Andrzej Frycz Modrzewski: differenze tra le versioni

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{{quotecitazione|Senza le leggi non ci può essere la vera libertà.|Andrzej Frycz Modrzewski, ''De legibus''}}
{{Bio
|Nome = Andrzej Frycz
|Cognome = Modrzewski
|PostCognomeVirgola = in [[lingua latina|Latinolatino]] '''Andreas Fricius Modrevius'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Wolbórz
|GiornoMeseNascita = 20 settembre
|AnnoNascita = 1503
|LuogoMorte = -
|GiornoMeseMorte = -
|AnnoMorte = 1572
|Epoca = 1500
|Attività = filosofo
|Attività2 = teologo
|Attività3 = scrittore
|Epoca = 1500
|Nazionalità = polacco
|PostNazionalità =   definito nel [[XIX secolo]] ''il padre della [[Democraziademocrazia]] in Polonia''
|Immagine = Andrzej Frycz Modrzewski.JPG
}}
==Biografia==
Nato a [[Wolbórz]], un piccolo paesino della [[Polonia]] centrale, vicino la città di [[Piotrków Trybunalski]], da un certo Jakub Modrzewski ([[1477]]-[[1529]]), di professione mercante, crebbe negli ambiti dell'alta [[borghesia]], al contrario di molti altri autori dell'epoca, come [[Filip Callimachus]] o [[Fabian Birkowski]], che venivano dalla [[nobiltà]]. Ottenne il titolo di ''advocatus'' di Wolbórz, dopo aver studiato a [[Università Jagellonica|Cracovia]]. Fu poi al servizio di un certo Jan Łaski ([[1456]]-[[1531]]), che era stato segretario del [[Casimiro IV di Polonia|Re Casimiro IV]] sino al [[7 giugno]] [[1492]], data della morte del sovrano, dal [[1508]] al [[1510]] [[vescovo coadiutore]] di [[Leopoli]] (che all'epoca faceva parte della [[Polonia]]) e infine [[arcivescovo]] di [[Gniezno]], città situata nel [[Voivodato della Grande Polonia]]. Lavorando per Łaski, si appassionò di [[Teologia]]. Lavorò poi per il figlio, Łaski detto ''il giovane''.
 
== Biografia ==
Visse per un po' di tempo in [[Germania]], dove approfondì le proprie conoscenze teologiche alla Martin-Luther-Universität Halle-[[Wittenberg]] (che ovviamente all'epoca non si chiamava così) e dove conobbe [[Martin Lutero]], padre del [[Protestantesimo]], e altri illustri teologi. Pare che incontrò anche il grande [[Erasmo da Rotterdam]], forse il maggior teologo dell'epoca.
Nato a [[Wolbórz]], un piccolo paesino della [[Polonia]] centrale, vicino laalla città di [[Piotrków Trybunalski]], da un certo Jakub Modrzewski ([[1477]]-[[1529]]), di professione mercante, crebbe negli ambiti dell'alta [[borghesia]], al contrario di molti altri autori dell'epoca, come [[Filip Callimachus]] o [[Fabian Birkowski]], che venivano dalla [[nobiltà]]. Ottenne il titolo di ''advocatus'' di Wolbórz, dopo aver studiato a all'[[Università Jagellonica|]] di [[Cracovia]]. Fu poi al servizio di un certo Jan Łaski ([[1456]]-[[1531]]), che era stato segretario deldi re [[Casimiro IV di Polonia|Re Casimiro IV]] sino al [[7 giugno]] [[1492]], data della morte del sovrano, dal [[1508]] al [[1510]] [[vescovo coadiutore]] di [[Leopoli]] (che all'epoca faceva parte della [[Polonia]]) e infine [[arcivescovo]] di [[Gniezno]], città situata nel [[Voivodato della Grande Polonia]]. Lavorando per Łaski, si appassionò di [[Teologiateologia]]. Lavorò poi per il figlio, Łaski detto ''il giovane''.
 
Visse per un po' di tempo in [[Germania]], dove approfondì le proprie conoscenze teologiche alla Martin-Luther-Universität Halle-[[Wittenberg]] (che ovviamente all'epoca non si chiamava così) e dove conobbe [[Martin Lutero]], padre del [[Protestantesimoprotestantesimo]], e altri illustri teologi. Pare che incontrò anche il grande [[Erasmo da Rotterdam]], forse il maggior teologo dell'epoca.
Tornato in [[Polonia]] nel [[1541]], divenne nel [[1547]] membro della corte del [[Sigismondo II Augusto di Polonia|Re Sigismondo II]], poi, nel [[1553]], tornò al paese natale. Tuttavia l'accoglienza non fu delle migliori, poiché la comunità era fortemente legata al [[Cattolicesimo]], mentre Modrzewski era vicino al [[Calvinismo]] e alle predicazioni di [[Giovanni Calvino]], che imprudentemente volle insegnare ai giovani. Fu accusato di [[eresia]], ma non poté esser condannato perché il Re stesso intervenne con una lettera chiedendo la sua salvezza. Si presuppone dunque che sia morto per cause naturali e non sul rogo come [[Giordano Bruno]] e tanti altri teologi e filosofi incompresi.
 
Tornato in [[Polonia]] nel [[1541]], divenne nel [[1547]] membro della corte deldi re [[Sigismondo II Augusto di Polonia|Re Sigismondo II]], poi, nel [[1553]], tornò al paese natale. Tuttavia l'accoglienza non fu delle migliori, poiché la comunità era fortemente legata al [[Cattolicesimocattolicesimo]], mentre Modrzewski era vicino al [[Calvinismocalvinismo]] e alle predicazioni di [[Giovanni Calvino]], che imprudentemente volle insegnare ai giovani. Fu accusato di [[eresia]], ma non poté esser condannato perché il Re stesso intervenne con una lettera chiedendo la sua salvezza. Si presuppone dunque che sia morto per cause naturali e non sul rogo come [[Giordano Bruno]] e tanti altri teologi e filosofi incompresi.
==Opera e pensiero==
[[Immagine:Emendanda.jpg|right|thumb|270px]]
===Pensiero===
Avendo studiato le grandi culture classiche e in particolare il [[diritto latino]], Modrzewski ne prese spunto per rinnovare la società, per essere come i grandi riformatori dell'epoca, ma non per abbattere il sistema della [[Chiesa cattolica]], nonostante fosse [[Calvinismo|calvinista]]. Nonostante le buone intenzioni, non riuscì a ottenere grandi risultati sotto questo aspetto, ma l'efficacia delle sue orazioni e gli studi dedicatogli durante [[Illuminismo]] e [[Romanticismo]] fecero sì che meritasse l'appellativo di ''padre della Democrazia in Polonia''.
 
== Opera e pensiero ==
Modrzewski è ricordato soprattutto per aver sostenuto la fondazione di una [[Monarchia]] forte, che si facesse garante dei diritti di tutti, nobili e poveri, mercanti e braccianti. Non voleva quindi né la [[Repubblica]] né tantomeno la [[lotta di classe]]. Fu accanito sostenitore dell'uguaglianza di tutti di fronte alla [[Legge]] - su questo argomento è interamente dedicato il primo libro della sua opera ''De republica emendanda'': il ''Lascius sive de poena homicidii''. Ha inoltre sostenuto le proteste dei contadini contro i salari troppo bassi e l'eccessivo sfruttamento da parte dei [[feudo|feudatari]]: secondo Modrzewski, inoltre, tutti i terreni dovevano essere delle città (e quindi del Re), casomai gestiti dai nobili: non di loro proprietà.
[[File:Andreae Fricii Modreuij Commentariorum de Republica emendanda Libri quinque 1554 (46355727) (cropped).jpg|thumb|upright=1.2]]
 
=== Pensiero ===
Richiese una maggiore attenzione verso la [[cultura]], lo studio del [[Diritto]] e della [[Teologia]], ma di tante richieste Re Sigismondo II, che comunque aveva subito il fascino della sua cultura, non ne volle realizzare nemmeno una.
Avendo studiato le grandi culture classiche e in particolare il [[diritto latino]], Modrzewski ne prese spunto per rinnovare la società, per essere come i grandi riformatori dell'epoca, ma non per abbattere il sistema della [[Chiesa cattolica]], nonostante fosse [[Calvinismo|calvinista]]. Nonostante le buone intenzioni, non riuscì a ottenere grandi risultati sotto questo aspetto, ma l'efficacia delle sue orazioni e gli studi dedicatogli durante [[Illuminismoilluminismo]] e [[Romanticismoromanticismo]] fecero sì che meritasse l'appellativo di ''padre della Democrazia in Polonia''.
 
Modrzewski è ricordato soprattutto per aver sostenuto la fondazione di una [[Monarchiamonarchia]] forte, che si facesse garante dei diritti di tutti, nobili e poveri, mercanti e braccianti. Non voleva quindi né la [[Repubblicarepubblica]] né tantomeno la [[lotta di classe]]. Fu accanito sostenitore dell'uguaglianza di tutti di fronte alla [[Leggelegge]] - su questo argomento è interamente dedicato il primo libro della sua opera ''De republica emendanda'': il ''Lascius sive de poena homicidii''. Ha inoltre sostenuto le proteste dei contadini contro i salari troppo bassi e l'eccessivo sfruttamento da parte dei [[feudoFeudo|feudatari]]: secondo Modrzewski, inoltre, tutti i terreni dovevano essere delle città (e quindi del Rere), casomai gestiti dai nobili: non di loro proprietà.
Riguardo la [[Chiesa]], ha sostenuto che dovesse modernizzarsi e restare aperta alle altre possibili interpretazioni della [[Bibbia]]. Oggi lo ricordiamo soprattutto per questo.
 
Richiese una maggiore attenzione verso la [[cultura]], lo studio del [[Dirittodiritto]] e della [[Teologiateologia]], ma di tante richieste Re Sigismondo II, che comunque aveva subito il fascino della sua cultura, non ne volle realizzare nemmeno una.
===Opera===
Le sue opere più importanti e, forse, le uniche pervenuteci, sono racchiuse nella raccolta ''De republica emendanda'', trattato strutturato in cinque libri. I primi tre furono pubblicati a [[Cracovia]] nel [[1551]], gli altri due a [[Basilea]], in [[Svizzera]], patria del [[Calvinismo]], nel [[1553]]. Costituiscono il più importante contributo [[Teologia|teologico]] di un autore [[Polonia|polacco]] del [[XVI secolo]] e, forse, di tutti i tempi.
 
Riguardo laalla [[Chiesa (comunità)|Chiesa]], ha sostenuto che dovesse modernizzarsi e restare aperta alle altre possibili interpretazioni della [[Bibbia]]. Oggi lo ricordiamo soprattutto per questo.
Il primo di questi cinque libri, il ''Lascius sive de poena homicidii'' (in [[lingua polacca|Polacco]] ''Łaski albo o karze za mężobójstwo''), Modrzewski ([[lingua latina|latinizzatosi]] '''Modrevius''') critica la disuguaglianza delle classi sociali di fronte alla [[Legge]]: infatti riporta che, mentre chi era [[omicidio|colpevole di aver ucciso]] un [[nobiltà|nobile]] era condannato ad una [[sanzione]] di 120 grzywna, alla [[decapitazione]] o all'[[esilio]], chi uccideva un contadino, un artigiano o un disoccupato doveva pagarne al massimo 10; se era nobile l'uccisore, allora il [[processo]] non si faceva.
 
=== Opera ===
====Libri del ''De republica emendanda''====
Le sue opere più importanti e, forse, le uniche pervenuteci, sono racchiuse nella raccolta ''De republica emendanda'', trattato strutturato in cinque libri. I primi tre furono pubblicati a [[Cracovia]] nel [[1551]], gli altri due a [[Basilea]], in [[Svizzera]], patria del [[Calvinismocalvinismo]], nel [[1553]]. Costituiscono il più importante contributo [[Teologia|teologico]] di un autore [[Polonia|polacco]] del [[XVI secolo]] e, forse, di tutti i tempi.
* ''De moribus'' (''Riguardo le tradizioni'')
* ''De legibus'' (''Riguardo le leggi'')
* ''De bello'' (''Riguardo la guerra'')
* ''De Ecclesia'' (''Riguardo la Chiesa'')
* ''De schola'' (''Riguardo l'istruzione'')
 
Il primo di questi cinque libri, il ''Lascius sive de poena homicidii'' (in [[linguaLingua polacca|Polaccopolacco]] ''Łaski albo o karze za mężobójstwo''), Modrzewski ([[linguaLingua latina|latinizzatosi]] '''Modrevius''') critica la disuguaglianza delle classi sociali di fronte alla [[Leggelegge]]: infatti riporta che, mentre chi era [[omicidioOmicidio|colpevole di aver ucciso]] un [[nobiltàNobiltà|nobile]] era condannato ad una [[sanzione]] di 120 grzywna, alla [[decapitazione]] o all'[[esilio]], chi uccideva un contadino, un artigiano o un disoccupato doveva pagarne al massimo 10; se era nobile l'uccisore, allora il [[Processo (diritto)|processo]] non si faceva.
==Curiosità==
{{curiosità}}
*Da Modrzewski discendono il Presidente della Polonia [[Lech Kaczyński]], di [[conservatori|tendenze conservatrici]], il Primo Ministro [[Jarosław Kaczyński]], fratello gemello del primo, e la Principessa Mathilde, Duchessa di Brabant.
 
==== Libri del ''De republica emendanda'' ====
==Collegamenti esterni==
* ''De moribus'' (''Riguardo lealle tradizioni'')
*{{pl}}[http://www.sbc.org.pl/dlibra/docmetadata?id=8521&from=latest Władysław Knapiński, ''Andrzej Frycz Modrzewski pisarz wieku XVI jako teolog'', Warszawa 1881]
* ''De legibus'' (''Riguardo lealle leggi'')
* ''De bello'' (''Riguardo laalla guerra'')
* ''De Ecclesia'' (''Riguardo laalla Chiesa'')
* ''De schola'' (''Riguardo lall'istruzione'')
 
== Bibliografia ==
* [[Jan Władysław Woś]], ''L'idea della pace e della guerra nel 3° libro del “De Republica emendanda” di Andreas Fricius Modrevius'', “Rivista di Filosofia Neo-scolastica”, anno 61 (1969), fasc. 1, pp. 88–94.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{pl}}[cita web|url=http://www.sbc.org.pl/dlibra/docmetadata?id=8521&from=latest |titolo=Władysław Knapiński, ''Andrzej Frycz Modrzewski pisarz wieku XVI jako teolog'', Warszawa 1881]|lingua=pl|accesso=14 dicembre 2008|dataarchivio=1 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090201013250/http://www.sbc.org.pl/dlibra/docmetadata?id=8521&from=latest|urlmorto=sì}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cristianesimo|diritto}}
 
{{portale|diritto|Cristianesimo|Polonia}}
[[Categoria:Studenti dell'Università Jagellonica]]
[[Categoria:Scrittori in lingua latina]]
[[Categoria:Personalità legate a Cracovia]]
 
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