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La '''via Delapidata''' ([[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Via de la Plata'') era una [[Strade romane|strada romana]] con orientamento nord-sud che attraversava la parte occidentale della Spagna, da [[Mérida (Spagna)|Mérida]] ad [[Astorga (Spagna)|Astorga]]. Al giorno d'oggi, il suo tracciato è servito per progettare la strada nazionale da [[Gijón]] a [[Siviglia]], e l'autostrada dell'argento, le vie di grande comunicazione che strutturano l'occidente spagnolo, nonché il sentiero dell'itinerario turistico della Via dell'Argento. Quest'ultima via è diventata una
▲Al giorno d'oggi, il suo tracciato è servito per progettare la strada nazionale da Gijón a Siviglia, e l'autostrada dell'argento, le vie di grande comunicazione che strutturano l'occidente spagnolo, nonché il sentiero dell'itinerario turistico della Via dell'Argento. Quest'ultima via è diventata una rotta turistica-culturale, finanziata istituzionalmente, il che ha generato una forte polemica dato che le informazioni storiche, sia letterarie che archeologiche, evidenziano che il suo percorso si estendeva esclusivamente tra Mérida ed Astorga. In difesa del tracciato originale è sorta l'Associazione delle località della Via dell'Argento, promossa dal sindaco d'Astorga, che dal 2006 effettua, tra le altre attività, azioni di protesta contro l'estensione artificiale della Via.<ref>{{Cita news|rivista=ABC |titolo= Astorga boicotea un acto promocional en Barcelona de la "falsa" Vía de la Plata |url= https://www.abc.es/espana/castilla-leon/abci-astorga-boicotea-acto-promocional-barcelona-falsa-plata-200810100300-91507048982_noticia.html |lingua= es |accesso= 8 aprile 2009}}</ref>
== Etimologia ==
La Via dell'argento, nonostante il suo nome, non fu mai usata per il commercio dell'[[argento]]. Tale denominazione si deve probabilmente ad una confusione fonetica. Durante l'[[Al-Andalus|occupazione araba]], questa strada fu denominata ''al-Balat'' (il "cammino lastricato"), parola molto frequente in altre zone della Spagna e che ha originato toponimi come ''Albalat'' ed ''Albalate''<ref>{{Cita web|lingua=es |url= http://www.celtiberia.net/articulo.asp?id=877 |titolo=Vía de la Plata: Etimología |accesso=10 aprile 2009 |autore=J. Rodríguez Morales |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120104074410/http://celtiberia.net/articulo.asp?id=877 }}</ref>. È possibile che questo inducesse la gente a collegare questa parola a ''plata'' ("argento"), e da lì si iniziasse a denominarla come Via dell'argento in un'epoca non precisata. Le prime attestazioni risalgono al 1504 e 1507, quando sono documentate con [[Cristoforo Colombo]] e [[Antonio de Nebrija]], rispettivamente. Nel primo appare semplicemente come ''la Plata''<ref>{{Cita libro|url= http://books.google.es/books?id=drsM_sZPglQC&pg=PA163&vq=de+la+plata&dq=hernando+col%C3%B3n+cartas+a+fernando&lr=&as_brr=3&source=gbs_search_s&sig=ACfU3U0DdSoZcrhSnorxvmS2y4mm0E6DPg#v=onepage&q=la%20plata&f=false |autore= Lourdes Díaz-Trechuelo |editore= Palabra |anno= 2006 |isbn = 9788498400205 |titolo=Cristóbal Colón |lingua= es|accesso=14 gennaio 2010|citazione=alla fine di una lettera a suo figlio Diego del 28 novembre 1504}}</ref> e nel secondo con questa forma:<blockquote>''Est praeterea eiusdem Lusitanie via nobilissima: '''Argentea vulgo dicitur'''. Quod Licinius pontifex primum stravit, deinde Traianus Caesar refecit, et deinceps Aelius Pertinax aliiqui imperatores restituerunt, id quod ex lapidibus intelligitur: quibus millia passuum distinguuntur. Ea perducta est ab Emerita Augusta per Castra Caecilia Salmanticam usque, ubi primum in extima pontis parte incipit evanescere, neque ulterius ullum viae illius vestigium cernit.<ref>{{Cita web |url= http://www.raco.cat/index.php/Faventia/article/viewFile/50178/55579 |titolo=De Mensuris |accesso=10 aprile 2009 |lingua=catalano|p=4}}</ref>''</blockquote> Un'altra ipotesi sul nome è che potesse derivare da un tardivo ''via Delapidata''<ref>{{Cita web |lingua=es|url= http://oa.upm.es/758/01/LA_CALZADA_DE_QUINEA.pdf |titolo=La Calzada de Quinea del Cantar de Myo Çid |accesso=10 aprile 2009 |autore=G. García Pérez|rivista=Revista de Soria|numero= 21|anno= 1998|p= 12, nota 35}}</ref><ref>{{Cita libro |lingua=es|cognome=Rodríguez Morales |nome=J. |titolo=Algunos topónimos camineros y las vías romanas de la Península |anno=1999 |curatore=El Miliario Extravagante |numero= 71 |pp=2-8, nota 44}}</ref><ref name = "VIA">{{Cita web |url=
== Origine ==
L'origine storica di questa di questa via di comunicazione è incerta. Nel periodo protostorico, durante la fioritura della cultura di [[Tartesso]], si hanno testimonianze dell'esistenza di contatti commerciali con l'ovest spagnolo, grazie a diversi reperti archeologici, tramite una via denominata da alcuni studiosi come ''"Via dello stagno"'', quindi si suppone che attraverso questa circolasse una buona parte dei metalli nella penisola.
Nei secoli posteriori questa via continuò ad essere molto frequentata, senza che si conosca il nome usato per denominarla, rimanendo, fino all'arrivo dei romani, una delle vie principali per i popoli iberici insieme alla strada denominata [[Via
Gli autori spagnoli del XVII
Durante l'[[Spagna romana|epoca romana]], la via si mantenne come asse fondamentale delle comunicazioni, sia durante la conquista (essendo il cammino d'accesso dalla [[Betica]] verso il nordovest della penisola), sia in epoca imperiale. Diverse fonti scritte descrivono il percorso di questa via
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|+ align="center" style="background: LightSkyBlue; color:black" |Tappe (Mansiones) della Via dell'argento
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! width="120 px" style="background:Lavender; color:Black"| Tappa (
! width="200 px" style="background:Lavender; color:Black"| Località odierna
! width="100 px" style="background:Lavender; color:Black" | Distanza
|-
| ''[[Augusta Emerita]]'' || [[Mérida (Spagna)|Mérida]] || Millia Passuum
|-
| ''[[Ad Sorores]]
|-
| [[Castra Cecilia|''Castra Caecilia'']]
|-
| ''[[Turmulos]]
|-
| ''[[Rusticiana]]
|-
| [[Cáparra|''Capera'']] || [[Cáparra]] || XXII
|-
| ''[[Caelionicco]]
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| ''[[Ad Lippos]]
|-
| ''[[Sentice]]
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| ''[[Salmantica]]
|-
| ''Sabaria o Sibarim
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| ''[[Ocelum Durii]]
|-
| ''[[Vico Aquario]]
|-
| ''[[Brigaecium]]
|-
| ''[[Bedunia]]
|-
| ''[[Asturica Augusta]]'' || [[Astorga (Spagna)|Astorga]] || XX
|}
</div>
== Evoluzione ==
Per quanto riguarda l'evoluzione posteriore della strada, man mano che la conversione al cristianesimo della penisola iberica avanzava da sud, la Via dell'argento, come principale itinerario della zona occidentale iberica, cominciò ad essere usata anche come cammino di pellegrinaggio verso [[Santiago di Compostela|Santiago de Compostela]], un uso che ancor oggi si mantiene e continuò ad essere una via di comunicazione fondamentale nel corso dei secoli. Solo con la creazione del sistema di vie radiali incentrate su [[Madrid]], a partire dal XVIII secolo, perse la sua importanza, che non recuperò fino alla seconda metà del XX secolo, anche se il tracciato moderno in molti tratti non coincide con la via storica.
;Reinvenzione moderna della via
L'idoneità del tracciato della Via dell'argento spiega come, in epoca contemporanea, la strada nazionale N-639 (attualmente, in larga parte, [[Autovía A-66|A-66]], l'asse principale della Spagna occidentale), abbia seguito il suo percorso in linea generale. Oggigiorno, quella che viene denominata Ruta de la Plata prolunga il suo itinerario fino a Gijón a Nord e fino a Siviglia a sud, estendendo il tracciato originale per arrivare alle città di maggior importanza, come León, tralasciando Astorga, un tempo vero terminale romano della strada.
Il sindaco di Astorga ha criticato in più occasioni l'abbandono sofferto dalla città con l'attuale tracciato della Via dell'argento<ref>{{Cita web|lingua=es |url= https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/perandones-reprocha-pp-psoe-postura-via-plata/20060117000000822797.html |data= 17 gennaio 2006 |autore= Maite Almanza|titolo=Perandones reprocha a PP y PSOE su postura con la Vía de la Plata |accesso=14 gennaio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=es |url= https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/perandones-tacha-laquo-vergonzante-raquo-actitud-junta-via/200903310532001022725.html |titolo=Perandones tacha de «vergonzante» la actitud de la Junta con la Vía |autore= Maite Almanza|data= 31 marzo 2009|accesso=15 gennaio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=es |url= https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/perandones-cree-eje-gijon-sevilla-fruto-calentura-colectiva/200903180332001020200.html |titolo=Perandones cree el eje Gijón-Sevilla fruto de una «calentura colectiva» |data= 18 marzo 2009 |accesso=15 gennaio 2010}}</ref>; in questo senso, la città leonense si è vista appoggiata da diverse istituzioni, come l'[[Università di León]], e da specialisti come i professori di Storia Narciso Santos Yanguas, Valentín Cabero e Manuel Abilio Rabanal Alonso<ref>{{Cita web|lingua=es |url=
https://www.diariodeleon.es/articulo/provincia/catedraticos-universidades-excluyen-gijon-via-plata/200903260332001021736.html |titolo=Catedráticos de tres universidades excluyen a Gijón de la Vía de la Plata |autore= Maite Almanza |data= 26 marzo 2009 |accesso=15 gennaio 2010}}</ref>, il quale si è sempre mostrato difensore del tracciato storico della Via e del ruolo giocato da Astorga.<ref>{{Cita web |lingua=es |url=
== Resti epigrafici e archeologi ==
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; Miliari
Restano abbastanza tratti con resti visibili della strada stessa. Nonostante siano stati fatti molti studi parziali, di [[Pietra miliare|miliari]] e di tratti concreti, l'unica monografia scientifica su di essa risale al 1974 e fu completata nel 1995 con la catalogazione e lo studio di un totale di 189 miliari, già conosciuti o inediti. Ciò permise di confermare i percorsi corrispondenti tra le località dove si trovavano (o si trovano) le pietre miliari, e di suggerire i percorsi che non li conservano.
Tra questi miliari, fondamentali per definire il reale percorso romano dell{{'}}''Iter ab Emerita Asturicam'', si conservano vari di quelli iniziali, che marcano le miglia da I a XXVI, dall'uscita da ''Augusta Emerita'' (miglia II) fino alla ''mansio Ad Sorores'' e, tra quelli finali, dalle miglia CLXXXIV a CCCXIII, da ''Salmantica'' a ''Asturica Augusta'' (quest'ultimo attribuibile ad Augusto). Mentre l'origine della strada a Mérida non è in discussione, grazie alla conservazione del miliario II a 3 km dall'uscita nord della città, sembra da accettare che oltre Astorga non siano stati disposti altri miliari che appartengano alla stessa via. Se ve ne sono, devono appartenere ad altre strade, tra quelle che si dipartivano da Astorga secondo l'itinerario Antonino.
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; Ponti
* [[Ponte di Alconétar]]
; Patrimonio archeologico
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Sono numerose le vestigia dell'epoca romana che si possono incontrare lungo la via. Tra queste:
* Rovine di [[Mérida (Spagna)|Augusta Emerita]] a Mérida
* [[Castra Cecilia]] a Cáceres.
* Castra Servilia a Cáceres.
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* El Junquillo a Cáceres.
* Mausoleo di Fuente Buena a Calzada de Valdunciel.
* Rovine di [[Cáparra]] a Guijo de Granadilla.
* Terme romane a Baños de Montemayor.
* Villa romana di Torreáguila en Montijo.
* Rovine di [[Asturica Augusta]] ad Astorga.
== Itinerario culturale ==
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== Centri di interpretazione ==
La Via dell'Argento conta su tre centri di Interpretazione Generale a [[Monesterio]], Mérida e [[Baños de Montemayor]], che servono fondamentalmente come appoggio culturale e guida nel percorso della regione. I Centri d'Interpretazione si definiscono spazi culturali che aiutano, attraverso il filo conduttore della Via dell'Argento, a comprendere la storia della regione. Questi centri appartengono alla rete dei Musei d'Identità dell'Estremadura.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Paolo Rovati, ''La Via de la Plata nella Penisola Iberica: tra antica memoria e nuove emozioni'', in ''Territori Emotivi - Geografie Emozionali'', V Convegno Internazionale sui Beni Culturali Territoriali (4-6 settembre 2009), Fano, 2010, pp. 376-381.
== Voci correlate ==
* [[Strade romane
* [[Via da Alconétar a Ciudad Rodrigo]]
== Altri progetti ==
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{{Vie romane}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antica Roma|archeologia|architettura|ingegneria|trasporti|Spagna}}
[[Categoria:
[[Categoria:Spagna romana]]
[[Categoria:Architetture romane della Spagna]]
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