Trachemys scripta troostii: differenze tra le versioni

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{{F|zoologiarettili|luglio 2008}}
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{{Tassobox
|nome=Tartaruga dalle orecchie arancioni
|colore=pink
| statocons= lc
|nome=Trachemys scripta troostii
|statocons_ref= <ref name=IUCN>{{IUCN|summ=22028|autore=van Dijk, P.P., Harding, J. & Hammerson, G.A. 2011}}</ref>
|statocons=basso rischio
|immagine= Żółw w akwarium (4).JPG
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|immaginedidascalia=[[Immagine: ''Trachemys scripta troosti.jpg|250px]]troostii'' in un acquario
 
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukaryota]]
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|sottoregno=[[Bilateralia]]
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|phylum=[[Chordata]]
|subphylum=[[Vertebrata]]
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|genere=[[Trachemys]]
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|specie=[[Trachemys scripta|T. scripta]]
|sottospecie='''TrachemysT. scriptas. troostii'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore= Holbrook
|binome= Trachemys scripta troostii
|bidata= 1836
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
|triautore= ([[John Edwards Holbrook|Holbrook]]
|trinome= Trachemys scripta troostii
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<!-- ALTRO -->
|sinonimi?=
|sinonimi=
|nomicomuni=Tartaruga dalle orecchie arancioni
|mappa_distribuzione=Trachemys scripta range.svg
|suddivisione=[[Sottospecie]]
|didascalia_distribuzione=Areale della ''T. s. troostii'' in celeste.
|suddivisione_testo=
}}
 
La '''tartaruga dalle orecchie arancioni''', o '''scivolatrice del Cumberland''', ('''''Trachemys scripta troostii''''' ({{zoo|[[John Edward Holbrook|Holbrook]]|1836}})) è una [[Testudines|testuggine]] appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Emydidae|emididi]], diffusa negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. È una sottospecie della [[Trachemys scripta|tartaruga palustre americana]].
La '''''Trachemys scripta troosti''''' è una sottospecie della tartaruga ''[[Trachemys scripta]]''.
 
==TassonomiaEtimologia==
Il nome specifico ''troostii'' è in onore del naturalista americano di origini olandesi [[Gerard Troost]], di [[Nashville]], [[Tennessee]], che fornì a [[John Edwards Holbrook|Holbrook]] il [[tipo nomenclaturale]].<ref>Ellin Beltz, 2006. [http://ebeltz.net/herps/biogappx.html#T Biographies of People Honored in the Herpetological Nomenclature of North America] ''ebeltz.net''</ref>
Simile alla ''[[Trachemys scripta elegans]]'' ma più piccola (maschio 15 cm e la femmina 25). Il [[carapace]] chiaro e rotondo nei piccoli, è lungo e ovale negli adulti.Sulla membra timpanica hanno una macchia arancione-rossatra simile alle Elegans.
Le macchie nere presenti sul piastrone sono caratteristiche di ogni individuo e ne permettono il riconoscimento.
 
Il nome comune "scivolatrice del Cumberland" (in [[lingua inglese|inglese]] ''Cumberland slider'') fa riferimento al [[Cumberland (fiume)|fiume Cumberland]], in cui, secondo quanto riportato da Holbrook, venne rinvenuto il tipo nomenclaturale.<ref>J. E. Holbrook, 1836 : ''North American herpetology, or, A description of the reptiles inhabiting the United States'', vol. 1, p. 57 ([https://archive.org/details/northamericanher01holb testo integrale]).</ref>
'''Mantenimento in cattività'''
Le giovani tartarughe possono essere ospitate in un acquaterrario piuttosto ampio, munito di una cospicua area asciutta.Questo deve essere dotato di un termoriscaldatore e di una fonte di luce a raggi ultravioletti A e B. Le temperature ottimali vanno dai 20 ai 28 °C con una lieve escursione termica giornaliera di circa 5-6 °C; l'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 50-70%. Quando le loro dimensioni cominciano a superare la decina di cm di carapace ( di lunghezza ) andrebbero alloggiate all'aperto per tutto l'anno( eccezione fatta per le aree montane dove si consiglia il ricovero invernale in un locale non riscaldato ), in un apposito laghetto oppure in grandi vasche poste all'esterno. Se non fosse possibile ospitare le tartarughe adulte all'aperto, si consiglia di alloggiarle in un contenitore con poca acqua non riscaldata, senza essere alimentate, durante tutto il periodo invernale.
 
==Distribuzione e habitat==
==Diffusione==
Questa sottospecie è diffusa lungo l'alto bacino del [[Tennessee (fiume)|fiume Tennessee]] ed è presente nella parte orientale e nordorientale dello stato del [[Tennessee]], nella parte occidentale della [[Carolina del Nord]], e nel nord dell'[[Alabama]] e della [[Georgia]].<ref>{{Cita web|url = https://nas.er.usgs.gov/queries/FactSheet.aspx?speciesID=1263|titolo = Trachemys scripta troostii (Holbrook, 1836)|autore = United States Geological Survey|wkautore = United States Geological Survey|sito = nas.er.usgs.gov|data = 2018-08-07
È diffusa dal Tennessee al Kentucky.
|lingua = en|accesso = 2018-08-10}}</ref>
 
Il suo habitat ideale è costituito acque calme con fondale fangoso, ricche di vegetazione e tronchi su cui emergere per crogiolarsi al sole.
==Habitat==
 
Il suo habitat preferito sono le acque dolci senza correnti.
==Descrizione==
[[File:Trachemys scripta troostii qtl2.jpg|thumb|left|"Orecchie arancioni".]]
La ''Trachemys scripta troostii'' è molto simile alla ''[[Trachemys scripta elegans]]'' (o "tartaruga dalle orecchie rosse"), ma se ne differenzia per il colore della macchia posta poco al di sopra della membrana timpanica che, in questa [[sottospecie]], è gialla con delle sfumature tendenti all'arancione che le hanno valso il nome comune di "'''tartaruga dalle orecchie arancioni'''".
[[File:Cumberland-Schmuckschildkröte009.jpg|thumb|left|Piccolo di ''Trachemys scripta troostii''. Da notare il verde acceso del carapace.]]
Il [[Carapace#Tartarughe|carapace]] cambia colore a seconda dell'età: quando l'individuo è più giovane il colore è verde acceso, poi con il passare del tempo si scurisce fino ad arrivare al marrone scuro e, nei maschi, perfino a nero, perdendo oltretutto i motivi striati tipici della sottospecie.
 
Il [[piastrone]] degli esemplari giovani è giallo, con delle caratteristiche macchie su ogni scuto, di color marrone chiaro a chi si sovrappongono degli anelli neri. Queste macchie diventano marrone scuro o nere negli esemplari adulti, e si accrescono assumendo man mano una forma a goccia.
 
Il riconoscimento del sesso avviene attraverso l'individuazione dei [[dimorfismo sessuale|caratteri sessuali secondari]].
La coda del maschio è lunga, robusta e grossa alla base, con la cloaca posta in prossimità della punta della coda e unghie molto sviluppate. La femmina ha unghie e coda corte e la cloaca è posta in prossimità della base della coda o comunque mai oltre il bordo del carapace.
 
==Comportamento==
 
===Riproduzione===
L'accoppiamento avviene in acqua, durante il quale il maschio esegue una singolare danza facendo vibrare le unghie anteriori contro il muso della femmina, dopodiché avviene la vera e propria copula.
 
La femmina sarà pronta per la deposizione dopo circa 30 giorni, e cercherà un luogo sabbioso e umido dove deporre le uova. Capita spesso che scavi diverse buche di prova prima di deporre. Una volta trovato il luogo adatto depone dalle 2 alle 30 uova in una buca a forma di fiasco profonda una 8–12&nbsp;cm, dopodiché la ricopre con cura e non lascia alcuna traccia. Le deposizioni variano da una a tre nell'arco di una stagione riproduttiva.
 
[[File:Cumberland-Schmuckschildkröte-006.jpg|thumb|Piccolo di ''Trachemys scripta troostii''.]]
Le uova schiudono dopo 70-120 giorni, a seconda della temperatura di incubazione che deve essere compresa tra i 26 e i 32 gradi centigradi (temperature più basse comportano tempi più lunghi e prevalenza di nascite di sesso maschile e viceversa). Le uova assorbono acqua durante l'incubazione, diventando man mano più grandi e rigide. È molto importante che le uova non vengano girate rispetto alla posizione iniziale in quanto ciò comporterebbe la morte dell'embrione.
 
===Alimentazione===
{{...|animali}}
 
==Terrariofilia==
Molto sensibile alle malattie:
*'''Influenza o polmonite'''<br />''Sintomi'': La tartaruga non mangia più, ha frequenti scoli nasali (bolle d'aria), tiene la bocca spalancata, ha una respirazione anomala e sibilante.<br />''Prime cure'': Bisogna tenere l'acqua tra i 26°-29°, darle del cibo appropriato, darle del fieno, non farla camminare sul pavimento o in un ambiente freddo.
*'''Diarrea'''<br />''Sintomi'': La tartaruga ha una notevole perdita d'appetito, è debole e ha molta sete, diarrea.<br />''Prime cure'': Bisogna farla digiunare per 1-2 giorni, bisogna darle della camomilla.
*'''Costipazione intestinale'''<br />''Sintomi'': Ha scarse feci con espulsione di sangue.<br />''Prime cure'': Bisogna farle fare un bagno giornaliero in acuqua tiepida (tra i 21°-25°), del movimento (su un tappeto non molto folto non sul pavimento), alimentazione più variata possibile.
*'''Anoressia-rifiuto del cibo'''<br />''Sintomi'': Può essere dovuto ad un ambiente freddo (di solito sotto i 10°), parassiti o a un risveglio dopo un letargo.<br />''Prime cure'': consultare un veterinario.
*'''Disturbi oculari'''<br />''Sintomi'': La tartaruga ha occhi gonfi ed esorbitanti, accecamento, palpebre incollate.<br />''Prime cure'': consultare un veterinario.
 
== Eco-etologia in Italia ==
La specie è stata inserita nell'elenco delle [[100 delle specie invasive più dannose al mondo|100 tra le specie esotiche invasive più dannose al mondo]]<ref>{{Cita web |url=http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=71&fr=1&sts=&lang=EN |titolo=100 of the World's Worst Invasive Alien Species |accesso=17 agosto 2014 |dataarchivio=26 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121026031856/http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=71&fr=1&sts=&lang=EN |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell'autoctona ''[[Emys orbicularis]]''.
Tale luogo comune è in contrasto con innumerevoli studi italiani ed europei evidenziano che la specie nei primi anni di vita è prevalentemente insettivora e da adulta è prettamente vegetariana ed opportunistica<ref>Clark D.B. & Gibbons J.W. 1969. Dietary shift in the Turtle Pseudemys scripta (Schoepff) from youth to maturity. Copeia 4: 704-706.</ref><ref>Parmenter R.R. & Avery H.W. 1990. The feeding ecology of the Slider Turtle: pp. 257-266.In: Gibbons J.W. (Edit). Life History end Ecology of the Slider Turtle. Smithsonian Institution Press, Washington D.C.</ref>, con scarse capacità predatorie, al contrario della prettamente carnivora ''E. orbicularis'', inoltre non sono stati evidenziati casi di predazione alla piccola fauna simpatrica, pesci e [[Pulcino|pulli]] di [[Rallidae|ralli]], di [[Anatide|anatidi]]<ref name="Agosta F. 1999">Agosta F. & Parolini L. 1999. Autoecologia e rapporti sinecologici di popolazioni introdotte in Lombardia di Trachemys scripta elegans. Dati preliminari. In: “Atti 2º Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica (Praia a Mare, 1998)”. Riv. Idrobiol. 38 (1/2/3): 421-430.</ref>.<ref>Bruekers J. & Keijlen H. van der 1999. Trachemys scripta elegans in the Netherlands; a threat
for Dutch flora and fauna? Nederlandse Schildpadden Vereniging (NSV), Dutch
Turtle/Tortoise Society. <www.igr.nl/users/nsv/english/1.htm>
</ref>
Si stima che in Italia giungano circa 900.000 testuggini l'anno e l'abnorme diffusione degli esemplari, negli specchi, corsi d'acqua, finanche nelle fontane e laghi dei parchi pubblici è dovuta esclusivamente al continuo rilascio di esemplari adulti o subadulti<ref>Ferri V. & Di Cerbo A.R. 2000. La Trachemys scripta elegans (Wied, 1839) negli ambienti umidi lombardi: inquinamento faunistico o problema ecologico? In: “Atti I Congr. naz. S.H.I. (Torino, 1996)”. Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino: 803-808.</ref> capaci di superare con una fase di letargo i rigori invernali, cosa non possibile per i giovani esemplari.
Nelle varie zone climatiche italiane è stato osservato che le deposizioni di uova raramente portano alla schiusa e che gli esemplari sopravvivono solo in condizioni di semilibertà in ambienti lacustri protetti e nelle zone meridionali con inverni meno rigidi.<ref name="Agosta F. 1999"/><ref>Ballasina D. 1995. Salviamo le tartarughe! Edagricole, Bologna</ref><ref>Luiselli L., Capula M., Capizzi D., Filippi E., Trujillo J.V. & Anibaldi C. 1997. Problems for conservation of Pond Turtles (Emys orbicularis) in Central Italy: is the introduced Red-Eared Turtle (Trachemys scripta) a serious threat? Chelonian Conservation and Biology 2 (3):417-419.</ref>
 
La ''T. s. troostii'' è soggetta a tutti i fattori [[antropico|antropici]] negativi a cui è soggetta la ''E. orbicularis'' e la sua massiccia presenza è dovuta solo al continuo costante rilascio di svariate decine di migliaia di esemplari adulti e subadulti ben alimentati nella fase di allevamento domestico, cosa che fa superare la fase di riduzione naturale per [[predazione]] a cui sono sottoposti i giovani esemplari selvatici.
 
Analizzando tutti questi fattori è stato ipotizzato che senza questi continui rilasci questa specie sarebbe destinata a invadere tutti i corsi d'acqua dolce in Italia (dal centro al sud) in alcune decine di anni per la sua alta capacità di riprodursi e quindi sia da ritenere alloctona e dannosa per l'ambiente in quanto si nutre prevalentemente di uova e di piccoli di pesce.<ref>[http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_Alloctoni_2002.pdf Convegno_Alloctoni 2002: 129-130] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071028034325/http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_Alloctoni_2002.pdf |data=28 ottobre 2007 }}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Trachemys scripta]]
*[[Trachemys scripta scripta]]
*[[Trachemys scripta elegans]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|etichetta=tartaruga dalle orecchie arancioni}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.inseparabile.com/trachemys_scripta_troostii.htm Scheda sul sito "inseparabile.com" ].
*[https://web.archive.org/web/20110125010451/http://www.tartarughe.info/Schede%20tarta%20acquatiche%20pdf/Trachemys%20scripta%20troostii.pdf Scheda sul sito "tartarughe.info"].
*[http://www.aaeweb.net/galleria/galleriatrachemys_s_troostii.htm Galleria fotografica sul sito "aaeweb.net] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121018192543/http://aaeweb.net/galleria/galleriatrachemys_s_troostii.htm |data=18 ottobre 2012 }}.
 
==Malattie più comuni==
Si consiglia in ogni caso di consultare un veterinario:
*'''Influenza o polmonite''' <br/> ''Sintomi'': La tartaruga non mangia più, ha frequenti scoli nasali (bolle d'aria), tiene la bocca spalancata, ha una respirazione anomala e sibilante. <br/> ''Prime cure'': Bisogna tenere l'acqua tra i 26°-29°, darle del cibo appropriato, darle del fieno, non farla camminare sul pavimento o in un ambiente freddo.
*'''Diarrea''' <br/> ''Sintomi'': La tartaruga ha una notevole perdita d' appetito, è debole e ha molta sete, diarrea. <br/> ''Prime cure'': Bisogna farla digiunare per 1-2 giorni, bisogna darle della camomilla.
*'''Costipazione intestinale'''<br/> ''Sintomi'': Ha scarse feci con espulsione di sangue. <br/> ''Prime cure'': Bisogna farle fare un bagno giornaliero in acuqua tiepida ( tra i 21°-25° ), del movimento (su un tappeto non molto folto non sul pavimento), alimentazione più variata possibile.
*'''Anoressia-rifiuto del cibo''' <br/> ''Sintomi'': Può essere dovuto ad un ambiente freddo (di solito sotto i 10°), parassiti o a un risveglio dopo un letargo. <br/> ''Prime cure'': consultare un veterinario.
*'''Disturbi oculari''' <br/> ''Sintomi'': La tartaruga ha occhi gonfi ed esorbitanti, accecamento, palpebre incollate. <br/> ''Prime cure'': consultare un veterinario.
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[[Categoria:Cheloni]]
[[Categoria:Fauna nordamericana]]
 
[[en:Cumberland slider]]
[[fr:Trachemys scripta troostii]]
[[nl:Geelwangschildpad]]
[[pl:Żółw żółtolicy]]