Magnesia al Meandro: differenze tra le versioni
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|Nome = Magnesia al Meandro
▲{{tmp|sito archeologico}}
|Immagine = Магнесия на Меандре. Пропилеи.jpg
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|Civiltà = [[Antica Grecia|Greca]], [[Civiltà romana|Romana]]
|Utilizzo = Città
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|Stato = TUR
|Suddivisione3 = [[Germencik]]
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[[File:Ephesos regional map.png|thumb|Magnesia al Meandro e le città della Ionia]]
'''Magnesia al Meandro''' (
== Descrizione ==
[[File:
Magnesia si
Nella città sorgeva un tempio di [[Cibele|Dindyme]], la madre degli dèi. Ma la città fu poi trasferita e sul nuovo sito fu costruito il [[Tempio di Artemide Leucofriene]],<ref name="ReferenceB">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', 14, 1, 41</ref> progettato da Ermogene.<ref>[[Vitruvio]], ''[[De Architectura]]'', 3, 3, 8</ref>
Vicino alla città c'era un posto chiamato Aule (latino: ''Aulae'') con una grotta sacra ad [[Apollo]] contenente un'immagine molto antica. Gli uomini sacri al dio si gettavano da ripide scogliere e sradicavano alberi molto alti che trascinavano giù per i sentieri più stretti.<ref>[[Pausania il Periegeta|Pausania]], ''[[Periegesi della Grecia]]'', 10, 32, 6</ref>
== Storia ==
La città fu fondata da coloni della [[Magnesia (Grecia)|Magnesia]] in [[Tessaglia]] e di [[Creta (Grecia)|Creta]].<ref>[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', 14, 12</ref> Per questo motivo non fu accettata nella [[Lega Ionica]].
Verso il [[700 a.C.]] fu conquistata a [[Gige (Lidia)|Gige]], [[re di Lidia]].
Verso il [[626 a.C.]] fu distrutta dalle incursioni dei [[Cimmeri]]<ref name="ReferenceB"/> e ricostruita l'anno dopo da [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]]. Secondo [[Ateneo di Naucrati]] la condotta troppo licenziosa dei suoi abitanti portò alla conquista della città da parte di [[Efeso]].<ref>[[Ateneo di Naucrati]], ''[[Deipnosophistai|Deipnosofisti]]'', 12, 29</ref>
Nel [[546 a.C.]] passò ai [[Persiani]] che la concessero a [[Temistocle]].<ref name="ReferenceA"/><ref>[[Plutarco]], ''[[Vite parallele]]'', Temistocle, 27, 1</ref> Nel [[499 a.C.]] partecipò alla [[rivolta ionica]]: la città gli fruttava 50 [[talento (peso)|talenti]] l'anno.<ref>[[Tucidide]], ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]'', 1, 137</ref> I [[satrapo|satrapi]] di [[Lidia (satrapia)|Lidia]] la utilizzavano come seconda residenza.
Nel [[459 a.C.]] vi morì lo stesso [[Temistocle]].
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Nel [[334 a.C.]] la città si arrese ad [[Alessandro Magno]] e passò poi ad [[Antigono Monoftalmo]]. Nel [[301 a.C.]] entrò nei possedimenti dei [[Seleucidi]]. I [[Dinastia tolemaica|Tolomei]] la conquistarono tra il [[272 a.C.]] e il [[258 a.C.]]
Nel [[188 a.C.]] con la [[Pace di Apamea]] fu ceduta al [[Regno di Pergamo]], passato alla [[Repubblica
Durante la [[Seconda guerra mitridatica]] si alleò con i [[Antichi Romani|Romani]] assieme alla vicina [[Magnesia al Sipilo]]. [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] la proclamò città libera.
Nel [[17|17 d.C.]] un terremoto distrusse la città assieme alle altre della Ionia. L'[[imperatore romano|imperatore]] [[Tiberio]] provvide a ricostruirle.<ref>[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annali]]'', 2, 47</ref>
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== La magnetite ==
Fu in questa città che fu scoperta una pietra misteriosa con il potere di attrarre il ferro: la [[magnetite]].{{citazione necessaria}}
== Sito archeologico ==
I primi scavi archeologici furono eseguiti nel [[1891]]-[[1893]] da una squadra di archeologi tedeschi guidata da [[Carl Humann]], lo scopritore dell'[[Altare di Pergamo]]. In 21 mesi furono portati alla luce il teatro, il tempio di Artemide, l'[[agorà]], il tempio di [[Zeus]] e il [[pritaneo]].
Gli scavi furono ripresi nel [[1984]] da Orhan Bingöl, dell'[[Università di
I reperti rinvenuti sono oggi esposti ad [[Istanbul]] e ad [[
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Grecia|Archeologia}}
[[Categoria:Città romane in Turchia]]
[[Categoria:Colonie greche della Ionia]]
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