Maracatumba... ma non è una rumba: differenze tra le versioni
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| titolo italiano = Maracatumba... ma non è una rumba
| immagine = Maracatumba_ma_non_e_una_rumba.jpg
| didascalia = Renato Rascel in una sequenza del film
| lingua originale = italiano
| paese = [[Italia]]
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| genere = Commedia
| genere 2 = Musicale
| regista = [[Edmondo Lozzi]] (vers. definitiva), [[Gaetano Amata]] (prima vers.), [[Enzo Trapani]] (seconda vers.)
| soggetto =
| sceneggiatore = Gaetano Amata
| produttore = [[Aldo Quinti]]
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* [[Paolo Stoppa]]: Miguel Martinez, l'impresario
* [[Aristide Baghetti]]: Lo zio di Filippo
*
* [[Franca Marzi]]: Corinna Auselli
* [[Lucia Mannucci]]: Cowgirl / Se stessa
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* [[Lucy Hofbauer]]:
* [[Mary Conte]]:
| doppiatori
*[[Nella Maria Bonora]]: Corinna Auselli
| fotografo = [[Romolo Garroni]]
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}}
'''''Maracatumba... ma non è una rumba''''' è un [[film]] italiano del [[1949]], diretto da [[Edmondo Lozzi]] e interpretato da [[Renato Rascel]]. Inizialmente intitolato ''Duello all'ombra'' e diretto da [[Gaetano Amata]], venne ritirato dalla produzione e modificato due anni dopo col nuovo titolo da [[Enzo Trapani]], che venne respinto dalla censura. Dopo ampie modifiche, il film fu proiettato nel novembre 1951.
== Trama ==
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== Produzione ==
Il film ebbe una travagliata storia, produttiva e censoria. Inizialmente la pellicola si intitolava ''Duello all'ombra'' ed era diretta da [[Gaetano Amata]], autore anche del soggetto e della sceneggiatura, e dopo aver ottenuto il primo nulla osta – n. 7.278 del 14 febbraio 1950 per una lunghezza di 2.287 metri, dove si esprime parere favorevole alla programmazione in pubblico<ref>{{cita web |url=http://cinecensura.com/manifesti/marakatumba-ma-non-e-una-rumba/ |titolo=Marakatumba... ma non è una rumba! |sito=Cinecensura |accesso=17 luglio 2022 |dataarchivio=15 agosto 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220815095845/https://cinecensura.com/manifesti/marakatumba-ma-non-e-una-rumba/ |urlmorto=sì }}</ref> – la società di produzione richiese l'annullamento del visto originario<ref>{{cita web |url=http://cinecensura.com/wp-content/uploads/2017/02/Marakatumba-Duello-allombra-Edizione-annullata.pdf |titolo=Duello all'ombra – Documento originale dell'edizione annullata |sito=Cinecensura |accesso=17 luglio 2022}}</ref> per approntare una nuova edizione del film, con la regia di [[Enzo Trapani]], le cui riprese iniziarono nel giugno del 1951 con un budget di 68.500.000 di lire con aggiunti 8.000.000 recuperati dal film precedente, ma che fu respinta dalla commissione il 4 settembre 1951 perché ritenuta offensiva del sentimento religioso.
Nella versione della trama respinta, infatti, Filippo, dopo essere stato compromesso e aver ricevuto l'ordine di riparare, sposando Corinna, fugge con Ester ma Corinna lo insegue e lo uccide a fucilate. Filippo, ritrovatosi all'altro mondo, viene interrogato dal capo dell'Ufficio Animagrafico: dai documenti in loro possesso egli non risulterebbe deceduto e, al termine dell'inquisitoria, Filippo viene inviato sulla terra alla ricerca della sua anima, ritrovata la quale potrà tornare in vita. Ma ha soltanto tre giorni di tempo, e deve assumere un'identità fittizia: quella di Mandrague (chiara parodia di [[Mandrake]]), il quale accompagnato dal servo di colore Lothar, ricerca la sua anima in ogni dove, nelle strade, nei locali di varietà e a Cinecittà, avvalendosi di una parola magica, "Marakatumba", che pronunciata con gesti speciali delle mani gli conferirà qualsiasi potere, compreso quello dell'invisibilità.
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Nella colonna sonora si eseguono i seguenti brani:
*''[[Nella vecchia fattoria]]'', cantata dal [[Quartetto Cetra]];
*''Sono solo'' e ''Il gaucho'', composte e cantate da Renato Rascel;
*''Il bacio di una negra'', cantata da [[Giulio Marchetti]];
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