Network functions virtualization: differenze tra le versioni

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Il termine '''Network functionfunctions virtualization''' (o anche '''Network function virtualizationNFV''' o '''NFV)<ref>{{cita web|url=http://www.etsi.org/technologies-clusters/technologies/nfv|lingua=en|titolo=Network Functions Virtualisation|editore=[[ETSI]]}}</ref> nell''')ambito èdelle un[[rete approcciodi alle architetturetelecomunicazioni|reti di rete telecomunicazioni]] indica un approccio architetturale che utilizzasfrutta le tecnologie IT diper [[virtualizzazione|virtualizzare]] per virtualizzare intere classi di funzioni dei nodi delladi rete in come blocchi elementari che possono essere connessi,interconnessi per creareimplementare servizi di comunicazione.
 
Una funzione di rete virtualizzata consiste in una o più [[macchine virtuali]] che gestiscono diversi software e processi su server standard ad alta capacità, switch e dispositivi di memoria o anche su un'infrastruttura in cloud, invece di utilizzare differenti dispositivi hardware per ogni funzione di rete. In questo modo, elaborazioni tradizionalmente residenti nei nodi di rete possono essere eseguite in modo centralizzato sulla macchina virtuale, alleggerendo il carico elaborativo sui nodi di rete che assumono, rispetto alla funzione virtualizzata, il ruolo di attuatori. L'approccio è mirato sia a ridurre il costo dei nodi di rete (per la minore complessità richiesta o in casi estremi eliminando la necessità del nodo fisico stesso) che a integrarsi in una [[gestione di rete]] di tipo [[Software-defined networking|SDN]], contesto in cui le NFV possono essere usate in modo sinergico.<ref>{{cita web|url=http://www.nuagenetworks.net/blog/nfv-use-case-sdn-role-sdn-service-provider-network-functions-virtualization/|lingua=en|titolo=NFV As a Use-Case for SDN: The Role of SDN in Service Provider Network Functions Virtualization (NFV)|editore=Nuage Network|autore=Houman Modarres|data=19 febbraio 2014|accesso=11 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomitalia/it/archivio/documenti/Innovazione/MnisitoNotiziario/2014/2-2014/capitolo-5/SDN%20e%20NFV%20quali%20sinergie.pdf|editore=[[Telecom Italia]]|titolo=SDN e NFV: quali sinergie?|pubblicazione=Notiziario Tecnico|numero=2|anno=2014}}</ref>
NFV si basa su, ma contemporaneamente differisce, dalle tradizionali tecniche di virtualizzazione server utilizzare nei sistemi IT aziendali. Una funzione di rete virtualizzata può consistere in una o più [[macchine virtuali]] che gestiscono diversi software e processi su server standard ad alta capacità, switch e dispositivi di memoria o addirittura su un'infrastruttura in cloud, invece di utilizzare differenti dispositivi hardware per ogni funzione di rete.
 
AdCome esempioesempi applicativi, siè potrebbepossibile definire un ''[[session border controller]]'' virtuale per proteggere una rete senza i costi e la complessità di ottenimentoapprovvigionamento ed installazione di unità di potezione[[protezione di rete]] fisiche. Altri esempi dell'utilizzo di NFV includono ''[[load balancer]]'', [[firewall]], dispositivi di intrusionrilevamento detection edi intrusioni, acceleratori WAN<ref>{{Cita web|url=http://www.etsi.org/deliver/etsi_gs/NFV/001_099/001/01.01.01_60/gs_NFV001v010101p.pdf|lingua=en|titolo=ETSI GS NFV 001 V1.1.1 Network Functions Virtualization (NFV); Use Cases|editore=[[ETSI]]|data=ottobre 2013}}</ref> e anche [[router]] (che in tal caso vengono detti "router virtuali" o "virtual router")<ref>{{cita web|url=https://www.sdxcentral.com/nfv/definitions/whats-a-virtual-router-vrouter/|2=|lingua=en|titolo=What’s a Virtual Router (vRouter)?|sito=SDX Central|accesso=12 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180212142159/https://www.sdxcentral.com/nfv/definitions/whats-a-virtual-router-vrouter/|dataarchivio=12 febbraio 2018|urlmorto=sì}}</ref> di cui esistono già implementazioni commerciali da parte dei principali costruttori.<ref>{{cita web|url=https://www.sdxcentral.com/directory/nfv-sdn/products/|lingua=en|titolo=SDN, NFV, and Network Virtualization Products Directory|sito=SDX Central|accesso=12 febbraio 2018}}</ref>
 
== Contesto ==
Lo sviluppo dei prodotti nell'industria delle telecomunicazionetelecomunicazioni ha tradizionalmente seguito standard rigorosi per garantire stabilità, aderenza ai protocolli e qualità, come si evince dall'esistenza dell'espressione  ''carrier grade '' per indicare dispositivi che mostrano tali caratteristiche.<ref>{{Cita web|lingua=en|sito=Wired.com|url=https://www.wired.com/insights/2013/03/how-low-cost-telecom-killed-five-9s-in-cloud-computing/|titolo=How Low-Cost Telecom Killed Five 9s in Cloud Computing|autore=Rick Stevenson|data=marzo 2013|accesso=11 febbraio 2018}}</ref>  Mentre questo approccio ha funzionato correttamente nel passato, esso inevitabilmente portava a lunghi cicli di vita del prodotto, ad un lento passo di sviluppo e alla dipendenza da hardware specifico, come ad esempio [[Application specific integrated circuit|application-specific integrated circuit]] (ASIC) progettati su misura. L'aumento della competizione nei servizi di comunicazione ad opera di organizzazioni operanti su larga scala su internet (come [[Google Talk]], [[Skype]], [[Netflix]]) ha portato i service provider a cercare nuove strade per rivoluzionare lo status quo.
 
While this model worked well in the past, it inevitably led to long product cycles, a slow pace of development and reliance on proprietary or specific hardware, come ad esempio [[Application specific integrated circuit|application-specific integrated circuit]] (ASIC) fatti su misura. L'aumento della competizione nei servizi di comunicazione ad opera di organizzazione operanti su larga scala su internet (come [[Google Talk]], [[Skype]], [[Netflix]]) ha portato i service provider a cercare nuove strade per rivoluzionare lo status quo.
 
== Storia ==
Ad ottobre 2012, undurante una conferenza a [[Darmstadt]] ([[Germania]]) su SDN ed [[OpenFlow]] nell'ambito dell'[[European Telecommunications Standards Institute|ETSI]] il gruppo di standardizzazione il "Network Functions Virtualisation",<ref>{{Cita web|url=http://portal.etsi.org/portal/server.pt/community/NFV/367}}</ref>  pubblicò un [[Libro bianco|white paper]] ad una conferenza a [[Darmstadt]] ([[Germania]]) su SDN ed [[OpenFlow]]sull'argomento<ref name="white">{{Cita web|url=http://portal.etsi.org/NFV/NFV_White_Paper.pdf}}</ref>.  Il gruppo, parte dell'[[European Telecommunications Standards Institute|ETSI]], era formato da rappresentanti dell'industria delle telecomunicazioni da tutto il mondo<ref>{{Cita news|url=http://www.lightreading.com/software-defined-networking/tier-1-carriers-tackle-telco-sdn/240135217}}Parametro <code style="color:red;">titolo</code> vuoto o mancante ([[Discussioni modulo:Citazione/Aiuto#citation missing title|aiuto]])</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.layer123.com/sdn-agenda/|titolo=Copia archiviata|accesso=7 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121014053339/http://www.layer123.com/sdn-agenda/|dataarchivio=14 ottobre 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Dopo la pubblicazione del libro bianco, il gruppo ha prodotto una gran quantità di ulteriore documentazione di approfondimento, compresa una terminologia standard<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.etsi.org/news-eventsnewsroom/news/700-2013-10-etsi-publishes-first-nfv-specifications|titolo=ETSI - ETSI Publishes First Specifications for Network Functions Virtualisation<!-- titolo generato automaticamente -->}}</ref>  e un insieme di ''use case'' per NFV che costituiscono un riferimento per vendoraziende produttrici e operatori che hanno l'intento di adottare la Network Virtualization.
 
== Struttura ==
La struttura di NFV si compone di tre componenti principali<ref>Network-Functions Virtualization (NFV) Proofs of Concept; [http://www.etsi.org/technologies-clusters/technologies/nfv Framework], GS NFV-PER 002 v1.1.1 (2013-10),</ref>
# ''Virtualized network functions'' (VNFs): -sono le implementazioni software di funzioni di rete che possono essere rilasciate su un'infrastruttura NFV (NFVI)<ref>{{Cita web|url=http://blog.datapath.io/network-function-virtualization-nfv|titolo=Copia archiviata|accesso=7 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170201235153/http://blog.datapath.io/network-function-virtualization-nfv|dataarchivio=1º febbraio 2017|urlmorto=sì}}</ref>
# ''Network functions virtualization infrastructure'' (NFVI): è -il complesso di tutte le componenti hardware e software che costituiscono l'ambiente in cui le VNFs sono rilasciate. L'infrastruttura NFV può essere implementata su ___locationpostazioni fisicamente disgiunte; la rete che fornisce la connettività tra tali ___locationpostazioni è essa stessa parte dell'Infrastruttura NFV.
# ''Network functions virtualization management and orchestration architectural framework'' (NFV-MANO Architectural [[Framework]]): -è l'insieme di tutti i blocchi funzionali, dei repository usati da tali blocchi, e dei riferimenti e delle interfacce attraverso cui i blocchi funzionali scambiano informazioni al fine di gestire ed orchestrare NFVI e VNFs.
I blocchi costitutivi sia di entrambi NFVI edche di NFV-MANO èrappresentano la piattaforma NFV. Nel ruolo di NFVI, essa consiste nelle risorse fisiche e virtuali di elaborazione e memorizzazione e nel software di virtualizzazione che opera su un controller hardware.  La piattaforma NFV implementa featurefunzionalità ''carrier grade'' per rispondere alle necessità delle reti pubbliche: gestire e monitorare i seriviziservizi della piattaforma, recuperareporre irimedio ai fallimentiguasti e garantire requisiti di sicurezza.
 
== Aspetti pratici ==
Un service provider che segue i principi NFV, deve implementare una o più funzioni di rete virtualizzate (VNFsVNF). Una VNF in se' stessa non fornisce un prodotto o servizio utilizzabile dal cliente del provider. Per costruire servizi più complessi, si utilizza lail nozioniconcetto di ''service chaining''  ("concatenazione di servizi") in cui molteplicisono VNFscoinvolte sonopiù utilizzateVNF in sequenza perin forniremodo unche l'interazione complessiva fornisca il servizio desiderato.
 
Un altro aspetto dell'implementazione didella NFV è il processo di ''orchestration'' ("orchestrazione"). Per implementare servizi affidabili e scalabili, la NFV necessita che la rete sia in grado di istanziare istanzein modo coordinato più VNF, di monitorarle, correggerle, e fatturare per i servizi forniti. Tali caratteristiche di coordinamento, che rientrano nella definizione di feature funzionalità ''carrier-grade''<ref name="CG">Don’t Confuse ‘High Availability’ with [httphttps://embedded.communities.intel.com/community/en/blog/2014/04/04/don-t-confuse-high-availability-with-carrier-grade Carrier Grade], Embedded Community, Charlie Ashton, April, 2014</ref> , sono allocate nellnel livello di orchestrazione (''orchestration layer'') che garantisce alta disponibilità e sicurezza, e bassi costi di operationoperativi e maintenancedi manutenzione. Fondamentalmente, il layerlivello di orchestrationorchestrazione deve essere in grado di di gestire le istanze VNFsdi VNF in maniera indipendente dalla tecnologia sottostante. Ad esempio, un orchestrationlivello layerdi orchestrazione deve esseressere in grado di gestire un SBC-VNF del vendorproduttore X in esecuzione su [[VMware Inc.|VMware]] vSphere tanto quanto un IMS-VNF del vendorproduttore Y in esecuzione su KVM.
 
== Note ==
<references />
{{Reflist|30em}}
 
== Collegamenti Esterniesterni ==
* [http://www.telecomitalia.com/tit/it/notiziariotecnico/edizioni-2015/2015-2/capitolo-7.html Lo standard NFV - Notiziario tecnico TIM]
* [https://www.electronics-notes.com/articles/connectivity/nfv-network-functions-virtualisation/what-is-nfv-basics.php Concetti base di NFV]
 
[[Categoria:Tecnologie future]]
{{Portale|Telematica}}
 
[[Categoria:Tecnologie futuredi rete]]