Il '''clan Pagnozzi''' è un clan della [[camorra]] originario di [[San Giovanni a Teduccio]] ([[Napoli]]), ma insediato a [[San Martino Valle Caudina]], al confine tra le province di [[provincia di Benevento|Benevento]] e di [[provincia di Avellino|Avellino]]. Inoltre, il clan ha una forte presenza anche nella città di [[Roma]], dove Domenico Pagnozzi è considerato un esponente di spicco della criminalità organizzata romana.<ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/cronaca/sentenza-clan-pagnozzi-napoletani-tuscolano-cassazione.html|titolo=Camorra Capitale: confermata condanna per mafia per 'Mimì o Professore' e i Napoletani del Tuscolano|sito=RomaToday|lingua=it|accesso=2024-04-08}}</ref>
{{S|organizzazioni criminali}}
{{Organizzazione criminale
|nome = Clan Pagnozzi
|immagine =
|didascalia =
|nomi alternativi =
|area di origine = [[San Martino Valle Caudina]], [[San Giovanni a Teduccio]] ([[Napoli]])
|aree di influenza = [[Valle Caudina]], [[Benevento]], [[Valle Telesina]], [[San Giorgio del Sannio]], [[Irpinia]], [[Airola]], [[Sant'Agata de' Goti]], [[Tuscolano]] ([[Roma]])
|inizio = inizio del [[XX secolo]]
|fine =
|boss = Gennaro Pagnozzi <br> Domenico Pagnozzi <br> Paolo Pagnozzi <br> Orazio De Paola
|sottogruppo1 = Clan Bove-De Paola
|sottogruppo2 =
|sottogruppo3 =
|alleato1 = [[Clan dei Casalesi]]
|alleato2 =[['Ndrangheta]]
|alleato3 = Clan Senese
|alleato4 = Clan Sparandeo
|alleato5= [[Clan Farina]] (estinto)
|rivale1 = [[Nuova Camorra Organizzata]] (estinto)
|rivale2 = [[Clan dei Casamonica]]
|rivale3 =
|attività1 =[[Traffico di droga]]
|attività2 =[[spaccio di droga]]
|attività3 =[[Riciclaggio di denaro]]
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|collaboratore3 =
}}
Il '''clan Pagnozzi''' è un clan della [[camorra]] originario di [[San Giovanni a Teduccio]] ([[Napoli]]), ma insediato a [[San Martino Valle Caudina]], al confine tra le province di [[provincia di Benevento|Benevento]] e di [[provincia di Avellino|Avellino]].
== Cenni storiciStoria ==
Il gruppo era già attivo all'inizio del [[XX secolo]], ma con l'arrivo di Gennaro Pagnozzi negli anni Sessantasessanta si riorganizzò.<ref>[http://coordinamento.mininterno.it/pubblicazioni/campania.htm Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081018184114/http://coordinamento.mininterno.it/pubblicazioni/campania.htm |data=18 ottobre 2008 }}</ref><ref>[http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=49 altrabenevento » La mappa della camorra nel sannio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel corso dei primi anni Ottantaottanta, Gennaro Pagnozzi, inteso "o' Giaguaro", uno fra i primi a opporsi a [[Raffaele Cutolo]] allorquando quest'ultimo impose la tassa su ogni cassa di sigarette di [[contrabbando]] trattata dalla [[camorra]], per evitare rappresaglie da parte dei [[Nuova Camorra Organizzata|cutoliani]], lasciò [[San Giovanni a Teduccio]] e si trasferì a [[San Martino Valle Caudina]], paese d'origine del padre. Mimì Pagnozzi, conosciuto a [[Roma]] come “occhi“Occhi di ghiaccio”Ghiaccio”, figlio di Gennaro, il “giaguaro”“Giaguaro” (morto d'infarto nel 2016 dopo un'udienza in tribunale), è di certo uno dei criminali più pericolosi della Penisolapenisola.
Partito dalla provincia, in un piccolo clan, quello dei Pagnozzi, padroni incontrastati delle attività illecite in [[Valle Caudina]], ha costruito passo dopo passo una carriera criminale di primo livello. Prima con i [[Clan dei Casalesi|Casalesi]] e infine nella capitale. Laureato in medicina, colto, distinto, freddo e spietato, si è presto imposto come un boss.; Ancheanche a [[Roma]], dove ha soggiogato clan storici come quello dei [[Clan dei Casamonica|Casamonica]], la potente famiglia di [[Rom abruzzesi|zingari]] che nell'ordinanza cautelare viene definita succube dell'uomodei arrivato dall'IrpiniaPagnozzi. Non una cosa da poco.: Ii Casamonica sono attivi a Roma dagli anni Sessantasessanta e hanno imposto un po' ovunque la loro legge criminale. Nel 2008 Pagnozzi e i suoi avevano anche pensato, per velocizzare la “presa della Capitale”capitale”, di eliminare Giuseppe Casamonica, il capo del clan. Non è stato necessario.<ref>https://www.ottopagine.it/av/cronaca/167230/ascesa-e-caduta-di-occhi-ghiaccio-dall-irpinia-a-boss-di-roma.shtml</ref> Tuttavia per fare affari in territorio romano hanno dovuto, al fine di evitare guerre e ritorsioni, stringere accordi con altre organizzazioni criminali locali egemoni ben diverse dai Casamonica e di maggiore caratura criminale.
L'organizzazione risulterebbe molto attiva a [[Benevento]] e nelle zone della [[Valle Caudina]] e della [[Valle Telesina]] ove avrebbe rafforzato la propria presenza sin dal [[1991]] e avrebbe il controllo su molteplici attività criminali e il controllo del racket delle estorsioni. Secondo le indagini condotte del magistrato [[Federico Cafiero De Raho]] nel [[2012]] all'interno della stessa organizzazione hanno operato nelle attività estorsive anche altri soggetti legati al [[clan dei Casalesi]].<ref>{{Cita web |url=http://www.sanniopress.it/2012/06/08/le-mani-del-clan-pagnozzi-e-dei-casalesi-sulla-valle-telesina/ |titolo=''CRONACA {{!}} Le mani del clan Pagnozzi e dei Casalesi sulla Valle Telesina'' da sanniopress.it, 8 giugno 2012 |accesso=30 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150530224042/http://www.sanniopress.it/2012/06/08/le-mani-del-clan-pagnozzi-e-dei-casalesi-sulla-valle-telesina/ |dataarchivio=30 maggio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
Il traffico di sostanze stupefacenti e l’alimentazionel'alimentazione di alcune piazze di spaccio hanno costituito certamente uno dei settori criminali di maggiore interesse per il clan Pagnozzi il quale ha fatto ricorso sistematicamente all’intimidazioneall'intimidazione e alla violenza per risolvere le vertenze insorte con i clienti ai minori livelli della catena di distribuzione del narcotico e, al contempo, del carisma camorristico di Domenico Pagnozzi per regolare i rapporti con gli altri gruppi criminali, anche di tipo mafioso, operanti nel settore del narcotraffico. <ref>http://www.romatoday.it/cronaca/camorra-roma-napoletani-tuscolano-origini.html</ref> Il clan Pagnozzi risulta particolarmente attivo nella [[Valle Caudina]] e nella [[Valle Telesina]] ed è considerato, al pari degli '''Sparandeo''' di [[Benevento]], il gruppo egemone nel [[Sannio]]territorio beneventano.<ref>{{Cita web|url=http://www.cronachedelsannio.it/sannionews24/relazione-antimafia-i-clan-sparandeo-e-pagnozzi-egemoni-nel-sannio/|titolo=Relazione Antimafia, i clan Sparandeo e Pagnozzi egemoni nel Sannio
|autore=Salvatore Esposito|sito=cronachedelsannio.it|lingua=it}}</ref>
Nel [[2001]] Domenico Pagnozzi detto ''Mimì o' professore'' per conto di [[Michele Senese]] detto ''o' pazzo'', boss originario di [[Afragola]] e trapiantato da decenni a [[Roma]] dove si era alleato con la [[Banda della Magliana]], uccide a [[Torvajanica]] [[Giuseppe Carlino]], boss della [[Banda della Marranella]] che aveva ucciso suo fratello Gennaro nel [[1997]].<ref>[http://www.romatoday.it/cronaca/michele-senese-domenico-pagnozzi.html Camorra a Roma: Michele Senese e Domenico Pagnozzi, I Napoletani del Tuscolano] </ref> Pagnozzi riceverà in cambio un orologio d'oro e la possibilità di poter operare su Roma. Nel [[2013]] viene tratto in arresto e posto al 41 bis come conseguenza dell'ergastolo per l'omicidio Carlino. Alle 4 didel nottemattino del 10 [[febbraio]] [[2015]] tra [[Roma]] e [[Napoli]] scatta l''Operazione Tulipano'' dei Carabinieri del Nucleo investigativoInvestigativo: vengono arrestate 61 persone e confiscati beni per 10 milioni di euro e posti sotto sequestro decine di locali anche nella zona del centro.<ref>[https://roma.repubblica.it/cronaca/2015/02/10/news/roma_61_arresti_per_associazione_mafiosa_tra_i_reati_estorsione_usura_e_riciclaggio-106940480/ Camorra, 61 arresti del 'clan della Tuscolana'. "Rapporti con il boss Senese e Carminati"] </ref> Il 18 febbraio [[2020]] la Cassazione conferma le condanne per i "napoletani della [[Tuscolano|Tuscolana]]", il gruppo criminale al cui vertice c'era Pagnozzi che aveva scalzato il [[clan dei Casamonica]] nella zona sud-est della Capitalecapitale fino al blitz del 2015; per Pagnozzi vengono quindi confermati i 30 anni di carcere e le accuse andavano dall'associazione mafiosa all'associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, [[estorsione]], [[usura]], reati contro la persona, [[Riciclaggio di denaro|riciclaggio]], intestazione fittizia di beni, illecita detenzione di armi, con l'aggravante del metodo [[Mafia|mafioso]].<ref>[https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/02/18/processo-camorra-capitale-cassazione-conferma-condanna-per-mafia_Q91MZUn0pAjr7qMnt9BUGN.html?refresh_ce Processo 'Camorra Capitale', Cassazione conferma condanna per mafia] </ref>
== Personaggi di spicco ==
*''Gennaro Pagnozzi'' ( "occhioOcchio di GiacoGhiaccio" - "Oo' Giaguaro", (1939-2016, San Giovanni a Teduccio), ritenuto il capo del clan.
*''Domenico Pagnozzi'', primogenito di Gennaro, arrestato nel luglio 2013 essendo stato condannato all’ergastoloall'ergastolo per un vecchio omicidio e condannato in via definitiva a 30 anni nel 2020.
*''Paolo Pagnozzi'', secondogenito di Gennaro arrestato nel 2001 dopo due anni di latitanza.
*''Daniele Pagnozzi,'' nipote di Gennaro Pagnozzi, ricercato per evasione. fiscale.
*''Paolo Pagnozzi'', fratello di Gennaro.
*''Orazio De Paola'', di [[San Martino Valle Caudina]], ritenuto un elemento di spicco del clan e capo della fazione denominata "Bove-De Paola", è stato ucciso in un agguato nel settembre del 2020, a San Martino Valle Caudina<ref>{{cita web|url=https://www.avellinotoday.it/cronaca/omicidio-valle-caudina-nome-vittima-8-settembre-2020.html|titolo=Agguato in Irpinia, c'è l'ombra della camorra: ecco chi è la vittima|autore=Redazione|sito=Avellinotoday.it|data=2020-09-08|lingua=it|accesso=2020-09-08}}</ref>.
*''Fiore Clemente'', ritenuto un affiliato al clan e arrestato nell'agosto 2009.
*''VincenzoFesta BoveSimone'', detto “o’ Barone” di [[CervinaraCapocastello]], elemento di spicco del clan, a capo, assieme al fratello AntonioLuca e a Orazio De PaolaFesta, della fazione Bove-Dedi PaolaCapocastello. Di lui si sono perse le tracce da circa vent'anni; si crede sia rimasto vittima di lupara bianca. Il suo corpo non è mai stato rinvenuto<ref>{{Cita web|url=https://ilcaudino.it/cervinara-22-anni-fa-lultimo-attentato-ad-un-politico/
|titolo=Cervinara: 22 anni fa l’ultimo attentato ad un politico|autore=Redazione Il Caudino|sito=ilcaudino.it|data=2016-01-25|lingua=it|accesso=2020-04-01}}</ref>.
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