Andrea Semino: differenze tra le versioni
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[[File:Palazzo Ambrogio Di Negro 02.jpg|thumb|Palazzo Ambrogio Di Negro, decorazione della volta]]
{{Bio
|Nome = Andrea
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1594
|Attività = pittore▼
|Epoca = 1500
▲|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
[[File:Doge
Si formò alla scuola del padre [[Antonio Semino|Antonio]], come fratello minore [[Ottavio Semino|Ottavio]], con il quale compì verso la metà del secolo un'esperienza romana. Tornato a [[Genova]], collaborò nel [[1552]] con [[Luca Cambiaso]] alla decorazione della cappella Centurione in [[Santa Maria degli Angeli]]. Negli anni seguenti proseguì con il fratello la produzione di pale d'altare della bottega paterna, in un ambiente dominato dalle personalità di [[Luca Cambiaso]] e di [[
Dopo il 1560 il Semino si affermò come frescante nelle decorazioni dei palazzi gentilizi, un genere di pittura celebrativa e ornamentale che, dopo le grandi prove di [[
Con il fratello Ottavio lavorò anche a [[Milano]] in [[Palazzo Marino|Palazzo De Marini]], dove dipinse il ''Concilio degli dei'', andato distrutto.
Tornato a Genova nel [[1575]] proseguì con successo l'attività di decoratore, anche se di facciate; nello stesso tempo il Semino seppe fra i primi rispondere alle nuove esigenze di rappresentazione dell'arte sacra. È stato attribuito alla fase tarda della sua attività il ciclo decorativo che ricopre le volte delle tre sale del piano nobile del [[Palazzo Ambrogio Di Negro]] di Via San Luca. La sala principale ospita il grande affresco con ''"Il Ratto di Elena"'', circondato da riquadri con episodi della vita di [[Paride]], mentre le due sale Minori ospitano i cicli di [[Danae]] e del figlio [[Perseo]]. Secondo recenti studi, all'opera avrebbero partecipato anche i figli di Andrea, [[Alessandro e Cesare Semino|Cesare e Alessandro]]<ref>{{DBI|alessandro-e-cesare-semino|autore=Gabriele Langosco|anno=2018}}</ref>, e il fratello Ottavio. Le altre principali opere di quest'ultimo periodo sono:
* ''Immacolata Concezione'', [[1588]], San Pietro in Banchi
* ''Il Salvatore, san Matteo, san Mauro con il doge Niccolò e la principessa Aurelia Grimaldi'', chiesa di san Matteo, [[Genova]]
* ''Immacolata Concezione'', chiesa dell'Annunciata, [[Savona]]
* ''Annunciazione'', [[Chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta]], [[La Spezia]]
Il 28 ottobre 2005 a [[Boasi]] è stata rubata da ignoti una tela di grande valore raffigurante l'Incredulità di San Tommaso dipinta nel XVI secolo da un allievo di Andrea Semino. L'opera d'arte non è ancora stata ritrovata e le misure della sua cornice erano 150 centimetri di altezza e 122 centimetri di larghezza.<ref>Franco Ricciardi, Quadro di valore rubato a Lumarzo, Il Secolo XIX, 31 ottobre 2005, p. 11</ref>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita testo| dizionario=Dizionario della pittura e dei pittori |autore=AA. VV.|altri=diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori|vol=1-6 |editore= Einaudi |città= Torino |anno= 1989-1994 |posizione= ''ad vocem''|sbn= CFI0114992}}
*{{Cita libro|nome= Raffaello|cognome= Soprani|anno=1769|titolo= '''Delle vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi'''; Tomo secondo scritto da Carlo Giuseppe Ratti |curatore= Carlo Giuseppe Ratti |pp= pages 259–262|editore= Stamperia Casamara in Genoa, dalle Cinque Lampadi; Digitized by Googlebooks from Oxford University copy on Feb 2, 2007|url= http://books.google.com/books?id=vFcGAAAAQAAJ&dq=Genovesi+Raffaello+Soprani}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
▲Dopo il 1560 il Semino si affermò come frescante nelle decorazioni dei palazzi gentilizi, un genere di pittura celebrativa e ornamentale che, dopo le grandi prove di [[Perino del Vaga]], conobbe una buona fortuna con [[Giovanni Battista Castello]]. Sotto la direzione di questi il Semino partecipò alla impresa decorativa del [[Palazzo Tommaso Spinola]] con l'affresco ''Gesta militari di Tommaso Spinola e figure allegoriche'' del [[1565]] circa; subito dopo lavorò autonomamente in [[Palazzo Cambiaso]] con il fratello Ottavio, nel [[Palazzo Lomellino]]
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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