Pina Suriano: differenze tra le versioni
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{{Santo
|nome= Beata
|immagine=
|didascalia=
|note=Religiosa
|sesso= F
|nato= [[Partinico]], 18 febbraio [[1915]]
|morto= [[Partinico]], 19 maggio [[1950]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione= 5 settembre [[2004]] da [[papa Giovanni Paolo II]]
|ricorrenza= [[19 maggio]]
}}
{{Bio
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|Attività = religiosa
|Nazionalità = italiana
|FineIncipit = è stata una giovane siciliana di fede cattolica, famosa principalmente per il supporto svolto nei confronti della comunità diocesana
}}
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Decisa a seguire la strada religiosa, fece [[voto di castità]] il 29 aprile del 1932, rifiutando così tutte le proposte matrimoniali che le erano state indirizzate e scatenando però su di lei le ire della madre che non solo la umiliò in pubblico (arrivando perfino a trascinarla fuori dalla parrocchia tirandole i capelli), ma la rinchiuse all'interno della sua camera per non permetterle di seguire le funzioni religiose. La giovane vide una temporanea quiescenza della sua ansia religiosa nell'adesione al "''Cenacolo''", una sorta di [[istituto secolare]] che raggruppava diverse fanciulle che come Pina volevano seguire la vita religiosa pur senza poterlo fare.
Svanito questo progetto, decise di offrire la sua vita come sacrificio per la salvezza dei sacerdoti. Nel marzo del 1948 cominciò ad accusare i sintomi dell'[[artrite reumatoide]] che dopo solo due anni l'avrebbe portata alla morte. Pina Suriano morì infatti a causa di un infarto
La spiritualità della Suriano si alimentava con la preghiera, i sacrifici e la pratica quotidiana della [[messa]], della [[Eucaristia|comunione]] e della meditazione della [[Parola di Dio]].<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_20040905_suriano_it.html|titolo=Pina Suriano|accesso=03 febbraio 2020}}</ref>
== Culto ==
Il 18 maggio 1969 avvenne la
Il 18 febbraio 1989 fu proclamata [[Venerabile]] e il 5 settembre 2004 fu [[Beatificazione|beatificata]] da [[Giovanni Paolo II]] a [[Loreto]]<ref name="diocesi"/>. La beatificazione è stata resa possibile grazie al riconoscimento, da parte della [[Chiesa cattolica]], del [[miracolo]] ottenuto per sua intercessione dalla diciottenne Isabella Mannone di [[Marsala]], salvatasi dalla scossa di corrente elettrica causata dalla caduta in acqua dell'asciugacapelli mentre era immersa nella vasca da bagno<ref>{{cita web|url=https://www.azionecattolicacaltagirone.it/2012/01/24/beata-pina-suriano-1915-1948/|titolo=Beata Pina Suriano|accesso=03 febbraio 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/92127|titolo=Beata Pina Suriano|accesso=02 febbraio 2020}}</ref>.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Pina Suriano, ''Gli scritti'', edizione integrale a cura di G. Ruggirello e G. Parrino, Ed. Biblioteca L. II De Torres, 2016, ISBN 978-88-992-51-017
* Andrea Soresi, ''Pina Suriano (dai suoi scritti e testimonianze)'', Cartotecnica Vincenzo Inghilleri, 1987
== Voci correlate ==
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Partinico)]]
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_20040905_suriano_it.html|titolo=
* {{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/92127|titolo=Beata Pina Suriano|accesso=02 febbraio 2020}}
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[[Categoria:Beati italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Personalità di Azione Cattolica]]
[[Categoria:Beati proclamati da Giovanni Paolo II]]
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