Francisco Gil de Taboada: differenze tra le versioni

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Dopo il compito di viceré tornò in Spagna, dove divenne membro della [[junta]]giunta di governo dopo che re [[Ferdinando VII di Spagna|Ferdinando VII]] fu obbligato ad abdicare da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Fu anche direttore generale della Marina Reale Spagnola.
 
== Gioventù ==
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Mantenne questi titoli sotto all'autorità di [[Carlo IV di Spagna|Carlo IV]]. Il 17 marzo [[1808]] l'[[ammutinamento di Aranjuez]] obbligò Carlos ad abdicare lasciando lo scettro al figlio, Ferdinando VII. I ribelli di Aranjuez attaccarono anche l'odiato Primo Ministro [[Manuel Godoy]]. Questo e gli eventi che seguirono cambiarono faccia alla politica spagnola, ed ebbe enormi ripercussioni nelle colonie spagnole delle [[Americhe]].
 
== Membro della juntagiunta di governo ==
 
I ministri del governo, tra cui Gil de Taboada, furono confermati da Ferdinando.
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Su invito di Napoleone, sia Carlo che Ferdinando lasciarono la Spagna per la Francia, attraversando il confine il 21 aprile [[1808]]. Giunsero a [[Bayonne]], dove Napoleone li obbligò ad abdicare reclamando la corona spagnola che diede al fratello [[Giuseppe Bonaparte]]. Fu l'inizio di un [[esilio]] durato sette anni per i re spagnoli.
 
Prima di lasciare Bayonne, Ferdinando VII aveva creato una juntagiunta di governo (''Junta Suprema de Gobierno'') composta dai suoi ministri e presieduta da Infante Antonio, zio di Fernando VII. Gil de Taboada era ancora ministro della marina. Quando [[Gioacchino Murat]] chiese che Godoy (imprigionato presso il castello di Villaviciosa fin dalla deposizione) lasciasse il comando ai francesi, Gil si oppose fermamente.
 
Temendo l'invasione francese, Gil suggerì di far spostare da Madrid la juntagiunta di governo. Infante Antonio, il giorno successivo alla popolare [[Rivolta del due di maggio]], fu obbligato a raggiungere Carlo e Ferdinando a Bayonne. Antonio scrisse a Gil dicendo che la juntagiunta avrebbe dovuto continuare a lavorare, ma Murat chiese di averne il controllo. Molti membri lo accettarono il 4 maggio, ma Gil non lo fece. Pochi giorni dopo diede le dimissioni.
 
Dopo la [[battaglia di Bailén]] (18-22 luglio 1808) in cui i francesi furono sconfitti ed obbligati a ritirarsi da Madrid, Gil de Taboada giurò di nuovo come membro della juntagiunta di governo, stavolta nella ''[[Junta (guerra d'indipendenza spagnola)|Junta Suprema Central]]''. Questo avvenne il 29 settembre [[1808]] ad Aranjuez. Quando i francesi rioccuparono la capitale richiesero un giuramento di alleanza a Giusueppe Bonaparte, col titolo di re Giuseppe I di Spagna. Gil, ora ottantenne, si rifiutò. Girarono voci secondo cui sarebbe stato incriminato per il suo rifiuto, ma Giuseppe lo negò, dicendo che un uomo vecchio così valoroso non doveva essere molestato.
 
Quando Gil de Taboada morì l'anno seguente, la guarnigione francese di Madrid gli accordò onori funebri dovuti agli uomini di alto livello.