Maracatumba... ma non è una rumba: differenze tra le versioni

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{{S|film}}
{{Film
|titoloitaliano titolo italiano = MarakatumbaMaracatumba... ma non è una rumba
| immagine = Maracatumba_ma_non_e_una_rumba.jpg
| didascalia = Renato Rascel in una sequenza del film
| lingua originale = italiano
|titolooriginale= Marakatumba... ma non è una rumba
| paese = [[Italia]]
|linguaoriginale= italiano
| titolo alfabetico = Maracatumba... ma non è una rumba
|paese= [[Italia]]
| anno uscita = 1949
|paese2=
| tipo colore = B/N
|paese3=
| aspect ratio =
|paese4=
| genere = Commedia
|titoloalfabetico= Marakatumba... ma non è una rumba
| genere 2 = Musicale
|annouscita= [[1949]]
| regista = [[Edmondo Lozzi]] (vers. definitiva), [[Gaetano Amata]] (prima vers.), [[Enzo Trapani]] (seconda vers.)
|durata= 103 min
| soggetto = Gaetano Amata
|tipocolore= B/N
| sceneggiatore = Gaetano Amata
|tipoaudio= mono
| produttore = [[Aldo Quinti]]
|ratio=
| produttore esecutivo =
|genere= commedia, musical
|regista casa produzione = [[EdmondGeneral LozziFilm]]
| casa distribuzione italiana = [[Herald Pictures]]
|soggetto= [[Gaetano Amata]]
| attori = * [[Renato Rascel]]: Filippo De Bellis
|sceneggiatore= [[Gaetano Amata]]
|produttore= [[Aldo Quinti]]
|produttoreesecutivo=
|casaproduzione= [[General Film]]
|distribuzioneitalia=
|attori=
* [[Renato Rascel]]: Filippo De Bellis
* [[Marilyn Buferd]]: Ester
* [[Paolo Stoppa]]: Miguel Martinez, l'impresario
* [[Aristide Baghetti|Aristide Braghetti]]: Lo zio di Filippo
* [[Italo Tancredi]]: Silvio Auselli, il fattore
* [[Franca Marzi]]: Corinna Auselli
* [[Lucia Mannucci]]: Cowgirl / Se stessa
* [[Felice Chiusano]]: Cowboy / Se stesso
* [[Tata Giacobetti]]: Cowboy / Se stessastesso
* [[Antonio Virgilio Savona]]: Cowboy / Se stesso
* [[Fiorenzo Fiorentini]]: Sor Du' Fodere
* [[IdoloLina TancrediMarengo]]: Silviosignora Ausellianziana in albergo
* [[FrancaAda MarziColangeli]]: Corinnadomestica Ausellidel conte
* [[LinaAmru MarengoSani]]: Se stessa
* [[Kiki Urbani]]: Se stessa
* [[Giuseppe Urbani|Pepé Urbani]]: Se stesso
* [[Giulio Marchetti]]: Se stesso
* [[Lucy Hofbauer]]:
* [[Mary Conte]]:
| doppiatori originali =
* [[Ada Colangeli]]:
*[[Nella Maria Bonora]]: Corinna Auselli
* [[Amru Sani]]:
| fotografo = [[Romolo Garroni]]
* [[Kiki Urbani]]: Se stessa
| montatore = [[Mario Bonotti]], [[Jenner Menghi]]
* [[Pepé Urbani]]: Se stesso
| effetti speciali =
* [[Giulio Marchetti]]: Se stesso
| musicista = [[Franco Mannino|Franco Trinacria]]
|doppiatoriitaliani=
| scenografo = [[Franco Fontana (scenografo)|Franco Fontana]], [[Vittorio Valentini (scenografo)|Vittorio Valentini]]
|fotografo= [[Romolo Garroni]]
| costumista = [[Giorgio Lungarotti]]
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| truccatore = [[Enrico Terenzio]]
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}}
 
'''''MarakatumbaMaracatumba... ma non è una rumba''''' è un [[film]] italiano del [[1949]], diretto da [[EdmondEdmondo Lozzi]] e interpretato da [[Renato Rascel]]. Inizialmente intitolato ''Duello all'ombra'' e diretto da [[Gaetano Amata]], venne ritirato dalla produzione e modificato due anni dopo col nuovo titolo da [[Enzo Trapani]], che venne respinto dalla censura. Dopo ampie modifiche, il film fu proiettato nel novembre 1951.
 
== Trama ==
Un modesto ragioniere, Filippo De Bellis, s'innamora di Ester, ballerina di un varietà teatrale intitolato "Marakatumba", incontrata in un ristorante durante la pausa pranzo lavorativa. Viene rapito da Silvio e Corinna Auselli, padre e figlia, proprietari di una fattoria dove viene a sapere che un vecchio zio, da lui mai visto o conosciuto e ridotto a letto per una malattia, facendo testamento lo ha nominato erede di una grande fortuna. C'è però una condizione: Filippo deve sposare l'affascinante Corinna, la quale tenta in ogni modo di sedurlo per comprometterlo e costringerlo al matrimonio in modo che lei stessa entri in possesso dell'eredità.
{{...}}
 
Ma quando giunge in città la compagnia di varietà dove si esibisce Ester, Filippo per incontrarla e dichiararsi decide di esibirsi con alcuni suoi numeri tra un siparietto e l'altro, ottenendo un tale successo da convincerlo a proseguire la carriera artistica seguendo Ester in tournée, scritturato dall'impresario Miguel Martinez. Ma Corinna, scoperti i suoi piani, dapprima gli fa sottoscrivere una dichiarazione di intenti davanti a testimoni, poi sorprende Filippo con Ester in aperta campagna durante una battuta di caccia e, rosa dalla gelosia, li prende a fucilate. Ma Ester non demorde e risponde colpo su colpo tanto da costringerla ad arrendersi. Alla fine Filippo sposerà Ester.
 
== Produzione ==
Il film ebbe una travagliata storia, produttiva e censoria. Inizialmente la pellicola si intitolava ''Duello all'ombra'' ed era diretta da [[Gaetano Amata]], autore anche del soggetto e della sceneggiatura, e dopo aver ottenuto il primo nulla osta – n. 7.278 del 14 febbraio 1950 per una lunghezza di 2.287 metri, dove si esprime parere favorevole alla programmazione in pubblico<ref>{{cita web |url=http://cinecensura.com/manifesti/marakatumba-ma-non-e-una-rumba/ |titolo=Marakatumba... ma non è una rumba! |sito=Cinecensura |accesso=17 luglio 2022 |dataarchivio=15 agosto 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220815095845/https://cinecensura.com/manifesti/marakatumba-ma-non-e-una-rumba/ |urlmorto=sì }}</ref> – la società di produzione richiese l'annullamento del visto originario<ref>{{cita web |url=http://cinecensura.com/wp-content/uploads/2017/02/Marakatumba-Duello-allombra-Edizione-annullata.pdf |titolo=Duello all'ombra – Documento originale dell'edizione annullata |sito=Cinecensura |accesso=17 luglio 2022}}</ref> per approntare una nuova edizione del film, con la regia di [[Enzo Trapani]], le cui riprese iniziarono nel giugno del 1951 con un budget di 68.500.000 di lire con aggiunti 8.000.000 recuperati dal film precedente, ma che fu respinta dalla commissione il 4 settembre 1951 perché ritenuta offensiva del sentimento religioso.
 
Nella versione della trama respinta, infatti, Filippo, dopo essere stato compromesso e aver ricevuto l'ordine di riparare, sposando Corinna, fugge con Ester ma Corinna lo insegue e lo uccide a fucilate. Filippo, ritrovatosi all'altro mondo, viene interrogato dal capo dell'Ufficio Animagrafico: dai documenti in loro possesso egli non risulterebbe deceduto e, al termine dell'inquisitoria, Filippo viene inviato sulla terra alla ricerca della sua anima, ritrovata la quale potrà tornare in vita. Ma ha soltanto tre giorni di tempo, e deve assumere un'identità fittizia: quella di Mandrague (chiara parodia di [[Mandrake]]), il quale accompagnato dal servo di colore Lothar, ricerca la sua anima in ogni dove, nelle strade, nei locali di varietà e a Cinecittà, avvalendosi di una parola magica, "Marakatumba", che pronunciata con gesti speciali delle mani gli conferirà qualsiasi potere, compreso quello dell'invisibilità.
 
Dopo avventure di ogni genere, e non riuscendo nell'intento, alla scadenza del terzo giorno Filippo viene trasformato in un cane, scoprendo che la sua anima si trovava nell'animale: quando però viene sorpreso dall'accalappiacani il capo dell'Ufficio Animagrafico mobilita gli angeli custodi i quali, trasformati a loro volta in cani, invadono il canile liberando l'anima di Filippo che può ritornare in vita nelle sue precedenti sembianze umane e riunirsi ad Ester<ref>{{cita web |url=http://cinecensura.com/wp-content/uploads/1951/02/Marakatumba...-Ma-non-%C3%A8-una-rumba-Edizione-approvata.pdf |titolo=Marakatumba... ma non è una rumba! – Documento originale dell'edizione approvata |sito=Cinecensura |accesso=17 luglio 2022}}</ref>.
 
Il 5 settembre 1951 la General Film e la Herald Pictures presentarono ricorso contro la decisione e, dopo modifiche sostanziali, conservando alcune sequenze della prima versione di Gaetano Amata, eliminando totalmente le sequenze dell'aldilà dirette da Enzo Trapani e il ruolo di [[Ada Colangeli]], che nel film interpreta la domestica del conte Pirri, nella nuova edizione cambiato in uno zio non nominato, e girando nuove scene sotto la direzione di Edmondo Lozzi, il film ottenne il visto di censura n. 10.496 del 30 ottobre 1951 con un metraggio di 2.280 metri<ref>{{cita web |url=https://www.italiataglia.it/files/visti21000_wm_pdf/10496.pdf |titolo=Marakatumba... ma non è una rumba – Documento originale del visto di censura |sito=Italia Taglia |accesso=17 luglio 2022}}</ref>. Nella versione definitiva del film la regìa è attribuita soltanto ad Edmondo Lozzi, non nominando i due registi delle versioni precedenti, Gaetano Amata ed Enzo Trapani.
 
== Colonna sonora ==
Nella colonna sonora si eseguono i seguenti brani:
 
*''[[Nella vecchia fattoria]]'', cantata dal [[Quartetto Cetra]];
*''Sono solo'' e ''Il gaucho'', composte e cantate da Renato Rascel;
*''Il bacio di una negra'', cantata da [[Giulio Marchetti]];
*''You for Me'', cantata da [[Amru Sani]].
 
== Home video ==
La versione definitiva del film è stata pubblicata su [[DVD]] nel 2003 dall'[[Istituto Luce]].
 
== Altri tecnici ==
* [[Arredatore di scena|Arredatore]]: [[Elso Valentini]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{imdb|film|0041637}}
*{{ANICA|DC5804}}
*{{cita web |url=https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/maracatumba-ma-non--una-rumba/6101/ |titolo=Maracatumba... ma non è una rumba |sito=Rivista del Cinematografo}}
 
{{Portale|cinema}}