Duilio Mengozzi: differenze tra le versioni
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Nato il 6 novembre [[1915]] a [[Galeata]] (nella frazione di San Zeno), Duilio Mengozzi viene battezzato lo stesso giorno con il nome di Adovilio Roberto.
Ha compiuto la formazione al sacerdozio nei seminari di [[Diocesi di Sansepolcro|Sansepolcro]], di [[Firenze]] e nel [[Collegio Capranica]] di [[Roma]], di cui è stato alunno dal 1934 al 1938 e dove ebbe come compagno di studi anche il futuro cardinale [[Ugo Poletti]], i futuri arcivescovi [[Antonio Iannucci]] e [[Enrico Bartoletti]] e il futuro beato [[Luigi Novarese]], con i quali rimarrà in amicizia per tutta la vita<ref>[http://www.almocollegiocapranica.it/ANNUARIO/1930_09.html Capranicensi dal 1930 al 1939].
Dal 15 ottobre 1938 è parroco di San Giovanni Battista al Trebbio (parrocchia nella campagna a sud-ovest di [[Sansepolcro]]), rimanendolo fino alla morte.
Nella sua lunga carriera ecclesiastica ha ricoperto gli uffici di vicecancelliere vescovile, esaminatore sinodale, commissario dei legati pii, censore dei libri, segretario della commissione per la soluzione dei casi, membro dell'ufficio catechistico. In occasione del XVII Sinodo Diocesano di Sansepolcro (29-31 luglio 1944) ha ricoperto l'incarico di notaio sinodale e maestro delle cerimonie. Dal 1944 al 1947 è presidente della sezione diocesana della Pontificia Commissione di Assistenza.▼
▲Nella sua lunga carriera ecclesiastica ha ricoperto gli uffici di vicecancelliere vescovile, [[esaminatore sinodale]], commissario dei legati pii, censore dei libri, segretario della commissione per la soluzione dei casi, membro dell'ufficio catechistico. In occasione del XVII Sinodo Diocesano di Sansepolcro (29-31 luglio 1944) ha ricoperto l'incarico di notaio sinodale e maestro delle cerimonie. Dal 1944 al 1947 è presidente della sezione diocesana della Pontificia Commissione di Assistenza.
Dal 1942 al 1970 è stato insegnante di religione cattolica presso l'Istituto Magistrale di Sansepolcro, annesso al convitto "Regina Elena" (INADEL, poi INPDAP e attualmente INPS).▼
▲Dal 1942 al 1970 è stato insegnante di religione cattolica presso l'Istituto Magistrale di Sansepolcro, annesso al convitto "Regina Elena" (INADEL, poi INPDAP e attualmente INPS); dal 1962 al 1972 ha insegnato religione cattolica nell'Istituto Professionale cittadino.
In ambito culturale fu inoltre attivamente impegnato per lo sviluppo degli studi sul pittore [[Raffaellino del Colle]], collaborando alle celebrazioni per il quinto centenario della nascita nel 1986 e pubblicando una monografia nel 1998.
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Così, nel settimanale regionale ''Toscana oggi'' del 26 gennaio 2007, venne ricordato uno dei vari episodi che videro don Mengozzi impegnato a favore degli ebrei perseguitati:
{{Quote|Alvaro Lucernesi era uno studente diciassettenne che viveva con la famiglia nella casa assegnata al padre Pietro, responsabile tecnico di una distilleria a quel tempo posta di fronte al collegio «Regina Elena». La distilleria si chiamava Uva (Utilizzazione Vinacce Alcoliche). Proprietà della famiglia Marzani di [[Arezzo]], nel 1939 la ditta fu ceduta agli [[Stock (azienda)|Stock]] di Trieste, imprenditori ebrei già famosi per la loro produzione di [[brandy]]. Durante la guerra, perciò, gli Stock approfittarono anche della loro filiale di Sansepolcro per nascondervi i propri congiunti. È in questo modo che in casa Lucernesi arriva la famiglia di Emma Stock. Tuttavia la signora, già settantacinquenne, viene sistemata presso la parrocchia del Trebbio in casa di don Duilio Mengozzi e spacciata per sua madre (don Duilio aveva perso la mamma all’età di due anni). Si tratta di una donna con un discreto spessore culturale, che conosce alcune lingue e, soprattutto, è in grado di capire il tedesco. I militari che hanno insediato al Trebbio il proprio comando non se ne avvedono, neanche quando reca una bottiglia di vino ad un soldato ubriaco venuto a cercarlo in canonica|Andrea Bertocci.<ref>{{Cita news|autore = Andrea Bertocci|url = http://www.toscanaoggi.it/notizia_3.php?IDNotizia=7702&IDCategoria=187|titolo = I sacerdoti "eroi" che misero in salvo gli ebrei|pubblicazione = Toscana Oggi|giorno = 26|mese = gennaio|anno = 2007|accesso = 4 settembre 2010|urlmorto = sì}}</ref>}}
==Onorificenze==
A motivo delle benemerenze acquisite in ambito pastorale e scolastico e dell'impegno profuso per difendere i perseguitati per motivi politici o razziali nel 1944, monsignor Mengozzi fu insignito dell'onorificenza di [[Cappellano di Sua Santità]] il 20 ottobre del 1995 da parte di [[papa Giovanni Paolo II]]<ref>''[[Acta Apostolicae Sedis]]'', 88 (2 gennaio 1996), p. 367. Consultabile negli [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-88-1996-ocr.pdf Atti ufficiali della Santa Sede].</ref>.
Il 3 settembre [[2013]] lo [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha comunicato l'iscrizione del nome di don Duilio Mengozzi nell'elenco dei "Giusti fra le Nazioni"<ref>
==Scritti==
* Duilio Mengozzi, ''Dalla prima all'ultima guerra mondiale, 1918-1945. Fatti, misfatti e cronaca'' (presentazione di [[Giulio Andreotti]], appendice su "Mussolini, Hitler, Stalin, Sansepolcro 1944"), Città di Castello, Tibergraph, 1992.
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==Note==
<references />
==Bibliografia==
* [[Ercole Agnoletti]], ''Le memorie di Sansepolcro'', Sansepolcro, Arti Grafiche, 1986.
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* [[Diocesi di Sansepolcro]]
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* "Un anno dalla morte di don Duilio Mengozzi", su [https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:n8QonITShWgJ:digilander.libero.it/vivasansepolcro/Difensore%2520Civico%2520n11_06.doc+%22duilio+mengozzi%22+galeata&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it ''Il difensore civico''], n. 11, del 20 marzo 2006.
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