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{{F|racconti|gennaio 2014}}
{{Libro
|tipo = orrore
|titolo = Hop-Frog
|titoloorig = Hop-Frog - The Eight Chained OrangutansOurangoutangs
|titoloalfa =
|immagine = Edgar Allan Poe by Pratt, 1849Skokan.jpg
|didascalia = Hop-Frog sulla copertina di una traduzione in [[lingua ceca|ceco]] di racconti di Poe (1919)
|didascalia = Edgar Allan Poe nel 1849
|autore = Edgar Allan Poe
|annoorig = 1849
|annoita =
|genere = [[racconto]]
|sottogenere = [[Letteratura dell'orrore|horror]]
|lingua = en
|ambientazione = Corte reale immaginaria
|personaggi =
|protagonista = il giullare Hop-Frog
|coprotagonista = Trippetta
|antagonista =
|altri_personaggi =
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}}
 
'''''Hop-Frog''''' è un racconto scritto da [[Edgar Allan Poe]]. Fu pubblicato per la prima volta il nel17 marzo del [[1849]], (l'anno della sua morte), sul settimanale bostoniano ''The Flag of Our Union''.<ref>J. IlA. titoloWeinstock è(a attribuitoc. aldi), nome''The delAshgate Encyclopedia of Literary and Cinematic Monsters'', London-New York, Routledge, 2016, p. protagonista333.</ref>
 
==Trama==
In un luogo e tempo imprecisato,<ref>Ma probabilmente affine al [[Basso Medioevo]] europeo.</ref> Hop-Frog è il [[buffone di corte]] di un [[re]]; [[Nano di corte|nano]] e zoppo, era stato strappato al suo lontano Paese per essere inviato in dono al sovrano insieme all'amica Trippetta,<ref>Così anche nel testo originale in inglese.</ref> abile e graziosa ballerina, anch'essa nana. Il soprannome Hop-Frog<ref>Letteralmente: "rana saltatrice".</ref> ne motteggia la buffa andatura a saltelli dovuta alla penosa deficienza dei suoi arti inferiori; per contro, Hop-Frog ha una prodigiosa forza in quelli superiori, il che lo rende eccezionale quando si tratta di arrampicarsi.
Hop-Frog è un nano giullare di una corte reale immaginaria. Sua compagna Trippetta, anch'essa nana ma perfettamente formata llo assiste nei suoi giochi burleschi e bislacchi. Un giorno, essendo il re e la sua corte molto annoiati, Hop è incitato numerose volte dal sovrano a inventarsi un nuovo scherzo per rallegrarlo, ma dato che il nano non riesce a concepirne uno, lo invita a bere sgarbatamente. Ora Hop-Frog è abbastanza brillo e dopo un'invettiva del re contro Trippetta, seguita dal lancio sul volto del vino del suo calice, pianifica la sua vendetta con la più micidiale di tutte le sue trovate. Infatti suggerisce al re e ai Sette Membri di Corte di camuffarsi da scimmioni, di legarsi tutti e otto a delle catene e di irrompere nella stanza da ballo cosicché tutti corrano via spaventati. Lo sciocco re è entusiasta dell'idea di Hop e corre subito a vestirsi con gli altri per la mezzanotte, ora della messa in scena. Giunge l'ora e Hop e Trippetta spengono tutti i candelabri, poi quest'ultima si mette vicino alla catena del lampadario, sotto ordine del nano. Quando gli otto orangotanghi entrano nella stanza succede esattamente quello che aveva previsto il nano burlone: tutti gli inviatati sgambettano di qua e di là in preda al delirio; mentre Hop-Frog fa un cenno a Trippetta che, collegate le estremità delle otto catene a quella principale del lampadario, li issa tutti su a mezz'aria. Allora Hop-Frog si avvicina arrampicandosi ai nobili camuffati e li smaschera per poi bruciarli con una torcia, sotto lo sguardo atterrito e corrucciato di tutti. Successivamente Hop-Frog e Trippetta fuggono.
 
Un giorno il re organizza un grande [[ballo in maschera]] e, a corto di idee sui travestimenti, fa convocare Hop-Frog. Dopo aver costretto il buffone a ubriacarsi, il tiranno si spazientisce perché il nano non gli fornisce alcun suggerimento; non appena Trippetta interviene per proteggere l'amico, per tutta risposta il re le scaraventa in faccia il contenuto di un bicchiere di vino. Hop-Frog, dissimulando la sua rabbia, appare improvvisamente ispirato e propone allora al sovrano e ai suoi sette ministri di vestirsi tutti da [[Pongo (zoologia)|orangotango]]: essendo all'epoca tale primate praticamente ignoto in quella parte di mondo, i convitati li avrebbero scambiati per animali veri e ne sarebbero stati spaventati a morte.
 
[[File:Nouvelles Histoires extraordinaires, p129.jpg|thumb|left|L'oltraggio del re a Trippetta]]
Il re accoglie la proposta con entusiasmo e Hop-Frog, dopo averlo camuffato insieme ai suoi ministri con un travestimento costituito da calzamaglie aderenti, catrame e lino, li lega assieme con una catena per rendere l'effetto ancora più verosimile. L'allestimento della sala è affidato a Trippetta, coadiuvata dall'amico.
 
A mezzanotte i finti orangotango irrompono sulla scena suscitando grande trambusto e terrore, mentre il re gongola per il successo riscosso dall'abile trovata. Improvvisamente però, mentre gli invitati iniziano a comprendere che si tratta di uno scherzo, con sorpresa generale gli otto uomini, che Hop-Frog aveva legato a un grande lampadario, vengono trascinati verso l'alto avvinghiati dalle catene. Sfruttando la sua nota destrezza nell'arrampicarsi, Hop-Frog li raggiunge in cima al lampadario e, dopo aver rivelato in preda al furore i suoi scopi di vendetta per lo sgarbo a Trippetta, dà fuoco al re e ai sette ministri con una torcia.
 
[[File:James Ensor - The Vengeance of Hop-Frog.jpg|thumb|right|''La vendetta di Hop-Frog'', [[olio su tela]] di [[James Ensor]] (1896)]]
A causa dell'elevata combustibilità dei materiali del travestimento gli otto non hanno scampo e presto di loro non resta che una orribile massa annerita e irriconoscibile.
 
Dopo questa atroce vendetta Hop-Frog e Trippetta spariscono senza lasciar traccia, probabilmente per fare ritorno verso il loro Paese di origine.
 
== Ispirazione ==
* La vicenda raccontata richiama l'episodio del ''[[Ballo degli Ardenti]]'' (1393), che vide protagonista [[Carlo VI di Francia]].
 
== Edizione di riferimento ==
* E. A. Poe, ''Hop-Frog'' (traduzione di [[Delfino Cinelli]]), in ''Opere scelte'' (a c. di [[Giorgio Manganelli]]), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1971, pp. 927-938.
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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