PC Engine: differenze tra le versioni

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{{AvvisoUnicode}}
{{Console
|titolo = TurboGrafx-16PC Engine
|immagine = TurboGrafx16PC-Engine-Console-Set.jpg
|logo = PCEngine Logo.png
|immagine = TurboGrafx16-Console-Set.jpg
|produttore = [[NEC Corporation|NEC]]
|tipo = t
|tipo = [[Console (videogiochi)|Console]] a [[8 bit]]
|generazione = 4
|generazione = [[Storia delle console per videogiochi (quarta era)|Quarta]]
|presentazione =
|commercio = {{Uscita videogioco|PC Engine|JP=30 ottobre [[1987]]}}
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|controller = [[Gamepad]]
|onlineservice =
|unità = 5,8 milioni<ref>{{cita libro|lingua=en|capitolo=Knowing Your Old-School Games|titolo=Mostly Codeless Game Development: New School Game Engines|autore=Robert Ciesla|editore=Apress|anno=2017|ISBN=978-1-4842-2969-9|pagina=172|url=https://books.google.it/books?id=V70tDwAAQBAJ&pg=PA172}}</ref> - 11 milioni<ref name=Videogames/>
|topgame = {{senza fonte|''[[Bonk's Adventure]]''}}
|prima =
|dopo = [[PC-FX]]
}}
Il '''TurboGrafx-16''' ('''TurboGrafx''' nel [[Regno Unito]] e in [[Spagna]] e {{nihongo|'''PC Engine'''|PCエンジン}}, nota come '''TurboGrafx-16''' in [[Giappone]])Nordamerica, è una [[console (videogiochi)|console]] ada tavolo [[8 bitGiappone|giapponese]] prodotta da [[NEC Corporation|NEC]] in collaborazione con [[Hudson Soft]], prodotta tra il 1989[[1987]] ede il [[1994]].
La versione per il mercato nordamericano venne introdotta nel 1989, mentre in Europa la console ebbe una distribuzione ufficiale come PC Engine in [[Francia]] e una piuttosto limitata, con il nome '''Turbografx''', in [[Regno Unito]], [[Spagna]] e [[Portogallo]]; ci fu comunque una certa diffusione del PC Engine in Europa attraverso il [[mercato grigio]]<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|40|46}}.</ref>.
 
La console è basata su un microprocessore a [[8 bit]] (il [[Hudson HuC6280]], un derivato dalla famiglia del [[MOS 6502]], di potenza superiore alla media), coadiuvato da un coprocessore grafico a [[16 bit]]. Nel complesso aveva capacità vicine a quelle delle allora emergenti console con processore a 16 bit, ed ebbe un grande successo in Giappone, ma non riuscì ad affermarsi negli Stati Uniti<ref name=Videogames>{{cita|''Videogames - La grande storia dei videogiochi''}}.</ref>.
Era una riedizione della versione commercializzata nel paese asiatico nei due anni precedenti della presentazione sul mercato in [[America settentrionale]].
Il PC Engine ebbe anche la capacità innovativa di eseguire giochi su [[CD-ROM]], prima con l'introduzione, pochi mesi dopo il lancio della console, di una periferica opzionale (il '''CD-ROM²''', o '''TurboGrafx-CD''' in Nordamerica), poi con la versione [[PC Engine Duo]] dotata di lettore integrato<ref name=Videogames/>.
 
== Storia ==
=== Il contesto ede il progetto ===
[[File:PC-Engine-Console-Set.jpg|thumb|left|PC Engine]]
All'inizio degli [[anni 1980]] in [[Giappone]] erano molto popolari i [[personal computer]] [[NEC PC-8801|PC-88]] e [[NEC PC-9801|PC-98]], in competizione con [[MSX]], su cui venivano sviluppati numerosi videogiochi che tuttavia non venivano distribuiti nel resto del mondo.<ref>{{cita libro|lingua=en|capitolo=The non-competing Japanese personal computers|titolo=Games vs. Hardware. The History of PC Gaming. The 80's|autore=Purcaru Ion Bogdan|data=29 gennaio 2014}}</ref>
 
Nel [[1983]] [[Nintendo]] mise in commercio sul mercato giapponese il [[Family Computer]], riuscendo a venderne oltre 2 milioni di unità nell'arco di un anno.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.classicgaming.com/features/articles/nes20th/|titolo=Nintendo Entertainment System 20th Anniversary|sito=ClassicGaming|editore=IGN|autore=Marty Goldberg|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051124042223/http://www.classicgaming.com/features/articles/nes20th/|dataarchivio=24 novembre 2005}}</ref> Oltre alla possibilità di giocare a titoli basati sugli arcade prodotti della casa giapponese, il Famicom presentava alcuni giochi di terze parti.<ref name="usgamer">{{cita web|lingua=en|url=http://www.usgamer.net/articles/the-famicom-legacy|titolo=The Famicom Legacy|sito=USGamer|autore=Jeremy Parish|13 luglio 2013}}</ref> La prima azienda a sviluppare per la console Nintendo fu [[Hudson Soft]] che nel [[1983]] realizzò una [[portabilità|conversione]] di ''[[Lode Runner]]'' per Famicom.<ref name="nintendolife">{{cita web|lingua=en|url=httphttps://www.nintendolife.com/news/2012/11/feature_the_making_of_the_pc_engine|titolo=Feature: The Making Of The PC Engine|sito=NintendoLife|autore=Damien McFerran|data=2 novembre 2012|accesso=5 maggio 2019|dataarchivio=11 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190511054646/http://www.nintendolife.com/news/2012/11/feature_the_making_of_the_pc_engine|urlmorto=sì}}</ref> La software house aveva inoltre ottenuto l'autorizzazione da Nintendo per la realizzazione di ''[[Super Mario Bros. Special]]'' per PC-88, oltre alla creazione di versioni per [[home computer]] giapponesi di titoli celebri della console.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://kotaku.com/nintendo-games-used-to-be-released-on-japanese-pcs-1818499561|titolo=Nintendo Games Used To Be Released On Japanese PCs|sito=[[Kotaku]]|autore=Chris Kohler|data=18 settembre 2017}}</ref>
 
Nonostante il successo come produttrice di videogiochi, Hudson Soft aveva altri progetti: voleva realizzare una nuova console che non utilizzasse le [[cartuccia (informatica)|cartucce]] come supporto di memorizzazione dei giochi, tuttavia aveva necessità di un partner per realizzare e mettere in commercio la nuova piattaforma.<ref name="nintendolife" /> L'idea venne inizialmente proposta a Nintendo, che rifiutò, ma NEC colse l'occasione per inserirsi nel mercato delle console sfruttando il ''[[know-how]]'' dei tecnici Hudson Soft.<ref name="ign retro">{{cita web|url=http://it.ign.com/ign-retro/119474/feature/pc-engine-quando-la-leggenda-diviene-realta|titolo=PC-Engine: quando la leggenda diviene realtà|sito=[[IGN (sito web)|IGN]]|autore=Andrea Corritore|data=12 dicembre 2016}}</ref>
 
=== La commercializzazione e la versione USA ===
Considerata una delle più compatte console mai realizzate, la piattaforma venne messa in commercio in [[Giappone]] il 30 ottobre 1987.<ref name="nintendolife" /> Il nome PC Engine, oltre a richiamare le precedenti serie di personal computer prodotti da NEC, fu scelto per indicare la capacità di espansione del sistema.<ref name="computing history">{{Cita|Computing History}}.</ref> Nell'aprile del [[1988]] il PC Engine aveva raggiunto le 1,5 milioni di unità vendute, conquistando metà del mercato videoludico giapponese. Nell'ottobre dello stesso anno la console si trovò in competizione con il [[Sega Mega Drive]].<ref name="Herman">{{Cita|Herman}}.</ref>
 
[[File:NECTurboGrafx16-TurboGrafxConsole-16-Controller-FLSet.jpg|thumb|ControllerLa versione delnordamericana TurboGrafx-16]]
 
Il 23 maggio [[1989]] NEC annunciò di voler commercializzare la console nel mercato statunitense con il nome di TurboGrafx-16. Nonostante la console arrivò negli scaffali solamente in autunno al prezzo di 199 [[dollaro statunitense|dollari]], durante l'estate il TurboGrafx-16 venne distribuito a [[New York]] e [[Los Angeles]], replicando quanto già fatto da SEGA alcune settimane prima con il Genesis.<ref name="Herman" /> Nella confezione, oltre alla piattaforma, era incluso un solo [[gamepad]] e una copia di ''[[Keith Courage in Alpha Zones]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.theguardian.com/technology/gamesblog/2013/apr/02/turbografx-16-machine-that-time-forgot|titolo=TurboGrafx-16: the console that time forgot (and why it's worth re-discovering)|sito=[[The Guardian]]|autore=Paul Sartori|data=2 aprile 2013}}</ref>
 
[[File:NEC-TurboGrafx-16-CD-Add-on-FL.jpg|thumb|left|TurboGrafx-CD]]
Nonostante fosse esteticamente diversa dal PC Engine, essendo più ingombrante e di colore nero, il TurboGrafx-16 utilizzava lo stesso tipo di [[cartuccia (informatica)|cartucce]] del suo omologo giapponese, sebbene non fosse in grado di eseguire le versioni nipponiche dei titoli disponibili. La console era inoltre in grado di eseguire giochi su [[CD-ROM]] grazie al TurboGrafx-CD, versione statunitense del [[lettore CD]] esterno {{nihongo|CD-ROM²|シーディーロムロム}} per PC Engine.<ref name="Herman" /> Oltre che negli [[Stati Uniti d'America]], un numero molto ridotto di pezzi venne distribuito in [[Europa]], con il nome TurboGrafx (senza il 16 finale) e con un accorgimento per rendere la console compatibile con lo standard [[PAL (televisione)|PAL]].<ref>{{cita web|lingua=es|url=http://museo8bits.com/pcegine.htm|titolo=Nec PC Engine|sito=El Museo de los 8 Bits|accesso=24 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170205075336/http://museo8bits.com/pcegine.htm|dataarchivio=5 febbraio 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:SuperGrafx-Console-Set.png|thumb|[[SuperGrafx]]]]
 
=== Le versioninuove perrevisioni ile mercatoil giapponeseSuperGrafx ===
{{Vedi anche|SuperGrafx}}
Mentre negli Stati Uniti NEC si concentrava sul TurboGrafx-16, in Giappone venivano messe in commercio tre differenti versioni del PC Engine: Shuttle, CoreGrafx e [[SuperGrafx]].<ref name="Herman" /> Questi ultimi modelli vennero distribuiti in [[Francia]] dalla Sodipeng<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.retroblog.fr/2010/04/09/retropub-pc-engine-sodipeng/|titolo=RetroPub – PC Engine « SODIPENG »|sito=RetroBlog.fr|data=9 aprile 2010}}</ref>, mentre lo Shuttle, modello economico incompatibile con il CD-ROM², non riscosse particolare successo. Il SuperGrafx, il cui nome era ispirato alla console distribuita sul suolo americano, doveva competere con la console Nintendo che avrebbe sostituito il Famicom, il [[Super Famicom]], tuttavia oltre a essere compatibile con la libreria del PC Engine, era in grado di eseguire solamente cinque giochi esclusivi.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.wired.com/2008/10/beginning-a-sup/|titolo=Beginning a SuperGrafx Adventure|sito=[[Wired]]|autore=Chris Kohler|data=7 ottobre 2008}}</ref> Al [[Consumer Electronics Show]] del [[1990]] NEC presentò il [[TurboExpress]], [[console portatile]] compatibile con i giochi del TurboGrafx-16 disponibili su [[HuCard|TurboChip]].<ref name="Herman" /><ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.atarimax.com/freenet/freenet_material/12.AtariLibrary/3.TimeCapsule/showarticle.php?225|titolo=ATARI LYNX ECLIPSED! by NEW N.E.C. TURBO EXPRESS HANDHELD GAME MACHINE!!!|data=3 giugno 1990}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.obsolete-tears.com/nec-turbo-express-machine-300.html|titolo=Nec Turbo Express|sito=Obsolete Tears}}</ref>
 
=== Le versioni portatili ===
Al [[Consumer Electronics Show]] del [[1990]] NEC presentò il [[TurboExpress]], [[console portatile]] compatibile con i giochi del TurboGrafx-16 disponibili su [[HuCard|TurboChip]].<ref name="Herman" /><ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.atarimax.com/freenet/freenet_material/12.AtariLibrary/3.TimeCapsule/showarticle.php?225|titolo=ATARI LYNX ECLIPSED! by NEW N.E.C. TURBO EXPRESS HANDHELD GAME MACHINE!!!|data=3 giugno 1990}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.obsolete-tears.com/nec-turbo-express-machine-300.html|titolo=Nec Turbo Express|sito=Obsolete Tears}}</ref>
 
[[File:NEC-TurboDuo-Console-wController-L.jpg|thumb|left|TurboDuo]]
 
=== La concorrenza e la fine ===
Nel [[1991]] tuttavia il mercato era già dominato per diversi motivi da Nintendo e SEGA. NEC provò prima a ridurre il prezzo della sua console domestica e in seguito annunciò il lancio del [[TurboDuo]], una versione del TurboGrafx-16 con lettore [[CD]] integrato, già disponibile in [[Giappone]] con il nome di PC Engine Duo. Nell'aprile [[1992]] NEC e HudsonSoft fondarono la [[joint venture]] Turbo Technologies Incorporated (TTi), che si occupò della distribuzione sul mercato americano della nuova piattaforma a partire dall'ottobre dello stesso anno. TTi provò a ridurre ulteriormente il prezzo del TurboGrafx-16, del TurboGrafx-CD e del TurboExpress, senza ottenere particolare successo neanche dopo aver modificato il nome della sua ultima console in Duo. Nel [[1993]] NEC iniziò a lavorare alla successiva console ovvero il [[PC-FX]], <ref name="Herman" /> mentre l'ultima versione del PC Engine venne immessa sul mercato nel 1994 col nome di DUO-RX ma la produzione cessò definitivamente nel 1995.
 
== Caratteristiche ==
{{F|videogiochiconsole|novembre 2015|}}
La console eraè una macchina adcon processore a [[8 bit]] ede una [[Graphics processing unit|GPU]] a [[16 bit]] dedicata, con 64 Kbytekbyte di memoria videoinvideo, in grado di visualizzare fino a 482 colori sullo schermo contemporaneamente, ede un chip dedicato al sonoro.
 
La console utilizzavautilizza come supporto di memorizzazione ledelle cartucceschede dette [[HuCard]], delleun tipo di [[cartuccia (informatica)|cartucce]] molto sottili e piccole sviluppate dalla Hudson, il co-sviluppatore della console. Le cartucce avevanohanno la dimensione di una carta di credito più spessa. Come dimensione assomigliavanoassomigliano alleai cartuccesupporti utilizzateutilizzati dal [[Sega Master System]] per alcuni tipi di giochi, ma a differenza di questo lail TurboGrafx-16PC Engine accettavaprevede esclusivamentesolo questo tipo di cartucce.
 
== Accessori ==
{{F|videogiochi|maggio 2024}}
=== CD-ROM²/TurboGrafx-CD ===
Il '''CD-ROM²''' è un accessorio per il PC Engine uscito in Giappone il 4 dicembre 1988. Questo add-on permette di giocare ai giochi PC Engine in formato [[CD-ROM]] assieme a quelli [[HuCard]] standard. Ciò ha reso il PC Engine la prima console a riprodurre i giochi in formato CD-ROM. Inizialmente fu venduto separatamente come un normale [[lettore CD]]. Per poter comunicare con il PC Engine, esso doveva venire attaccato alla console tramite l'Interface Unit, anche esso inizialmente venduto separatamente assieme alla prima versione della System Card (la 1.0) per poi venire venduto assieme al lettore CD-ROM² e alla seconda versione aggiornata della System Card (la 2.0) l'anno seguente. Un anno dopo il CD-ROM² sbarcò negli Stati Uniti col nome di '''TurboGrafx-CD'''. Questa versione per poter comunicare col TurboGrafx-16 andava attaccata sopra la console anziché in un adattatore separato come la sua versione nipponica. Il CD-ROM² aveva un prezzo di lancio di ¥32.800, mentre il TurboGrafx-CD aveva un prezzo di $399,99 e non includeva giochi. I titoli di lancio furono ''[[Street Fighter|Fighting Street]]'' (conversione del primo ''Street Fighter'') e ''[[Wonder Boy III: Monster Lair]]'', poi seguiti da ''[[Ys (serie)|Ys Book I & II]]''. In caso di smarrimento/danneggiamento della System Card originale, si poteva optare per la System Card 2.1 (versione aggiornata della 2.0) come rimpiazzo.
 
=== Super CD-ROM² ===
Nel 1991 NEC introdusse una versione aggiornata del CD-ROM² col nome di '''Super CD-ROM²'''. Non solo aggiorna il [[BIOS]] alla versione 3.0, ma aumenta anche la RAM da 64 KB a 256 KB. Questo aggiornamento lo si poteva trovare in tre formati:
 
* Il primo formato era il [[PC Engine Duo]] (conosciuto col nome di TurboDuo negli Stati Uniti), una versione del PC Engine/TurboGrafx-16 con lettore CD integrato che aveva già integrata nel sistema la versione aggionta del BIOS/RAM. Uscì il 21 settembre 1991 in Giappone e il 10 ottobre 1992 negli Stati Uniti.
* Il secondo formato uscì sotto forma della Super System Card, terza versione della System Card (3.0). Questo formato fu realizzato per chi possedeva il modello originale del CD-ROM² e voleva aggiornare il BIOS alla versione 3.0 rimpiazzando le vecchie System Card. Uscì il 26 ottobre 1991.
* Il terzo e ultimo formato uscì come una versione aggiornata dell'originale lettore CD-ROM², col nome di Super CD-ROM². Questo nuovo lettore, al contrario del suo predecessore, per poter comunicare con il PC Engine doveva venire attaccato sopra la console (come il suo predecessore occidentale) anziché tramite un adattatore separato. Questo formato fu realizzato per chi possedeva un PC Engine, CoreGrafx o SuperGrafx. Uscì il 13 dicembre 1991.
 
Il primo gioco in formato Super CD-ROM fu ''[[Gate of Thunder]]'' (1992), poi seguito da altri titoli celebri come ''[[Lords of Thunder]]'' (1993) e ''[[Akumajō Dracula X Chi no Rondo|Castlevania: Rondo of Blood]]'' (1993).
 
=== Arcade Card ===
Per competere con il [[Super Nintendo Entertainment System|Super Nintendo]] e il [[Sega Mega Drive]], nel 1994 NEC introdusse un ulteriore aggiornamento col nome di '''Arcade Card'''. L'Arcade Card aumenta di molto la memoria del Super CD-ROM², da 256 KB a 2 MB. Questo aggiornamento lo si poteva trovere in due formati:
 
* Il primo formato è Arcade Card Duo. Questo formato fu realizzato per i sistemi che avevano già installato il Super CD-ROM² (esempio, il PC Engine Duo).
* Il secondo formato è Arcade Card Pro. Questo formato fu realizzato per chi possedeva il modello originale del CD-ROM², combinando le funzionalità della Super System Card e dell'Arcade Card Duo in una.
 
Grazie a questo aggiornamento, era possibile ottenere conversioni di giochi [[Neo Geo]] di alta qualità. Infatti, i primi giochi a usare questo aggiornamento erano conversioni di ''[[Fatal Fury 2]]'' e ''[[Art of Fighting]]'', poi seguiti da conversioni di ''[[World Heroes 2]]'' e ''[[Fatal Fury Special]]'' e da giochi originali, come il celebre ''[[Ginga Fukei Densetsu Sapphire]]''.
 
== Videogiochi ==
{{vedi categoria|Videogiochi per PC Engine}}
Si conoscono quasi 900 titoli per PC Engine, in gran parte usciti ufficialmente solo in Giappone<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.pcengine.co.uk/HTML_A-Z_Pages/A-Z.htm|titolo=Simple A-Z}}</ref>.
 
La rivista ''[[The Games Machine]]'', in una selezione di dieci giochi rappresentativi della console, inserisce ''[[R-Type]]'', ''[[Winds of Thunder]]'', ''[[Bikkuriman World]]'', ''[[Galaga '88]]'', ''[[Gunhead]]'', ''[[PC Genjin]]'', ''[[Parasol Stars]]'', ''[[Akumajō Dracula X Chi no Rondo]]'', ''[[Street Fighter II: Champion Edition]]'', ''[[Ginga Fukei Densetsu Sapphire]]''<ref>{{Cita testo|articolo=Retrospettiva NEC PC Engine|url=https://archive.org/details/the-games-machine-italia-speciali-05/page/n35|formato=jpg|rivista=Speciale [[The Games Machine]]|numero=5|data=novembre 2007|editore=Sprea|pp=36-37|issn=1826-9117}}</ref>.
 
La rivista ''[[Retro Gamer]]'' identifica in particolare cinque "giochi essenziali" usciti su CD per PC Engine dotata di CD-ROM²: ''[[Akumajō Dracula X Chi no Rondo]]'', ''[[Seirei Senshi Spriggan]]'', ''Ys: Book I & II'' (raccolta di versioni migliorate di ''[[Ys I: Ancient Ys Vanished|Ys]]'' e ''[[Ys II: Ancient Ys Vanished - The Final Chapter|Ys II]]''), ''[[Lords of Thunder]]'', ''[[Fatal Fury Special]]''<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|111|61}}.</ref>.
La console utilizzava come supporto di memorizzazione le cartucce [[HuCard]], delle [[cartuccia (informatica)|cartucce]] molto sottili e piccole sviluppate dalla Hudson, il co-sviluppatore della console. Le cartucce avevano la dimensione di una carta di credito più spessa. Come dimensione assomigliavano alle cartucce utilizzate dal [[Sega Master System]] per alcuni tipi di giochi, ma a differenza di questo la TurboGrafx-16 accettava esclusivamente questo tipo di cartucce.
Tra i migliori giochi sviluppati in Occidente e non arrivati ufficialmente in Giappone, la rivista ricorda ''[[Davis Cup Tennis]]'', ''[[Falcon (videogioco)|Falcon]]'', ''[[Impossamole]]'', ''[[Turrican]]'', ''[[Panza Kick Boxing|André Panza Kick Boxing]]'', ''[[Yo, Bro]]'', ''[[TaleSpin (videogioco 1991)|TaleSpin]]'', ''[[Order of the Griffon]]'', ''[[Battle Royale (videogioco)|Battle Royale]]'', ''[[Darkwing Duck (videogioco 1992 PC Engine)|Darkwing Duck]]''<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|135|40-41}}.</ref>.
 
== Galleria fotograficad'immagini ==
<gallery>
File:PC Engine CD-ROM2 Interface Unit.jpg|PC-Engine CoreGrafx CD-ROM²
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== Bibliografia ==
* {{RivistaVG|cm|11|6-7|9|1992|Quale console mi consigli di comperare!?!}}
* {{Cita libro|lingua=en|titolo=Phoenix: The Fall & Rise of Videogames|autore=Leonard Herman|mese=giugno|anno=2001|editore=Rolenta Press|edizione=3|ISBN=0-9643848-5-X|cid=Herman}}
* {{RivistaVG|console|2|8-11|2|1990|Console 16 bits: la fine dei micro?}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Steven L. Kent|capitolo=TurboGrafx|titolo=The Ultimate History of Video Games: From Pong to Pokemon - The Story Behind the Craze That Touched Our Lives and Changed the World|editore=Three Rivers Press|città=New York|anno=2001|ISBN=0-7615-3643-4}}
* {{Cita testo|articolo=NEC PC Engine|url=https://archive.org/stream/VideogamesStoriaHW1#page/n35|rivista=Hardware - Storia dei computer e delle console|numero=n° 1, allegato a ''Videogames - La grande storia dei videogiochi'' n° 3|data=10 settembre 2009|pp=34-35|editore=Sprea/Panini|ISSN=2035-5955|cid=''Videogames - La grande storia dei videogiochi''}}
* {{RivistaVG|rg|40|42-51|7|2007|Retroinspection: PC Engine}}
* {{RivistaVG|rg|111|56-63|1|2013|The evolution of the PC Engine}}
* {{RivistaVG|rg|135|36-41|11|2014|25 Years of the NEC Turbografx-16}}
* {{Cita libro|lingua=en|titolo=Phoenix: The Fall & Rise of Videogames|url=https://archive.org/details/phoenixfallriseo0000leon_g1j0|autore=Leonard Herman|mese=giugno|anno=2001|editore=Rolenta Press|edizione=3|ISBN=0-9643848-5-X|cid=Herman}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Steven L. Kent|capitolo=TurboGrafx|titolo=The Ultimate History of Video Games: From Pong to Pokemon - The Story Behind the Craze That Touched Our Lives and Changed the World|url=https://archive.org/details/ultimatehistoryo0000kent|editore=Three Rivers Press|città=New York|anno=2001|ISBN=0-7615-3643-4}}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:PC Engine}}
 
== Collegamenti esterni ==