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[[File:IBM HS20 blade server.jpg|300pxupright=1.4|thumb|Blade server IBM HS20]]
 
Un '''blade server''' è un [[server]] auto-contenuto pensato per minimizzare l'occupazione di spazio.; Mentrementre un server tradizionale da montare in un ''[[rack (informatica)|rack]]'' può esistere con almeno un [[cavo elettrico|cavo]] di [[alimentazione elettrica|alimentazione]] e uno di rete, in questo caso molti componenti vengono rimossi per considerazioni di ingombro o consumo, anche se dal punto di vista funzionale dispongono di tutto il necessario per essere considerati dei veri e propri [[computer. Uno ''chassis'' per ''blade server'', che ne può contenere molteplici, fornisce servizi come l'alimentazione, il raffreddamento, la rete, varia connettività e possibilità di gestione, anche se i produttori differiscono per cosa includono e non includono nel server (e nello ''chassis''). L'insieme di ''blade server'' e ''chassis'' costituisce un sistema]].
 
== Storia ==
In una configurazione standard di un ''rack'', una ''[[rack unit]]'' (19 pollici di larghezza e 1,75 di altezza) costituisce la dimensione minima. Il beneficio più importante, e la ragione dietro la spinta a fare uso di questo tipo di server, è che i componenti non sono più vincolati a questo minimo. Il ''rack'' più comune è alto 42 unità, comportando che il numero di computer che possono essere montati sia lo stesso. Nel caso di ''blade'' questa limitazione non si applica, e la generazione corrente riesce a raggiungere densità sino a 128 macchine per ''rack''.
Negli [[Anni 1970|anni settanta]], subito dopo l'introduzione dei microprocessori a 8 bit, i microcomputer venivano messi su schede e inseriti in ''rack'' da 19 pollici. Quest'architettura costituiva un'alternativa ai sistemi di controllo basati su [[minicomputer]] per il [[controllo industriale]]. I primi modelli memorizzavano i programmi nelle [[EPROM]] ed erano limitati a una singola funzione con un piccolo ambiente di esecuzione ''realtime''.
 
L'architettura [[VMEbus]] (circa [[1981]]) definì un'interfaccia per computer che includeva l'implementazione di una macchina installata in uno ''chassis'' di interconnessione con molteplici zoccoli per schede che fornissero I/O, memoria o capacità di calcolo addizionale. Il ''PCI Industrial Computer Manufacturers Group'' (PICMG) sviluppò una struttura con ''chassis'' e ''blade'' per l'allora emergente bus [[Peripheral Component Interconnect|PCI]] denominata "[[CompactPCI]]". In comune tra tutti v'era il fatto che l'intero ''chassis'' costituisse un singolo sistema. Anche se questo poteva includere più schede per fornire la capacità di calcolo e la ridondanza desiderata, in ogni caso solo una scheda si occupava di coordinare le operazioni dell'intero sistema.
 
PICMG estese la specifica di CompactPCI per far uso di Ethernet come connessione tra le schede. La versione 2.16 di "CompactPCI Packet Switching Backplane" fu adottata nel settembre 2001 ([https://web.archive.org/web/20070109180448/http://www.picmg.org/v2internal/specifications.htm PICMG specifications]). Questa fornì la prima architettura aperta per ''chassis'' con server multipli. A questo seguì la più ampia e corposa [[AdvancedTCA]], pensata per le necessità dell'industria delle telecomunicazioni per l'''[[high-availability]]'' e alta densità' con una vita di prodotto lunga (10 anni e oltre). Anche se i prezzi dei prodotti [[AdvancedTCA]] sono più alti dei ''blade server'', i produttori affermano che i costi operativi e ''[[Total Cost of Ownership]]'' rendono queste soluzioni un'alternativa competitiva per molte parti della prossima generazioni di rete di telecomunicazioni.
 
La nomea ''blade server'' si applicava quando una scheda includeva processore, memoria, I/O e supporto non volatile per la memorizzazione di programmi ([[memoria flash]] o [[hard disk]]). Questo permetteva ai produttori di includere un server completo, con sistema operativo e applicazioni, su un singolo supporto. Molti di questi potevano operare indipendentemente dentro uno ''chassis'' comune, facendo il lavoro di macchine distinte in una maniera più efficiente. In aggiunta ai benefici più ovvi (meno spazio), altri sono divenuti chiari relativamente ad alimentazione, raffreddamento, gestione e collegamento in rete grazie all'unione o condivisione di un'infrastruttura comune che supporta l'intero ''chassis'' invece di farlo per ogni macchina.
 
RLX Technologies di Houston, per la maggior parte composta di persone provenienti da Compaq, mise in vendita il primo ''blade server'' moderno nel 2001<ref name=rlx>[http://www.telehouse.com/vuploads/123-01.pdf RLX blade server] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071009123330/http://www.telehouse.com/vuploads/123-01.pdf |data=9 ottobre 2007 }}</ref>. Hewlett Packard acquistò l'azienda in 2005. La società di ricerca [[International Data Corporation|IDC]] ha identificato HP e [[IBM]] come i più attivi nel campo. Altri venditori includono [[AVADirect]], [[Sun Microsystems|Sun]], [[Egenera]], [[Supermicro]], [[Hitachi (azienda)|Hitachi]], [[Fujitsu Siemens Computers|Fujitsu-Siemens]], Rackable (''Hybrid Blade''), Verari Systems, [[Dell]]<ref name=dellblade>[httphttps://www.dell.com/content/products/compare.aspx/blade?c=us&cs=RC968571&l=en&s=hea Dell]</ref> e [[Intel Corporation|Intel]] (come rivenditore degli ''chassis'' di IBM).
 
== Descrizione ==
Uno ''[[Case (hardware)|chassis]]'' per ''blade server'', che ne può contenere molteplici, fornisce servizi come l'alimentazione, il raffreddamento, la rete, varia connettività e possibilità di gestione, anche se i produttori differiscono per cosa includono e non includono nel server (e nello ''chassis''). L'insieme di ''blade server'' e ''chassis'' costituisce un sistema.
 
Una singola '''lama''' (blade in [[Lingua inglese|inglese]] significa appunto "lama"), montata in verticale nello chassis, costituisce una macchina server (fisica) distinta che, da sola o in concorso con altre lame, può simulare N macchine server virtuali. Infatti, la [[virtualizzazione]] rappresenta una tipica soluzione associata ai server blade unita al consolidamento di diversi sistemi di [[storage]].
 
In una configurazione standard di un ''rack'', una ''[[rack unit]]'' (19 pollici di larghezza e 1,75 di altezza) costituisce la dimensione minima. Il beneficio più importante, e la ragione dietro la spinta a fare uso di questo tipo di server, è che i componenti non sono più vincolati a questo minimo. Il ''rack'' più comune è alto 42 unità, comportando che il numero di computer che possono essere montati sia lo stesso. Nel caso di ''blade'' questa limitazione non si applica, e la generazione corrente riesce a raggiungere densità sino a 128 macchine per ''rack''.
 
=== Il ''blade server''Caratteristiche ===
Nella sua definizione più stretta (la [[macchina di Turing]], qui semplificata), un computer ha bisogno di:
* [[memoria (elettronica)|memoria]] per leggere i [[Programma (informatica)|comandi]] e i dati d'ingresso
* un [[CPU|processore]] per eseguire i comandi che manipolano i dati
* una memorizzazione secondaria ove porre i risultati
Al giorno d'oggi, a differenza dei [[Z3 (computer)|primi computer]], quanto sopra è implementato con componenti elettronici a [[corrente continua]], che producono calore. Altre parti, come il [[disco rigido]], l'[[Alimentatore elettrico|alimentatore]], lo spazio di memorizzazione e le connessioni di rete, [[I/O]] (come [[tastiera (informatica)|tastiera]], [[monitor (video)|monitor]], [[mouse]], [[porta seriale]], ecc.) servono solo per le funzioni base, e tuttavia aggiungono ingombro, calore e complessità, per non dire delle parti in movimento, maggiormente facili a rompersi rispetto a quelle allo stato solido.
 
In pratica, v'è la necessità di tutti questi componenti perché il computer possa fare qualcosa di utile. Nel caso di ''blade'', la maggior parte di queste funzioni sono spostate dal computer allo ''chassis'' ([[Alimentazione elettrica|alimentatore]]), oppure virtualizzate ([[iSCSI]], console remota via [[Internet Protocol]]), ao addirittura rimosse (porte seriali), rendendo il computer più semplice, e quindi piccolo ed economico da produrre (in teoria).
 
== ''Chassis'' ==
Lo ''chassis'' si occupa di fornire molti dei servizi non essenziali presenti nella maggioranza dei computer. Nel caso classico, sono presenti di componenti ingombranti, caldi eed inefficienti in termini di spazio, che possono essere duplicati e non operare al meglio. Ponendo questi servizi in un singolo posto e condividendoli, l'utilizzazione globale diviene più efficiente. La scelta di quali servizi gestire e comein che modo varia tra i produttori.
 
=== Alimentazione ===
I computer lavorano in un certo intervallo di tensione in corrente continua, mentre dalla rete elettrica arriva corrente alternata aad una tensione più alta di quella richiesta, la cui conversione richiede alimentatori. Al fine di assicurare che un guasto non interrompa il funzionamento, anche server di fascia bassa dispongono di configurazioni di alimentazione ridondante, ancora una volta aumentando l'ingombro e la produzione di calore.
 
L'alimentatore dello ''chassis'' fornisce l'alimentazione a tutti i server. È possibile averne uno per ''chassis'' oppure averne uno separato che ne alimenti molteplici.<ref name=hpblade>[{{Cita web |url=http://h18004.www1.hp.com/products/quickspecs/12330_div/12330_div.html# |titolo=HP BladeSystem p-Class Infrastructure] |accesso=29 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060518152828/http://h18004.www1.hp.com/products/quickspecs/12330_div/12330_div.html# |dataarchivio=18 maggio 2006 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=sunblade>[{{Cita web |url=http://www.sun.com/blades |titolo=Sun Blade Modular System] |accesso=29 ottobre 2008 |dataarchivio=6 luglio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080706141214/http://www.sun.com/blades/ |urlmorto=sì }}</ref> Questa configurazione diminuisce il numero di alimentatori necessari per fornire un'alimentazione affidabile.
 
La popolarità dei ''blade server'' e la "fame" di elettricità ha portato a una maggior offerta di UPS montabili in un ''rack'', incluse unità specificatamente pensate per ''blade'' (come ''[[BladeUPS]]'').
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Durante l'utilizzo, i componenti elettronici e meccanici producono calore, che deve essere rimosso per assicurare un corretto funzionamento. Negli ''chassis'', come nel maggior parte dei computer, si utilizzano ventole.
 
Un problema spesso sottostimato durante la progettazione di un sistema ad alte prestazioni è il conflitto tra il calore generato e la capacità di rimuoverlo. Il fatto di avere l'alimentazione e il raffreddamento condivisi fa sì che ne venga prodotto meno rispetto al caso classico. Le nuove generazioni di ''chassis'' dispongono di ventole ad alta velocità regolabili, insieme a una logica di controllo che agisce in accordo coi requisiti di sistema, sino ad arrivare al raffreddamento a liquido.<ref name=sunpowerandcooling>[{{Cita web |url=http://www.sun.com/servers/blades/6000chassis/Blade6000_PowerCooling_WP.pdf |titolo=Sun Power and Cooling] |accesso=29 ottobre 2008 |dataarchivio=23 luglio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080723150733/http://www.sun.com/servers/blades/6000chassis/Blade6000_PowerCooling_WP.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref name=hpthermal>[{{Cita web |url=http://h71028.www7.hp.com/ERC/downloads/4AA0-5820ENW.pdf |titolo=HP Thermal Logic technology] |accesso=29 ottobre 2008 |dataarchivio=23 gennaio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070123051510/http://h71028.www7.hp.com/ERC/downloads/4AA0-5820ENW.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
Al contempo, l'alta densità può risultare in una maggiore domanda di raffreddamento quando lo ''chassis'' è riempito oltre il 50%. Questo è vero in particolare nelle prime generazioni. In termini assoluti, un ''rack'' totalmente riempito probabilmente genera maggiore calore rispetto al caso di server di dimensione 1U. Si pensi che nellonella stessa struttura in cui vanno 42 computer, si possopossono installare sino a 128 ''blade server''.<ref name=density>[{{Cita web |url=http://h18004.www1.hp.com/products/servers/proliant-bl/c-class/2x220c-g5/index.html# |titolo=HP BL2x220c] |accesso=29 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080829183852/http://h18004.www1.hp.com/products/servers/proliant-bl/c-class/2x220c-g5/index.html# |dataarchivio=29 agosto 2008 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Rete ===
I computer sono sempre più frequentemente prodotti con interfacce di rete ad alta velocità integrate, e per la maggior parte sono espandibili in modo che se ne possono aggiungere altre, più veloci, affidabili e funzionanti su differenti tipi di portante fisica ([[Livello fisico|rame e fibra]]). Questo può comportare un ulteriore sforzo di ingegnerizzazione nella progettazione e produzione, consumo di spazio sia per installazione sia per capacità di espansione (''slot'' vuoti) e quindi risultare in una maggiore complessità. Topologie di rete ad alta velocità richiedono circuiti integrati e mezzi di trasmissione costosi, mentre la maggior parte dei computer non usano l'intera banda disponibile.
 
Lo ''chassis'' fornisce uno o più ''bus'' di rete cui una ''blade'' si connette, e presenta queste porte o individualmente in una singola locazione (a differenza di una per computer) o le aggrega in un numero inferiore, abbassando i costi per la connessione dei singoli dispositivi. Questi possono essere presenti nello ''chassis'' stesso o in [[Blade server#Altre blade|''blade'' dedicate]].<ref name=sunindependentio>[{{Cita web |url=http://www.sun.com/servers/blades/iomodules/ |titolo=Sun Independent I/O ] |accesso=29 ottobre 2008 |dataarchivio=1 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201101835/http://www.sun.com/servers/blades/iomodules/ |urlmorto=sì }}</ref><ref name=hpvirtual>[{{Cita web |url=http://h71028.www7.hp.com/ERC/downloads/4AA0-5821ENW.pdf |titolo=HP Virtual Connect] |accesso=29 ottobre 2008 |dataarchivio=23 gennaio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070123051518/http://h71028.www7.hp.com/ERC/downloads/4AA0-5821ENW.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
Dal punto di vista funzionale esistono due tipi di moduli di rete: ''switching'' o ''pass-through''.
 
== Memorizzazione ==
Mentre di solito un computer ha bisogno di un ''hard-disk'' per memorizzare il sistema operativo, le applicazioni e i dati, non è necessario che questo sia locale. Esistono vari metodi di connessione ([[FireWire]], [[Serial ATA|SATA]], [[SCSI]], [[Direct-attached storage|DAS]], [[Fibre Channel]] ande [[iSCSI]]) per porli lontani dal server, anche se non tutti sono usati nell'ambito ''enterprise''. L'implementazione presenta problematiche simili a quelle delle interfacce di rete (si pensi che iSCSI funziona su una connessione di rete)), e allo stesso modo possono essere rimossi dalla ''blade'' e posti individualmente o aggregati nello ''chassis'' o una ''blade'' dedicata.
 
La facoltà di far partire il sistema da una ''[[Storage Area Network]]'' permette eliminare completamente i dischi. Questo permette di avere ulteriore spazio per memoria o processori addizionali.
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Visto che lo ''chassis'' consente di fornire dei servizi base in una maniera standardizzata, questi possono essere usati da altri tipi di dispositivo. ''Blade'' che forniscono ''switching'', ''routing'', memorizzazione, accesso a SAN e ''fibre-channel'' possono essere inserite nella struttura a vantaggio di tutti i membri.
 
''Blade'' di memorizzazione possono anche essere usate dove capacità locale addizionale sia desiderata.<ref name=ibmblade>[httphttps://www-304.ibm.com/jct01004c/systems/support/supportsite.wss/docdisplay?brandind=5000008&lndocid=MIGR-64842 IBM BladeCenter HS21] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071013120833/http://www-304.ibm.com/jct01004c/systems/support/supportsite.wss/docdisplay?brandind=5000008&lndocid=MIGR-64842 |data=13 ottobre 2007 }}</ref><ref name=hpstorage>[{{Cita web |url=http://h18004.www1.hp.com/products/servers/storageworks/c-class/sb40c/index.html# |titolo=HP storage blade] |accesso=29 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070430215449/http://h18004.www1.hp.com/products/servers/storageworks/c-class/sb40c/index.html# |dataarchivio=30 aprile 2007 |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Utilizzo ==
[[File:Enclosure proliant.jpg|thumb|left|HP BladeSystem c7000 (popolato con 16 ''lame''), con due unità UPS da 3U (sotto).]]
Server di questo tipo sono adatti per applicazioni specifiche, come [[hosting]], [[housing]] e [[computer cluster]]. Le singole ''blade'' tipicamente permettono l'[[hot swap]]. Quando ulteriore capacità di calcolo, memoria e banda di I/O viene aggiunta, allora vengono usati per carichi di lavoro più pesanti e differenziati.
 
Mentre negli anni passati, le soluzioni "blade" erano tipicamente adottate dai [[data center]] di grandi organizzazioni (aziende o enti pubblici), recentemente sono utilizzate anche per infrastrutture più contenute.
 
Sebbene dal punto di vista teorico questa tecnologia permetta l'interoperabilità tra soluzioni di differenti produttori, allo stadio corrente di sviluppo si è scoperto che sorgono meno problemi nel caso di un singolo produttore.
 
Una standardizzazione della tecnologia potrebbe risultare in una maggiore libertà di scelta per il consumatore. Un numero sempre più altroalto di rivenditori di software sta entrando sul mercato.
 
Ad ogni modo, i ''blade server'' non costituiscono la risposta per qualunque problema. Possono essere visti come una forma di ''server farm'' che prende a prestito dai ''[[mainframe]]'' la struttura fisica, il raffreddamento e l'alimentazione. Per progetti grandi, ''server farm'' di ''blade server'' sono ancora necessari, e a causa all'alta densità possono soffrire dei problemi connessi a [[HVAC]] che affliggono le grandi ''server farm'' convenzionali.
 
== Storia ==
Negli [[Anni 1970|anni settanta]], subito dopo l'introduzione dei microprocessori a 8 bit, i microcomputer venivano messi su schede e inseriti in ''rack'' da 19 pollici. Quest'architettura costituiva un'alternativa ai sistemi di controllo basati su [[minicomputer]] per il [[controllo industriale]]. I primi modelli memorizzavano i programmi nelle [[EPROM]] ed erano limitati a una singola funzione con un piccolo ambiente di esecuzione ''realtime''
 
L'architettura [[VMEbus]] (circa [[1981]]) definì un'interfaccia per computer che includeva l'implementazione di una macchina installata in uno ''chassis'' di interconnessione con molteplici zoccoli per schede che fornissero I/O, memoria o capacità di calcolo addizionale. Il ''PCI Industrial Computer Manufacturers Group'' (PICMG) sviluppò una struttura con ''chassis'' e ''blade'' per l'allora emergente bus [[Peripheral Component Interconnect|PCI]] denominata "[[CompactPCI]]". In comune tra tutti v'era il fatto che l'intero ''chassis'' costituisse un singolo sistema. Anche se questo poteva includere più schede per fornire la capacità di calcolo e la ridondanza desiderata, in ogni caso solo una scheda si occupava di coordinare le operazioni dell'intero sistema.
 
PICMG estese la specifica di CompactPCI per far uso di Ethernet come connessione tra le schede. La versione 2.16 di "CompactPCI Packet Switching Backplane" fu adottata nel settembre 2001 ([http://www.picmg.org/v2internal/specifications.htm PICMG specifications]). Questa fornì la prima architettura aperta per ''chassis'' con server multipli. A questo seguì la più ampia e corposa [[AdvancedTCA]], pensata per le necessità dell'industria delle telecomunicazioni per l'''[[high-availability]]'' e alta densità' con una vita di prodotto lunga (10 anni e oltre). Anche se i prezzi dei prodotti [[AdvancedTCA]] sono più alti dei ''blade server'', i produttori affermano che i costi operativi e ''[[Total Cost of Ownership]]'' rendono queste soluzioni un'alternativa competitiva per molte parti della prossima generazioni di rete di telecomunicazioni.
 
A febbraio 2006 [http://blade.org/ Blade.org] fu creato al fine di incrementare il numero di soluzioni di piattaforma ''blade'' disponibili e accelerare il processo di introduzione sul mercato. È un'organizzazione collaborativa e una comunità di sviluppatori focalizzati nell'accelerare lo sviluppo e l'adozione di piattaforme ''blade'' aperte.
 
La nomea ''blade server'' si applicava quando una scheda includeva processore, memoria, I/O e supporto non volatile per la memorizzazione di programmi ([[memoria flash]] o [[hard disk]]). Questo permetteva ai produttori di includere un server completo, con sistema operativo e applicazioni, su un singolo supporto. Molti di questi potevano operare indipendentemente dentro uno ''chassis'' comune, facendo il lavoro di macchine distinte in una maniera più efficiente. In aggiunta ai benefici più ovvi (meno spazio), altri sono divenuti chiari relativamente ad alimentazione, raffreddamento, gestione e collegamento in rete grazie all'unione o condivisione di un'infrastruttura comune che supporta l'intero ''chassis'' invece di farlo per ogni macchina.
 
RLX Technologies di Houston, per la maggior parte composta di persone provenienti da Compaq, mise in vendita il primo ''blade server'' moderno nel 2001<ref name=rlx>[http://www.telehouse.com/vuploads/123-01.pdf RLX blade server]</ref>. Hewlett Packard acquistò l'azienda in 2005.
 
La società di ricerca [[International Data Corporation|IDC]] ha identificato HP e [[IBM]] come i più attivi nel campo. Altri venditori includono [[AVADirect]], [[Sun Microsystems|Sun]], [[Egenera]], [[Supermicro]], [[Hitachi]], [[Fujitsu Siemens Computers|Fujitsu-Siemens]], Rackable (''Hybrid Blade''), Verari Systems, [[Dell]]<ref name=dellblade>[http://www.dell.com/content/products/compare.aspx/blade?c=us&cs=RC968571&l=en&s=hea Dell]</ref> e [[Intel Corporation|Intel]] (come rivenditore degli ''chassis'' di IBM).
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Blade servers}}
 
[[Categoria:Server]]
 
[[da:Bladeserver]]
[[de:Bladeserver]]
[[en:Blade server]]
[[eo:Klingo-servilo]]
[[es:Servidor blade]]
[[fr:Serveur lame]]
[[ja:ブレードサーバ]]
[[pl:Serwer kasetowy]]
[[ru:Блэйд-сервер]]
[[th:เบลดเซิร์ฟเวอร์]]
[[zh:刀鋒伺服器]]