Panthera pardus nimr: differenze tra le versioni
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|statocons_ref = <ref name=IUCN>{{IUCN|summ=15954|autore=Stein, A.B., Athreya, V., Gerngross, P., Balme, G., Henschel, P., Karanth, U., Miquelle, D., Rostro, S. & Kamler, J.F. and Laguardia, A. 2016}}</ref>
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Il '''leopardo arabo''' ('''''Panthera pardus nimr''''' {{zoo|[[Wilhelm Hemprich|Hemprich]] ed [[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]]|1833}}) è una delle nove [[sottospecie]] riconosciute di [[Panthera pardus|leopardo]]. È caratterizzato da un mantello chiaro costellato di rosette e da dimensioni ridotte (20-30 kg). È alto dai 30 ai 50 cm al garrese. La sua dieta è costituita essenzialmente da mammiferi di piccola e media taglia, come la [[Gazella arabica|gazzella d'Arabia]] (''Gazella arabica'') e il [[Arabitragus jayakari|tahr d'Arabia]] (''Arabitragus jayakari''). Occupa le zone remote e accidentate delle alte montagne della [[Penisola araba|penisola arabica]].
Fino agli anni sessanta, il leopardo d'Arabia era ancora piuttosto numeroso in tutta la penisola, ma la perdita del suo ''habitat'' e la caccia eccessiva ne hanno fatto diminuire il numero di esemplari. Attualmente nella penisola arabica ne rimangono tre sottopopolazioni costituite in tutto da meno di duecento esemplari. In tutto il suo areale vi è una sola riserva naturale e un ulteriore numero di esemplari, meno di un centinaio, viene allevato in cattività ai fini di programmi di conservazione ''ex situ''. L'[[Unione internazionale per la conservazione della natura]] classifica questa sottospecie «in pericolo critico» (''Critically Endangered'').
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== Descrizione ==
[[File:PikiWiki Israel 21607 Leopard in the Judean desert photographed by.jpg|thumb|left|verticale|Il leopardo d'Arabia è una delle più piccole [[sottospecie]] di leopardo.]]
Il leopardo d'Arabia ha un mantello di colore variabile dal giallo chiaro al fulvo, ricoperto di [[Ocello (mimetismo)|rosette]]<ref name="Seidensticker">{{cita libro|autore=J. Seidensticker e S. Lumpkin|anno=1991|titolo=Great Cats|url=https://archive.org/details/greatcats0000unse_r2l8|editore=Merehurst|città=Londra|lingua=en}}</ref>. Con un peso che si aggira in media sui 30 kg nei maschi e sui 20 kg nelle femmine e una lunghezza media non superiore ad un metro circa (accompagnato da 80 cm di coda), il leopardo d'Arabia è una delle sottospecie di leopardo più piccole<ref name="Breitenmoser">{{cita pubblicazione|autore=U. Breitenmoser, D. Mallon e C. Breitenmoser-Würsten|anno=2006|titolo=A framework for the conservation of the Arabian leopard|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News Special|numero=1|pp=44-47|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:PikiWiki Israel 21623 Leopard in the Judean desert photographed by.jpg|thumb|Il leopardo d'Arabia è un felino che vive su montagne aride o semiaride. Qui, un esemplare nel [[deserto della Giudea]] negli anni '80.]]
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== Distribuzione e habitat ==
[[File:21599 Leopard in the Judean desert.jpg|thumb|verticale|Un leopardo arabo mentre viene rilasciato nel deserto della Giudea, in Israele.]]
L'areale storico del leopardo d'Arabia è poco conosciuto, ma si estendeva attraverso la [[Penisola araba|penisola arabica]], [[penisola del Sinai]] compresa<ref name="spalton06">{{cita pubblicazione|autore=J. A. Spalton e H. M. Al Hikmani|anno=2006|titolo=The leopard in the Arabian peninsula – distribution and subspecies status|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News|numero=1|pp=4-8|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Fino agli anni '60, il leopardo d'Arabia viveva ancora in gran parte della penisola. Era presente nell'[[Hegiaz]] sui [[Sarat|monti Sarawat]], a nord degli altipiani dello [[Yemen]], sulle montagne di [[Ras al-Khaima]], nella regione orientale degli [[Emirati Arabi Uniti]] e sulle montagne del Jebel Samhan e del [[Governatorato del Dhofar|Dhofar]] nell'[[Oman]]<ref name="nader">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=I. A. Nader, A. H. Abu-Zinada e P. D. Goriup|anno=1989|titolo=Rare and endangered mammals of Saudi Arabia|pubblicazione=Wildlife Conservation and Development in Saudi Arabia|numero=3|editore=N.C.W.C.D. Publication|città=Riyadh|pp=220-233}}</ref>. Negli anni '70 una ventina di esemplari sopravvivevano ancora nel [[deserto del Negev]] in [[Israele]]<ref name="survey">{{cita libro|autore=K. Nowell e [[Peter Jackson (biologo)|Peter Jackson]]|anno=1996|url=https://books.google.de/books?id=OxfxlpfXNtcC|titolo=Wild Cats: status survey and conservation action plan|editore=IUCN/SSC Cat Specialist Group|città=Gland, Svizzera|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20171107041730/https://books.google.de/books?id=OxfxlpfXNtcC|dataarchivio=7 novembre 2017}}</ref>.
Dagli inizi del XXI secolo, le popolazioni di leopardo d'Arabia sono diminuite del 90%. Delle 19 osservazioni segnalate tra il 1998 e il 2003, soltanto quattro sono state confermate: una sui [[monti dell'Hegiaz]] e tre sui [[monti dell'Asir]]. Nessun leopardo è passato davanti alle [[Fototrappolaggio|trappole fotografiche]] nel corso di uno studio effettuato tra il 2002 e il 2003. Benché il leopardo d'Arabia sia protetto dalla legge, nessun parco nazionale ne protegge l{{'}}''habitat''<ref name="judas06">{{cita pubblicazione|autore=J. Judas, P. Paillat, A. Khoja e A. Boug|anno=2006|titolo=Status of the Arabian leopard in Saudi Arabia|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News|numero=1|pp=11-19|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Alcuni individui sopravvivono nel [[deserto della Giudea]] e nel [[Deserto del Negev|Negev]], in una singola area dello [[Yemen]] e in un'altra dell'[[Oman]]<ref name="spalton06"/>. La più grande popolazione confermata vive sulle montagne del [[Governatorato del Dhofar|Dhofar]] nel sud dell'Oman. Le trappole fotografiche hanno permesso di identificare 17 adulti a partire dal 1997 nella [[riserva naturale di Jebel Samhan]]<ref name="shws06">{{cita pubblicazione|autore=A. Spalton, H. M. Hikmani, D. Willis e A. S. B. Said|anno=2006|titolo=Critically endangered Arabian leopards Panthera pardus nimr persist in the Jabal Samhan Nature Reserve, Oman|url=https://archive.org/details/sim_oryx_2006-07_40_3/page/287|pubblicazione=Oryx|volume=40|numero=3|pp=287-294|doi=10.1017/S0030605306000743|lingua=en}}</ref> e di 9-11 leopardi presso il confine tra la riserva e la frontiera con lo Yemen<ref name="spalton06"/>.
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Il leopardo d'Arabia è classificato nell'Appendice I della [[CITES]]<ref name="uicn"/>. La [[riserva naturale di Jebel Samhan]] (4500 km²) è stata istituita nel 1997 in seguito alla presenza confermata dalle [[Fototrappolaggio|trappole fotografiche]] di 17 esemplari adulti e di un piccolo<ref name="shws06"/>. Il canale [[Al Jazeera]] ha mostrato gli sforzi coronati dal successo per salvare i leopardi d'Arabia all'interno di questa riserva nel 2012 in un episodio del programma ''Witness''<ref name="aljazeera">{{cita web|lingua=en|editore=[[Al Jazeera]]|url=https://www.aljazeera.com/programmes/witness/2011/04/201141991337978595.html|titolo=Saving the Leopard|accesso=7 marzo 2014}}</ref>.
Dall'inizio degli anni '90, almeno dieci leopardi d'Arabia sono stati catturati vivi nello Yemen e venduti agli zoo. Alcuni di loro sono stati trasferiti in centri di conservazione ''ex situ'' in [[Arabia Saudita]] e negli [[Emirati Arabi Uniti]]<ref name="al-jumaily">{{cita pubblicazione|autore=M. Al-Jumaily, D. P. Mallon, A. K. Nasher e N. Thowabeh|anno=2006|titolo=Status report on Arabian leopard in Yemen|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News|numero=1|pp=20-25|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Uno studio scientifico approfondito sull'ecologia e sulla distribuzione del leopardo d'Arabia è assolutamente necessaria per determinare la migliore politica di conservazione ''in situ''. Le informazioni necessarie riguardano la dieta, l'utilizzo del territorio, il tipo di ''habitat'' e i dati riguardanti la riproduzione. Numerosi siti sono già stati esaminati e potrebbero essere convertiti in aree protette: Jebel Fayfa, Jebel Al-Qahar, Jebel Shada, Jebel Nees, Jebel Wergan, Jebel Radwa e Harrat Uwayrid. La creazione di nuove riserve è urgente al fine di preservare gli ultimi esemplari selvatici rimasti<ref name="uicn"/>.
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