Gerry Mulligan: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Gerald Joseph "Gerry"
|Cognome = Mulligan
|PostCognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = New York
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|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , uno dei fondatori dello stile denominato [[cool jazz]]
}} '''Jeru''' (altro suo soprannome) è soprattutto noto come uno dei principali sassofonisti baritono della storia del jazz, caratteristico il suo tono leggero e arioso, ma è stato un importante compositore e arrangiatore. Il suo ''piano-less quartet'' dei primi anni '50 con il trombettista [[Chet Baker]] è ancora considerato una delle migliori formazioni di matrice cool
== Biografia ==
Gerry Mulligan nacque a Queens Village, Queens, New York, figlio di George e Louise Mulligan. Suo padre era originario di Wilmington, Delaware, di origine irlandese; sua madre era originaria di Philadelphia, di origine per metà irlandese e per metà tedesca. Gerry era il più giovane di quattro figli, preceduto da George, Phil e Don.La carriera di ingegnere di George Mulligan richiedeva frequenti spostamenti in numerose città.
Fin da giovane Mulligan suonò diversi [[Strumenti musicali|strumenti]], dal [[pianoforte]] al [[clarinetto]], per poi dedicarsi definitivamente a quello che lo rese famoso, il [[sassofono|sax]] [[baritono]]. Mulligan diede al baritono un suono più morbido e moderno di quello che lo strumento aveva avuto nel jazz dagli anni Venti ai Quaranta, e con Cecil Payne e Serge Chaloff fu fra i primi a praticare sullo strumento l'idioma [[bebop]]. Gerry Mulligan detiene forse il primato per numero di collaborazioni con i più svariati musicisti. Ha suonato infatti, come solista o sideman, con quasi tutti i grandi del suo tempo: [[Paul Desmond]], [[Duke Ellington]], [[Chet Baker]], [[Ben Webster]], [[Johnny Hodges]], [[Billie Holiday]], [[Stan Getz]], [[Thelonious Monk]], [[Quincy Jones]], [[Miles Davis]], [[Astor Piazzolla]], [[Count Basie]], [[Dave Brubeck]], [[Charles Mingus]].▼
Nel gennaio 1946, dopo diversi spostamenti, Mulligan si trasferì a New York City e si unì allo staff di arrangiatori della band di Gene Krupa. Gli arrangiamenti di Mulligan con Krupa includono ''Birdhouse, Disc Jockey Jump'' e ''How High the Moon,'' nel quale ultimo cita come controcanto il boppistico ''Ornithology'' di Charlie Parker. Mulligan iniziò poi a lavorare come arrangiatore per l'Orchestra di Claude Thornhill, occasionalmente come membro della sezione delle ance. Tra gli arrangiatori dell'orchestra Thornhill anche Gil Evans, che Mulligan aveva incontrato poco prima mentre lavorava con la band Krupa, e che qui ritrova a vivere con Evans; di lì a poco l'appartamento di Evans sulla West 55th Street diventerà il ritrovo abituale per numerosi musicisti jazz che stavano lavoravano alla creazione di un nuovo idioma jazz.
[[Milano]], dove visse a lungo, sino agli ultimi anni della sua vita (era sposato con un'italiana, Franca Rota, conosciuta al Jazz Club di Milano: "Capolinea"<ref>{{Cita libro|autore = Arrigo Polillo|titolo = Jazz - la vicenda e i protagonisti della musica Afro-Americana. - Edizione aggiornata a cura di Franco Fayenz|anno = 1975|editore = Mondadori|città = Milano|p = 777|ISBN = 978-88-04-42733-9}}</ref>), negli [[anni 1950|anni cinquanta]] vedeva spesso Gerry Mulligan apparire all'improvviso nei jazz club e cominciare ad [[improvvisazione (jazz)|improvvisare]] con i musicisti che incontrava, per il semplice gusto di partecipare a una [[jam session]]. La componente umana era per Mulligan dunque estremamente importante. Trattava i suoi collaboratori, quando si dimostravano all'altezza, quasi come membri della famiglia e li spronava a fare sempre meglio.▼
[[File:Gerry Mulligan2013.jpg|thumb|right|upright=0.9|Gerry Mulligan a Bologna (1988)]] Era davvero quello che si può considerare un maestro. Affascinato dal lavoro dell'[[arrangiatore]] perché "era colui che tesseva le trame composte dai suoni unici di ogni strumento", inizia prestissimo questo mestiere (all'età di 17 anni per una [[radio (elettrotecnica)|radio]] locale), continuando poi a praticarlo con le orchestre di [[Gene Krupa]], di [[Elliot Lawrence]] e di [[Claude Thornhill]]; non smetterà mai di farlo, raggiungendo livelli altissimi di tecnica e gusto. Il suo lavoro di [[compositore]] e arrangiatore rimane più importante del suo solismo.▼
Nel settembre del 1948, sempre sotto l'ala protettrice di Gil Evans, Miles Davis forma una band di nove elementi che utilizza arrangiamenti dello stesso Evans di Gerry Mulligan, di John Lewis e di Johnny Carisi. La band inizialmente era composta da Davis alla tromba, Mulligan al sassofono baritono, il trombonista Mike Zwerin, il sassofonista contralto Lee Konitz, Junior Collins al corno francese, Bill Barber al basso tuba, il pianista John Lewis, il bassista Al McKibbon e il batterista Max Roach.
Mulligan fu un protagonista della corrente ''cool'' fin dai primi tempi, con la sua partecipazione - come compositore, arrangiatore e strumentista (6 brani su 9 sono sue composizioni) - al nonetto di [[Miles Davis]], ai cui concerti, documentati dal famoso disco "[[Birth of the Cool]]" del 1949, si fa generalmente risalire la nascita del movimento. Questa impronta stilistica rimarrà poi sempre una costante nelle improvvisazioni e composizioni di Mulligan, che non se ne allontanò mai troppo, malgrado l'avvicendarsi di nuove tendenze nel panorama jazzistico. Nel 1952, insieme a Chet Baker fonda il quartetto "senza pianoforte" (piano-less quartet): il pianoforte fino al quel momento veniva usato nelle band per tessere il tessuto armonico: [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[contrabbasso]] e [[pianoforte|piano]] costituivano infatti la spina dorsale di una [[Gruppo musicale|band]]; Mulligan e Baker rinunciano al pianoforte e in un gioco di contrappunti, di frasi che si scavalcano in continuazione e momenti di incontro, non fanno sentire la mancanza del tradizionale sostegno [[armonia|armonico]] costituito dal pianoforte. La formazione dura però poco tempo, interrotta dalle continue liti fra i due e soprattutto dall'arresto per uso di sostanze stupefacenti di Mulligan, che se la cava con tre mesi di reclusione ritrovando all'uscita, con grande sorpresa, l'amico Baker divenuto famoso per le proprie doti canore.▼
La band tenne solo una manciata di esibizioni dal vivo (un impegno di due settimane al Royal Roost e due serate al Clique Club). Tuttavia, nei due anni successivi, Davis riunì il nonetto che in tre sedute di registrò i dodici pezzi, inizialmente da pubblicare come singoli, che poi formarono l'album ''Birth of the Cool'' pubblicato solo nel 1957. Mulligan scrisse e arrangiò tre dei brani registrati (''Rocker, Venus de Milo'' e ''Jeru''), e ne arrangiò altri tre (D''eception, Godchild'' e ''Darn That Dream''). Nonostante la fredda iniziale accoglienza del pubblico, il nonetto di Davis è considerato uno dei gruppi più influenti della storia del jazz, con la creazione di un suono, Evans e Mulligan ne sono i principali responsabili che, nonostante le sue origini sulla costa orientale, influenzò enormemente il jazz della costa californiana poi noto come West Coast Jazz.
Nel settembre del 1951 Mulligan registra il primo album a suo nome: ''Mulligan Plays Mulligan''. Aveva allora già messo a punto un jazz melodico, elegante, pigro e lineare, ispirato da Harry carney e Lester Young, che sarebbe diventata sua caratteristica distintiva.
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▲Molte delle sue composizioni, tra cui " Walkin' Shoes " e "Five Brothers", sono diventate degli standard. Fin da giovane Mulligan
▲[[Milano]], dove visse a lungo, sino agli ultimi anni della sua vita (era sposato con un'italiana, Franca Rota, conosciuta al Jazz Club di Milano: "Capolinea"<ref>{{Cita libro|autore = Arrigo Polillo|titolo = Jazz - la vicenda e i protagonisti della musica Afro-Americana. - Edizione aggiornata a cura di Franco Fayenz|anno = 1975|editore = Mondadori|città = Milano|p = 777|ISBN = 978-88-04-42733-9}}</ref>), negli [[anni 1950|anni cinquanta]] vedeva spesso Gerry Mulligan apparire all'improvviso nei jazz club e cominciare ad [[improvvisazione (jazz)|improvvisare]] con i musicisti che incontrava, per il semplice gusto di partecipare a una [[jam session]]. La componente umana era per Mulligan dunque estremamente importante. Trattava i suoi collaboratori, quando si dimostravano all'altezza, quasi come membri della famiglia e li spronava a fare sempre meglio.
▲[[File:Gerry Mulligan2013.jpg|thumb|right|upright=0.9|Gerry Mulligan a Bologna (1988)]] Era davvero quello che si può considerare un maestro. Affascinato dal lavoro dell'[[arrangiatore]] perché "era colui che tesseva le trame composte dai suoni unici di ogni strumento", inizia prestissimo questo mestiere (all'età di 17 anni per una [[radio (elettrotecnica)|radio]] locale), continuando poi a praticarlo con le orchestre di [[Gene Krupa]], di [[Elliot Lawrence]] e di [[Claude Thornhill]];
Alcuni anni dopo la sostituzione di Baker con [[Bob Brookmeyer]] al trombone a pistoni o con il trombettista [[Art Farmer]], Mulligan comincia a pensare a una ''big band'', con la quale poter esprimere il proprio talento di compositore/arrangiatore, già affinato dalla collaborazione con [[Stan Kenton]] e Gil Evans; la [[Concert Jazz Band]] riscuote successi ovunque, esibendo performance in diversi stili jazz, ma tutti vicini per qualche verso al ''cool'' e all'esperienza pianoless.
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== Stile ==
Uno dei limiti del baritonista consisteva nel considerare spesso con diffidenza le tendenze del nuovo jazz che non partivano da lui, come ad esempio il [[Free jazz|free]], anche se si sentono, ovviamente, influenze [[Fusion (genere musicale)|fusion]] nei suoi ultimi brani. Mulligan in fondo, pur suonando con numerosi e svariati musicisti, era solito portare soprattutto il suo importante contributo, rimanendo per scelta ancorato al suo passato. Comunque il suo stile non può essere incasellato completamente in uno schema, come per ogni genio, ma al contrario offre, brano dopo brano, sempre nuove idee e spunti. Tra le sue collaborazioni, al di fuori delle performance esclusivamente jazzistiche, va ricordato quello che è stato definito "Il bellissimo, memorabile album ''[[Summit-Reunion Cumbre]]''", registrato a Milano con il bandoneonista-compositore argentino [[Astor Piazzolla]] e un'orchestra formata da musicisti italiani e argentini, fra i quali
== Discografia parziale ==
=== Album ===
* 1950-52 - ''The Gerry Mulligan Quartet/Gerry Mulligan with the Chubby Jackson Big Band''
* 1951 - ''Mulligan Plays Mulligan -'' Prestige (reissued as ''Historically Speaking)''
* 1952-53 - ''The Original Quartet With Chet Baker''
* 1953 - ''Konitz Meets Mulligan''
* 1953 - ''Gene Norman Presents the Original Gerry Mulligan Tentet and Quartet'' - GNP Crescendo
* 1954 - ''Gerry Mulligan quartet: Pleyel Concert'' (2CD) - Vogue
* ''At Storyville'' (1956) - Quartet, live in Boston, Mulligan plays piano on some tracks,▼
* 1954 - ''California Concerts'' - Pacific Jazz
* 1955 - ''Presenting the Gerry Mulligan Sextet'' - EmArcy
* 1956 - ''Mainstream of Jazz'' - EmArcy
* ''Blues in Time'' (1957) - Quartet with [[Paul Desmond]] [[Verve records]], released on CD as ''Gerry Mulligan/Paul Desmond Quartet''▼
* 1957 - ''
* 1957 - ''
▲* 1957 ''- Blues in Time''
* 1957 - ''[[Getz Meets Mulligan In Hi-Fi]]'' (Oct.)
* 1957-62 - ''The Gerry Mulligan
* 1958 - ''Jazz Giants '58'' - Verve
* ''Live at the Olympia Paris'' (1960-62) with the Concert Jazz Band▼
* 1958 - ''What Is There To Say?'' - Columbia (with [[Art Farmer]])
* 1959 - ''Gerry Mulligan Meets Ben Webster'' - Verve
* 1960.05 - ''The Concert Jazz Band'' - Verve
* 1960.07 - ''Concert In The Rain'' - Jazz Band (with the Concert Jazz Band)
* 1960.10 - ''& The Concert Jazz Band_Santa Monica'' - Fresh Sound
* ''Live at the Berlin Philharmonie'' (1970) with the [[Dave Brubeck]] Trio.▼
* 1960.10 - ''& The CJB on Tour Guest_Soloist Zoot Sims'' - Verve
* ''Age of Steam'' (Feb.-July 1971) G.M. and his Orchestra.▼
* 1960.11 - ''And The Concert Jazz Band_Young Blood'' - Dutch Archives
*"We're all together again for the first time" (Oct/Nov 1973), with [[Dave Brubeck]] (piano), G.M.(b.sax), [[Paul Desmond]] (alto sax), [[Jack Six]] (bass), [[Alan Dawson]] (drums).▼
* 1960.11 - ''And the Concert Jazz Band feat. Zoot Sims, Zurich 1960'' - Montreux Jazz Label
* 1961 - ''Presents'' ''A Concert In Jazz'' - Verve (with the Concert Jazz Band)
* 1962 - ''Jeru'' - Columbia (Quintet)
* 1962.07 - ''Two of a Mind -'' RCA Victor (with Paul Desmond)
* ''Lonesome Boulevard'' (1990)▼
* 1960.12 - ''And the Concert Jazz Band at the Village Vanguard'' - Verve
* 1962.12 - ''Spring Is Sprung'' - Philips (Quartet)
* ''Billy Taylor and Gerry Mulligan: Live at MCG'' (1993) live, with pianist [[Billy Taylor (musicista)|Billy Taylor]] at [[Manchester Craftsmen's Guild]] (MCG) in [[Pittsburgh]].▼
* 1962.12 - ''Gerry Mulligan '63'' - Verve (with the Concert Jazz Band)
* ''Paraiso'' (1993) con [[Jane Duboc]]▼
* 1962-63 - ''Night Lights'' - Philips (Sextet)
* 1963-64 - ''Butterfly with Hiccups'' - Limelight (Sextet)
* 1963-64 - ''Sextet_Complete Studio Recordings'' - Lone Hill (same as ''Butterfly With Hiccups'' and ''Night Lights)''
* 1965 - ''If You Can't Beat 'Em, Join 'Em!'' - Limelight (Quintet)
* 1965 - ''Feelin' Good'' - Limelight (Quintet + Strings)
* 1966 - ''Something Borrowed - Something Blue'' - Limelight
▲*
* 1974 - ''[[Summit-Reunion Cumbre]]'' (with [[Astor Piazzolla]])
* 1974 ''- Gerry Muligan/Chet Baker: Carnegie Hall Concert'' (with [[Chet Baker]])
* 1976 - ''[[Gerry Mulligan meets Enrico Intra]]'' (with [[Enrico Intra]])
* 1977 - ''Blues for Gerry - The Lionel Hampton Sessions'' (with [[Lionel Hampton]] )
* 1980 - ''Walk on the Water'' - DRG (with his orchestra)
* 1992 - ''Re-Birth of the Cool'' (re-recording of ''[[Birth of the Cool]]'')
▲* 1993 - ''Billy Taylor and Gerry Mulligan: Live at MCG'' (
* 1994 - ''Dream a Little Dream'' - Telarc Jazz (Gerry Mulligan Quartet)
* 1995 - ''Dragonfly'' - Telarc Jazz (Gerry Mulligan Quartet,)
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==== 78 giri ====
*[[1953]]: ''[[Darn That Dream/Five Brothers]]'' ([[Pacific Jazz]], 616)
*[[1953]]: ''[[Line for Lyons/Carioca]]'' ([[Fantasy Records]], 522)
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