Gilberto Simoni: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = italiano
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Soprannominato ''Gibo'' o ''Gìbi'', professionista dal 1994 al 2010, è uno tra i ciclisti italiani con il miglior rendimento nelle [[corsa a tappe|corse a tappe]] negli ultimi vent'anni grazie alle vittorie di due [[Giro d'Italia|Giri d'Italia]] ([[Giro d'Italia 2001|2001]] e [[Giro d'Italia 2003|2003]]) e altri cinque piazzamenti a podio. Nel corso della sua carriera è riuscito a vincere tappe in tutti i [[grandi giri]], costruendo gran parte dei suoi successi nelle corse di montagna avendo avuto caratteristiche di [[Scalatore (ciclismo)|scalatore]] puro. Suo è il record di ascesa del [[Monte Zoncolan]], con 39'03", al [[Giro d'Italia 2007]], da allora rimasto imbattuto.
== Carriera ==
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Nel [[2001]], dopo i due podi, Simoni riesce a vincere il [[Giro d'Italia 2001|Giro d'Italia]]. L'edizione è caratterizzata dallo scandalo [[doping]] che coinvolge in particolar modo [[Dario Frigo]], l'avversario principale:<ref name=divennere/> alla vigilia della diciottesima tappa, quella con arrivo al [[Santuario di Sant'Anna (Vinadio)|Santuario di Sant'Anna]] di [[Vinadio]], infatti, gli agenti del [[Nucleo anti-sofisticazione|NAS]] effettuano un blitz notturno nell'albergo dove sta pernottando la carovana rosa, a [[Sanremo]], ritrovando sostanze dopanti nella stanza del corridore saronnese. Frigo, che aveva vestito la [[maglia rosa]] per nove giorni, dalla quarta alla dodicesima frazione, viene prima escluso e poi squalificato; la tappa dell'indomani (i controlli proseguirono nella notte) viene inoltre annullata in seguito allo sciopero dei corridori. Simoni, dopo aver portato i suoi attacchi prima nella tappa di [[Montebelluna]] e poi al [[Passo Pordoi|Pordoi]], dove aveva conquistato il simbolo del primato,<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/giugno/02/aquila_Simoni_ga_0_0106027538.shtml|titolo=L'aquila è Simoni|accesso=8 gennaio 2010|giorno=02|mese=06|anno=2001|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]}}</ref> riesce a difendersi nella cronometro di [[Salò]] (vinta proprio da Frigo), andando a vincere nella penultima tappa ad [[Arona]] e arrivando in rosa a [[Milano]] con un vantaggio di 7'31" sul secondo, [[Abraham Olano]].
Dopo il trionfale Giro d'Italia, si iscrive al Giro di Svizzera, che termina al secondo posto della generale, battuto soltanto da Lance Armstrong<ref>{{Cita web|url=https://www.bikeraceinfo.com/stageraces/Switzerland/2001-swiss-tour.html|titolo=Tour de Suisse 2001}}</ref>. Di lì a qualche anno la vittoria dell'americano sarà revocata, ma l'edizione di quel giro non verrà assegnata a Simoni<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/ciclismo/2012/08/24/ciclismo_doping_armstrong_perde_sette_titoli_tour_de_france.html|titolo=Revoca Tour de Suisse 2001|urlmorto=sì}}</ref>.
Nel proseguimento della stagione riesce a vincere una tappa alla [[Vuelta a España 2001|Vuelta a España]], sull'arrivo in salita dell'Alto de Abantos,<ref name=divennere/> e a conquistarsi un posto per i [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 2001|mondiali 2001]] a [[Lisbona]]; si presenta in gran forma all'appuntamento iridato, e nell'ultimo giro della corsa riesce ad andarsene in salita staccando tutti, per poi venire clamorosamente inseguito in discesa da un suo compagno di nazionale, [[Paolo Lanfranchi]].<ref name=divennere/> L'episodio, oltre al grande rimpianto di Simoni per l'occasione persa,<ref name=divennere/> porta subito a mille polemiche in seno al team italiano;<ref name=casolanfranchi/> Lanfranchi si giustifica comunque dicendo di non sapere che davanti ci fosse un compagno di squadra.<ref name=casolanfranchi>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/15/Mondiali_beffa_scoppia_caso_Lanfranchi_co_0_0110153477.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111201184204/http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/15/Mondiali_beffa_scoppia_caso_Lanfranchi_co_0_0110153477.shtml|titolo=Mondiali beffa, scoppia il caso Lanfranchi|accesso=9 gennaio 2010|giorno=15|mese=10|anno=2001|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Giancarlo Padovan|urlmorto=sì|dataarchivio=1º dicembre 2011}}</ref> La vittoria va allo [[Spagna|spagnolo]] [[Óscar Freire]], davanti a [[Paolo Bettini]].<ref name=casolanfranchi/>
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Nel dicembre del [[2004]] la [[Saeco (ciclismo)|Saeco]] e la [[Lampre-Fondital|Lampre]] si fondono portando alla nascita della [[Lampre-Caffita]] e così Simoni si trasferisce nella nuova squadra, assieme al suo rivale [[Damiano Cunego]]. Alla partenza del [[Giro d'Italia 2005]] i due colleghi si presentano con i ranghi di capitano, ma la corsa investe del ruolo il ciclista trentino. Tuttavia la vittoria finale va a [[Paolo Savoldelli]], nonostante un potente attacco portato al bergamasco sul [[Colle delle Finestre]] assieme a [[Danilo Di Luca]] e [[José Rujano]]. Nella discesa [[Paolo Savoldelli|Savoldelli]] colma parte del distacco, attento a non staccare Serhij Hončar che lo aiuta nel tratto in pianura fra il [[Colle delle Finestre|colle]] e l'[[Sestriere|asperità seguente]]. Nella successiva scalata verso il [[Sestriere]] Simoni non riesce a seguire le ruote di Rujano, che gli avrebbero garantito la vittoria della corsa rosa. Al termine di questa spettacolare tappa il trentino dovrà fermare la sua rimonta a soli 28" secondi dalla leadership di Savoldelli. In agosto si aggiudica il [[Giro del Veneto]].
[[File:Simoni.jpg|thumb|Simoni in [[Piazza dei Miracoli]] durante la cronometro di Pontedera al [[Giro d'Italia 2006|Giro 2006]]]]
A causa del difficile rapporto con l'altro capitano della formazione, il giovane Damiano Cunego, alla fine del [[2005]] firma per la [[Saunier Duval-Prodir]], di cui diventa capitano insieme a [[Leonardo Piepoli]]. Nella prima stagione con il team spagnolo conquista il [[Giro dell'Appennino 2005|Giro dell'Appennino]], la seconda edizione del [[Memorial Marco Pantani]] e il [[Giro dell'Emilia 2005|Giro dell'Emilia]]. Al termine del [[Giro d'Italia 2006|Giro d'Italia del 2006]], concluso al terzo posto a 11 minuti e 59 secondi dal vincitore [[Ivan Basso]], dichiara che non avrebbe corso più la corsa rosa e che forse si sarebbe ritirato, salvo poi ritornare sui propri passi rinnovando il contratto con la sua squadra. Nel 2006 partecipa anche al [[Tour de France 2006|Tour de France]]
Al [[Giro d'Italia 2007]], per la seconda volta in carriera (ma questa volta sul versante più duro di [[Ovaro]]), vince la tappa dello Zoncolan, uno dei percorsi più impegnativi di tutte le Alpi. A pochi chilometri dal traguardo stacca il gruppo dei migliori rimanendo solo sulle rampe del "Mostro della Carnia"; viene quindi raggiunto dal giovane [[Andy Schleck]] ([[Team CSC]]) e dal compagno di squadra [[Leonardo Piepoli]]. I tre arrivano a guadagnare 30 secondi sulla maglia rosa [[Danilo Di Luca]]; nel finale di tappa il tandem Piepoli-Simoni stacca Schleck, e Piepoli omaggia il suo capitano lasciandogli la vittoria. Alla fine del Giro Simoni si piazza quarto.
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:[[Trofeo Alcide De Gasperi]]
:Classifica generale [[Giro della Regione Friuli Venezia Giulia]]
:6ª tappa, 1ª semitappa [[Giro della Valle d'Aosta]] ([[Viuz-en-Sallaz]] > [[Passy (
*[[1992]] <small>(dilettanti)</small>
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:[[Japan Cup 2001 (ciclismo)|Japan Cup]]
*[[2002]] <small>(
:11ª tappa [[Giro d'Italia 2002|Giro d'Italia]] ([[Benevento]] > [[Campitello Matese]])
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