Panthera pardus nimr: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome = Leopardo
|statocons = CR
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|statocons_ref = <ref name=IUCN>{{IUCN|summ=15954|autore=Stein, A.B., Athreya, V., Gerngross, P., Balme, G., Henschel, P., Karanth, U., Miquelle, D., Rostro, S. & Kamler, J.F. and Laguardia, A. 2016}}</ref>
|immagine = [[File:PikiWiki_Israel_14861_judean_desert_leopard_cropped.JPG|230px]]
|didascalia = <!-- CLASSIFICAZIONE -->
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▲|triautore=([[Wilhelm Hemprich|Hemprich]] ed [[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]]
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|suddivisione_testo = [[File:Distribution of Arabian leopard.png|center|250px]] Distribuzione storica e attuale del leopardo arabo secondo i dati dell'IUCN.
▲|sinonimi=''Panthera pardus jarvisi''<br/><span style="font-variant: small-caps">[[Reginald Innes Pocock|Pocock]], [[1932]]</span>
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Il '''leopardo
Fino agli anni
== Descrizione ==
[[File:PikiWiki Israel 21607 Leopard in the Judean desert photographed by.jpg|thumb|left|verticale|Il leopardo d'Arabia è una delle più piccole [[sottospecie]] di leopardo.]]
Il leopardo d'Arabia ha un mantello di colore variabile dal giallo chiaro al fulvo, ricoperto di [[Ocello (mimetismo)|rosette]]<ref name="Seidensticker">{{cita libro|autore=J. Seidensticker e S. Lumpkin|anno=1991|titolo=Great Cats|url=https://archive.org/details/greatcats0000unse_r2l8|editore=Merehurst|città=Londra|lingua=en}}</ref>. Con un peso che si aggira in media sui 30 kg nei maschi e sui 20 kg nelle femmine e una lunghezza media non superiore ad un metro circa (accompagnato da 80 cm di coda), il leopardo d'Arabia è una delle sottospecie di leopardo più piccole<ref name="Breitenmoser">{{cita pubblicazione|autore=U. Breitenmoser, D. Mallon e C. Breitenmoser-Würsten|anno=2006|titolo=A framework for the conservation of the Arabian leopard|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News Special|numero=1|pp=44-47|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:PikiWiki Israel 21623 Leopard in the Judean desert photographed by.jpg|thumb|Il leopardo d'Arabia è un felino che vive su montagne aride o semiaride. Qui, un esemplare nel [[deserto della Giudea]] negli anni '80.]]
== Biologia ==
=== Alimentazione ===
Il leopardo d'Arabia caccia prede di piccola e media taglia, quali [[Gazella arabica|gazzelle d'Arabia]] (''Gazella arabica''), [[Arabitragus jayakari|tahr d'Arabia]] (''Arabitragus jayakari''), [[Hyracoidea|procavie]], [[Lepus (zoologia)|lepri]], [[Aves|uccelli]] e probabilmente [[Lacertilia|lucertole]] e [[Insecta|insetti]]. Le carcasse delle prede più grandi vengono in genere nascoste dentro una grotta o una tana, ma mai su un albero<ref name="Kingdon279">{{cita libro|autore=J. Kingdon|anno=1990|titolo=Arabian Mammals|serie=A Natural History|editore=Academic Press Ltd|lingua=en}}</ref>. Sono state riportate anche osservazioni di predazioni ai danni di giovani [[Camelus dromedarius|dromedari]] (''Camelus dromedarius'')<ref name="jackson">{{cita libro|titolo=Les Félins : Toutes les espèces du monde|autore=[[Peter Jackson (biologo)|Peter Jackson]] e Adrienne Farrel Jackson|traduttore=Danièle Devitre|illustratore=Robert Dallet e Johan de Crem|altri=prefazione del Dr. Claude Martin|editore=Delachaux et Niestlé|città=Torino|anno=15 ottobre 1996|lingua=fr|opera=La bibliothèque du naturaliste|capitolo=Léopard d'Asie|
=== Riproduzione ===
Anche se i maschi e le femmine condividono il loro territorio, i leopardi d'Arabia sono, come tutti i leopardi, animali solitari e territoriali, che si incontrano per soli cinque giorni circa per accoppiarsi. Dopo una gestazione di circa cento giorni, la femmina dà alla luce da uno a quattro piccoli all'interno di una zona protetta come una piccola grotta o una cavità nella roccia<ref name="UAEInteract">{{cita web|url=http://www.uaeinteract.com/photofile/phf_arc16.asp|titolo=UAE Interact: Comprehensive news and information on the United Arab Emirates|mese=aprile|anno=2006|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140307013607/http://www.uaeinteract.com/photofile/phf_arc16.asp|dataarchivio=7 marzo 2014}}</ref><ref name="Sharjah">{{cita web|lingua=en|url=http://www.breedingcentresharjah.com/Home.htm|titolo=Breeding Centre for Endangered Arabian Wildlife in Sharjah|mese=aprile|anno=2006|urlmorto=sì|accesso=4 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100913025938/http://www.breedingcentresharjah.com/Home.htm|dataarchivio=13 settembre 2010}}</ref>. Durante le prime settimane, la femmina sposta spesso i suoi piccoli in modo da evitare che possano essere scoperti<ref name="UAEInteract"/>. Sebbene i piccoli aprano gli occhi nove o dieci giorni dopo la nascita, lasciano la tana solo verso le quattro settimane<ref name="Hellyer">{{cita libro|lingua=en|autore=P. Hellyer e S. Aspinall|anno=2005|titolo=The Emirates: A Natural History|editore=Trident Press Limited|città=Emirati Arabi Uniti}}</ref><ref name=Sharjah/>. La madre allatta i piccoli fino all'età di tre mesi, ma questi rimangono con lei fino all'età di due anni<ref name=Hellyer/>.
== Distribuzione e habitat ==
[[File:21599 Leopard in the Judean desert.jpg|thumb|verticale|Un leopardo arabo mentre viene rilasciato nel deserto della Giudea, in Israele.]]
L'areale storico del leopardo d'Arabia è poco conosciuto, ma si estendeva attraverso la [[Penisola araba|penisola arabica]], [[penisola del Sinai]] compresa<ref name="spalton06">{{cita pubblicazione|autore=J. A. Spalton e H. M. Al Hikmani|anno=2006|titolo=The leopard in the Arabian peninsula – distribution and subspecies status|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News|numero=1|pp=4-8|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Fino agli anni '60, il leopardo d'Arabia viveva ancora in gran parte della penisola. Era presente nell'[[Hegiaz]] sui [[Sarat|monti Sarawat]], a nord degli altipiani dello [[Yemen]], sulle montagne di [[Ras al-Khaima]], nella regione orientale degli [[Emirati Arabi Uniti]] e sulle montagne del Jebel Samhan e del [[Governatorato del Dhofar|Dhofar]] nell'[[Oman]]<ref name="nader">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=I. A. Nader, A. H. Abu-Zinada e P. D. Goriup|anno=1989|titolo=Rare and endangered mammals of Saudi Arabia|pubblicazione=Wildlife Conservation and Development in Saudi Arabia|numero=3|editore=N.C.W.C.D. Publication|città=Riyadh|pp=220-233}}</ref>. Negli anni '70 una ventina di esemplari sopravvivevano ancora nel [[deserto del Negev]] in [[Israele]]<ref name="survey">{{cita libro|autore=K. Nowell e [[Peter Jackson (biologo)|Peter Jackson]]|anno=1996|url=https://books.google.de/books?id=OxfxlpfXNtcC|titolo=Wild Cats: status survey and conservation action plan|editore=IUCN/SSC Cat Specialist Group|città=Gland, Svizzera|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20171107041730/https://books.google.de/books?id=OxfxlpfXNtcC|dataarchivio=7 novembre 2017}}</ref>.
Dagli inizi del XXI secolo, le popolazioni di leopardo d'Arabia sono diminuite del 90%. Delle 19 osservazioni segnalate tra il 1998 e il 2003, soltanto quattro sono state confermate: una sui [[monti dell'Hegiaz]] e tre sui [[monti dell'Asir]]. Nessun leopardo è passato davanti alle [[Fototrappolaggio|trappole fotografiche]] nel corso di uno studio effettuato tra il 2002 e il 2003. Benché il leopardo d'Arabia sia protetto dalla legge, nessun parco nazionale ne protegge l
Alcuni individui sopravvivono nel [[deserto della Giudea]] e nel [[Deserto del Negev|Negev]], in una singola area dello [[Yemen]] e in un'altra dell'[[Oman]]<ref name="spalton06"/>. La più grande popolazione confermata vive sulle montagne del [[Governatorato del Dhofar|Dhofar]] nel sud dell'Oman. Le trappole fotografiche hanno permesso di identificare 17 adulti a partire dal 1997 nella [[riserva naturale di Jebel Samhan]]<ref name="shws06">{{cita pubblicazione|autore=A. Spalton, H. M. Hikmani, D. Willis e A. S. B. Said|anno=2006|titolo=Critically endangered Arabian leopards Panthera pardus nimr persist in the Jabal Samhan Nature Reserve, Oman|url=https://archive.org/details/sim_oryx_2006-07_40_3/page/287|pubblicazione=Oryx|volume=40|numero=3|pp=287-294|doi=10.1017/S0030605306000743|lingua=en}}</ref> e di 9-11 leopardi presso il confine tra la riserva e la frontiera con lo Yemen<ref name="spalton06"/>.
Attualmente, in tutta la [[Penisola araba|penisola arabica]], esistono tre sottopopolazioni comprendenti in tutto meno di 200 esemplari<ref name="workshop">{{cita libro|lingua=en|autore=U. Breitenmoser|anno=2006|titolo=7th Conservation Workshop for the Fauna of Arabia 19–22 February: Workshop report|editore=Breeding Center for Endangered Arabian Wildlife|città=Sharja}}</ref>. Questa sottospecie viene classificata «in pericolo critico» di estinzione (''Critically Endangered'') dalla [[IUCN]] e il numero di esemplari è in diminuzione<ref name="uicn">{{cita testo|autore=Mallon, D.P., Breitenmoser, U. & Ahmad Khan, J.|titolo=Panthera pardus nimr|sito=[[Lista rossa IUCN|IUCN Red List of Threatened Species]]|editore=[[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura|IUCN]]|anno=2008|url=http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/15958|edizione=Versione 2010.1|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20110224004545/http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/15958|dataarchivio=23 febbraio 2011}}</ref>.
In [[Arabia Saudita]], l
== Tassonomia ==
[[File:Arabian leopard in Tel-Aviv.jpg|thumb|Un leopardo arabo nello [[zoo di Tel-Aviv]].]]
La linea evolutiva alla quale appartiene il leopardo, quella dei [[Pantherinae|Panterini]], si separò circa 10,8 milioni di anni fa dall'antenato comune di tutti i [[Felidae|Felidi]], poi, circa 6,4 milioni di anni fa, si separarono le due linee evolutive che avrebbero portato in seguito ai leopardi nebulosi (''[[Neofelis]]'') e ai rappresentanti del genere ''Panthera''<ref name="PourLaScience">{{fr}} {{cita pubblicazione|autore=Stephen O'Brien e Warren Johnson|titolo=L'évolution des chats|pubblicazione=Pour la science|ISSN=0153-4092|numero=366|data=aprile 2008}} basato su {{cita pubblicazione|lingua=en|autore=W. Johnson ''et al.''|titolo=''The late Miocene radiation of modern felidae: a genetic assessment''|pubblicazione=Science|numero=311|data=2006}} e {{cita pubblicazione|lingua=en|autore=C. Driscoll ''et al.''|titolo=''The near eastern origin of cat domestication''|pubblicazione=Science|numero=317|data= 2007}}</ref>. L'estrema variabilità del mantello dei leopardi (''Panthera pardus'') portò in passato alla creazione di un gran numero di sottospecie sulla base della forma o del colore delle macchie. Ben ventisette sottospecie venivano generalmente riconosciute prima che la biologa [[Sri Lanka|singalese]] Sriyanie Miththapala e i suoi collaboratori non revisionarono la classificazione dei leopardi in seguito allo studio diretto del [[DNA]] nel [[1995]]<ref name="subspecies">{{cita libro|lingua=en|autore=Sriyanie Miththapala, John Seindensticker e Stephen J. O'Brien|titolo=Phylogeographic subspecies recognition in leopards (Panthera pardus): molecular genetic variation|pubblicazione=Conservation Biology|volume=10|numero=4|anno=1996|pp=1115-1132}}</ref>.
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== Rapporti con l'uomo ==
===Nella cultura di massa===
Il leopardo è citato nell{{'}}''[[Antico Testamento]]'' otto volte (''[[Libro di Daniele|Daniele]]'' 7,6; ''[[Libro di Isaia|Isaia]]'' 11,6; ''[[Libro di Geremia|Geremia]]'' 5,6 e 13,23; ''[[Libro di Osea|Osea]]'' 13,7; ''[[Libro di Abacuc|Abacuc]]'' 1,8; ''[[Cantico dei Cantici]]'' 4,8; ''[[Siracide]]'' 28,23), sempre come animale pericoloso per gli uomini (come in ''Osea'', ''Siracide'' e ''Geremia'' e nel ''Cantico dei Cantici'') e per il bestiame (''Isaia''). Talvolta, come in ''Daniele'', rappresenta addirittura un popolo invasore, mentre in ''Abacuc'' e in ''Geremia'' 13,23 vengono presi in riferimento la sua pelliccia maculata e la sua velocità. Inoltre, nel libro dell{{'}}''[[Apocalissi di Giovanni|Apocalisse]]'', [[San Giovanni evangelista|Giovanni]] descrive la [[Bestia del mare]] come "dal corpo di leopardo", riprendendo la visione di ''Daniele'' nel capitolo 7, in cui la bestia "simile a un leopardo" rappresenta il [[Regno persiano|regno dei Persiani]].
Assieme al [[Panthera leo persica|leone]], all'[[Ursus arctos syriacus|orso]] e al [[Canis lupus arabs|lupo]], il leopardo fa parte delle quattro grandi belve del territorio palestinese storico, che come tali sono spesso riportate insieme nella ''Bibbia''. Rappresentano i regni potenti nemici del popolo d'Israele, che spesso viene identificato come un gregge insidiato da questi animali. Solo l'intervento del germoglio di Iesse, simbolicamente, metterà pace fra i grossi predatori e le loro prede.
=== Minacce ===
Il leopardo d'Arabia è minacciato dalla perdita e della frammentazione del suo ''habitat'', dalla scomparsa delle sue prede a causa della caccia non regolamentata degli ungulati e dalle catture per il traffico degli animali o per difendere il bestiame<ref name="spalton06"/><ref name="judas06"/><ref name="workshop"/>. Il 21 dicembre 2014 dei pastori hanno abbattuto l'ultimo esemplare conosciuto di questa sottospecie in Egitto<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Mort du dernier léopard d'Egypte|url=http://www.sciencesetavenir.fr/animaux/20141223.OBS8596/mort-du-dernier-leopard-d-egypte.html|sito=SciencesEtAvenir.fr|data=26 dicembre 2014|accesso=28 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229160428/http://www.sciencesetavenir.fr/animaux/20141223.OBS8596/mort-du-dernier-leopard-d-egypte.html|dataarchivio=29 dicembre 2014}}</ref>.
Alcuni leopardi d'Arabia sono morti accidentalmente dopo aver ingerito carcasse avvelenate destinate ai lupi e alle iene<ref name=CAMP>{{cita libro|autore=Camp|anno=2002|titolo=The threatened fauna of Arabia's mountain habitat, Final report|editore=EPAA|città=Sharja|lingua=en}}</ref>. Delle pelli di leopardi d'Arabia uccisi illegalmente nello [[Yemen]] sono state osservate tra i prodotti venduti apertamente nella città di [[Mina (Arabia Saudita)|Mina]] dopo lo ''[[hajj]]'' del 2010<ref name="anonyme">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Anonimo|anno=2010|url=http://wild-cat.org/pardus/infos/Anonymous2010-Wildlife-skins-for-sale-after-Haj-SA.pdf|titolo=Wildlife skins for sale after Hajj – Saudi Arabia|pubblicazione=Wildlife Times|numero=27|mese=novembre|pp=13-14}}</ref>.
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=== Conservazione ===
[[File:נמר.JPG|thumb|Leopardo d'Arabia nel ''Breeding Centre for Endangered Arabian Wildlife''.]]
Il leopardo d'Arabia è classificato nell'Appendice I della [[CITES]]<ref name="uicn"/>. La [[riserva naturale di Jebel Samhan]] (4500 km²) è stata istituita nel 1997 in seguito alla presenza confermata dalle [[Fototrappolaggio|trappole fotografiche]] di 17 esemplari adulti e di un piccolo<ref name="shws06"/>. Il canale [[Al Jazeera]] ha mostrato gli sforzi coronati dal successo per salvare i leopardi d'Arabia all'interno di questa riserva nel 2012 in un episodio del programma ''Witness''<ref name="aljazeera">{{cita web|lingua=en|editore=[[Al Jazeera]]|url=
Dall'inizio degli anni '90, almeno dieci leopardi d'Arabia sono stati catturati vivi nello Yemen e venduti agli zoo. Alcuni di loro sono stati trasferiti in centri di conservazione ''ex situ'' in [[Arabia Saudita]] e negli [[Emirati Arabi Uniti]]<ref name="al-jumaily">{{cita pubblicazione|autore=M. Al-Jumaily, D. P. Mallon, A. K. Nasher e N. Thowabeh|anno=2006|titolo=Status report on Arabian leopard in Yemen|url=http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|pubblicazione=Cat News|numero=1|pp=20-25|lingua=en|accesso=4 novembre 2017|dataarchivio=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201216011835/http://www.yemenileopard.org/files/cms/reports/Cat_News_Special_Issue_1_-_Arabian_leopard.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Uno studio scientifico approfondito sull'ecologia e sulla distribuzione del leopardo d'Arabia è assolutamente necessaria per determinare la migliore politica di conservazione ''in situ''. Le informazioni necessarie riguardano la dieta, l'utilizzo del territorio, il tipo di ''habitat'' e i dati riguardanti la riproduzione. Numerosi siti sono già stati esaminati e potrebbero essere convertiti in aree protette: Jebel Fayfa, Jebel Al-Qahar, Jebel Shada, Jebel Nees, Jebel Wergan, Jebel Radwa e Harrat Uwayrid. La creazione di nuove riserve è urgente al fine di preservare gli ultimi esemplari selvatici rimasti<ref name="uicn"/>.
=== In cattività ===
Il primo leopardo d'Arabia ad essere registrato su uno ''[[Libro genealogico|studbook]]'' fu un esemplare catturato nel sud dell'Oman nel 1985. Il primo programma di riproduzione in cattività venne avviato, su scala regionale, dall
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20171117000212/http://www.arkive.org/arabian-leopard/panthera-pardus-nimr/ Arabian leopard (''Panthera pardus nimr'')] on ARKive.
* {{en}} [http://www.catsg.org/index.php?id=560 Arabian leopard (''Panthera pardus nimr'')] on IUCN/SSC Cat Specialist Group.
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