Dragon Quest: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il primo gioco della serie|Dragon Quest (videogioco)}}
{{Nota disambigua|l'anime omonimo|
[[File:Dragon Quest logo.svg|thumb|Logo del franchise]]
{{W|videogiochi|agosto 2020|numerose note contengono collegamenti esterni copincollati da en.wiki senza il link}}
{{Nihongo|'''''Dragon Quest'''''|ドラゴンクエスト|Doragon Kuesuto}}, conosciuto fino al 2006 come '''''Dragon Warrior''''' nel [[mercato]] [[Civiltà occidentale|
È considerata una delle più importanti
La serie di ''Dragon Quest'' è stata creata, prodotta e pubblicata da [[Enix]], poi fusasi con la concorrente [[Square (azienda)|Square Soft]] per formare [[Square Enix]]; ad oggi esistono undici capitoli principali, ventidue [[spin-off (mass media)|''spin-off'']] e numerosi adattamenti [[anime
▲La serie di ''Dragon Quest'' è stata creata, prodotta e pubblicata da [[Enix]], poi fusasi con la concorrente [[Square (azienda)|Square Soft]] per formare [[Square Enix]]; ad oggi esistono undici capitoli principali, ventidue [[spin-off (mass media)|''spin-off'']] e numerosi adattamenti [[anime]] e [[manga]]. I vari capitoli della serie sono stati pubblicati per [[Microsoft Windows]] (tramite il servizio [[Steam (informatica)|Steam]]), [[Nintendo Entertainment System]], [[Super Nintendo Entertainment System]], [[Game Boy Color]], [[Game Boy Advance]], [[Nintendo DS]], [[Nintendo 3DS]], [[Wii|Nintendo Wii]], [[Wii U|Nintendo Wii U]], [[Nintendo Switch]], [[PlayStation]], [[PlayStation 2]], [[PlayStation 3]], [[PlayStation 4]], [[Xbox One]] e [[Xbox Series X e Series S|Xbox Series X]].
== Caratteristiche ==
Sin dal primo gioco della serie, ciascun episodio si ambienta in un mondo [[high fantasy]] e mette il giocatore nei panni di un eroe che viaggia per salvare il suo paese dal pericolo di un potente nemico malvagio, accompagnato (a partire da ''Dragon Quest II'') da un gruppo di comprimari. Tutti i titoli della serie principale e molti [[spin-off (mass media)|spin-off]] presentano delle meccaniche ricorrenti: il combattimento a turni; il reclutamento di mostri; le tipologie di mostri (in particolare gli [[Slime (personaggio)|Slime]], che sono diventati la mascotte della serie); un sistema di menù testuali (anziché a icone);<ref group=Note>La versione giapponese di ''Dragon Quest VIII'' mantiene i testi scritti, mentre con ''Dragon Quest IX'' si è definitivamente passati a menu grafici</ref> i combattimenti casuali, dismessi però ''a partire da [[Dragon Quest IX: Le sentinelle del cielo]]''. Questo impianto prende spunto dai primissimi videogiochi di ruolo occidentali per computer, quali ''[[Wizardry]]'' e ''[[Ultima]]'', e fu progettato da Horii in modo che il [[gameplay]] fosse intuitivo e accessibile a tutti i possibili utenti.
=== Modalità di gioco ===
Nella maggior parte dei giochi appartenenti alla saga principale, il giocatore controlla un party di personaggi che possono spostarsi all'interno di città e comprare armi, armature e oggetti, per poi combattere i mostri al di fuori delle cittadine: o nell'[[overworld]], o all'interno di dungeon. In tutti gli episodi dal primo all'ottavo, i mostri non vengono mostrati a schermo e attaccano la squadra secondo probabilità nascoste: quando il party incontra dei mostri, la visuale passa in [[soggettiva]] e ai giocatori vengono mostrati dei [[menu (informatica)|menu]] testuali, tramite i quali decidere le mosse di ciascun membro del party (come attaccare con la propria arma, lanciare uno specifico incantesimo o mettersi in difensiva). Questi scontri in prima persona basati sui menu sono diventati un marchio di fabbrica della serie.<ref>{{cita web|lingua=en |url=http://www.1up.com/news/dragon-quest-battle-system-revealed |titolo=Copia archiviata |accesso=12 febbraio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110604094939/http://www.1up.com/news/dragon-quest-battle-system-revealed |dataarchivio=4 giugno 2011 }}</ref> Una volta che il party ha sconfitto i nemici e vinto così la battaglia, ogni personaggio guadagna dei [[punti esperienza]] per raggiungere nuovi livelli. Quando un personaggio passa a un livello superiore, le sue statistiche migliorano.<ref name="ReferenceA">{{cita pubblicazione|rivista=Nintendo Power|titolo=Dragon Warrior|mese=luglio/agosto|anno=1989|volume=7|editore=[[Tokuma Shoten]]|pp=39-50}}</ref> Le vittorie forniscono ai giocatori anche oro con cui comprare nuovi strumenti. Oltre a punti esperienza e oro, a volte i mostri possono lasciare oggetti consumabili, che entrano direttamente nell'inventario del protagonista. Mediamente i giochi della serie incentivano il [[Grind (videogiochi)|grind]]<ref>{{en}}http://uk.ds.ign.com/articles/114/1149559p1.html</ref>, data l'elevata difficoltà dei dungeon e dei [[boss (videogiochi)|boss]].<ref>{{en}}http://www.gamasutra.com/view/feature/4066/game_design_essentials_20_rpgs.php?page=12</ref>
Nella maggior parte dei ''Dragon Quest'' il giocatore è tenuto a entrare in una chiesa (adattata in "Casa della Guarigione" nelle traduzioni NES) e a parlare con un prete o una suora per salvare i progressi di gioco;<ref>{{en}}https://kotaku.com/5509744/losing-our-religion</ref> fanno eccezione i primi tre episodi, in cui i giocatori devano parlare con un re (e si noti che nell'edizione giapponese per Famicom i primi due titoli utilizzavano una [[password|password di salvataggio dati]]) e l'undicesimo, che permette di salvare anche nell'overworld in corrispondenza di piccoli altari. Se il gruppo muore in battaglia, si perde metà del proprio oro e si viene teletrasportati nell'ultimo punto di salvataggio, dove il protagonista resuscita.<ref name="gamasutra.com">{{en}}http://www.gamasutra.com/view/feature/3520/the_history_of_dragon_quest.php?print=1</ref> Poi i giocatori devono pagare un prete o una suora per riportare in vita i compagni.
I primi episodi della serie includono come [[easter egg]] una o più massaggiatrici ''puff-
In ''[[Dragon Quest III: E così entrò nella leggenda...|Dragon Quest III]]'', ''[[Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni]]'', ''[[Dragon Quest VII: Frammenti di un mondo dimenticato|Dragon Quest VII]]'' e ''[[Dragon Quest IX: Le sentinelle del cielo]]'', le capacità dei personaggi sono regolate con un sistema a [[classi]] intercambiabili.<ref name="gamasutra.com"/> Le classi iconiche della serie, codificate in ''Dragon Quest III'', sono lottatore, mercante, giullare, ladro, guerriero, chierico e mago (con l'aggiunta del saggio come classe segreta)<ref group=Note>Molte classi base hanno nomenclature diverse nelle diverse traduzioni inglesi. La classe Chierico ha subito diverse modifiche di nome. Inizialmente era noto in ''Dragon Warrior III'' come Pellegrino, mentre in ''Dragon Quest VI'' e ''IX'' è chiamato Sacerdote; il Lottatore è diventato nei suddetti Artista Marziale; il Giullare era noto nel ''III'' come Goof-off e nel ''VI'' come Vagabondo; il Guerriero era Soldato nel ''III'', mentre il Mago varia tra Mago e Stregone a seconda dei titoli.</ref>,
A partire da ''[[Dragon Quest IV: Le cronache dei prescelti]]'', ogni gioco della serie prevede come minigioco facoltativo la ricerca delle mini-medaglie: piccole monete con impressa una stella a cinque punte, sparse per il mondo di gioco in nascondigli di vario tipo, che il giocatore può barattare in cambio di oggetti utili. Horii introdusse le mini-medaglie perché aveva trovato ben riuscita la collezione di creste e sfere dei precedenti ''Dragon Quest'', che però era un'attività obbligatoria per completare la trama principale; pertanto concepì le mini-medaglie come attività opzionale che aumentasse la longevità del gioco.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=週刊少年ジャンプ ([[Weekly Shōnen Jump]])|volume=45|anno=1989|editore=Kazuhiko Torishima|lingua=giapponese|pagina=8}}</ref>
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Al pari delle meccaniche di gioco fondamentali, anche le tipologie di mostri ricorrono da un episodio all'altro della serie, in particolare gli [[Slime (personaggio)|Slime]], i Vampistrelli, gli Zombie, le Mummie, i Sacchi Golosoni e i Draghi.<ref>{{cita libro|titolo=Dragon Warrior I and II Official Strategy Guide|anno=2000|editore=[[Prima Publishing]]|isbn=0-7615-3157-2|pagine=46-50 e 98-105}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Dragon Warrior III Official Strategy Guide|anno=2001|editore=[[Prima Publishing]]|isbn=0-7615-3638-8|pagine=121-130}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Dragon Warrior VII Official Strategy Guide|anno=2001|editore=[[Prima Publishing]]|isbn=0-7615-3640-X|pagine=147-155}}</ref>. Al pari dei personaggi principali, anche i mostri sono stati disegnati da [[Akira Toriyama]].
Numerosi ''Dragon Quest'' permettono al giocatore di reclutare i mostri per combattere al loro fianco. In ''Dragon Quest IV'' si può reclutare per il primo capitolo un mostro Healie. In ''Dragon Quest V'' e ''VI'' i mostri da affiancarsi vengono scelti dal giocatore.<ref name="gamasutra.com"/> In ''Dragon Quest VIII'' i giocatori possono reclutare mostri dopo averli sconfitti per farli combattere all'interno di un'arena oppure n combattimenti normali, anche contro i vari boss.<ref>{{en}}http://uk.ps2.ign.com/articles/555/555685p1.html {{Webarchive|url=https://archive.is/20130103185358/http://uk.ps2.ign.com/articles/555/555685p1.html |date=3 gennaio 2013 }}</ref>
Gli Slime sono la [[mascotte]] ufficiale del franchise. Yuji Horii li ha definiti un esempio delle abilità di Toriyama, dichiarando che ha avuto bisogno del suo "potere [artistico] di prendere qualcosa come una vasca di melma (''slime'' in inglese, appunto) e trasformarla in un grandioso personaggio."<ref>{{en}}http://uk.ds.ign.com/articles/792/792134p1.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110713004440/http://uk.ds.ign.com/articles/792/792134p1.html |date=13 luglio 2011 }}</ref> Uno Slime è un piccolo blob blu, a forma di goccia d'acqua, con un viso. È apparso in ogni ''Dragon Quest'' ed è in genere uno dei primi mostri che incontra il giocatore.<ref group=Note>In ogni gioco, eccetto ''Dragon Quest VI'', lo Slime è uno dei mostri nella prima area di gioco. L'eccezione vale anche per ''Dragon Quest VII'' dove la prima area non contiene nemici.</ref>
=== Erdrick/Loto ===
Erdrick, chiamato Loto nei testi originali giapponesi,<ref group="Note">L'edizione nord americana dei remake per Game Boy Color di ''Dragon Quest I'', ''II'' e ''III'' mantiene il nome originale Loto.</ref> è una figura centrale dei primi tre ''Dragon Quest'', che si concatenano a comporre la "[[Trilogia]] di Erdrick". Nell'ambientazione di questi tre giochi, Erdrick è il leggendario eroe che liberò il Regno di Alefgard dall'oscurità.<ref>{{cita libro|anno=1989|editore=[[Nintendo]]|titolo=Dragon Warrior Instruction Manual}}</ref><ref name="ReferenceB">{{cita libro|editore=[[Enix]]|titolo=Unveiled Secrets of Dragon Warrior II|autore=Yasuhiro Fukushima}}</ref><ref name="ReferenceC">{{cita pubblicazione|titolo=Nintendo Power|mese=settembre/ottobre|anno=1990|volume=16|editore=[[Tokuma Shoten]]|pagina=67}}</ref><ref name="gamespot.com">{{en}}https://www.gamespot.com/dragon-warrior-iii/reviews/dragon-warrior-iii-review-2800706/</ref>
In ''Dragon Quest I'', il [[personaggio giocante]] è un discendente di Erdrick<ref name="ReferenceA"/> e deve ripercorrere i passi del suo antenato per salvare Alefgard dal malvagio stregone [[Dragonlord]]. I tre protagonisti di ''Dragon Quest
Nel 2017 la "Trilogia di Erdrick" è divenuta una tetralogia con la pubblicazione di ''Dragon Quest XI'', in quanto una serie di rimandi e citazioni rivela che quest'ultimo gioco è un antefatto di ''Dragon Quest III''. L'ordine cronologico di questa sotto-serie è dunque: ''Dragon Quest XI, Dragon Quest III'', ''Dragon Quest I'', ''Dragon Quest II''.<ref name="gamespot.com" />
Il manga [[Dragon Quest: L'emblema di Roto]] vede come protagonista Arus, discendente di Erdrick.
=== Zenithia ===
Zenithia, altrimenti detto Castello Zenith o Zenith, è un castello fluttuante apparso per la prima volta in ''Dragon Quest IV'' e poi nuovamente in ''Dragon Quest
In ''Dragon Quest IV'' si può raggiungere Zenithia scalando la torre al di sopra dell'ingresso al mondo dell'oscurità. Nel ''V'', invece, Zenithia si trova dentro un lago a sud di Elheaven, finché non viene rinvenuto
== Videogiochi ==
=== Serie principale ===
{{Cronologia Dragon Quest}}
[[File:Dragonquestschermatagioco.png|thumb|Schermata di [[Dragon Quest (videogioco)|Dragon Quest]] per [[Nintendo]] [[Nintendo Entertainment System|Famicom/NES]]|sinistra]]
I primi quattro titoli della serie sono usciti originariamente su [[Nintendo Entertainment System]] (NES) in Giappone e Nord America. In Giappone i primi due giochi furono distribuiti oltre che su NES anche per [[MSX]]. Tutti e quattro hanno avuto riedizioni su console successive. ''Dragon Quest'' è stato messo in commercio per la prima volta in Giappone il 27 maggio [[1986]], mentre in Nord America nell'agosto del 1989 con il titolo di ''Dragon Warrior''.<ref name="gamasutra.com"/><ref>{{en}}http://www.allgame.com/game.php?id=2730 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100102110152/http://allgame.com/game.php?id=2730 |date=2 gennaio 2010 }}</ref> ''Dragon Quest II Akuryo no Kamigami'' è uscito in Giappone nel 1987 e in Nord America nel 1990 come ''Dragon Warrior II''. ''Dragon Quest III Soshite Densetsu e...'' è stato messo in commercio in Giappone nel 1989 e in Nord America, col nome di ''Dragon Warrior III'', nel 1992. ''[[Dragon Quest IV: Le cronache dei prescelti]]'' è uscito nel 1990 in Giappone e nel 1992 in Nord America come ''Dragon Warrior IV''. Il [[remake]] del 2001 per [[PlayStation]] (PS1) di quest'ultimo è uscito solo in Giappone, nonostante fosse stato programmato anche per la vendita in territorio americano,<ref name="gamasutra.com"/><ref>{{cita web|lingua=en |url=http://uk.psx.ign.com/articles/097/097618p1.html |titolo=Copia archiviata |accesso=12 gennaio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110713004600/http://uk.psx.ign.com/articles/097/097618p1.html |dataarchivio=13 luglio 2011 }}</ref> mentre il successivo remake per DS è stato distribuito in America del Nord, Europa e Australia, con il titolo originale. Tuttavia la versione europea è priva del numerale identificativo.<ref name="gamasutra.com"/>
Due sono i giochi usciti per [[Super Nintendo Entertainment System]] (SNES): ''[[Dragon Quest V: La sposa del destino]]'' del 1992 e ''[[Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni]]'' del 1995. Il quinto episodio sarebbe dovuto uscire anche in Nord America, ma Enix cancellò il progetto; non fu mai dichiarata una motivazione ufficiale, ma va notato che l'azienda chiuse di lì a poco la sua divisione nordamericana.<ref name="gamasutra.com"/><ref>{{en}}http://www.dqshrine.com/dw/seinterview.htm</ref>
Per entrambi i titoli sono stati sviluppati dei [[remake]] per Nintendo DS, entrambi usciti in Nord America, Europa e Australia.<ref name="gamasutra.com" /> Degno di nota come ''Dragon Quest V'' sia stato pubblicato in Europa senza il numero identificativo, al pari del remake per l'episodio ''IV'', mentre la nuova versione del ''VI'' presenta il titolo completo.<ref>{{en}}https://www.gamefaqs.com/ds/942423-dragon-quest-v-hand-of-the-heavenly-bride/data</ref><ref>{{en}}https://www.gamefaqs.com/ds/942424-dragon-quest-vi-realms-of-revelation/data</ref> Il successivo episodio è uscito per [[PlayStation]]: ''Dragon Quest VII: Eden no Senshi-tachi'', nel 2000 in Giappone e nel 2001 in Nord America, ancora con il nome di ''Dragon Warrior VII''.<ref name="gamasutra.com"/> ''[[Dragon Quest VIII: L'odissea del re maledetto]]'' è uscito per [[PlayStation 2]] (PS2): nel 2004 in Giappone,<ref name="gamasutra.com"/> nel 2005 in Nord America e nel 2006 in Europa e Australia.<ref>{{en}}https://www.gamefaqs.com/ps2/583527-dragon-quest-viii-journey-of-the-cursed-king/data</ref> In Europa fu omessa ancora la numerazione. ''Dragon Quest VIII'' è il primo della serie uscito con il nome originale anche in America e anche il primo titolo della serie principale edito in Europa.<ref>{{cita web|lingua=en |url=http://www.1up.com/features/dragon-quest-america |titolo=Copia archiviata |accesso=16 giugno 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019134259/http://www.1up.com/features/dragon-quest-america |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{en}}http://www.eurogamer.net/articles/i_dragonquestviii_ps2</ref> ''[[Dragon Quest IX: Le sentinelle del cielo]]'', unico titolo progettato originariamente per DS, è uscito nel 2009 in Giappone e nel 2010 in America, Europa e Australia.<ref>{{en}}https://www.gamefaqs.com/ds/937281-dragon-quest-ix-sentinels-of-the-starry-skies/data</ref> ''[[Dragon Quest X|Dragon Quest X: Mezame Shi Itsutsu no Shuzoku Online]]'' è stato messo in commercio per Wii nel 2012 e a differenza dei precedenti episodi è un [[MMORPG|Massive Multiplayer Online Role-Playing Game]].<ref>{{en}}http://www.edge-online.com/news/wii-gets-dragon-quest-x</ref> Nel 2013 ne è stata prodotta una versione per [[Wii U]], con connettività al [[Nintendo 3DS]].<ref>{{en}}http://www.edge-online.com/news/dragon-quest-x-confirmed-wii-u</ref> ''[[Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta]]'' è stato pubblicato nel 2017 in Giappone e nel 2018 nel resto del mondo.<ref>{{cita web|url=https://www.everyeye.it/articoli/recensione-dragon-quest-11-echi-un-era-perduta-massimo-splendore-dei-jrpg-40518.html|titolo=Dragon Quest 11 – Echi di un'era perduta. Recensione: il massimo splendore dei JRPG|autore=Antonello "Kirito" Bello|data=28 agosto 2018|sito=Everyeye}}</ref>
Il 27 maggio 2021, giorno del trentacinquesimo anniversario di Dragon Quest, viene annunciato il dodicesimo capitolo della saga: [[Dragon Quest XII: Le
* ''[[Dragon Quest (videogioco)|Dragon Quest]]'' (1986) per [[Nintendo Entertainment System|NES]], [[MSX]], MSX2, [[NEC PC-9801|PC-9801]], [[Super Nintendo Entertainment System|SNES]], [[Game Boy Color]], [[Telefono cellulare|Cellulare]], [[Wii]], [[Android]]/[[iOS]], [[PlayStation 4|PS4]] e [[Nintendo 3DS|3DS]]<small>.</small>
* ''[[Dragon Quest II: Pantheon di spiriti maligni|Dragon Quest II]]'' (1987) per NES, MSX/MSX2, SNES, Game Boy, Cellulare, Wii, Android/iOS, PS4, 3DS e [[Nintendo Switch|Switch]].
** ''Dragon Quest I & II HD-2D Remake'' (2025) per [[PlayStation 5|PS5]], Switch, [[Xbox Series X e Series S|Xbox X/S]], [[Steam (informatica)|Steam]], [[Microsoft Windows|Windows]].
** ''Dragon Quest III HD-2D Remake'' (2024) per PS5, Switch, Xbox X/S, Steam, Windows.
* ''[[Dragon Quest X]]'' (2012) per [[PlayStation 4|PS4]], Switch, 3DS, Wii, WiiU, Windows, Android/iOS.
▲|''[[Dragon Quest III: E così entrò nella leggenda...|Dragon Quest III]]''
▲|''[[Dragon Quest IV: Le cronache dei prescelti|Dragon Quest IV]]''
▲|''[[Dragon Quest V: La sposa del destino|Dragon Quest V]]''
▲|''[[Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni|Dragon Quest VI]]''
▲|''[[Dragon Quest VII: Frammenti di un mondo dimenticato|Dragon Quest VII]]''
▲|''[[Dragon Quest VIII: L'odissea del re maledetto|Dragon Quest VIII]]''
▲|''[[Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta|Dragon Quest XI]]''
▲|''[[Dragon Quest XII: Le fiamme del destino|Dragon Quest XII]]''
=== Spin-off ===
Il franchise comprende vari [[spin-off (mass media)|spin-off]], come la serie di [[Dragon Quest Monsters]]. Esiste inoltre una serie di [[videogioco arcade|arcade]] dal titolo [[Dragon Quest: Monster Battle Road]], dove i giocatori competono con carte da gioco reali raffiguranti i mostri della serie, da infilare in uno slot apposito nel cabinato da sala giochi, per far apparire nello schermo di quest'ultimo il proprio mostro con i propri dati salvati. Questa è l'unica serie spin-off i cui titoli non sono mai usciti dal suolo nipponico<ref>Klepek, Patrick (2006-12-12). "Dragon Quest IX Announced for Nintendo DS?!". 1up.
Nel [[1993]] Chunsoft sviluppò un gioco per [[Super Nintendo]] con protagonista Torneko, uno degli eroi di [[Dragon Quest IV: Le cronache dei prescelti]]<ref>Williamson, Matthew (2006-05-06). "Fushigi no Dungeon 2". GameSetWatch.
Altri spin-off celebri basati sul franchise ''Dragon Quest'', sono la serie di RPG ''Dragon Quest Monsters'', il cui primo episodio apparve per la prima volta per console [[Game Boy Color]] nel [[1998]]<ref>"Dragon Warrior Monsters United States release date". IGN.
==== Serie ''Mystery Dungeon'' ====
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* ''[[Dragon Quest Monsters: Terry's Wonderland 3D]]'' ([[Nintendo 3DS]], 2012)
* ''[[Dragon Quest Monsters: Terry's Wonderland 3D|Dragon Quest Monsters: Joker 3]]'' ([[Nintendo 3DS]], 2016)
* ''[[Dragon Quest Monsters: Il Principe oscuro]]'' ([[Nintendo Switch]], 2023)
==== Serie ''Slime'' ====
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* ''[[Dragon Quest Swords: The Masked Queen and the Tower of Mirrors]]'' (Wii, 2007)
* ''[[Dragon Quest Wars]]'' (Nintendo DSi, 2009)
* Dragon Quest Heroes (PS3, PS4, 2015)
* Dragon Quest Heroes II (PS3, PS4, 2017)
* ''[[Dragon Quest Builders]]'' (PS3, PS4, PS Vita 2016, Nintendo Switch 2018)
* ''[[Dragon Quest Builders 2]]'' (PS4, Nintendo Switch 2018, PC 2019)
*''[[Dragon Quest Treasures]]'' (
== Media correlati ==
=== Musica ===
[[File:Kohichi Sugiyama 2011-06-30.jpg|thumb|Koichi Sugiyama, compositore della colonna sonora della serie]]
La colonna sonora di ''Dragon Quest'' fu composta e arrangiata da [[Kōichi Sugiyama]]. Sugiyama, al tempo un compositore per sceneggiati televisivi abbastanza conosciuto, inviò il proprio curriculum alla [[Enix]], la quale, dopo aver preso visione delle sue referenze, decise di contattarlo per comporre la musica del primo ''Dragon Quest'', riconoscendolo come il "Sugiyama della televisione"<ref name="Kohler, Chris 2004 pp. 84">Kohler, Chris (2004). "4 – Quests and Fantasies: The Japanese RPG". Power-Up: How Japanese Video Games Gave the World an Extra Life. Indianapolis, IN: BradyGames. pp. 84–89. ISBN 978-0-7440-0424-3.</ref>. Sugiyama aveva già precedentemente composto la colonna sonora di un altro videogioco; [[Wingman 2]]<ref name="Gifford, Kevin 2010">Gifford, Kevin (
Il primo album di musica basato sulla serie fu pubblicato nel [[1986]], e comprendeva le musiche del primo ''Dragon Quest''<ref>Gann, Patrick. "Dragon Quest Suite". RPGfan.
Altre compilation di ''Dragon Quest'' furono pubblicate in seguito, incluso ''Dragon Quest Game Music Super Collection Vol. 1''<ref>Thomas, Damien. "Dragon Quest Game Music Super Collection Vol. 1". RPGfan.
=== Romanzi ===
Il 23 dicembre [[1989]], fu pubblicata la prima serie di romanzi su ''Dragon Quest'' con due volumi basati sul terzo episodio della serie. Dopo il successo di questi romanzi, [[Enix]] cominciò a pubblicare altri romanzi sul franchise, andando in ordine cronologico e cominciando dal primo episodio della serie<ref name="RefB">ゲーム関連書籍 [Game Related Books Story] (in Japanese). Square Enix. ドラゴンクエスト関連.
Altri romanzi pubblicati nel [[1989]] includevano:
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=== Manga ===
* '''''[[Dai - La grande avventura]]''''' [[File:Dragon dai.jpg|miniatura|Copertina del 52° volume di ''Dai: la grande avventura'']]Creato da [[Riku Sanjo]]<ref>Jump up to: a b "GeGeGe no Kitarō Anime Movie to Open in Japan in December". Anime News Network. 2008-03-17.
* '''''Dragon Quest e no michi'''''<br>Manga narrante il dietro alle quinte del primo gioco della serie<ref>"4 Koma Manga Theater". The Dragon Quest and Dragon Warrior Shrine.
* '''''[[Dragon Quest: L'emblema di Roto]]'''''<br>Questa serie prodotta da [[Enix]] dal [[1991]] al [[1997]] con disegni di [[Kamui Fujiwara]], storia di Chiaki Kawamata e collaborazione di Junji Koyanagi, segue la trama iniziata nel videogioco [[Dragon Quest III: E così entrò nella leggenda...|Dragon quest III: E così entrò nella leggenda...]], collocandosi temporalmente fra quest'ultimo e [[Dragon Quest (videogioco)|Dragon Quest]]<ref>"Emblem of Roto". The Dragon Quest and Dragon Warrior Shrine. Archived from the original on 2010-02-11.
* '''''Dragon Quest VI: Maboroshi no daichi'''''<br>Noto anche col titolo inglese ''Dragon Quest VI:
* '''''Dragon Quest: Eden no senshitachi'''''<br>Noto anche col titolo inglese ''Dragon Quest VII: Warriors of Eden'', è stato scritto e illustrato da Kamui Fujiwara a partire dal [[2001]] e raccolto poi in 14 [[Tankōbon]] inediti in Italia.
* '''''Dragon Quest - l'emblema di Roto II - Gli eredi dell'emblema'''''<br>Seguito del precedente ''Dragon Quest: l'Emblema di Roto'' e realizzato dagli stessi autori e disegnatori, è iniziato nel [[2005]] su [[Young Gangan]] e ancora in corso, in Italia è serializzato da Star Comics e segue i discendenti della serie dell'Emblema di Roto.
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=== Anime ===
Nel dicembre [[1989]], andò in onda la prima serie di [[anime]] ispirata a ''Dragon Quest'', dal titolo ''Dragon Quest – Yuusha Abel Densetsu''; la serie si componeva di 43 episodi. Fu supervisionata da Horii in persona, e la trama era deliberatamente ispirata al terzo gioco della serie. I primi tredici episodi della serie furono doppiati in lingua inglese e distribuiti negli Stati Uniti dalla Saba Entertainment sotto il nome di ''Dragon Warrior: Legend of the Hero Abel''. Ad [[Akira Toriyama]] non furono accreditati i diritti per il character design, e quindi non percepì mai alcun compenso relativo all'anime<ref>"Abel Yuusha". The Dragon Quest and Dragon Warrior Shrine. Archived from the original on 2010-02-11.
Successivamente venne prodotta dalla [[Toei Animation]] una serie animata basata sul manga [[Dai - La grande avventura|Dai no Daibōken]]. I quarantasei episodi costituenti l'anime furono trasmessi dal 17 ottobre [[1991]] al 24 settembre [[1992]]<ref>ドラゴンクエスト・ダイの大冒険 [Dragon Quest: Dai's Adventure] (in Japanese). Toei Animation.
=== Film ===
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== Sviluppo ==
I giochi della serie ''Dragon Quest'' sono stati sviluppati da [[Chunsoft]], [[Heartbeat (azienda)|Heartbeat]], [[ArtePiazza]] e, dall'[[Dragon Quest VIII: L'odissea del re maledetto|ottavo episodio]] in poi, da [[Level-5]]<ref>Boulette, Bryan (2006). "Square Enix: Dinosaur or Leader". RPGamer.
▲I giochi della serie ''Dragon Quest'' sono stati sviluppati da [[Chunsoft]], [[Heartbeat (azienda)|Heartbeat]], [[ArtePiazza]] e, dall'[[Dragon Quest VIII: L'odissea del re maledetto|ottavo episodio]] in poi, da [[Level-5]]<ref>Boulette, Bryan (2006). "Square Enix: Dinosaur or Leader". RPGamer. Retrieved 2007-09-24.</ref>.
=== Storia ===
Nel [[1982]] il futuro creatore della serie, Yuji Horii, grazie alla partecipazione a un contest videoludico sponsorizzato da [[Enix]]<ref>"The Designers Of Dragon Quest". IGN. 2002-12-02.
=== Creazione e design ===
Una delle intenzioni principali di Horii, era quella di creare un RPG che si distinguesse da tutti quelli venuti prima<ref name="Future US 2007. pp. 78"/>: per questo motivo il design del gioco fu commissionato al [[mangaka]] [[Akira Toriyama]] (già conosciuto in patria per opere come [[Dr. Slump & Arale]], e all'epoca al lavoro su [[Dragon Ball]]<ref>Thompson, Jason (
Nel creare il primo titolo della serie, Horii volle mettere a punto un sistema di gioco semplice e immediato, intuitivo a tal punto che il giocatore potesse iniziare la propria partita senza prima aver letto il manuale di istruzioni<ref name="RefE">"【CEDEC 2009】『ドラクエ』は藤子さんになれたらいい――堀井氏が基調講演" [[CEDEC 2009 Dragon QuestFuji's Good Time——Horii Keynote]] (in Japanese). Famitsu. 2009-09-01.
== Influenza e lascito ==
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Dal [[Dragon Quest III: E così entrò nella leggenda...|terzo episodio]], il Patty's Pub cominciò ad apparire nei titoli della serie. Con la pubblicazione del [[Dragon Quest IX: Le sentinelle del cielo|nono episodio]], questo luogo fittizio divenne reale: il Patty's Pub, così come si presenta nella serie, fu costruito e aperto al pubblico ad [[Akihabara]], un quartiere di [[Tokyo]], nel [[2009]].
La serie di ''Dragon Quest'' è un fenomeno culturale in [[Giappone]], e ha avuto un importante impatto sul popolo nipponico<ref>Kishida, Maya. "エンターテインメント – Vol.2 堀井 雄二 インタビュー" [Entertainment Vol. 2 – Interview of Yuji Horii]. Japan Media Arts Plaza. Archived from the original on 2010-06-14.
Per l'edizione del [[2012]] dell'April Fool's Hoax, [[Google]] annunciò una "versione [[Nintendo Entertainment System|NES]]" del suo servizio [[Google Maps]], nel quale utilizzò la grafica e la musica di ''Dragon Quest''<ref>Robertson, Adi (
La colonna sonora di ''Dragon Quest'' ha influenzato diversi settori della [[Performance art]]: fu la prima serie di videogiochi ad essere riadattata in un balletto dal vivo<ref>Glenday, Craig, ed. (2008-03-11). "Record-Breaking Games: Dragon Quest". Guinness World Records Gamer's Edition 2008. Guinness World Records. p. 161. ISBN 978-1-904994-21-3.</ref>, inoltre furono prodotti vari concerti musicali e CD audio basati sull'immaginario della serie<ref>Lewis, Ed (2004-01-27). "The Dragon Quest Symphony". IGN.
=== Accoglienza ===
A Giugno del [[2014]], la serie di ''Dragon Quest'' ha venduto oltre 64 milioni di unità nel mondo<ref>"Square Enix Press Center - CRYSTAL DYNAMICS UNVEILS RISE OF THE TOMB RAIDER". Square Enix. 2014-06-09.
Il primo gioco della serie ''Dragon Quest'' è spesso citato come il primo RPG per console della storia. [[GameSpot]] definì il primo [[Dragon Quest (videogioco)|Dragon Quest]] come uno dei quindici videogiochi più influenti di tutti i tempi e il più influente RPG della storia, avendo di fatto dato il via al genere dei videogiochi di ruolo giapponesi, definendone la forma e i canoni<ref>"GameSpot's 15 most influential". GameSpot. 2000. Archived from the original on 2001-06-25.
== Note ==
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{{portale|Giappone|Nintendo
[[Categoria:Dragon Quest| ]]
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