Ruth Snyder: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Biografia: formatnum |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
Riga 3:
|Cognome = Brown
|PostCognome = '''Snyder'''
|ForzaOrdinamento = Snyder ,Ruth
|Sesso = F
|LuogoNascita = New York
Riga 15 ⟶ 16:
|Epoca=1900
|PostNazionalità = condannata alla [[sedia elettrica]] nella prigione di [[Sing Sing]] per l'omicidio di suo marito Albert Snyder <ref>Ove non indicato diversamente, le informazioni contenute nel paragrafo "Biografia" hanno come fonte [[Cinzia Tani]], ''Assassine'', Edizioni Mondadori, 2014</ref>
|Immagine = Ruth Brown Snyder mugshot in 1927 a Sing Sing.png
}}
==Biografia==
[[File:Ruth Snyder Brown Grave 1024.jpg|thumb|La tomba di Ruth Snyder Brown nel Woodlawn Cemetery, [[The Bronx|Bronx]], NY]]
La vita della giovane Ruth Brown sembrò avere una svolta fortunata quando, 20enne, conobbe e sposò nel
Ruth sprofondava nella noia e nel disgusto per la monotonia della vita coniugale, a cui cercava di rimediare vestendosi in maniera appariscente e andando alla costante ricerca di incontri sessuali, consumati con uomini conosciuti casualmente. Con uno di questi, Henry Judd Gray, un uomo già sposato, commesso viaggiatore di [[corsetto|corsetti]] per donna, Ruth amava confidarsi, raccontandogli i suoi falliti tentativi di uccidere il marito: «in garage con il [[monossido di carbonio]], con una spinta mentre era sul molo, con del [[bicloruro di mercurio]], fingendo di curargli il singhiozzo.»<ref>[http://guide.dada.net/giallo_e_noir/ Sabina Marchesi, ''Misteri e delitti'', Guida GialloNoir] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080603033918/http://guide.dada.net/giallo_e_noir/ |data=3 giugno 2008 }}</ref>.
Riga 26 ⟶ 27:
Ruth cominciò nuovamente a progettare l'omicidio del marito, dapprima persuadendolo a contrarre un'[[assicurazione]] sulla vita per {{formatnum:48000}} dollari da raddoppiare se l'assicurato fosse morto per un atto violento e poi cercando di convincere il riluttante amante con un piano che prevedeva, per assicurarsi la riuscita dell'omicidio, l'utilizzo di tre strumenti: il cloroformio, un filo metallico e un pesante contrappeso di quelli usati per lo scorrimento delle tendine delle finestre.
La notte del
Dopo rapide indagini, nel corso delle quali vennero rinvenuti dei gioielli, dei quali la donna aveva denunciato la scomparsa, nascosti nell'appartamento, la polizia non credette a questa messa in scena e accusò i due amanti dell'omicidio, rinviandoli al processo che si aprì il 27 aprile 1927. Durante le udienze del tribunale Ruth confessò apertamente di aver voluto uccidere il marito «per sbarazzarsi di lui», mentre Judd tentò di giustificarsi accusando l'amante di essere stata lei a pianificare l'omicidio, ad aver contratto le polizze dell'assicurazione e di averlo fatto ubriacare per incoraggiarlo ad uccidere. Alle ore 23 del 12 gennaio 1928 la coppia omicida fu giustiziata sulla sedia elettrica.<ref>L'esecuzione di Ruth fu fotografata di nascosto con una macchina fotografica fissata alla caviglia da Tom Howard, fotografo del ''Chicago Tribune'' (''TOM HOWARD DIES, PHOTOGRAPHER, 68; Camera Man Recorded the Ruth Snyder Electrocution.'', ''The New York Times archive''. 9 ottobre 1961)</ref>
|