Chedivato d'Egitto: differenze tra le versioni
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Il '''Chedivato d'Egitto''' (meno comune '''kedivato'''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/chedivato/|titolo=chedivato|sito=Treccani – Vocabolario on line|accesso=27 agosto 2018}}</ref>, talvolta '''khedivato''' in campo specialistico, utile a traslitterare adeguatamente la [[fricativa velare sorda|consonante fricativa]] ''[[Khāʾ]]'', ben differente dal [[occlusiva velare sorda|suono della ''k'']]<ref>Si vedano ''The [[Encyclopaedia of Islam]]'', ''s.v.'' «Khidīw, Khedive» (P.J. Vatikiotis) e, a puro titolo esemplificativo, [[Paolo Minganti]] (''Storia dell'Egitto'', Milano, Sansoni, 1959); J. Daumal e M. Leroy (''Nasser'', Milano, Sansoni, 1970) o, più di recente, [[Massimo Campanini]] (''Storia dell'Egitto contemporaneo. Dalla rinascita ottocentesca a Mubarak'', Roma, Edizioni Lavoro, 2005).</ref>) - {{arabo|خديوية مصر|Khudaywiyyat Miṣr}}, o <span style="font-size: 120%;">سلطنة مصر</span>, ''Salṭanat Miṣr'' - [[lingua turca ottomana|turco-ottomano]]: خدیویت مصر Hıdiviyet-i Mısır - fu uno [[Stati vassalli e tributari dell'Impero ottomano|Stato tributario dell'Impero ottomano]].
La costituzione del [[protettorato britannico]] nel [[1883]] (in seguito alla [[guerra anglo-egiziana]] il cui esito fu decretato dalla [[Battaglia di Tell al-Kebir|battaglia di Tell el-Kabir]] del 14 settembre [[1882]]) portò l'Egitto alla sottomissione diretta a Londra. Da quella data fino al [[1936]] il potere fu detenuto nei fatti dal [[Governatori coloniali dell'Egitto|
== Storia ==
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In questo quadro politico-istituzionale assai confuso e agitato, Husrev Pascià lasciò i suoi soldati (''bashi-bazuk'') [[albanesi]] senza paga. Ciò indusse costoro all'insurrezione, che comportò l'abbandono del [[Cairo]] da parte di Husrev Pascià. Nel seguente periodo di disordine che ne seguì, la Sublime porta inviò in Egitto [[Mehmet Ali]] Pascià.
Questi assunse il potere dell{{'}}''eyalet'' d'Egitto, proclamandosene governante e rapidamente consolidò il suo potere in modo sostanzialmente indipendente da Istanbul. Dopo ripetuti e falliti tentativi di rimuoverlo dalla carica e di ucciderlo, la
==== L'invasione della Libia e del Sudan e la guerra d'indipendenza greca ====
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{{vedi anche|Guerra d'indipendenza greca}}
Durante gli [[anni 1820|anni '20]] dell'[[Ottocento]] l'Egitto diede il suo contributo alla campagna intrapresa dal sultano turco [[Mahmud II]] contro gli insorgenti in [[Grecia]], regione all'epoca parte dell'[[Impero ottomano]].
Mahmud stava contemporaneamente pianificando delle riforme sul modello degli Stati occidentali e Mehmet Ali non aveva fatto di meno, preparandosi a dovere sia per difesa personale sia per incrementare la sua forza al servizio del sultano. Con lo scoppio della [[guerra d'indipendenza greca]] nel [[1821]], il [[Sultano ottomano|sultano turco]] richiese l'intervento degli egiziani, come da tempo Mehmet Ali prevedeva, offrendogli come ricompensa i pascialati di [[Morea]] e [[Siria]]. Mehmet Ali era già dal [[1821]] governatore di [[Creta (Grecia)|Creta]], isola che era stata occupata per mano di una piccola forza militare. Nell'autunno del [[1823]] una flotta di 60 navi da guerra egiziane, con un carico di 17.000 uomini, si concentrò nella [[Baia di Suda]] e nel marzo successivo il comandante Ibrāhīm sbarcò in [[Morea]].
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==== Le guerre contro i turchi ====
{{vedi anche|Guerra ottomano-egiziana (1831-1833)|Guerra egizio-ottomana (1839-1841)}}
Anche se Mehmet Ali aveva ottenuto il solo titolo di ''[[Wali (governatore)|Wālī]]'', egli si era autoproclamato ''[[chedivè]]'', ovvero viceré ereditario, già durante il suo periodo di incarico. Il governo ottomano, sebbene irritato, non fece nulla per contrastare questo potere sin quando Mehmet Ali non [[Guerra ottomano-egiziana (1831-1833)|invase la Siria governata dagli ottomani nel 1831]]. La Siria era stata promessa a Mehmet dal [[
Nel [[1840]], gli inglesi bombardarono [[Beirut]] e le forze anglo-ottomane sbarcarono ad [[Battaglia di Acri (1840)|Acri]].<ref name="country-data1">{{cita web|url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-4039.html |titolo=Egypt - Muhammad Ali, 1805-48 |editore=Country-data.com |data= |accesso=31 ottobre 2010}}</ref> Gli egiziani vennero costretti a ritirarsi verso l'Egitto e la Siria tornò ad essere nuovamente una provincia ottomana. Come risultato della [[Convenzione di Londra (1840)|Convenzione di Londra del 1840]], Mehmet Ali rinunciò a tutte le conquiste ad eccezione del Sudan e in cambio vide riconosciuto dal sultano turco il titolo di governatore ereditario dell'Egitto per sé e per i propri eredi.
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=== I successori di Mehmet Ali ===
{{vedi anche|Dinastia alawita}}
[[File:Miscellanea, Egyptian landscape, 1870-1880, photo 15 of 32 - Archivio fotografico Museo Egizio, Turin INV34 004.jpg|miniatura|[[Palafreniere]] in abito tradizionale egiziano, c. 1870-1880.]]
Dal [[1848]], per Mehmet Ali ormai vecchio ed affetto da demenza senile, il figlio [[Ibrāhīm Pascià|Ibrāhīm]] chiese le dimissioni da governatore e promosse la sua ascesa al trono. Il sultano ottomano accettò questa richiesta e Mehmet Ali venne rimosso dal potere. Ad ogni modo, Ibrāhīm morì di tubercolosi il mese successivo, mentre suo padre morirà poi nel [[1849]].
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=== Il governo del Chedivato (1867-1914) ===
==== L'influenza europea ====
Dal regno di Ismāʿīl, il governo egiziano, capeggiato dal
Per i suoi sforzi finalizzati all'ottenimento dell'indipendenza economica dalle potenze europee, Ismāʿīl divenne molto impopolare presso i diplomatici francesi e britannici, tra i quali [[Evelyn Baring, I conte di Cromer|Evelyn Baring]] e [[Alfred Milner, I visconte Milner|Alfred Milner]], che lo accusarono di "portare alla rovina l'Egitto".<ref name="country-data2"/>
Nel [[1869]] il completamento del [[
==== L'occupazione britannica ====
{{vedi anche|Occupazione britannica dell'Egitto}}
Nel [[1882]] l'opposizione al controllo europeo fece crescere le tensioni tra i notabili egiziani. Una grande dimostrazione militare nel settembre del [[1881]] aveva forzato il chedivè [[Tawfīq Pascià|Tawfīq]] ad allontanare il suo
L'occupazione britannica terminò nominalmente con la deposizione dell'ultimo chedivè [[Abbas II d'Egitto|ʿAbbās Ḥilmī II]] il 5 novembre [[1914]]<ref name="Treaty">[http://wwi.lib.byu.edu/index.php/Treaty_of_Lausanne Article 17 of the Treaty of Lausanne (1923) regarding the new status of Egypt and Sudan, starting from 5 November 1914, when the Khedivate was abolished.]</ref> e la fondazione del [[Sultanato d'Egitto|protettorato britannico in Egitto]] con l'insediamento del sultano [[Ḥusayn Kāmil]] il 19 dicembre [[1914]].
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A Ismāʿīl succedette il figlio primogenito [[Tawfīq Pascià|Tawfīq]] il quale, a differenza dei fratelli minori, non era stato educato in Europa. Egli portò avanti una politica di strette relazioni con Gran Bretagna e Francia ma la sua autorità venne minata nel [[1882]] dalla ribellione guidata dal ministro della Guerra, [[Orabi Pascià|ʿOrābī Pascià]]. ʿOrābī prese a pretesto le rivolte popolari scoppiate ad [[Alessandria]] per prendere il controllo del governo e deporre temporaneamente Tawfīq.
Le forze navali britanniche presero il controllo di [[Alessandria]] e un corpo spedizionario sotto il comando del generale sir [[Garnet Wolseley]] venne approntato per partire alla volta dell'Egitto. L'esercito britannico sbarcò in Egitto poco dopo e sconfisse l'armata egiziana nella [[
Nel frattempo, in Sudan era scoppiata una ribellione religiosa guidata da [[Muhammad Ahmad]] che si era autoproclamato [[Mahdi]]. I ribelli mahdisti assediarono la capitale locale di [[Kordofan]] ed annientarono due spedizioni britanniche appositamente inviate per risolvere la situazione.<ref name="heritage-history1">{{cita web |url=http://www.heritage-history.com/www/heritage.php?R_menu=OFF&Dir=wars&FileName=wars_soudan.php |titolo=Heritage History — Putting the "Story" back into History |editore=Heritage-history.com |data=10 gennaio 1904 |accesso=31 ottobre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110711164043/http://www.heritage-history.com/www/heritage.php?R_menu=OFF&Dir=wars&FileName=wars_soudan.php |dataarchivio=11 luglio 2011 }}</ref> Il soldato ed avventuriero inglese [[Charles George Gordon]], ex governatore del Sudan, venne inviato nella capitale sudanese, [[Khartum]], con l'ordine di evacuare la minoranza di europei ed egiziani dalla città, Invece di evacuare la città, Gordon preparò la città all'assedio che ebbe luogo nel [[1884]]-85. Malgrado però gli sforzi, Khartum cadde e Gordon finì ucciso dagli insorti.<ref name="heritage-history1"/>
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Nel [[1896]], durante il regno del figlio di Tawfīq, [[Abbas II d'Egitto|ʿAbbās Ḥilmī II]], una massiccia forza anglo-egiziana sotto il comando del generale [[Horatio Herbert Kitchener, I conte Kitchener|Herbert Kitchener]], iniziò la [[Guerra mahdista|riconquista del Sudan]].<ref>{{cita web |url=http://www.onwar.com/aced/data/sierra/sudan1896.htm |titolo=Britain Sudan Reconquest 1896-1899 |editore=Onwar.com |data=16 dicembre 2000 |accesso=31 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110111184806/http://www.onwar.com/aced/data/sierra/sudan1896.htm |dataarchivio=11 gennaio 2011 |urlmorto=sì }}</ref> I mahdisti vennero sconfitti nelle battaglie di [[Battaglia di Abu Hamid|Abu Hamid]] e [[Battaglia di Atbara|Atbara]]. La campagna si concluse con la vittoria degli anglo-egiziani nella [[battaglia di Omdurman]], la capitale mahdista.
Il "califfo" (nel senso di "successore" del Mahdī) venne rintracciato ed ucciso nel [[1899]], nel corso della [[
=== La fine del chedivato ===
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=== Adozione dello stile europeo nelle industrie ===
Anche se l'adozione delle moderne tecniche industriali in Egitto era già iniziato sotto il regno di [[Mehmet Ali]] all'inizio del [[XIX secolo]], la politica venne continuata sotto i regni dei suoi successori.
Numerosi macchinari vennero importati in Egitto,<ref name=autogenerato1>[http://i-cias.com/e.o/egypt.economy.htm Egypt / Economy - LookLex Encyclopaedia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e, con l'abolizione del chedivato nel [[1914]], l'industria tessile era divenuto uno dei campi manifatturieri più importanti della nazione.
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{{portale|storia}}
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[[Categoria:Stati vassalli dell'Impero ottomano]]
[[Categoria:Antichi Stati del Vicino Oriente]]
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