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== Biografia ==
Nata in una famiglia benestante e prima dei quattro figli (lei, i fratelli minori Paul e Pierre e la sorella Hélène), di Louis Roussel, capo del dipartimento di una ditta estera di esportazione di profumi, e di Georgette Pavot, casalinga.
 
A 15 anni lasciò la casa dei genitori (il padre, dopo la [[Grande depressione|crisi del 1929]], perdette il lavoro e faticava a mantenere la famiglia) per andare a vivere assieme al fratello dai nonni a Neuilly, e l'anno successivo frequentò le lezioni di recitazione di [[René Simon]]. Dopo il debutto con piccoli ruoli non accreditati, nel 1937 arrivò la prima grande occasione grazie al film ''[[Il caso del giurato Morestan]]'', seguito l'anno successivo da ''[[Delirio (film 1938)|Delirio]]'' (1938), entrambi diretti da [[Marc Allégret]].
 
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I film successivi riscossero un enorme successo sia di pubblico che di critica. Dello stesso anno è un altro film entrato nella storia del cinema ''[[Il porto delle nebbie (film)|Il porto delle nebbie]]'' diretto da [[Marcel Carné]]. I dialoghi di questo film furono affidati a [[Jacques Prévert]], il quale - ispirandosi ai suoi occhi azzurri e al suo sguardo enigmatico e per certi versi affine a quello di [[Greta Garbo]] - farà dire al protagonista [[Jean Gabin]] la famosa frase "T'as d'beaux yeux, tu sais" (Hai degli occhi meravigliosi, lo sai?). Allo scoppio della guerra, nel settembre del 1939, al termine delle riprese del film ''[[Tempesta]]'', entrambi lasceranno la Francia per andare a [[Hollywood]]. L'attrice venne scritturata dalla casa di produzione [[RKO Pictures|RKO]] con un contratto settennale, ma la sua carriera americana non decollò mai.
 
Nel 1942 sposò l'attore [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[William Marshall (attore 1917)|William Marshall]] dal quale nel 1944 ebbe un figlio, [[Mike Marshall (attore)|Michael]] (morto nel 2005), e da cui divorziò nel 1948. Marshall si sarebbe in seguito risposato con l'attrice [[Micheline Presle]]. Nel 1950 la Morgan si risposò con l'attore francese [[Henri Vidal]], al fianco del quale rimase fino alla prematura morte di lui, sopravvenuta nel 1959. Dall'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]] fu sentimentalmente legata all'attore e regista [[Gérard Oury]], fino alla morte di lui nel 2006.<ref>{{Cita web|url=https://www.laliberte.ch/news/magazine/gerard-oury-est-mort-a-87-ans-133155|titolo=Gérard Oury est mort à 87 ans|sito=www.laliberte.ch|lingua=fr|accesso=2024-07-20}}</ref>
 
Nel 1944 commissionò a un architetto la famosa casa di [[Los Angeles]] al [[10050 Cielo Drive|numero 10050 di Cielo Drive]], dove visse durante il suo periodo hollywoodiano, e che in seguito divenne tragicamente famosa per essere stata il luogo dell'[[Eccidio di Cielo Drive|omicidio]], nel 1969, dell'attrice [[Sharon Tate]] e di altre 4 persone a opera degli adepti di [[Charles Manson]].<ref name="Morgan172-173">Morgan 1977, pp. 172-173</ref>.
 
Morì il 20 dicembre 2016 all'età di 96 anni.<ref>{{cita web|url=http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2016/12/20/97001-20161220FILWWW00252-la-comedienne-michele-morgan-est-morte.php|titolo=Décès de la comédienne Michèle Morgan|sito=lefigaro.fr|editore=Le Figaro|sitolingua=lefigaro.fr|accesso=20 dicembre 2016|lingua=fr}}</ref>.
 
== Carriera cinematografica ==
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Elegante e di luminosa bellezza, si impose all'attenzione del grande pubblico con ''[[Il porto delle nebbie (film)|Il porto delle nebbie]]'' (1938), capolavoro di [[Marcel Carné]] interpretato al fianco di [[Jean Gabin]]. Per la sua interpretazione nel film ''[[Sinfonia pastorale]]'' (1946) di [[Jean Delannoy]] vinse il premio per la migliore interpretazione femminile al [[Festival di Cannes]].
 
Nel 1941 girò un provino per [[Alfred Hitchcock]], che stava cercando la protagonista per il film ''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]'', ma non venne prescelta poiché il suo inglese era ancora insufficiente.<ref>Morgan 1977, p. 152</ref>. L'anno successivo la Morgan fu una delle attrici prese in considerazione dal produttore [[Hal B. Wallis]] per il ruolo di protagonista femminile in ''[[Casablanca (film)|Casablanca]]'', ruolo che andò poi a [[Ingrid Bergman]].<ref name="BA">{{en}} Frank Miller, ''Casablanca As Time Goes By - 50th Anniversary Commemorative'', Turner Publishing Inc., 1992, pp. 73-74</ref>. Alcuni anni più tardi la Morgan si rifiuterà di girare sia ''[[Johnny Belinda (film 1948)|Johnny Belinda]]'' (1948) nel ruolo per cui [[Jane Wyman]] conquisterà il premio [[Oscar alla miglior attrice]],<ref>Morgan 1977, p. 162</ref> sia, in seguito, ''[[La notte (film 1961)|La notte]]'' (1961) di [[Michelangelo Antonioni]].
 
Tra le sue interpretazioni in film in [[lingua inglese]], da ricordare ''[[L'ora del destino]]'' (1942) con [[Paul Henreid]], ''[[Il giuramento dei forzati]]'' (1944), al fianco di [[Humphrey Bogart]], ''[[Incatenata (film 1946)|Incatenata]]'' (1946), con [[Robert Cummings]], e ''[[Idolo infranto (film 1948)|Idolo infranto]]'' (1948) con [[Ralph Richardson]]. Rientrata in patria, continuò a lavorare in melodrammi o in pellicole del genere noir, e negli anni cinquanta fu eletta per ben due volte l'attrice francese più popolare, ma, con la [[nouvelle vague]], venne ignorata dalla nuova generazione di registi e dopo aver girato ''[[Benjamin ovvero le avventure di un adolescente]]'' (1968), si ritirò dalle scene per dedicarsi alla pittura. Tornò occasionalmente davanti alla macchina da presa, pare solo per l'insistenza dei registi che la chiamarono.
 
Nel 1969 il governo francese le conferì il titolo di Cavaliere della [[Legion d'onore]] mentre nel 2009 fu elevata al rango di Grande Ufficiale dello stesso ordine.<ref>{{cita news|lingua=fr|url=http://tempsreel.nouvelobs.com/societe/20090714.OBS4072/la-legion-d-honneur-pour-bernadette-lafont-et-michele-morgan.html|titolo=La légion d'honneur pour Bernadette Lafont et Michèle Morgan|pubblicazione=[[Le Nouvel Observateur]]|data=14 luglio 2009|accesso=16 dicembre 2011|pubblicazione=[[Le Nouvel Observateur]]}}</ref>. Nel 1971 presiedette la giuria del [[Festival di Cannes]]. Pubblicò nel 1977 un libro di memorie intitolato ''Avec ces yeux-là'', riprendendo la celebre battuta pronunciata da Jean Gabin nel film ''Il porto delle nebbie''.
 
Per timore di recitare davanti al pubblico, l'attrice non intraprese alcuna carriera teatrale fino ai tardi [[anni 1970|anni settanta]], quando apparve al Théâtre du Palais-Royal per la messa in scena della ''pièce'' ''Le Tout pour le tout'', di Françoise Dorin. Nel 1992 ottenne il [[Premio César]] alla carriera. Per il suo contributo all'industria cinematografica, Michèle Morgan ha una stella nella [[Hollywood Walk of Fame]] al 1645 Vine Street.
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[[File:Michele Morgan in The Vintage 2.jpg|miniatura|''[[I clandestini della frontiera]]'' (1957)]]
[[File:Mastroianni-Morgan.png|miniatura|Con [[Marcello Mastroianni]] in ''[[Racconti d'estate]]'' (1958)]]
[[File:Michele Morgan in Lost Command.jpg|thumb|Michèle Morgan è la Contessa de Clairefons nel film ''[[ onore gloria]]'']]
 
* ''[[Otto cani in cerca di padrona]]'' (''Mademoiselle Mozart''), regia di [[Yvan Noé]] (1936)