola]] (Verdi), che invita il Governo italiano a riesaminare la questione, chiedendo - tra le altre cose - se le autorità italiane abbiano fatto e stiano facendo tutto il possibile per salvaguardare il valore delle lauree italiane "vecchio ordinamento" all'estero.<ref>http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed117/pdfbt59.pdf</ref>. Caduto il governo nel [[2008]], l'interpellanza è stata ripresentata il 2 novembre [[2010]] dall'on. [[Claudio Micheloni]] (PD), ma senza produrre alcun risultato (risulta ufficialmente, da allora, "in corso di discussione".<ref>[http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=31076&stile=6&highLight=1 4/03981 : SENATO - ITER ATTO<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel 2009 la questione è approdata anche alla [[Commissione europea]] di Bruxelles, dando al problema una risonanza europea. La Commissione ha però dichiarato che "la materia rimane di esclusiva pertinenza degli stati membri".<ref>Vedi sito del Coordinamento per il Giusto Riconoscimento delle Lauree italiane in Europa, abbreviato COGIVALE: {{cita web |url=http://www.toscananostra.eu/COGIVALE/ |titolo=Copia archiviata |accesso=17 ottobre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101017042148/http://www.toscananostra.eu/COGIVALE/ |dataarchivio=17 ottobre 2010 }}</ref>.
 
===La riforma===
La riforma universitaria varata in applicazione della legge 127/1997 ha modificato radicalmente il significato di questo titolo accademico, allineando il sistema universitario italiano a quello del resto dell'[[Unione europea]] e negli [[Stati Uniti d'America]], prevedendo un gradino intermedio nell'alta formazione dei cittadini.
Fra le ragioni: l'anzianità elevata dei neolaureati italiani rispetto alla media europea (28-30 anni contro 20-21), il problema di promuovere la formazione interna nelle [[impresa|aziende]] a tale età, il fallimento di molte carriere scolastiche con un'elevata percentuale di rinunce agli studi nei primi anni.
 
L'introduzione dell'autonomia universitaria ha favorito un'ampia diversificazione dell'offerta formativa. L'introduzione interna del sistema dei crediti, prima utilizzato solo per gli scambi internazionali, semplifica il riconoscimento degli studi svolti in università straniere, autonomamente o tramite gli stessi programmi di scambio (Socrates azione Erasmus, Alpha, Tempus, OverSeas etc.).
L'introduzione di un livello intermedio ha moltiplicato il numero delle lauree conseguibili e la possibilità di scelta nel piano degli studi e di personalizzare il [[curriculum vitae]] con [[stage]] e scambi all'estero (es. col [[programma Erasmus]]), con la facilitazione del riconoscimento dei crediti.
 
La diversificazione dei titoli di studio rilasciati dalle università (due livelli di laurea e tre tipologie di corsi post lauream) consente agli studenti di diversificare e personalizzare il proprio percorso formativo.
 
La laurea dà accesso ai corsi di [[Master universitario|master di I livello]] e ai corsi di [[Laurea magistrale]]. I criteri di accesso ai corsi di laurea magistrale sono definiti dagli organi collegiali competenti delle singole università. I regolamenti della maggior parte di questi corsi consentono in linea teorica l'accesso ai possessori di qualsiasi laurea, ma escludono di fatto i possessori di lauree di àmbiti disciplinari differenti in quanto fissano un ammontare massimo in crediti del debito formativo da calcolare all'accesso.
 
== Equipollenza == <!-- QUI PUNTA UN REDIRECT -->
L’'''equipollenza dei titoli di studio''' esteri, scolastici o accademici, è l'esito della procedura mediante la quale l'autorità competente determina l'equivalenza, a tutti gli effetti giuridici, di un [[titolo di studio]] conseguito all'estero con un determinato titolo presente nell'ordinamento italiano.
 
=== Procedure di equipollenza ===
 
Le procedure di equipollenza prevedono generalmente una valutazione completa del titolo estero ed una comparazione del percorso di studi svolto con il corrispondente percorso di studi italiano.
 
Le autorità competenti sono:
* gli Uffici scolastici provinciali per i titoli di studio pre-universitari
* le [[Università]] per le Lauree
* il [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca]] per i titoli di [[dottorato]] (Ph.D.)
* il [[Ministero della giustizia]]
 
In generale, la documentazione da produrre comprende:
* il titolo originale, opportunamente legalizzato e tradotto
* il certificato degli esami sostenuti (o delle materie di studio), con le relative valutazioni, legalizzato e tradotto
* il programma analitico di studio, legalizzato e tradotto
* la [[dichiarazione di valore]] in Loco rilasciata dalla sede [[Consolato_(diplomazia)|consolare]] italiana nel Paese in cui il titolo è stato conseguito (tale documento non è richiesto per i titoli conseguiti negli Stati membri dell'Unione Europea, dello Spazio economico europeo, e nella Confederazione svizzera).
 
Per quanto riguarda i titoli pre-universitari ed i dottorati, l'equipollenza può essere richiesta solo dai cittadini italiani o [[Comunità_europea|comunitari]].
 
Ricevuta l'istanza, l'autorità competente può decidere di riconoscere in toto o solo in parte il curricolo degli studi svolti, disponendo, se ritenuto opportuno, eventuali esami integrativi. In generale è comunque richiesta una prova di competenza della [[lingua italiana]].
 
=== Equivalenza ai soli fini concorsuali ===
 
I cittadini comunitari in possesso di Titoli conseguiti all'estero che intendono partecipare ai concorsi pubblici, possono richiedere che i titoli siano dichiarati "equivalenti ai fini concorsuali" ad un determinato Titolo di studio italiano, senza la necessità di ottenere l'equipollenza accademica o scolastica.
 
Si tratta di una forma di equipollenza ridotta, valida solo ed esclusivamente per la partecipazione al concorso oggetto della richiesta.
 
La procedura di valutazione è decisamente più snella e prevede una valutazione generale del titolo estero e non una analisi dettagliata del percorso di studio. L'iter si conclude nell'arco di un mese o poco più.
 
Possono essere valutati sia i titoli di scuola media superiore che i titoli universitari, a seconda del titolo di accesso previsto dal bando di concorso a cui si intende partecipare. Ad esempio, se il bando di concorso prevede un diploma di istruzione tecnica, è possibile richiedere la valutazione di titoli di scuola media superiore conseguiti all'estero assimilabili al titolo italiano richiesto.
 
L'autorità competente è la Presidenza del Consiglio, Dipartimento per la funzione pubblica, in accordo con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
 
L'equivalenza viene attestata mediante [[decreto]] della [[presidenza del Consiglio dei ministri]] (d.p.c.m.) ed ha valore esclusivamente per il bando di concorso per cui è stata rilasciata, non può quindi essere utilizzata in contesti diversi (ad esempio non permette l'iscrizione ad [[albo professionale|albi professionali]]).
 
=== Riconoscimento professionale ===
In alternativa all'equipollenza accademica o scolastica, e limitatamente al loro utilizzo quali titoli di abilitazione alle professioni regolamentate, i titoli di studio esteri possono altresì essere riconosciuti ai fini professionali. Questo tipo di riconoscimento non assimila il titolo estero ad un titolo dell'ordinamento italiano, ma lo dichiara titolo professionale abilitante all'esercizio della professione in Italia.
 
Tale procedura è particolarmente indicata a coloro che sono in possesso di titoli conseguiti nell'Unione Europea ed intendono esercitare in Italia professioni regolamentate (es. avvocato, [[agronomo| dottore agronomo]], ingegnere, dottore commercialista, medico, infermiere, insegnante, ecc.). Per i cittadini comunitari in possesso di titoli comunitari è sufficiente presentare al Ministero competente copia autocertificata del proprio titolo di studio, la relativa traduzione e la "Dichiarazione di Conformità alla Direttiva 2005/36/CE" rilasciata dall'Autorità dello Stato che ha rilasciato il titolo professionale.
 
La procedura è espletata in un tempo massimo di 120 giorni e si conclude, in caso positivo, con la pubblicazione del decreto di riconoscimento nella Gazzetta Ufficiale. Il titolo così riconosciuto abilita alla professione e permette, se previsto, l'accesso all'albo professionale corrispondente. I Titoli riconosciuti abilitanti all'insegnamento permettono l'accesso alle graduatorie provinciali ad esaurimento per la classe di concorso riconosciuta.
 
=== Controversia riguardante il riconoscimento professionale degli insegnanti ===
 
È stata presentata una formale denuncia alla [[Commissione europea]] (prot. CHAP(2009)00199) per quanto riguarda l'applicazione della direttiva 2005/36/CE da parte del Ministero dell'Istruzione per la professione di docente. Infatti il Ministero dell'Istruzione ha previsto che anche i docenti in possesso di qualifica professionale conseguita negli Stati dell'Unione Europea, e riconosciuta con provvedimento formale del Ministero stesso, possano accedere alla III fascia delle graduatorie ad esaurimento e alla II fascia delle graduatorie di istituto, in osservanza del dettato comunitario.
 
Tuttavia, in contrasto con il dettato della citata direttiva che prevede (art. 4) che ''“Il riconoscimento delle qualifiche professionali da parte dello Stato membro ospitante permette al beneficiario di accedere in tale Stato membro alla stessa professione per la quale è qualificato nello Stato membro d'origine '''e di esercitarla alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato membro ospitante'''.”'', il trattamento destinato ai docenti in possesso di qualifica professionale conseguita in Europa differisce da quello riservato agli abilitati in Italia poiché solo a questi ultimi è applicato un bonus di trenta punti in graduatoria che non viene applicato agli aspiranti in possesso della qualifica professionale conseguita in un altro Stato membro e riconosciuta dal MIUR.
 
In data 30 ottobre 2010 la Commissione Europea ha avviato una [[procedura di infrazione]] nei confronti dell'Italia (procedura n. 4038 del 2010) per non corretto recepimento della Direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. Discriminazione in graduatoria fra i titoli conseguiti in Italia e titoli conseguiti in altri Stati membri. Attualmente la procedura è nella fase di messa in mora ai sensi dell'Art. 258 TFUE (ex art. 226 TCE).
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Stuart Woolf, "On University Reform in Italy: Contradictions and Power Relations in Structure and Function", in ''Minerva'', 41, 2003, pp.&nbsp;347–363
 
== Voci correlate ==
* [[Consiglio nazionale degli studenti universitari]]
* [[Diploma]]
* [[Dottorato di ricerca]]
* [[Laurea]]
* [[Istruzione in Italia]]
* [[Master universitario]]
* [[Titolo di studio]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20101017042148/http://www.toscananostra.eu/COGIVALE/#interrogazione Interpellanza parlamentare valore laurea all'estero] - Mancata difesa delle lauree italiane "vecchio ordinamento" all'estero
 
{{Istruzione in Italia}}
Le lauree specialistiche sono equiparate legalmente alle lauree del Vecchio Odinamento, mentre le triennali ai vecchi diplomi che ora non esistono più; il cambiamento è nelle modalità d'esame, nei programmi dei corsi, nella lista di esami da sostenere. Le triennali solitamente prevedono un orientamento propedeutico alla laurea specialistica e uno professionalizzante con tirocinio in azienda, a volte con prospettiva dinserimento.
{{Università in Italia}}
E' in vigore l'apertura delle facoltà, come già prima era aperto dalle scuole superiori l'accesso a qualsiasi facoltà universitaria. Così estremizzando può accedere alla lauea specialistica in ingegneria chi ha una laurea triennale in lettere e, viceversa, a chi ha una laurea riennale non è garantito l'accesso a una specializzazione, almeno nel suo ramo.
{{Titoli accademici in Italia}}
{{Portale|istruzione|italia|università}}
 
[[Categoria:Titoli di studio]]
==Università e azienda==
[[Categoria:Istruzione in Italia]]
Stenta ancora a diffondersi il binomio [[università]]-[[impresa]] tipico del modello anglosassone dove gli studenti trascorrono periodi da 3 a 6 mesi intercalati in tre o più stages nel triennio, e dove l'impresa finanzia l'università e talora invia lì i suoi dipendenti per la formazione, che consente un'inserimento post-laurea molto meno tramautico e lento nel mondo del lavoro, con mansioni non dequalificanti e attinenti agli studi svolti.
[[Categoria:Università in Italia]]
[[Categoria:Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca|Università]]