Copia conforme all'originale: differenze tra le versioni

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La copia conforme nell'invio di una e-mail si utilizza quando si ha bisogno di rendere noto a qualcuno che una determinata mail è stata inviata ad un determinato destinatario.
La '''copia conforme all'originale''' è un atto o un [[documento]] che ne riproduce un altro, solitamente emesso da una [[pubblica amministrazione]] o da un [[pubblico ufficiale]] per legge autorizzato a tale funzione, che attesta con dichiarazione formale la fedele corrispondenza della copia all'originale.
'''Esempio'''
 
Un supervisore vuole rendere noto al capo che ha mandato un e-mail ad un impiegato per dirgli di svolgere un determinato compito. Scrivendo l'indirizzo e-mail del capo nel campo '''Cc:''' (''Copia conforme'')e l'indirizzo dell'impiegato nel campo '''A:''', può realizzare quanto descritto nell'esempio.
L'attestazione di conformità non certifica la genuinità del documento originale, ma solo la fedele corrispondenza ad esso della copia. Gli atti dei quali è possibile produrre una copia conforme possono essere tanto pubblici (cioè di [[diritto pubblico]]) che privati (di [[diritto privato]]).
In questo modo, però, il destinatario (l'impiegato) è ha conoscenza che è stata mandata una copia della mail che gli è arrivata ad un'altro indirizzo (quello del capo), per nascondere gli indirizzi destinatari della copia conforme esiste il campo '''Ccn:'''(''copia conforme nascosta''). In questo modo il destinatario della mail non può sapere se ed a chi è stata mandata una copia conforme.
 
== Diritto italiano ==
Il [[Codice civile italiano]] disciplina la probatorietà delle copie agli articoli 2714 e seguenti, con particolare riguardo alla pubblica fede.
 
L'operazione, con la quale si conferisce alla copia l'attestazione di conformità all'originale, è chiamata "autentica" (e si parla infatti anche di "copia autentica") se dall'attestazione conseguano particolari effetti giuridici, che la rendano equipollente all'originale; la copia è invece detta "semplice" quando, pur attestandosene la conformità in modi analoghi, la qualità dell'atto resti meramente documentaria. La distinzione è riportata spesso in modo improprio nel parlare comune.
 
Il [[Decreto del presidente della Repubblica|DPR]] 445 del 28 dicembre 2000<ref>{{Cita legge italiana|tipo= DPR|anno= 2000|mese= 12|giorno= 28|numero= 445|titolo= documentazione amministrativa}}</ref>, ha introdotto alcuni snellimenti delle procedure per l'autenticazione delle copie di atti (che tengono peraltro conto delle nuove forme elettroniche di redazione di alcuni atti), rivedendo la precedente disciplina introdotta dalla [[legge]] 15 del 4 gennaio 1968<ref>{{Cita legge italiana|tipo= legge|anno= 1968|mese= 01|giorno= 04|numero= 15|titolo= documentazione amministrativa e legalizzazione e autenticazione di firme}}</ref>.
 
Precisamente, all'articolo 18 il decreto stabilisce che, date le nuove tecnologie, ''«le copie autentiche, totali o parziali, di atti e documenti possono essere ottenute con qualsiasi procedimento che dia garanzia della riproduzione fedele e duratura dell'atto o documento. Esse possono essere validamente prodotte in luogo degli originali»''. Circa i soggetti abilitati al rilascio dell'attestazione di conformità, lo stesso articolo indica al suo secondo comma che l'autenticazione delle copie può essere fatta dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso o presso il quale è depositato l'originale, o al quale deve essere prodotto il documento, da un [[notaio]], [[cancelliere]], [[segretario comunale]], o altro [[funzionario]] incaricato dal [[sindaco]].
 
Secondo l'articolo 19 del medesimo decreto è inoltre possibile, partendo da una '''copia fotostatica'''<ref>Termine burocratico che significa, in pratica, fotocopia. Con la diffusione
della digitalizzazione si può intendere, a meno di avvertenze esplicite, anche riproduzione su file (immagine o foto) per essere trasmessa con mezzo telematico.</ref> del documento, procedere autonomamente alla creazione di una copia conforme all'originale tramite un'[[dichiarazione sostitutiva di certificazione|autocertificazione]], e validamente produrla in luogo dell'originale<ref>In particolare, l'articolo 19 stabilisce che la conformità della copia può essere autocertificata, secondo le modalità previste dal comma 3 dell'articolo 38 e dall'articolo 19 bis, in virtù dei commi 1 e 3 dell'articolo 47.</ref>, solo se si tratta di un documento rilasciato o conservato da una pubblica amministrazione.
 
Per questo, qualsiasi documento può essere dichiarato conforme all'originale anche da soggetti privati, ad esempio da professionisti nell'ambito delle loro mansioni, quando viene registrato o conservato anche presso una pubblica amministrazione.
 
La copia conforme certificata (ad esempio, in uso per mandati e procure citati in alcuni tipi di atti notarili) ha lo stesso valore legale del documento originale, a tutti i fini e gli effetti di legge. Talora nel [[frontespizio]], è indicato il numero totale delle pagine di cui consta il documento.
Se lo stesso documento originale non è unico, si può indicare che viene rilasciato in numero 3 di 3 copie (originali e firmate) ''ad unico effetto'', in modo che il possesso e l'esibizione di una singola copia produce gli stessi effetti di legge delle rimanenti.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Codice Civile|preposizione=sul|s_etichetta=Codice civile italiano}}
 
{{Portale|diritto}}
 
[[Categoria:Diritto civile]]
[[Categoria:Diritto amministrativo]]