Numero irrazionale: differenze tra le versioni

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In [[matematica]], un '''numero irrazionale''' è ogniun [[numero reale]] che non è un [[numero razionale]], cioè non può essere scritto come una [[frazione (matematica)|frazione]] ''a / b'' con ''a'' e ''b'' [[numeri interi|interi]], cone ''b'' diverso da [[zero. La necessità dell'introduzione di questo insieme si rese evidente a causa dell'esistenza di grandezze incommensurabili, ossia prive di un sottomultiplo comune|0]]. I numeri irrazionali sono esattamente quei numeri la cui espansionerappresentazione in qualunquequalsiasi [[Base (aritmetica)|base]] ([[Sistema numerico decimale|decimale]], [[Sistema numerico binario|binaria]], ecc.) non terminiha mai etermine noned formiallo unastesso sequenzatempo periodica. "Quasi tutti" i numeri reali sono irrazionali, in un senso che è definitonon piùpresenta precisamentesequenze sottoperiodiche.
 
L'introduzione di questi numeri nel panorama matematico è iniziata con la scoperta da parte dei greci delle grandezze incommensurabili, ossia prive di un sottomultiplo comune.
Alcuni numeri irrazionali sono [[numero algebrico|numeri algebrici]] come 2<sup>1/2</sup> (la [[radice quadrata]] di [[due]]) e 5<sup>1/3</sup> (la radice cubica di 5); altri sono [[numero trascendente|numeri trascendenti]] come [[Pi greco|&pi;]] and [[E (costante matematica)|e]].
 
Alcuni numeri irrazionali sono [[numero algebrico|numeri algebrici]] come <math>\sqrt{2}</math> (la [[radice quadrata]] di [[due|2]]) e <math>\sqrt[3]{5}</math> (la [[radice cubica]] di [[cinque|5]]); altri sono [[numero trascendente|numeri trascendenti]] come [[Pi greco|π]] ed [[E (costante matematica)|e]].
== Storia della teoria dei numeri irrazionali ==
 
== Storia ==
La scoperta dei numeri irrazionali viene solitamente attribuita a [[Pitagora]], o più precisamente al [[pitagorico]] ''Ippaso di Metaponto'', che produsse una dimostrazione (più probabilmente geometrica) dell'irrazionalità della radice quadrata di 2. Secondo la storia Ippaso scoprì i numeri irrazionali mentre provava a rappresentare la radice quadrata di 2 come frazione (vedi la dimostrazione sotto). Tuttavia Pitagora credeva nell'assolutezza dei numeri, e non poteva accettare l'esistenza dei numeri irrazionali. Egli non era in grado di confutare la loro esistenza con la logica, ma le sue credenze non potevano tollerarne l'esistenza e per questo condannò Ippaso a morire annegato.
 
La scoperta dei numeri irrazionali viene tradizionalmente attribuita a [[Pitagora]], o più precisamente al [[Scuola pitagorica|pitagorico]] [[Ippaso di Metaponto]],<ref>Kurt von Fritz, "The discovery of incommensurability by Hippasus of Metapontum", ''Annals of Mathematics'', Second Series, Vol. 46, No. 2 (April, 1945), pp. 242-264.</ref> che produsse una argomentazione (probabilmente con considerazioni geometriche) dell'irrazionalità della [[radice quadrata di 2]]. Secondo la tradizione Ippaso scoprì i numeri irrazionali mentre tentava di rappresentare la radice quadrata di 2 come frazione (vedi la dimostrazione sotto). Tuttavia Pitagora credeva nell'assolutezza dei numeri, e non poteva accettare l'esistenza dei numeri irrazionali. Egli non era in grado di confutare la loro esistenza con la logica, ma le sue credenze non potevano tollerarne l'esistenza e, secondo una leggenda, per questo condannò Ippaso a morire annegato.
Il sedicesimo secolo vide infine l'accoglienza favorevole da parte della comunità matematica dei numeri negativi, interi e [[frazione|frazionari]]. Il diciassettesimo secolo vide, da parte di matematici, l'uso sempre più frequente delle frazioni decimali con la notazione moderna. I successivi cento anni videro i numeri immaginari diventare un potente strumento nelle mani di [[Abraham de Moivre]], e specialmente di [[Leonhard Euler]]. Per il diciannovesimo secolo rimase da completare la teoria dei [[numeri complessi]], dimostrare l'esistenza dei numeri trascendenti e dividere gli irrazionali in algebrici e trascendenti, e compiere uno studio scientifico su un argomento che era rimasto quasi in letargo dai tempi di [[Euclide]], la teoria degli irrazionali. L'anno [[1872]] vide la pubblicazione delle teorie di [[Karl Weierstrass]] (tramite il suo allievo [[Jerzy Kossak|Kossak]]), [[Eduard Heine|Heine]] (Crelle, 74), [[Georg Cantor]] (Annalen, 5), e [[Richard Dedekind]]. [[Charles Méray|Méray]] aveva preso nel 1869 lo stesso punto di partenza di Heine, ma generalmente si attribuisce tale teoria all'anno 1872. Il metodo di Weierstrass fu completamente avviato da [[Salvatore Pincherle|Pincherle]] (1880), e quello di Dedekind ricevette maggiore risalto tramite il successivo lavoro dell'autore (1888) e il più recente appoggio di [[Paul Tannery|Tannery]] (1894). Weierstrass, Cantor, e Heine basarono le loro teorie sulle serie infinite, mentre Dedekind fondò la sua sull'idea di un taglio (Schnitt) nel sistema dei numeri reali, separando tutti i numeri razionali in due gruppi che hanno certe proprietà caratteristiche. L'argomento ricevette successivi contributi per mano di Weierstrass, [[Leopold Kronecker|Kronecker]] (Crelle, 101), e Méray.
 
Il XVI secolo vide infine l'accoglienza favorevole da parte della comunità matematica dei numeri negativi, interi e [[frazione (matematica)|frazionari]]. Nel XVII secolo vi fu, da parte dei matematici, l'uso sempre più frequente delle frazioni decimali con la notazione moderna. I successivi cento anni videro i numeri immaginari diventare un potente strumento nelle mani di [[Abraham de Moivre]], e specialmente di [[Leonhard Euler]]. Per il XIX secolo rimase da completare la teoria dei [[numeri complessi]], dimostrare l'esistenza dei numeri trascendenti, dividere gli irrazionali in algebrici e trascendenti, e compiere uno studio scientifico su un argomento che era rimasto quasi in letargo dai tempi di [[Euclide]], la teoria degli irrazionali. Nel [[1872]] vi fu la pubblicazione delle teorie di [[Karl Weierstrass]] (tramite il suo allievo [[Jerzy Kossak|Kossak]]), [[Eduard Heine]] (Crelle, 74), [[Georg Cantor]] (Annalen, 5), e [[Richard Dedekind]]. [[Charles Méray|Méray]] aveva preso nel 1869 lo stesso punto di partenza di Heine, ma generalmente si attribuisce tale teoria all'anno 1872. Il metodo di Weierstrass fu completamente avviato da [[Salvatore Pincherle|Pincherle]] (1880), e quello di Dedekind ricevette maggiore risalto tramite il successivo lavoro dell'autore (1888) e il più recente appoggio di [[Paul Tannery|Tannery]] (1894). Weierstrass, Cantor, e Heine basarono le loro teorie sulle serie infinite, mentre Dedekind, riallacciandosi a Euclide, fondò la sua sull'idea di un taglio (Schnitt) nel sistema dei numeri razionali, cioè nella bipartizione della totalità dei numeri razionali in due classi caratterizzate da proprietà contrastanti. L'argomento ricevette successivi contributi per mano di Weierstrass, [[Leopold Kronecker|Kronecker]] (Crelle, 101), e Méray.
Le [[frazione continua|frazioni continue]], strettamente collegate ai numeri irrazionali (e dovute a Cataldi, 1613), furono prese in considerazione da parte di Eulero, e all'inizio del diciannovesimo secolo ebbero maggior rilievo grazie agli scritti di [[Joseph Louis Lagrange]]. Altri notevoli contributi furono dati da [[Druckenmüller]] (1837), [[Kunze]] (1857), [[Lemke]] (1870), and [[Günther]] (1872). [[Peter Ramus|Ramus]] (1855) per la prima volta collegò l'argomento con i determinanti, dando vita, con i successivi contributi di Heine, [[August Ferdinand Möbius|Möbius]], e Günther, alla teoria dei determinanti delle frazioni continue. Anche [[Peter Gustav Lejeune Dirichlet|Dirichlet]] contribuì alla teoria generale.
 
Le [[frazione continua|frazioni continue]], strettamente collegate ai numeri irrazionali (e dovute a Cataldi, 1613), furono prese in considerazione da [[Eulero]], e all'inizio del XIX secolo ebbero maggior rilievo grazie agli scritti di [[Joseph Louis Lagrange]]. Altri notevoli contributi furono dati da Druckenmüller (1837), Kunze (1857), Lemke (1870) e Günther (1872). [[Peter Ramus]] (1855) per la prima volta collegò l'argomento con i determinanti, dando vita, con i successivi contributi di Heine, [[August Ferdinand Möbius]] e Günther, alla teoria dei determinanti delle frazioni continue. Anche [[Peter Gustav Lejeune Dirichlet|Dirichlet]] contribuì alla teoria generale.
I numeri trascendenti furono per la prima volta distinti dagli irrazionali algebrici da Kronecker. [[Johann Heinrich Lambert|Lambert]] provò (1761) che &pi; non può essere razionale, e che ''e''<sup>''n''</sup> è irrazionale se ''n'' è razionale (eccetto ''n'' = 0), dimostrazione, comunque, che lasciò molto a desiderare. [[Adrien-Marie Legendre|Legendre]] (1794) completò la dimostrazione di Lambert, e mostrò che pi non è la radice quadrata di un numero razionale. [[Joseph Liouville]] (1840) mostrò che né ''e'' né ''e''<sup>2</sup> possono essere radici di un'[[equazione quadratica]] intera. Ma l'esistenza di numeri trascendenti fu per la prima volta stabilita da Liouville (1844, 1851), la cui dimostrazione fu successivamente rimpiazzata da Georg Cantor (1873). [[Charles Hermite]] (1873) provò per primo la trascendenza di ''e'', e [[Ferdinand von Lindemann]] (1882), partendo dalle conclusioni di Hermite, mostrò lo stesso per &pi;. La dimostrazione di Lindemann fu molto semplificata da Weierstrass (1885), e ulteriormente da [[David Hilbert]] (1893), e fu infine resa elementare da [[Adolf Hurwitz|Hurwitz]] e [[Paul Gordan|Gordan]].
 
I numeri trascendenti furono per la prima volta distinti dagli irrazionali algebrici da Kronecker. [[Johann Heinrich Lambert|Lambert]] provò (1761) che <math>\pi</math> non può essere razionale, e che ''e''<sup>''n''</sup> è irrazionale se ''n'' è razionale (eccetto ''n'' = 0), dimostrazione, comunque, che lasciò molto a desiderare. [[Adrien-Marie Legendre|Legendre]] (1794) completò la dimostrazione di Lambert, e mostrò che <math>\pi</math> non è la radice quadrata di un numero razionale. [[Joseph Liouville]] (1840) mostrò che né ''e'' né ''e''² possono essere radici di un'[[equazione quadratica]] intera. Ma l'esistenza di numeri trascendenti fu per la prima volta stabilita da Liouville (1844, 1851); una proposizione più forte, che afferma che gli irrazionali e i trascendenti hanno [[cardinalità]] maggiore di quella degli algebrici, fu trovata da [[Georg Cantor]] nel 1873. [[Charles Hermite]] (1873) provò per primo la trascendenza di ''e'', e [[Ferdinand von Lindemann]] (1882), partendo dalle conclusioni di Hermite, mostrò lo stesso per <math>\pi</math>. La dimostrazione di Lindemann fu molto semplificata da Weierstrass (1885), e ulteriormente da [[David Hilbert]] (1893); infine fu resa quasi elementare da [[Adolf Hurwitz|Hurwitz]] e [[Paul Gordan|Gordan]].
== Irrazionalità di certi logaritmi ==
 
== Esempi ==
Forse i numeri che più facilmente si dimostra che siano irrazionali sono i [[logaritmo|logaritmi]] come log<sub>2</sub>3. L'argomentazione tramite dimostrazione per assurdo è la seguente:
=== Irrazionalità della radice quadrata di 2 ===
 
Una dimostrazione dell'irrazionalità della [[radice quadrata di due]] (trasmessa da [[Archita]]) è la seguente, che procede [[Dimostrazione per assurdo|per assurdo]], ovvero supponendo l'opposto della proposizione iniziale e mostrando che è falso: ciò implica che la proposizione iniziale debba essere vera.
*Supponiamo che log<sub>2</sub>3 sia razionale. Allora esistono due interi positivi ''m'' e ''n'' tali che log<sub>2</sub>3 = ''m''/''n''.
*Di conseguenza 2<sup>''m''/''n''</sup> = 3.
*Allora 2<sup>m</sup> = 3<sup>n</sup>.
*Ma 2<sup>m</sup> è pari (perché almeno uno dei suoi fattori primi è 2) e 3<sup>n</sup> è dispari (perché tutti i suoi fattori sono uguali a 3), pertanto ciò è impossibile.
 
Supponiamo che <math>\sqrt{2}</math> sia un numero razionale. Ciò comporta che esistono due interi ''a'' e ''b'' [[interi coprimi|privi di fattori comuni]] tali che <math>\frac{a}{b} = \sqrt{2}</math>. Elevando al quadrato ad ambo i membri, si ha <math>\frac{a^2}{b^2} =2</math>, cioè <math>a^2=2b^2</math>.
== Irrazionalità della radice quadrata di 2 ==
 
Questo implica che <math>a^2</math>, essendo il doppio di <math>b^2</math>, è pari.
Una dimostrazione dell'irrazionalità della radice quadrata di 2 è la seguente, che procede per assurdo. La proposizione è provata assumendo l'opposto e mostrando che è falso, che implica che la proposizione iniziale debba essere vera.
 
Poiché il quadrato di un [[Numeri pari e dispari|numero pari]] è pari (<math>(2k)^2=2(2k^2)</math>), mentre il quadrato di un numero dispari è dispari (<math>(2k+1)^2=2(2k^2+2k)+1</math>), ne deriva che ''a'' è pari, ossia esiste ''k'' intero tale che ''a''=2''k''.
# Assumiamo che &radic;2 sia un numero razionale. Ciò comporta che esistono due interi ''a'' e ''b'' tali che ''a'' / ''b'' = &radic;2.
# Allora &radic;2 si può scrivere come una frazione irriducibile ''a'' / ''b'' tale che ''a'' e ''b'' sono interi [[coprimo|coprimi]] e (''a'' / ''b'')<sup>2</sup> = 2.
# Segue che ''a''<sup>2</sup> / ''b''<sup>2</sup> = 2 ed ''a''<sup>2</sup> = 2''b''<sup>2</sup>.
# Dunque ''a''<sup>2</sup> è pari perché è uguale a 2b<sup>2</sup> che è ovviamente pari.
# Segue che anche ''a'' deve essere pari. (Infatti numeri dispari hanno quadrati dispari e numeri pari hanno quadrati pari.)
# Poiché ''a'' è pari, esiste un intero ''k'' che soddisfa: ''a'' = 2''k''.
# Sostituendo otteniamo: 2''b''<sup>2</sup> = (2''k'')<sup>2</sup>, cioè ''b''<sup>2</sup> = 2''k''<sup>2</sup>.
# Poiché 2''k''<sup>2</sup> è pari segue che anche ''b''<sup>2</sup> è pari e quindi anche ''b'' è pari.
# In base alla (5) e la (8) ''a'' e ''b'' sono entrambi pari, che contraddice il fatto che ''a'' / ''b'' sia irriducibile come supposto nella (2).
 
Sostituendo abbiamo
Poiché abbiamo ottenuto una contraddizione con l'assunzione che &radic;2 sia un numero razionale, essa deve essere falsa. Dunque abbiamo dimostrato l'opposto, cioè che &radic;2 è irrazionale.
:<math>a^2=(2k)^2=4k^2=2b^2 \Longrightarrow b^2=2k^2</math>
cioè risulta che anche ''b'' è pari. Risulta quindi che ''a'' e ''b'', essendo entrambi pari, hanno in comune il divisore 2, il che è impossibile perché erano stati assunti privi di fattori comuni.
 
Essendo stata ottenuta una contraddizione con l'assunzione che <math>\sqrt 2</math> sia un numero razionale, essa deve essere falsa. Dunque si è dimostrato l'opposto, cioè che <math>\sqrt{2}</math> è irrazionale, che era la proposizione di partenza.
 
Questa dimostrazione si può generalizzare per dimostrare che qualunque radice di qualunque [[numero naturale]] è un numero naturale o è irrazionale.
 
Un'altra dimostrazione per assurdo che dimostra l'irrazionalità di <math>\sqrt 2</math> è meno conosciuta ma interessante. Essa procede osservando che se <math>\sqrt 2 = \frac{m}{n}</math> allora sfruttando il fatto che <math>2 = \frac{m^2}{n^2}</math> si ottiene <math>\sqrt 2 = \frac{2n - m}{m - n}</math>, quindi una frazione ai minimi termini viene ridotta in termini ancora minori. Questa è una contraddizione se <math>n</math> e <math>m</math> sono interi positivi, dunque l'assunzione che <math>\sqrt 2</math> sia razionale deve essere falsa. Da un [[triangolo rettangolo]] isoscele di cui i [[Cateto|cateti]] e l'[[ipotenusa]] abbiano rispettivamente lunghezze <math>n</math> e <math>m</math>, tramite una classica costruzione con riga e compasso, è possibile costruire un [[triangolo isoscele]] rettangolo più piccolo tale che i cateti e l'ipotenusa abbiano rispettivamente lunghezze <math>m - n</math> e <math>2n - m</math>. Questa costruzione dimostra l'irrazionalità di <math>\sqrt 2</math> con lo stesso tipo di metodo che fu impiegato dagli antichi geometri greci.
== Una dimostrazione differente ==
 
=== Irrazionalità dei logaritmi ===
Un'altra dimostrazione per assurdo che dimostra l'irrazionalità di &radic;2 è meno conosciuta ma abbastanza interessante per essere inclusa qui. Essa procede osservando che se &radic;2 = ''m''/''n'' allora &radic;2 = (2''n'' &minus; ''m'')/(''m'' &minus; ''n''), quindi una frazione ai minimi termini viene ridotta in termini ancora minori. Questa è una contraddizione se ''n'' e ''m'' sono interi positivi, dunque l'assuzione che &radic;2 sia razionale deve essere falsa. Da un triangolo rettangolo isoscele di cui i cateti e l'ipotenusa abbiano rispettivamente lunghezze ''n'' e ''m'', tramite una classica costruzione con riga e compasso, e' possibile costruire un triangolo isoscele rettangolo più piccolo tale che i cateti e l'ipotenusa abbiano rispettivamente lunghezze ''m'' &minus; ''n'' e 2''n'' &minus; ''m''. Questa costruzione dimostra l'irrazionalità di &radic;2 con lo stesso tipo di metodo che fu impiegato dagli antichi geometri greci.
 
Altri numeri di cui si dimostra facilmente l'irrazionalità sono i [[logaritmo|logaritmi]] con base ed argomento interi, tali che esista un [[numero primo]] che divide la base ma non l'argomento (o viceversa). La dimostrazione procede [[per assurdo]]: assumendo che <math>\log_a b=\frac{m}{n}</math>, si ha
== Altri numeri irrazionali ==
:<math>a^\frac{m}{n}=b</math>
ovvero, elevando alla ''n'',
:<math>a^m=b^n</math>
 
Se ora ad esempio il numero primo ''p'' divide ''a'' ma non ''b'', allora divide ''a<sup>m</sup>'' ma non ''b<sup>n</sup>'', e quindi i due numeri non possono essere uguali, e il logaritmo non è razionale.
Quasi tutti i numeri irrazionali sono trascendenti e tutti i [[numero trascendente|numeri trascendenti]] sono irrazionali: l'articolo sui numeri trascendenti elenca diversi esempi. e<sup>r</sup> e &pi;<sup>r</sup> sono irrazionali se ''r'' &ne; 0 è razionale; anche ''e''<sup>&pi;</sup> è irrazionale.
 
Un esempio può essere log<sub>2</sub>3: se fosse uguale a ''m/n'' si avrebbe 2<sup>m</sup> = 3<sup>n</sup>, il che è impossibile perché il primo è pari (ossia divisibile per 2) e il secondo no.
 
=== Altri irrazionali ===
Altri esempi notevoli di numeri irrazionali sono [[e (costante matematica)|e]], [[pi greco]] e i valori delle funzioni [[funzione seno|seno]] e [[funzione coseno|coseno]] di numeri razionali. L'irrazionalità di ''e'' è facile da dimostrare per assurdo usando le [[serie di Taylor]]: infatti
:<math>e=e^1=\sum_{n=0}^\infty\frac{1}{n!}</math>
dove ''n''! indica il [[fattoriale]] di ''n''; se ''e'' fosse razionale sarebbe possibile scriverlo come ''e''=''a/b''. Troncando la serie dopo ''b'' termini si avrebbe
:<math>\frac{a}{b}=\sum_{n=0}^b\frac{1}{n!}+R_b</math>
dove ''R<sub>b</sub>'' comprende la somma per n che va da ''b''+1 a infinito, ed è compreso tra 0 e 1/''b''!. Moltiplicando per ''b''! si ha
:<math>b!\sum_{n=0}^b\frac{1}{n!}<a(b-1)!<b!\sum_{n=0}^b\frac{1}{n!}+1</math>
dove <math>c=b!\sum_{n=0}^b\frac{1}{n!}</math> è un intero. Quindi ''a(b−1)''! dovrebbe essere compreso tra ''c'' e ''c'' + 1 e dovrebbe essere un intero, il che è impossibile. Quindi ''e'' è irrazionale.
 
Un altro modo di costruire numeri irrazionali è come [[numero algebrico|numeri algebrici]] irrazionali, cioè zeri di [[polinomio|polinomi]] a coefficienti interi: iniziamo con un'equazione polinomiale:
 
:<math>p(x) = a_nx^n + a_{n-1}x^{n-1} + \cdots + a_1x + a_0 = 0 \, </math>
:''p''(''x'') = ''a<sub>n</sub> x<sup>n</sup>'' + ''a''<sub>''n''-1</sub> ''x''<sup>''n''&minus;1</sup> + ... + ''a''<sub>1</sub> ''x'' + ''a''<sub>0</sub> = 0
 
dove i coefficienti ''a''<sub>''i''</sub> sono interi. Supponiamo di sapere che esistono numeri reali ''x'' tali che ''p''(''x'') = 0 (per esempio se il polinomio è di grado dispari). Le uniche possibile radici razionali di quest'equazione polinomiale sono della forma ''r''/''s'' dove ''r'' è un [[divisore]] di ''a''<sub>0</sub> ed ''s'' è un divisore di ''a''<sub>''n''</sub>; c'è solo un numero finito di questi candidati che è facile controllare a mano. Se nessuno di loro è una radice di ''p'', allora ''x'' deve essere irrazionale. Per esempio, questa tecnica può essere usata per mostrare che ''x'' = (2<sup>1/2</sup> + 1)<sup>1/3</sup> è irrazionale: abbiamo (x<sup>3</sup>³ &minus; 1)<sup>2</sup>² = 2 e quindi x<sup>6</sup> &minus; 2x<sup>3</sup>³ &minus; 1 = 0, e quest'ultimo polinomio non ha alcuna radice razionale (gli unici candidati possibili sono ±1).
 
Poiché i numeri algebricirazionali formano un [[Campo (matematica)|campo]], molti numeri irrazionali possono essere costruiti combinando numeri algebricirazionali e trascendentiirrazionali. PerNumeri esempiocome 3&pi;<math>e+2</math>, &<math>5\pi;-3</math>, + &radic;<math>2-\log_3 ed10</math> non possono essere razionali, perché altrimenti lo sarebbero, rispettivamente, ''e''&radic;3, sonoπ irrazionalie (nonché<math>\log_3 trascendenti)10</math>.
 
== Irrazionali e trascendenti ==
 
I [[numero trascendente|numeri trascendenti]] sono quei numeri che non sono zeri di alcun [[polinomio]] a coefficienti interi (o razionali: le due affermazioni sono equivalenti). Poiché ogni razionale <math>a/b</math> è la soluzione di <math>b x - a = 0</math>, tutti i trascendenti sono anche irrazionali. Esistono, tuttavia, irrazionali che non sono trascendenti: è il caso delle radici (ad esempio <math>\sqrt{2}</math> è soluzione di <math>x^2-2=0</math>). Solitamente provare l'irrazionalità di un numero è più facile che provare la sua trascendenza; ad esempio la cosiddetta [[costante di Apéry]], ovvero il numero
:<math>\zeta(3)=\sum_{n=1}^\infty \frac{1}{n^3}=\frac{1}{1}+\frac{1}{8}+\frac{1}{27}+\cdots</math>
è stata dimostrata essere irrazionale, ma nessuno ha ancora trovato una prova della sua trascendenza.
 
L'insieme di tutti i numeri irrazionali non è [[insieme numerabile|numerabile]] (infatti i razionali sono numerabili, ma i [[numero reale|reali]] non lo sono): questo vuol dire che "quasi tutti" i numeri reali sono irrazionali. Inoltre, poiché anche gli [[numero algebrico|algebrici]] sono numerabili, ne segue che anche gli irrazionali algebrici sono numerabili: di conseguenza "quasi tutti" gli irrazionali sono trascendenti.
 
== Numeri irrazionali ed espansioni decimali ==
 
Spesso si crede erroneamente che i matematici definiscano "numero irrazionale" in termini di [[espansione decimale]], chiamando un numero ''irrazionale'' se la sua espansione decimale non si ripete né termina. Nessun matematico utilizza tale definizione, in quanto la scelta della [[Sistema di numerazione|base 10]] sarebbe arbitraria e la definizione tipica è più semplice e più motivata. Tuttavia è vero che un numero èrazionale si può esprimere nella forma ''<math>n'' /''m''</math>, dove ''<math>n''</math> ed ''<math>m''</math> sono [[Numero intero|interi]], [[se e solo se]] la sua espansione decimale si ripete o è finita. Quando l'[[algoritmo di divisione]] lunga("in che tutti hanno imparato nella scuola elementarecolonna") viene applicato alla divisione di ''<math>n''</math> per ''<math>m''</math>, sono possibili solo ''<math>m''</math> [[Resto|resti]]. Se <math>0</math> appare come resto, l'espansione decimale si conclude. Se <math>0</math> non compare, allora l'algoritmo può richiedere al massimo ''<math>m'' &minus;- 1</math> passi senza usare ogni resto più di una volta. Dopodiché, un resto deve ricomparire, e quindi l'espanzioneespansione decimale si ripete. Al contrario, supponiamo di essere di fronte ad un decimale periodico, ad esempio:
 
:<math>A=0.,7\,162\,162\,162\,\dots</math>
 
Poiché la dimensione del periodo è <math>3</math>, moltiplichiamo per 10<supmath>10^3</supmath>:
 
:<math>1000A1000\cdot A=7\,16.,2\,162\,162\,\dots</math>
 
e sottraiamo A da entrambi i membri:
 
:<math>999A999\cdot A=715.,5\,.</math>
 
Allora
 
:<math>A=\frac{715.,5}{999}=\frac{7155}{9990}=\frac{135\times 53}{135\times 74}=\frac{53}{74}.</math>
 
(Il "135" si può trovare rapidamente tramite l'[[algoritmo di Euclide]].)
 
== Irrazionali e frazioni continue ==
L'espansione degli irrazionali in [[frazione continua]] semplice è infinita. In particolare, gli [[irrazionale quadratico|irrazionali quadratici]], ovvero le soluzioni irrazionali di equazioni di secondo grado, hanno una frazione continua periodica, mentre tutti gli altri ne hanno una aperiodica. Ad esempio
:<math>\sqrt{2}=1+\cfrac{1}{2+\cfrac{1}{2+\cfrac{1}{2+\cfrac{1}{2+\ddots}}}}</math>
mentre
:<math>\pi = 3 + \cfrac{1}{7 + \cfrac{1}{15 + \cfrac{1}{1 + \cfrac{1}{292 + \cfrac{1}{1 + \ddots}}}}}</math>
 
== Numeri di cui non è accertata l'irrazionalità ==
 
{{senza fonte|Non si sa ancora se &<math>\pi; + ''e''</math> o &<math>\pi; &minus;- ''e''</math> sonosiano irrazionali o no. Infatti, non c'è nessuna coppia di interi non nulli ''<math>m''</math> ed ''<math>n''</math> per cui si sappia se ''<math>m''& \pi; + ''ne''n e</math> è irrazionale o no. Non si sa neanche se 2<supmath>''2^e''<sup/math>, &pi;<supmath>''\pi^e''<sup/math>, &pi;<supmath>&radic;\pi^\sqrt{2}<sup/math> o la [[costante di Euler-Mascheroni|costante gamma di EulerEulero-Mascheroni]] sonosiano irrazionali.}}
 
== Topologia ==
Usando il [[valore assoluto]] per misurare le distanze, i numeri irrazionali diventano uno [[spazio metrico]] che non è [[spazio completo|completo]]. Tuttavia, questo spazio metrico è [[omeomorfo]] allo spazio metrico completo di tutte le sequenze di interi positivi; l'omomorfismo è dato dall'espansione in frazione continua infinita. Questo dimostra che il [[teorema delle categorie di Baire]] vale per lo spazio dei numeri irrazionali.
 
== Operazioni tra razionali e irrazionali ==
 
La somma di un razionale più un irrazionale è irrazionale.
Il prodotto di un razionale per un irrazionale è irrazionale, a meno che il razionale sia <math>0</math>.
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui|etichetta=numeri irrazionali}}
 
== Collegamenti esterni ==
== L'insieme di tutti i numeri irrazionali ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{FOLDOC|irrational number|irrational number}}
 
{{algebra}}
L'insieme di tutti i numeri irrazionali non è numerabile (poiché i razionali sono numerabili e i reali non lo sono). L'insieme degli irrazionali algebrici, ossia gli irrazionali non-trascendenti, è numerabile. Usando il [[valore assoluto]] per misurare le distanze, i numeri irrazionali diventano uno [[spazio metrico]] che non è [[completo (topologia)|completo]]. Tuttavia, questo spazio metrico è [[omeomorfo]] allo spazio metrico completo di tutte le sequenze di interi positivi; l'omomorfismo è dato dall'espansione in frazione continua infinita. Questo dimostra che il [[teorema delle categorie di Baire]] vale per lo spazio dei numeri irrazionali.
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria: Numeri]]
{{Portale|matematica}}
 
[[Categoria:Numeri reali]]
[[bn:অমূলদ সংখ্যা]]
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