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{{Quartiere
| nomeQuartiere = Tor Fiscale
| immagine = Tor Fiscale Rome 1.jpg
| didascalia =
| comuneMappa =
| siglaRegione = LAZ
| siglaProvincia = RM
| nomeComune = Roma Capitale
| circoscrizione = [[Municipio Roma VII]]
}}
 
'''Tor Fiscale''' è la [[Zone urbanistiche di Roma|zona urbanistica]] '''9C''' (zona "O" 22)<ref>{{Cita web|url=http://www.urbanistica.comune.roma.it/zoneo/zoneo-elenco/zoneo-mun-x/zoneo-22-torfiscale.html|titolo=Piano particolareggiato di Zona "O" n. 22 - "Tor Fiscale"|sito=Roma Capitale - Urbanistica}}</ref> del [[Municipio Roma VII]] di [[Roma Capitale]]. Si estende sul quartiere Q. VIII [[Tuscolano]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Oltre ai monumenti, nel parco ritroviamo una campagna romana che si è perfettamente conservata nonostante la mutazione in parco pubblico mirata a ristrutturare gli immobili presenti nel parco e per salvaguardare il verde.
la campagna romana che qui ritroviamo è stata conservata anche nell’adattamento operato per la trasformazione a parco pubblico, che ha riproposto scelte di architettura agraria per il restauro-ristrutturazione degli immobili presenti e per l’arredo del verde. Il recupero di essenze arboree tipiche quali alberi da frutto e prati lasciati a “misticanza” di erbe e fiori, testimoniano una leggerezza di intervento che ha saputo rispettare l’identità di questo luogo. Qui, percorrendo i sentieri lungo gli antichi acquedotti, si possono ritrovare i suoni della campagna romana; casali agricoli, orti e frutteti; ampi spazi di verde ed enormi porzioni di cielo sotto il quale si può individuare sempre la maestosa Torre del Fiscale che, con i suoi 30 metri di altezza, domina l’intero paesaggio.
 
Il recupero della flora tra cui tipici gli alberi da frutto e prati ricchi di erbe e fiori.
Questo monumento è quasi una “presenza” nell’immaginario di chi da molto tempo vive in questi luoghi; essa ha visto e potrebbe raccontare un millennio di fatti e persone che ai suoi piedi hanno consumato la loro storia non viene e non può essere dimenticata da chi vive qui, perché onnipresente, è davvero il simbolo e rappresenta l’identità sociale di questo territorio. Volgendo lo sguardo verso sud, all’orizzonte, il profilo netto degli antichi vulcani dei Colli Albani ci mostra uno sfondo antico di 500.000”[http://www..ittorredelfiscale]
 
Percorrendo i sentieri lungo i monumenti lasciati dai romani come gli acquedotti di cui il parco è ricco, si possono ritrovare i suoni e i paesaggi della campagna romana; casali, orti e frutteti insieme ad ampi spazi verdi e agli immobili tra cui la Torre del Fiscale che con i suoi 30 metri d’altezza domina il paesaggio e volgendosi verso sud, si possono notare i Colli Albani, antichi vulcani che fanno da sfondo.
 
La zona confina:
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== Storia ==
[[File:Tor Fiscale Rome 2.jpg|thumb|La torre da cui la zona urbanistica di Tor Fiscale prende il nome|sinistra]]
La Torre del fiscale fu edificata tra il XII e XIII secolo<ref>{{Cita web | url=https://www.prolocoroma.it/parco-di-tor-fiscale/ | titolo=Parco di Tor Fiscale - Proloco Roma |accesso=17 marzo 2024}}</ref>, e fu costruita per il controllo dei possedimenti di una ricca famiglia dell’ dell'epoca .
 
Il monumento rappresenta uno degli esempi meglio conservati tra le tante torri e casali che segnano tutt’oratuttora il paesaggio dell’Agro romano. Un tempo si riteneva che facessero parte di un articolato sistema di vedetta e segnalazione a difesa della città .
 
La Torre permetteva di controllare terreni che si estendevano per centinaia di ettari nell’area strategica tra la Via Latina e la Via Appia, oltre che rappresentare un prestigioso stato economico per la casata che la posedeva.
 
Nel corso dei secoli La Torre passò di mano in mano tra diverse famiglie, finchèfinché nel ‘600 fu acquistata da Filippo Foppi, tesoriere pontificio “fiscale”.<ref>{{Cita web | url=https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/luoghi/via-appia-antica/parco-di-tor-fiscale/ | titolo=Parco di Tor Fiscale - Sito ufficiale Parco Archeologico dell&#039;Appia Antica | accesso=17 marzo 2024}}</ref>
 
La zona prende nome da una torre costruita nel [[XIII secolo]] all'intersezione degli acquedotti [[acquedotto Claudio|Claudio]] e [[Acqua Marcia|Marcio]]. La torre è costituita di blocchetti di tufo ed è alta circa 30 metri<ref>{{Cita web | url=https://www.ecomuseodellavialatina.it/percorsi/torre-del-fiscale/ |titolo=Torre del Fiscale - Ecomuseo della VIA LATINA | accesso=17 marzo 2024}}</ref>.
 
La denominazione di Fiscale, attribuita al fondo e alla torre, compare nel [[XVII secolo]] quando la tenuta appartenne a Filippo Foppi, tesoriere pontificio, altrimenti detto "fiscale".<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.medioevo.romaparcoarcheologicoappiaantica.it/htmlluoghi/architettura/torritorre-ext/texdel-fiscale.htm/|titolo=TorTorre del Fiscale|sito=Medioevo.RomaParco Archeologico dell'Appia Antica}}</ref> Qui, 2000 anni fa, si potevano ammirare gli acquedotti romani (Anio Novus, Claudio, Marcio, Julia, Tepula e il più recente acquedotto Felice) sulle cui arcate sgorgavano le acque della Valle dell'Aniene e quelle del Vulcano Laziale. L'area era percorsa dalla Via Latina e qui i patrizi romani risiedevano per il periodo estivo.
 
== La Baraccopoli ==
Alla fine degli anni Sessanta e nei primi Settanta, fra il quartiere Appio Claudio, San Giovanni e Cinecittà, sviluppato con intenti speculativi attorno all’asse della via Tuscolana si venne a formare la baraccopoli dell'Acquedotto Felice dove vivevano gli immigrati del Meridione che cercavano lavoro dei baraccati. Tra il 1936 e il 1973 circa 650 famiglie immigrate dal sud Italia vissero all’interno di baracche di fortuna costruite tra un arco e l’altro dell’Acquedotto Felice nel quartiere Appio Claudio a Sud-Est di Roma.
 
Nel 1968 al sacerdote Roberto Sardelli venne affidato l'incarico di collaboratore nella parrocchia di San Policarpo, dove cominciò attivamente il suo impegno a favore degli abitanti della baraccopoli.<ref>{{Cita web | url=https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2019/02/20/roberto-sardelli-morto | titolo=Il prete dei baraccati che credeva nelle parole - Annalisa Camilli - Internazionale |accesso=17 marzo 2024}}</ref>
La zona prende nome da una torre costruita nel [[XIII secolo]] all'intersezione degli acquedotti [[acquedotto Claudio|Claudio]] e [[Acqua Marcia|Marcio]]. La torre è costituita di blocchetti di tufo ed è alta circa 30 metri.
 
Nel 1969 acquistò una delle baracche da una prostituta e si trasferì nell'insediamento. Lì fondò la celebre "Scuola 725", dal nome della baracca che la ospitava, definita dagli stessi ragazzi "la scuola del riscatto". Era il tentativo di recuperare chi veniva emarginato anche dalla scuola, consentendo loro di proseguire gli studi e conoscere testi e autori come Gandhi o Malcolm X un’opportunità educativa e di crescita. Lo sgombero delle baraccopoli avvenne nel 1973.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/roma-morto-don-roberto-sardelli-il-prete-dei-baraccati-dell-acquedotto-felice|titolo=Roma. Morto don Roberto Sardelli, il prete dei baraccati dell'acquedotto Felice|sito=Avvenire.it}}</ref>
La denominazione di Fiscale, attribuita al fondo e alla torre, compare nel [[XVII secolo]] quando la tenuta appartenne a Filippo Foppi, tesoriere pontificio, altrimenti detto "fiscale".<ref>{{Cita web|url=http://www.medioevo.roma.it/html/architettura/torri-ext/tex-fiscale.htm|titolo=Tor Fiscale|sito=Medioevo.Roma}}</ref> Qui, 2000 anni fa, si potevano ammirare gli acquedotti romani (Anio Novus, Claudio, Marcio, Julia, Tepula e il più recente acquedotto Felice) sulle cui arcate sgorgavano le acque della Valle dell'Aniene e quelle del Vulcano Laziale. L'area era percorsa dalla Via Latina e qui i patrizi romani risiedevano per il periodo estivo.
 
== Note ==