Gianclaudio Bressa: differenze tra le versioni

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=== Deputato alla Camera ===
È stato [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|sottosegretario di Stato]] alla [[Dipartimento della funzione pubblica|funzione pubblica]] nei [[Governo della Repubblica Italiana|governi]] [[governo D'Alema I|D'Alema I]] e [[governo Amato II|Amato II]], occupandosi soprattutto di [[legislazione italiana a tutela delle minoranze linguistiche|norme a tutela delle minoranze linguistiche]] e di autonomie speciali, di funzione pubblica e di affari regionali<ref name="biografia sottosegretario">{{cita web|url=http://www.governo.it/Governo/Biografie/sottosegretari/bressa.htm|titolo=Governo italiano: biografia di Gianclaudio Bressa|sito=governo.it|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227210527/http://www.governo.it/Governo/Biografie/sottosegretari/bressa.htm|dataarchivio=27 dicembre 2014}}</ref> e redigendo, nell'ambito della riforma del Titolo V della Costituzione, il nuovo comma 3 dell'articolo 116 dedicato all'[[autonomia differenziata]].<ref>[http{{Cita web|lingua=it|url=https://wwwst.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-28/autonomie-firmato-l-accordo-governo-e-regioni-133450.shtml |titolo=Autonomie, firmato l’accordo tra Governo e Regioni]|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=2024-12-12}}</ref>
 
Dopo aver confermato il suo seggio a [[Montecitorio]] nelle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|politiche del 2001]], nelle liste della [[La Margherita|Margherita]], è stato vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali. Nel 2005 ha scritto il libro ''Quel "pasticciaccio brutto" della riforma costituzionale. 164 motivi per non volerla'', in riferimento al tentativo di riforma costituzionale della [[Casa delle Libertà]]. Il volume raccoglie 164 interventi pronunciari in aula, ed è stato definito ''vagamente autocelebrativo''<ref>{{cita news|autore=|url=http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2006/01/10/VB9MC_VB901.html|titolo=La Margherita contro la devolution: è un pasticciaccio|pubblicazione=Il Mattino di Padova|data=1º ottobre 2006}}</ref>.
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=== Elezione a senatore ===
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]] viene candidato al [[Senato della Repubblica]] nel [[Collegio uninominale Trentino-Alto Adige - 01 (Senato della Repubblica)|collegio uninominale Trentino-Alto Adige - 01 (Bolzano)]], sostenuto dalla [[Coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche italiane del 2018|coalizione di centro-sinistra]] in quota [[Partito Democratico (Italia)|PD]], venendo eletto senatore con il 43,03% dei voti contro i candidati del [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2018|centro-destra]], in quota [[Lega per Salvini Premier|Lega]], Massimo Bessone (25,45%) e del [[Movimento 5 Stelle]] Diego Nicolini (20,28%), grazie anche all'accordo con il [[Südtiroler Volkspartei]]. Durante la [[campagna elettorale]] ha fatto molto discutere la candidatura di Bressa nell'uninominale a Bolzano, assieme a quella di [[Maria Elena Boschi]] alla Camera, definita "''candidatura imposta dall'alto''", tanto che porta alla uscita dal PD di 14 esponenti [[altoatesino|altoatesini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2018/2018/02/21/news/pd_in_alto_adige_il_partito_si_spacca_esce_la_minoranza-189375135/|titolo=Pd, in Alto Adige il partito si spacca. Esce la minoranza|sito=la Repubblica|data=2018-02-21|lingua=it|accesso=2021-11-27}}</ref>. Nel corso della [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII legislatura]] s'iscrive al [[gruppo parlamentare]] ''[[Per le Autonomie|]]''Per le Autonomie'']] (con [[Südtiroler Volkspartei]], [[Partito Autonomista Trentino Tirolese]] e [[Union Valdôtaine]]), nonostante sia un esponente del PD, e ha fatto parte della [[Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica|1ª Commissione Affari Costituzionali]], della [[Commissione Difesa del Senato della Repubblica|4ª Commissione Difesa]], della [[Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato della Repubblica|11ª Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale]], della [[Commissione parlamentare d'inchiesta]] ''sulle condizioni di lavoro in Italia, sfruttamento e sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati'', di cui è stato presidente, e della ''Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza''.
 
A dicembre 2021 presenta un [[disegno di legge]] [[Legge costituzionale|costituzionale]], assieme ai senatori del PD [[Dario Parrini]] e [[Luigi Zanda]], che vieta la rieleggibilità del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] e l'abolizione il [[semestre bianco]].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/02/il-pd-vuole-vietare-la-rieleggibilita-del-presidente-della-repubblica-e-abolire-il-semestre-bianco/6412942/|titolo=Il Pd vuole vietare la rieleggibilità del presidente della Repubblica e abolire il semestre bianco|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2021-12-02|accesso=2024-11-29}}</ref>