|Ref =
}}
DueLa millenni'''via dopo,Delapidata''' il([[lingua suospagnola|spagnolo]]: tracciato''Via ède servitola perPlata'') progettareera iluna Sentiero[[Strade delromane|strada Giroromana]] turisticocon orientamento nord-sud che attraversava la parte occidentale della viaSpagna, dellda [[Mérida (Spagna)|Mérida]] ad [[Astorga (Spagna)|Astorga]]. Al giorno d' argentooggi, il suo tracciato è servito per progettare la strada dinazionale da [[Gijón ]] al Porto dia [[Siviglia ]], e l'autostrada dell'argento, le vie di grande comunicazione che strutturano l'occidente spagnolo , nonché il sentiero dell'itinerario turistico della Via dell'Argento. Quest'ultima via è diventata una rottadirettrice turistica-culturale, finanziata istituzionalmente, il che ha generato una forte polemica , dato che le informazioniattestazioni storiche che si conservano, sia in fonti letterarie che archeologiche, evidenziano che il suo percorso si estendeestendeva esclusivamente tra Mérida eed Astorga. In difesa del tracciato originale sorseè sorta l'Associazione deidelle Popolilocalità della Via dell' argentoArgento, presidiatapromossa dal sindaco d'Astorga, che dal 2006 effettua, tra le altre attività, azioni di protesta contro l'estensione artificiale della Via. <ref>{{Cita news|rivista=ABC |titolo= Astorga boicotea un acto promocional en Barcelona de la "falsa" Vía de la Plata |url= https://www.abc.es/espana/castilla-leon/abci-astorga-boicotea-acto-promocional-barcelona-falsa-plata-200810100300-91507048982_noticia.html |lingua= es |accesso= 8 aprile 2009}}</ref>▼
La '''via Delapidata''' ([[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Via de la Plata'') è una [[strada romana]] da sud a nord attraverso la parte occidentale della Spagna, da [[Mérida (Spagna)|Mérida]] ad [[Astorga (Spagna)|Astorga]].
▲Due millenni dopo, il suo tracciato è servito per progettare il Sentiero del Giro turistico della via dell'argento, la strada di Gijón al Porto di Siviglia, e l'autostrada dell'argento, vie di comunicazione che strutturano l'occidente spagnolo. Quest'ultima via è diventata una rotta turistica-culturale, finanziata istituzionalmente, il che ha generato una forte polemica, dato che le informazioni storiche che si conservano, sia in fonti letterarie che archeologiche, evidenziano che il suo percorso si estende esclusivamente tra Mérida e Astorga. In difesa del tracciato originale sorse l'Associazione dei Popoli della Via dell'argento, presidiata dal sindaco d'Astorga, che dal 2006 effettua, tra le altre attività, azioni di protesta contro l'estensione artificiale della Via.
== Etimologia ==
La Via dell'argento, nonostante il suo nome, non fu mai usata per il commercio dell'[[argento]]. Tale denominazione si deve probabilmente ad una confusione fonetica. Durante l'[[Al-Andalus|occupazione araba]], questa rottastrada fu denominata ''al-Balat'' (il ''"cammino lastricato''"), parola molto frequente in altre zone della Spagna e che ha originato toponimi come ''Albalat'' ed ''Albalate''<ref>{{Cita web|lingua=es |url= http://www.celtiberia.net/articulo.asp?id=877 |titolo=Vía de la Plata: Etimología |accesso=10 aprile 2009 |autore=J. Rodríguez Morales |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120104074410/http://celtiberia.net/articulo.asp?id=877 }}</ref>. È possibile che questo inducesse la gente a collegare questa parola a ''plata'' ("argento"), e da lì si iniziasse a denominarla come Via dell'argento in un'epoca non precisata. Le prime attestazioni risalgono al 1504 e 1507, quando sono documentate con [[Cristoforo Colombo]] e [[Antonio de Nebrija]], rispettivamente. Nel primo appare semplicemente come ''la Plata''<ref>{{Cita libro|url= http://books.google.es/books?id=drsM_sZPglQC&pg=PA163&vq=de+la+plata&dq=hernando+col%C3%B3n+cartas+a+fernando&lr=&as_brr=3&source=gbs_search_s&sig=ACfU3U0DdSoZcrhSnorxvmS2y4mm0E6DPg#v=onepage&q=la%20plata&f=false |autore= Lourdes Díaz-Trechuelo |editore= Palabra |anno= 2006 |isbn = 9788498400205 |titolo=Cristóbal Colón |lingua= es|accesso=14 gennaio 2010|citazione=alla fine di una lettera a suo figlio Diego del 28 novembre 1504}}</ref> e nel secondo con questa forma:<blockquote>''Est praeterea eiusdem Lusitanie via nobilissima: '''Argentea vulgo dicitur'''. Quod Licinius pontifex primum stravit, deinde Traianus Caesar refecit, et deinceps Aelius Pertinax aliiqui imperatores restituerunt, id quod ex lapidibus intelligitur: quibus millia passuum distinguuntur. Ea perducta est ab Emerita Augusta per Castra Caecilia Salmanticam usque, ubi primum in extima pontis parte incipit evanescere, neque ulterius ullum viae illius vestigium cernit.<ref>{{Cita web |url= http://www.raco.cat/index.php/Faventia/article/viewFile/50178/55579 |titolo=De Mensuris |accesso=10 aprile 2009 |lingua=catalano|p=4}}</ref>''</blockquote> Un'altra ipotesi sul nome è che potesse derivare da un tardivo ''via Delapidata''<ref>{{Cita web |lingua=es|url= http://oa.upm.es/758/01/LA_CALZADA_DE_QUINEA.pdf |titolo=La Calzada de Quinea del Cantar de Myo Çid |accesso=10 aprile 2009 |autore=G. García Pérez|rivista=Revista de Soria|numero= 21|anno= 1998|p= 12, nota 35}}</ref><ref>{{Cita libro |lingua=es|cognome=Rodríguez Morales |nome=J. |titolo=Algunos topónimos camineros y las vías romanas de la Península |anno=1999 |curatore=El Miliario Extravagante |numero= 71 |pp=2-8, nota 44}}</ref><ref name = "VIA">{{Cita web |url=http://www.traianvs.net/pdfs/delapidata.pdf |titolo=Vía Delapidata |accesso=10 aprile 2009 |autore=J. Gil Montes |urlmorto=sì }}</ref>, nonostante l'assenza in questa strada di ''lapides'', ovvero di pavimentazione lastricata, come era normale del resto nelle strade romane non urbane. Per superare questa difficoltà, un'altra ipotesi spiega il significato dell'etimologia di ''via delapidata,'' come «cammino marcato con miliari» (dal latino classico e medievale ''lapis'', «pietra miliare»).<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://www.academia.edu/36823348/ALGUNOS_TOP%C3%93NIMOS_CAMINEROS_Y_LAS_V%C3%8DAS_ROMANAS_DE_LA_PEN%C3%8DNSULA._REVISITADO|titolo= Algunos topónimos camineros y las vías romanas de la Península. Revisitado |cognome=Morales|nome=Jesús Rodríguez|pubblicazione=El Nuevo Miliario|accesso=2 luglio 2018|lingua=es |numero= 18-19 |data= maggio 2018}}</ref>
== Origine ==
L'origine storica di questa di questa via di comunicazione è incerta. Nel periodo protostorico, durante la fioritura della cultura di [[Tartesso]], si hanno notizietestimonianze dell'esistenza di contatti commerciali con l'ovest spagnolo, grazie a diversi reperti archeologici, tramite una via denominata da alcuni studiosi come ''"Via dello stagno"'', quindi si suppone che attraverso questa circolasse una buona parte dei metalli nella penisola.
Nei secoli posteriori questa via continuò ad essere molto frequentata, senza che si conosca il nome usato per denominarla, diventandorimanendo, fino all'arrivo didei Romaromani, una delle vie principali deiper i popoli spagnoliiberici insieme alla strada denominata [[Via EracleaAugusta|Via Heraclea]], che percorreva tutto il levante[[Levante spagnolo]], da [[Cadice]] fino ai [[Pirenei]].
Gli autori spagnoli del XVII ye XVIII secolo , come Bernabé Moreno de Vargas, chiamavano la strada ''"Vía consular"'' e ''"Vía militar"'', perché erano convinti che fosse esistita già in epoca repubblicana. Era infatti verosimile l'utilizzo di questa via preesistente per facilitare i movimenti delle truppe, dato il precoce interesse mostrato dai romani nell'esplorazione e conquista del nordovest peninsulare, come dimostra la loro prima spedizione in ''[[Galizia (provincia romana)|Gallaecia]]'' nel 137 a. C.
Durante l'[[Spagna romana|epoca romana]], la via si mantenne come asse fondamentale delle comunicazioni, sia durante la conquista (essendo il cammino d'accesso dalla Bética[[Betica]] verso il nordovest della penisola), sia in epoca imperiale. Diverse fonti scritte descrivono il percorso di questa via , tra questa anche l'[[Itinerarium Antonini|itinerario Antonino]], nel quale si descrive loil stessosuo percorso di questa via (''Iter ab Emerita Asturicam'') che partiva, da [[Mérida (Spagna)|Augusta Emerita]], capitale della provincia Lusitania, perfino finire aad [[Astorga|Asturica Augusta]], capitale del ''[[Conventus iuridicus|Conventus]] Asturicense'' eed una delle principali città della provincia [[Tarraconense]]. Nel suo cammino la via attraversava ''Bedunia'' (San Martín de Torres), ''Brigeco'' (Castro Gonzalo[[Castrogonzalo]]), ''Ocelo Durii'' ([[Villalazán]], [[provincia di Zamora]]), ''Salmantica'' ([[Salamanca]]), [[Cáparra]] o ''Norba Caesarina'' ([[Cáceres (Spagna)|Cáceres]]).
<div style="text-align: center">
{| class="wikitable" border="0" style="background:#ffffff" align="center"
|+ align="center" style="background: LightSkyBlue; color:black" |MansioniTappe (Mansiones) della Via dell'argento
|-
! width="120 px" style="background:Lavender; color:Black"| MansioneTappa (''[[mansio]]'')
! width="200 px" style="background:Lavender; color:Black"| CorrispondenzaLocalità odierna
! width="100 px" style="background:Lavender; color:Black" | Distanza
|-
| ''[[Augusta Emerita]]'' || [[Mérida (EspañaSpagna)|Mérida]] || Millia Passuum
|-
| ''[[Ad Sorores]] ''|| [[Casas de Don Antonio]] || XXVI
|-
| [[Castra Cecilia|''Castra Caecilia'']] || Cáceres el Viejo, insieme a [[Cáceres (Spagna)|Cáceres]] || XX
|-
| ''[[Turmulos]] ''|| Nei paraggi di [[Garrovillas de Alconétar]] || XX
|-
| ''[[Rusticiana]] ''|| [[Galisteo]] || XXII
|-
| [[Cáparra|''Capera'']] || [[Cáparra]] || XXII
|-
| ''[[Caelionicco]] ''|| Finca de la Vega, [[Peñacaballera]] || XXII
|-
| ''[[Ad Lippos]] ''|| [[Valverde de Valdelacasa]] || XII
|-
| ''[[Sentice]] ''|| [[Pedrosillo de los Aires]] || XV
|-
| ''[[Salmantica]] ''|| [[Salamanca]] || XXIV
|-
| [[''Sabaria]] o Sibarim ''|| [[Peñausende]] || XXI
|-
| ''[[Ocelum Durii]] ''|| Nei paraggi di [[Zamora (Spagna)|Zamora]] || XXI
|-
| ''[[Vico Aquario]] ''|| [[Castrotorafe]] || XVI
|-
| ''[[Brigaecium]] ''|| [[Dehesa de Morales de las Cuevas]], [[Castro GonzaloCastrogonzalo]], [[Provincia de Zamora|Zamora]] || XXXII
|-
| ''[[Bedunia]] ''|| [[San Martín de Torres]] || XX
|-
| ''[[Asturica Augusta]]'' || [[Astorga (Spagna)|Astorga]] || XX
|}
</div>
== Evoluzione ==
Per quanto riguarda l'evoluzione posteriore della strada, man mano che la conversione al cristianesimo della penisola iberica avanzava da sud, la Via dell'argento, come principale itinerario della zona occidentale iberica, cominciò aad essere servireusata anche come cammino di pellegrinaggio verso [[Santiago di Compostela|Santiago de Compostela]], un uso che ancor oggi si mantiene e continuò ad essere una via di comunicazione fondamentale nel corso delladei storiasecoli. Solo con la creazione del sistema di vie radiali incentrate su [[Madrid]], a partire dal XVIII secolo, perse la sua importanza, che non recuperò fino alla seconda metà del XX secolo, anche se il tracciato moderno in molti tratti non coincide con la via storica.
''';Reinvenzione moderna della via'''
L'idoneità del tracciato della Via dell'argento spiega come, in epoca contemporanea, la strada nazionale N-639 (attualmente, in larga parte, [[Autovía A-66 )|A-66]], l'asse principale dell'ovestdella spagnoloSpagna occidentale), abbia seguito il suo percorso in linea generale. Oggigiorno, quella che viene denominata Ruta de la Plata prolunga il suo itinerario fino a Gijón a Nord e fino a Siviglia a sud, estendendo il tracciato originale per arrivare alle città di maggior importanza, come León, tralasciando Astorga, un tempo vero terminale romano della strada. <ref>Il sindaco di Astorga ha criticato in più occasioni l'abbandono sofferto dalla città con l'attuale tracciato della Via dell'argento; in questo senso, la città leonense si è vista appoggiata da diverse instituzioni, come l'Università di León, e da specialisti come i professori di Storia Narciso Santos Yanguas, Valentín Cabero e Manuel Abilio Rabanal Alonso, il quale si è sempre mostrato difensore del tracciato storico della Via e del ruolo giocato da Astorga</ref>▼
Il sindaco di Astorga ha criticato in più occasioni l'abbandono sofferto dalla città con l'attuale tracciato della Via dell'argento<ref>{{Cita web|lingua=es |url= https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/perandones-reprocha-pp-psoe-postura-via-plata/20060117000000822797.html |data= 17 gennaio 2006 |autore= Maite Almanza|titolo=Perandones reprocha a PP y PSOE su postura con la Vía de la Plata |accesso=14 gennaio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=es |url= https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/perandones-tacha-laquo-vergonzante-raquo-actitud-junta-via/200903310532001022725.html |titolo=Perandones tacha de «vergonzante» la actitud de la Junta con la Vía |autore= Maite Almanza|data= 31 marzo 2009|accesso=15 gennaio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=es |url= https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/perandones-cree-eje-gijon-sevilla-fruto-calentura-colectiva/200903180332001020200.html |titolo=Perandones cree el eje Gijón-Sevilla fruto de una «calentura colectiva» |data= 18 marzo 2009 |accesso=15 gennaio 2010}}</ref>; in questo senso, la città leonense si è vista appoggiata da diverse istituzioni, come l'[[Università di León]], e da specialisti come i professori di Storia Narciso Santos Yanguas, Valentín Cabero e Manuel Abilio Rabanal Alonso<ref>{{Cita web|lingua=es |url=
▲L'idoneità del tracciato della Via dell'argento spiega come, in epoca contemporanea, la strada nazionale N-639 (attualmente, in larga parte, A-66), asse principale dell'ovest spagnolo, abbia seguito il suo percorso in linea generale. Oggigiorno, quella che viene denominata Ruta de la Plata prolunga il suo itinerario fino a Gijón a Nord e fino a Siviglia a sud, estendendo il tracciato originale per arrivare alle città di maggior importanza, come León, tralasciando Astorga, un tempo vero terminale romano della strada.<ref>Il sindaco di Astorga ha criticato in più occasioni l'abbandono sofferto dalla città con l'attuale tracciato della Via dell'argento; in questo senso, la città leonense si è vista appoggiata da diverse instituzioni, come l'Università di León, e da specialisti come i professori di Storia Narciso Santos Yanguas, Valentín Cabero e Manuel Abilio Rabanal Alonso, il quale si è sempre mostrato difensore del tracciato storico della Via e del ruolo giocato da Astorga</ref>
https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/catedraticos-universidades-excluyen-gijon-via-plata/200903260332001021736.html |titolo=Catedráticos de tres universidades excluyen a Gijón de la Vía de la Plata |autore= Maite Almanza |data= 26 marzo 2009 |accesso=15 gennaio 2010}}</ref>, il quale si è sempre mostrato difensore del tracciato storico della Via e del ruolo giocato da Astorga.<ref>{{Cita web |lingua=es |url=http://www.saber.es/web/biblioteca/libros/tierras-de-leon/html/91-92/6via.pdf |titolo=La Vía de la Plata en León y la vía de León a Asturias: de calzadas romanas a caminos de peregrinación a Santiago |accesso=14 gennaio 2010 |autore=Manuel Abilio Rabanal Alonso |dataarchivio=29 dicembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091229173941/http://www.saber.es/web/biblioteca/libros/tierras-de-leon/html/91-92/6via.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
== Resti epigrafici e archeologi ==
; Miliari
Restano abbastanza tratti con resti visibili della strada stessa. Nonostante siano stati fatti molti studi parziali, di [[Pietra miliare|miliari]] e di tratti concreti, l'unica monografia scientifica su di essa risale al 1974 e fu completata nel 1995 con la catalogazione e lo studio di un totale di 189 miliari, già conosciuti o inediti. Ciò permise di confermare i percorsi corrispondenti tra le località dove si trovavano (o si trovano) le pietre miliari, e di suggerire i percorsi che non li conservano.
Tra questi miliari, fondamentali per definire il reale percorso romano dell{{'}}''Iter ab Emerita Asturicam'', si conservano vari di quelli iniziali, che marcano le miglia da I a XXVI, dall'uscita da ''Augusta Emerita'' (miglia II) fino alla ''mansio Ad Sorores'' e, tra quelli finali, dalle miglia CLXXXIV a CCCXIII, da ''Salmantica'' a ''Asturica Augusta'' (quest'ultimo attribuibile ad Augusto). Mentre l'origine della strada a Mérida non è in discussione, grazie alla conservazione del miliario II a 3 km dall'uscita nord della città, convienesembra da accettare che oltre Astorga non siano stati disposti altri miliari che appartengano alla stessa via. Se cive ne sono, appartengonodevono appartenere ad altre strade, delletra variequelle che a loro volta si dipartivano da Astorga, secondo l'itinerario Antonino.
; Ponti
* [[Ponte di Alconétar]]
; Patrimonio archeologico
Sono numerosinumerose le vestigia dell'epoca romana che si possono incontrare lungo la via. Tra questi i seguentiqueste:
* Rovine di [[RuinasMérida de Augusta Emerita(Spagna)|Ruinas de Augusta Emerita]] ena Mérida.]]
* [[Castra Cecilia]] ena Cáceres.
* Castra Servilia ena Cáceres.
* Cuarto Roble ena Cáceres.
* El Junquillo ena Cáceres.
* Mausoleo dedi Fuente Buena ena Calzada de Valdunciel.
* RuinasRovine dedi [[Cáparra]] ena Guijo de Granadilla.
* TermasTerme romanasromane ena Baños de Montemayor.
* Villa romana dedi Torreáguila en Montijo.
* RuinasRovine dedi [[Asturica Augusta]] enad Astorga.
== Itinerario culturale ==
Dalla fine del secolo XX, la via dell'argento è oggetto di rivalutazione come uso turistico e culturale, e le amministrazioni locali si stanno incentrando nel valorizzare un itinerario con un grande patrimonio storico, artistico, etnografico, culturale e naturale. Infatti, alcuni dei centri attraversati sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità (Mérida, Cáceres e Salamanca) ed altri (Zamora ed Astorga) vantano un importante patrimonio culturale. D'altra parte si è incentivato il suo uso come cammino di pellegrinaggio, formando parte del Camino de Santiago de la Plata<ref>{{Cita web |lingua=es|url= http://www.aragondigital.es/asp/noticia.asp?notid=69469&secid=12 |titolo=Más de 100.000 personas peregrinaron por el Camino Francés en 2009 |accesso=15 gennaio 2010}}</ref>. Tutto ciò si è concretizzato nell'elaborazione di guide turistiche, itinerari o pagine web come quella presentata dall'Asociación de Pueblos de la Vía de la Plata<ref>{{Cita web|lingua=es |url=https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/nueva-web-permite-visitar-via-plata-charlar-otras-personas/201010160600001133076.html |titolo=Una nueva web permite visitar la Vía de la Plata y charlar con otras personas |data=16 ottobre 2010|accesso=16 ottobre 2010}}</ref>.
== Centri di interpretazione ==
La Via dell'Argento conta su tre centri di Interpretazione Generale a [[Monesterio]], Mérida e [[Baños de Montemayor]], che servono fondamentalmente come appoggio culturale e guida nel percorso della regione. I Centri d'Interpretazione si definiscono spazi culturali che aiutano, attraverso il filo conduttore della Via dell'Argento, a comprendere la storia della regione. Questi centri appartengono alla rete dei Musei d'Identità dell'Estremadura.
== Note ==
<references/>
# ↑ Red de Cooperación de Ciudades en la Ruta de la Plata. «Ruta Vía de la Plata». Consultado el 8 de abril de 2009.
# ↑ ABC. «Astorga boicotea un acto promocional en Barcelona de la "falsa" Vía de la Plata». Consultado el 8 de abril de 2009.
# ↑ Diario de León. «Los pueblos de la vía apelarán a la Junta para que señalice la calzada». Consultado el 15 de enero de 2010.
# ↑ Celtiberia.net. «Vía de la Plata: Etimología». Archivado desde el original el 4 de enero de 2012. Consultado el 10 de abril de 2009. Artículo de J. Rodríguez Morales sobre este tipo de topónimos.
# ↑ Google books. «Cristóbal Colón». Consultado el 14 de enero de 2010. Al final de una de las cartas a su hijo Diego, de 28 de noviembre de 1504.
# ↑ Revistas Catalanas con Acceso Abierto. «De Mensuris» (en catalán). Consultado el 10 de abril de 2009. De Mensuris, Salamanca, 1.510 (primera versión de 1.507), pág. 4.
# ↑ G. García Pérez. «La Calzada de Quinea del Cantar de Myo Çid». Consultado el 10 de abril de 2009. Artículo en "Revista de Soria", 21, 1998, pág. 12, nota 35.
# ↑ Rodríguez Morales, J. (1999). El Miliario Extravagante, n.º 71, ed. ''Algunos topónimos camineros y las vías romanas de la Península''. pp. 2-8, nota 44.
# ↑ Saltar a:<sup>'''''a'''''</sup> <sup>'''''b'''''</sup> J. Gil Montes. «Vía Delapidata». Consultado el 10 de abril de 2009.
# ↑ El tipo de zahorra o gravilla apisonada que remataba las calzadas no urbanas, tenía su propia denominación en latín: ''glareae''.
# ↑ Morales, Jesús Rodríguez. «ALGUNOS TOPÓNIMOS CAMINEROS Y LAS VÍAS ROMANAS DE LA PENÍNSULA. REVISITADO». ''El Nuevo Milario'' (en inglés). Consultado el 2 de julio de 2018.
# ↑ Moreno de Vargas, Bernabé. ''Historia de Mérida'' ( 1.633).
# ↑ Diario de León. «Perandones reprocha a PP y PSOE su postura con la Vía de la Plata». Consultado el 14 de enero de 2010.
# ↑ Diario de León. «Perandones tacha de «vergonzante» la actitud de la Junta con la Vía». Consultado el 15 de enero de 2010.
# ↑ Diario de León. «Perandones cree el eje Gijón-Sevilla fruto de una «calentura colectiva»». Consultado el 15 de enero de 2010.
# ↑ Diario de León. «Catedráticos de tres universidades excluyen a Gijón de la Vía de la Plata». Consultado el 15 de enero de 2010.
# ↑ Manuel Abilio Rabanal Alonso. «La Vía de la Plata en León y la vía de León a Asturias: de calzadas romanas a caminos de peregrinación a Santiago». Consultado el 14 de enero de 2010.
# ↑ Particularmente en la revista ''El Miliario Extravagante'', o en distintos congresos sobre Caminería hispánica
# ↑ Roldán Hervás, J.M. ''Iter ab Emerita Asturicam: El Camino de la Plata'', Salamanca, 1971.
# ↑ Carmen Puerta Torres, ''Los miliarios de la via de la Plata'', director Luis García Iglesias, Madrid, Universidad Complutense, 1995; versión digital E-print-UCM, de 2002: Tesis en CD-ROM Universidad Complutense de Madrid, Facultad de Geografía e Historia, Departamento de Historia Antigua. Sign.: TESISDIG 625(365)(043.2)(086). Resumen aquí Archivado el 4 de junio de 2008 en la Wayback Machine.. Tesis consultable en E-Prints Complutense.
# ↑ C. Puerta Torres, ''Los miliarios de la via de la Plata'', Madrid, UCM, 1995, catálogo, pp. 281-296 y pp. 513-519.
# ↑ Río-Miranda Alcón, Jaime. ''La ciudad romana de Cáparra. Municipium Flavium Caparense'', 2011. Río-Miranda Alcón, Jaime. ''La ciudad romana de Cáparra. La cerámica'', 2012. En la web, La ciudad romana de Cáparra
# ↑ Aragóndigital.es. «Más de 100.000 personas peregrinaron por el Camino Francés en 2009». Consultado el 15 de enero de 2010.
# ↑ Diario de León. «Una nueva web permite visitar la Vía de la Plata y charlar con otras personas». Consultado el 16 de octubre de 2010.
# ↑ Página oficial de los Centros de Interpretación. Junta de Extremadura
== Bibliografia ==
Paolo Rovati, ''La Via de la Plata nella Penisola Iberica: tra antica memoria e nuove emozioni'', in ''Territori Emotivi - Geografie Emozionali'', V Convegno Internazionale sui Beni Culturali Territoriali (4-6 settembre 2009), Fano, 2010, pp. 376-381. ▼
▲* Paolo Rovati, ''La Via de la Plata nella Penisola Iberica: tra antica memoria e nuove emozioni'', in ''Territori Emotivi - Geografie Emozionali'', V Convegno Internazionale sui Beni Culturali Territoriali (4-6 settembre 2009), Fano, 2010, pp. 376-381.
* [[Strade romane|Strade Romane]] ▼
== Collegamenti esterni ==
* Wikimedia Commons alberga una categoría multimedia sobre '''Vía de la Plata'''.
▲* [[Strade romane |Strade Romane]]
* Atlas del Imperio Romano
* [[Via da Alconétar a Ciudad Rodrigo]]
* Página sobre ingeniería romana, con un artículo sobre la ''Via Delapidata'' y otros restos en la zona de Astorga
* Tesis doctoral de Carmen Puerta Torres sobre "Los miliarios romanos de la Vía de la Plata"
* La continuidad de la Vía de La Plata desde Asturica Augusta hasta el litoral cantábrico asturiano, artículo de la revista Tierras de León
== Altri progetti ==
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://www.archeoroma.com/le_vie_consolari.htm|titolo= Le vie consolari}}
{{Vie romane}}
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