Max Havelaar: differenze tra le versioni
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|titolo = Max Havelaar
|titoloorig = Max Havelaar, of De koffieveilingen der Nederlandse Handelmaatschappij
|annoorig = 1860
|genere = [[romanzo]]
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}}
'''''Max Havelaar ovvero Le aste del caffè della Società di Commercio olandese'''''<ref>Titolo modernizzato. L'ultima edizione rivista dall'autore stesso, la quinta (1881), portava il titolo di ''Max Havelaar, of De koffiveilingen der Nederlandsche Handelmaatschappy''. L'edizione originaria (1860) portava il titolo ''Max Havelaar, of De koffij-veilingen der Nederlandsche Handel-Maatschappij''</ref> (titolo originale in [[lingua olandese|olandese]] ''Max Havelaar, of de koffij-veilingen der Nederlandsche Handel-Maatschappij'') è un romanzo di [[Multatuli]] (pseudonimo di Eduard Douwes Dekker) del 1860, importante culturalmente e socialmente perché determinò una trasformazione della politica coloniale [[Paesi Bassi|olandese]] nelle [[Indie
== Contesto ==
Dopo il fallimento della VOC, il
Queste politiche erano effettivamente messe in pratica da una compagnia concessionaria delle piantagioni, strettamente legata allo stato, la [[Nederlandsche Handel-Maatschappij]] che figura nel titolo.
Multatuli scrisse ''Max Havelaar'' come protesta contro queste politiche coloniali. Nonostante lo stile di scrittura asciutto, il romanzo fece capire agli europei che vivevano in Europa che la loro ricchezza era il risultato della sofferenza di altre persone in altre parti del mondo. Alla fine questa consapevolezza determinò l'introduzione di una nuova "politica etica" (''Ethische politiek'') con cui il governo olandese cercò di "ripagare" il proprio debito con i sudditi coloniali assicurando l'istruzione ad alcune classi di indigeni, in genere ai membri dell'élite leale verso il governo coloniale.
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Il romanzo è composto da 4 parti (A, B, C e D).
* parte A<br />La storia di Max Havelaar, un amministratore coloniale olandese, è raccontata da Batavus Droogstoppel il prototipo di uomo gretto, avido, senza fantasia e pieno di sé. Droogstoppel incontra dopo molti anni un ex compagno di scuola, Sjaalman (un ''[[alter ego]]'' di Multatuli), che gli chiede di pubblicare un manoscritto. Droogstoppel affida il compito al praticante [[Lingua tedesca|tedesco]] Ernest Stern.
* parte B<br />È il racconto del manoscritto redatto da Stern. Il racconto segue a grandi linee le avventure professionali di Max Havelaar (alter ego di Multatuli) come assistente-residente nelle Indie Olandesi.
* parte C<br />Nella parte C viene raccontata la storia di Saïdjah e Adinda. Si tratta delle avventure di un giavanese oppresso. Questo racconto è un duro attacco allo sfruttamento dei giavanesi, la denuncia della disperazione di un popolo e dell'indifferenza delle autorità. Dekker paragona il racconto a ''La capanna dello zio Tom'': un romanzo basato sull'esperienza di persone oppresse, che fece molta più impressione di una descrizione vera, ma arida, dell'oppressione.
* parte D<br />In questa parte scrive Eduard Douwes Dekker stesso, con lo pseudonimo di Multatuli: ringrazia Stern amichevolmente per il suo scritto, attacca Droogstoppel (che chiama «miserabile prodotto di oscena avidità e blasfema ipocrisia») e gli ordina di scomparire. Segue un attacco contro la corruzione descritta nel romanzo. Alla fine Multatuli scrive al capo dello stato, il re [[Guglielmo III dei Paesi Bassi]], chiedendogli di intervenire. Questa parte è composta da più sezioni in cui Havelaar racconta le sue esperienze, in particolare a Sumatra. Havelaar racconta anche la parabola della pietra giapponese, originariamente scritta da Wolter Robert van Hoëvell (1812-1879). La pietra non vuole rimanere nella sua condizione modesta e si sottopone a un cambio d'identità. Si trasforma in pioggia e in roccia - "ma non era contenta". Alla fine torna alla sua antica condizione. È un racconto con una morale da cui il lettore può trarre una lezione: l'ambizione
== Il nome Max Havelaar ==
Il nome Max Havelaar è stato scelto nel 1988 da [[Frans van der Hoff]] e [[Nico Hozen]] per il nome dell'etichettatura dei prodotti [[equi]] e solidali curata dall'organizzazione da loro fondata [[Fairtrade Labelling Organization]], per attribuire la garanzia di [[Commercio equo e solidale|Prodotto equo e solidale]].
==Note==
<references/>
==Voci
*[[Nederlandsche Handel-
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.multatuli-museum.nl/en/index.html Sito del Museo Multatuli di Amsterdam] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090227093730/http://www.multatuli-museum.nl/en/index.html |data=27 febbraio 2009 }} (in lingua inglese)
* [
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