Dottrine cristologiche dei primi secoli: differenze tra le versioni
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{{Torna a|Cristologia}}
{{C|La voce tratta ed elenca le dottrine / Chiese poi rivelatesi minoritarie, ma non quella rivelatasi maggioritaria (Concilio di Nicea). Forse che quella non fu una dottrina cristologica dei primi secoli?!|religione|ottobre 2023}}
Nei primi secoli dell'[[Anno Domini|era cristiana]] diversi movimenti che sostenevano dottrine differenti da quelle della maggioranza istituzionalizzata, diedero luogo a organizzazioni ecclesiastiche che sono state definite come "chiese [[Scisma|scismatiche]]". La loro esistenza acquistò rilevanza politica quando [[Costantino I]] cercò di ricostituire l'unità culturale e politica dell'impero romano attorno alla "nuova" religione cristiana. Allo scopo di sedare le discordie radicate nella comunità cristiana egli convocò il [[Concilio di Nicea]] del [[325]], che rappresentò un momento importante di confronto, essendo stato il primo concilio della cristianità.
L'esempio più significativo di dottrina cristologica che acquistò rilevanza politica è l'[[arianesimo]], adottato dai [[regni romano-barbarici]] come quello [[Regno longobardo|Longobardo]] dopo che esso era stato condannato nell'Impero Romano.
== Dottrine cristologiche == ▼
[[File:Military and religious life in the Middle Ages and at the period of the Renaissance (1870) (14598628057).jpg|thumb|upright=1.7|Dispute dottrinali durante uno dei primi [[concilio|concili]] dell'era cristiana (da un'incisione del 1870)]]
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|[[Monarchianismo]]
| [[Teodoto di Bisanzio]], [[Paolo di Samosata]]
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|[[Sabellianismo]], [[Modalismo]], [[Patripassianismo]]
| [[Sabellius]], [[Prassea]]
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|[[Arianesimo]]
| [[Ario]], [[Eusebio di Nicomedia]], [[Eudosso]], [[Eunomio]]
| Cristo è stato creato da Dio all'inizio del tempo e, pertanto, partecipa della natura del Padre in modo inferiore e derivato.
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|[[
| [[Eusebio di Nicomedia]], [[Basilio di Ancira]], [[Giorgio di Laodicea]]
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| [[Pneumatomachia]] o [[Macedonianesimo]]
| [[Macedonio I]]
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|[[Apollinarismo]]
| [[Apollinare di Laodicea]]
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|[[Nestorianesimo]]
| [[Nestorio]]
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|[[Docetismo]]
| [[Basilide]]
|In Cristo non può convivere contemporaneamente una natura umana e divina, quindi non poteva avere un corpo umano reale, ma soltanto un corpo etereo (o apparente)
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|[[Eutichianesimo]]
| [[Eutiche]]
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|[[Monofisismo]]
| [[
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|[[Miafisismo]]
| [[Severo di Antiochia]], [[Timoteo Eluro]]
| Cristo ha una sola natura, nella quale sono fuse inseparatamente l'umanità e la divinità
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|[[Aftartodocetismo]]
| [[Giuliano di Alicarnasso]]
| Cristo ha una natura, incorruttibile, che non è allo stesso tempo completamente divina e completamente umana
|-
|[[Monotelismo]]
| [[Teodoro di Faran]], [[Sergio I di Costantinopoli]], [[Ciro di Alessandria (patriarca)]]
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|[[Monoenergismo]]
| [[Ciro di Alessandria (patriarca)]], [[Sergio I di Costantinopoli]]
| Cristo ha due nature, ma una sola forma con cui agisce, tramite l'[[Atto e potenza|energia]] divina
|-
| [[Diofisismo]]
| [[scuola di Antiochia]]
| Cristo ha due nature fuse in [[unione ipostatica]] e anche due volontà, quella umana e quella divina, realmente distinte e non confuse, così come lo sono le due nature
|-
|}
Le sopraelencate dottrine cristologiche non sono tutte mutualmente esclusive, ad esempio [[Dioscoro I di Alessandria]] fu strenuo difensore di [[Eutiche]], spesso i sostenitori del [[eutichianesimo]] e [[miafisismo]] vengono genericamente definiti [[monofisismo|monofisiti]], il [[monoenergismo]] un compromesso del [[monotelismo]], mentre [[Giuliano di Alicarnasso]] era anche [[Monofisismo|monofisita]] e ideò l'[[aftartodocetismo]] come risposta al [[docetismo]].
== Sette e movimenti ==
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Setta fiorita nel IV secolo. I suoi adepti mangiavano in solitudine e non credevano nella divinità dello [[Spirito santo]].
=== Adozionismo ===
{{vedi anche|Adozionismo}}
Questa dottrina cristologica accentua l'umanità di [[Gesù|Cristo]], vedendo in lui soltanto uno strumento storico contingente, subordinato alla potenza del [[Dio|Padre]]. Questa concezione è assai simile al [[Subordinazionismo]], per la quale il [[Gesù|Figlio]] è strettamente subordinato al [[Dio|Padre]].
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Questa dottrina nacque per opera del vescovo [[Apollinare di Laodicea]] ([[310]]-[[390]] d. C.), un teologo che si era distinto nella lotta contro l'[[Arianesimo]]. Per cercare di salvaguardare la divinità della persona di [[Gesù|Cristo]], negata dall'[[Arianesimo]], Apollinare sosteneva la formula dell'''unica natura'' (''μία φύσις'') di [[Gesù]], secondo la quale il [[Verbo (cristianesimo)|Verbo Divino]] si sarebbe unito in [[Gesù|Gesù Cristo]] ad un'umanità incompleta, cioè ad un'umanità dotata dell'[[anima]] vegetativa ed animale ma priva dell'anima razionale: il Verbo Divino avrebbe sostituito in [[Gesù|Gesù Cristo]] quest'anima razionale assente.
A seguito della condanna dal [[Concilio di Costantinopoli I|Concilio di Costantinopoli]] del [[381]] e del successivo esilio del suo fondatore ([[388]]), i seguaci furono dispersi.
=== Arianesimo ===
{{vedi anche|Arianesimo}}
L'Arianesimo è il movimento teologico più rilevante del [[IV secolo]]: secondo [[Ario]], sacerdote di [[Alessandria d'Egitto]] ([[256]]-[[336]]), la figura del [[Dio|Padre]] deve collocarsi in posizione preminente all'interno della [[Santissima Trinità (cristianesimo)|Trinità]], subordinando così il [[Gesù|Figlio]] al [[Dio|Padre]] e
[[Agostino d'Ippona]] combatté aspramente questa dottrina, condannandola e confutandola in alcune sue opere, tra le quali il ''"Contra sermonem Arianorum"'' ed il ''"Contra Maximinum haereticum episcopum Arianorum"''.
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Il docetismo è una dottrina cristologica, ovvero una concezione sulla vera natura del Cristo. Il suo nome deriva dal verbo greco dokéin, che significa apparire. Essa si riferisce alla convinzione che le sofferenze e l'umanità di Gesù Cristo fossero apparenti e non reali.
=== Donatismo ===
{{vedi anche|Donatismo}}
Il Donatismo prende il nome da [[Donato di Case Nere]] (nel 315 [[vescovo]] di [[Cartagine]]). Questo movimento nasce e si sviluppa in Africa nel [[IV secolo]] e prende le mosse dalla critica nei confronti di quei vescovi che non avevano resistito alle persecuzioni di [[Diocleziano]] ed avevano consegnato ai magistrati romani i libri sacri. Secondo i donatisti i sacramenti amministrati da questi sacerdoti non sarebbero validi. Ciò porterebbe a considerare i [[Sacramento|Sacramenti]] non efficaci di per sé, ma dipendenti dalla dignità di chi li amministra.
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Le opere agostiniane di condanna e di confutazione del Donatismo sono numerose: ''"Contra Cresconium grammaticum Donatistam"'', ''"Contra Gaudentium Donatistarum episcopum"'', ''"De baptismo contra Donatistas"'', ''"Epistola ad Catholicos contra Donatistas"'', ''"Psalmus contra partem Donati"'', ''"Post collationem ad Donatistas"''.
=== Manicheismo ===
{{vedi anche|Manicheismo|Mani (teologo)}}
Religione fondata in [[Persia]] dal predicatore [[Mani (teologo)|Mani]] (216-276) nel tentativo di fondare una religione universale che fondesse caratteristiche dello [[Zoroastrismo]] con il Cristianesimo (probabilmente con influenze di seguaci di [[Marcione]] e [[Bardesane]]) e del [[Buddismo]] che egli aveva conosciuto durante un viaggio in India.
Dal punto di vista dottrinale il manicheismo può essere considerato una forma di [[gnosticismo]] [[dualistico]], che contrappone su uno stesso piano il Male (le Tenebre, il Diavolo) e il Bene (la Luce, Dio): il dio venerato dalle religioni sarebbe in realtà un demonio, mentre il vero dio sarebbe un ''[[deus absconditus]]''.
In campo etico il manicheismo prevede un ascetismo molto rigoroso sia dal punto di vista sessuale che alimentare, arrivando a proibire il matrimonio e l'uso di determinate bevande.
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Subito osteggiata dagli imperatori romani e persiani ebbe breve diffusione in Occidente, ma sopravvisse per secoli in Asia centrale e Cina.
In seguito il termine Manicheismo fu utilizzato per indicare posizioni cristiane dualiste (collegabili a quelle di Marcione) diffuse nell'alto e basso medioevo (vedi [[Manichei medievali]])
=== Marcionismo ===
{{vedi anche|Marcionismo| Marcione|Cerinto}}
[[Marcione]] (85-160), vescovo nato a Sinope sul Mar Nero, fu il fondatore di questa dottrina; alcuni Padri della Chiesa ([[Epifanio di Salamina]] ad esempio) indicano in [[Cerinto]] un suo maestro.
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La Chiesa marcionita era probabilmente ben organizzata con un clero ("i perfetti") accuratamente preparati e che conducevano una vita contemporaneamente attiva e duramente ascetica, tanto che sopravvisse per secoli e probabilmente continuò in vari movimenti tardi, come Bogomili e Catari (vedi [[Manichei medievali]]).
La sua dottrina si basava sulla
Marcione dà alla sua Chiesa una impostazione evangelica (valgono solo i testi sacri e non la tradizione) e lontana dalla tradizione giudaica.
=== Modalismo ===
{{vedi anche|Modalismo}}
Dottrina del [[II secolo|II]]-[[III secolo]] secondo la quale le tre persone divine sarebbero soltanto tre aspetti dell'unica divinità. È una forma del cosiddetto [[monarchismo]], una corrente che mirava a conservare intatta ed illimitata la "monarchia" del [[Padre]] (ovvero la sua assoluta unicità), interpretando perciò la persona di [[Gesù|Gesù Cristo]] come un essere umano che ospitava in sé la forza divina.
=== Monofisismo ===
{{vedi anche|Monofisismo|Miafisismo}}
Secondo questa dottrina, sostenuta nel [[V secolo]] da [[Eutiche]], capo di un grande convento di Costantinopoli, Gesù possedeva una sola natura (''mónos'' + ''physis''), "ibrida", frutto dell'assorbimento in quella divina, di quella umana, che, quindi, era solo apparente.
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Questa dottrina fu condannata dal IV [[Concilio ecumenico di Calcedonia]] ([[451]]), ma una versione da essa derivata, detta "[[Miafisismo]]", è tuttora seguita dalla [[Chiesa apostolica armena]], dalla [[Chiesa copta ortodossa]] nonché dalla [[Chiesa ortodossa siriaca]].
=== Monotelismo (o monoteletismo) ===
{{Vedi anche|Monotelismo}}
Questa dottrina del [[VII secolo]] affermava l'esistenza in [[Gesù]] di una sola volontà (''mónos'' + ''thélein''): la volontà umana, fisica, di Gesù sarebbe stata determinata nel suo agire terreno dalla volontà divina. Il monotelismo in qualche misura può essere considerato una ripresa attenuata del monofisismo, con però l'accento spostato dall'unità della natura all'unità della volontà: i monoteliti ritenevano infatti che la natura umana fosse subordinata a quella divina, pur conservando la distinzione fra le due nature.
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Il [[III Concilio di Costantinopoli]] ([[680]]-[[681]]) risolse la questione, affermando l'esistenza in [[Gesù|Cristo]] di due distinte volontà, ciascuna secondo la sua diversa natura, ma sempre concordi, perché trovano la loro unità nella persona di [[Gesù|Gesù Cristo]].
=== Montanismo ===
{{vedi anche|Montanismo}}
Il Montanismo nasce in [[Frigia]] grazie a [[Montano]], ex sacerdote della dea [[Cibele]], nella seconda metà del [[II secolo]] d.C. Le caratteristiche principali di questo movimento furono:
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A causa di queste diversità si accentuò il contrasto tra la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] cristiana ufficiale e la Chiesa montanista carismatica, nella quale avevano un ruolo importante sia i profeti che le donne.
=== Nestorianesimo ===
{{vedi anche|Nestorianesimo}}
Il monaco [[Nestorio]], patriarca di [[Costantinopoli]] tra il 428 ed il 431 e ideatore di questa concezione, sosteneva le seguenti posizioni dottrinali:
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La dottrina nestoriana, detta anche "duofisismo (dal [[lingua greca antica|greco antico]] δύο, dyo, 'due', e φύσις, physis, 'natura') estremo", fu combattuta duramente da [[San Cirillo di Alessandria]] e venne condannata dal [[Concilio di Efeso]] del [[431]]. I nestoriani si rifugiarono in [[Persia]], fondando la [[Chiesa nestoriana]], e svolsero una grande attività missionaria in [[India]] ed in [[Cina]] finché su di loro non si abbatterono le persecuzioni dei principi mongoli musulmani, che ridussero i nestoriani a poche migliaia di fedeli.
=== Novazianismo ===
{{vedi anche|Antipapa Novaziano}}
Questo movimento, che determinò anche una scissione ecclesiastica, prende il nome dal presbitero romano [[Antipapa Novaziano|Novaziano]] ([[220]]-[[258]]) che, dopo un'iniziale posizione moderata sulla controversa questione dei "[[lapsi]]", si fece sostenitore di una linea molto rigorosa e intransigente, mettendosi in netto contrasto con la posizione "ufficiale" della Chiesa: per questo fu scomunicato da un [[concilio]] romano nel [[251]].
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[[Novaziano]] ed i suoi seguaci predicavano il rigorismo dottrinale e la necessità di un rinnovamento spirituale all'interno della Chiesa.
=== Pelagianesimo ===
{{vedi anche|Pelagianesimo}}
Il Pelagianesimo è un movimento cristiano diffuso dopo il [[410]] dal monaco bretone [[Pelagio]] ([[354]] ca.- [[427]] ca.) in [[Africa]] ed in [[Palestina]]: si tratta di una dottrina ascetica molto rigorosa, che ha come fondamento il “perfezionismo”, ovvero una sorta di concezione eroica dell'uomo, che considera l'uomo sostanzialmente libero dagli effetti del [[peccato originale]] e perciò capace di operare la salvezza con le sue sole forze.
Riga 178 ⟶ 201:
[[Agostino d'Ippona|Agostino]] fu il più grande avversatore di questo movimento, e scrisse diverse opere interamente dedicate alla confutazione delle teorie di Pelagio (''"De natura et Gratia contra Pelagium"'', ''"Contra duas epistolas Pelagianorum"'', ''"Contra Iulianum haeresis Pelagianae"'', ''"De gestis Pelagii"'', ''"De Gratia Christi et de peccato originale contra Pelagium"'').
=== Priscillianesimo ===
{{vedi anche|Priscilliano}}
Questo movimento prende il nome dal vescovo spagnolo [[Priscilliano]], nato ad [[
Il Priscillianesimo, che si diffuse in [[Spagna]], [[Provenza]] e [[Aquitania]], probabilmente sopravvisse fino al [[VI secolo]], specialmente in [[Galizia (Spagna)|Galizia]].
Priscilliano è la figura più rilevante di una comunità comprendente altri vescovi ed influenzata da maestri gnostici provenienti da Alessandria d'Egitto. Gli aspetti principali della sua dottrina comprendono:
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# inserimento di temi [[astrologia|astrologici]] nelle teorie [[Manicheismo|manichee]] (i [[Segno zodiacale|segni dello zodiaco]] sono visti come [[Angelo ribelle|angeli ribelli]] contrapposti ai [[Patriarca (ebraismo)|dodici patriarchi]]).
Priscilliano, già condannato all'[[esilio]], si rivolse a Magno Massimo, che però lo condannò a morte per [[magia]], una motivazione che consentiva la [[confisca]] dei beni dei priscilliani.
== Bibliografia ==
*{{cita
* [[Walter Bauer (teologo)|Walter Bauer]], ''Rechtgläubigkeit und Ketzerei im ältesten Christentum'', Tübingen, Mohr, 1964 (seconda edizione; prima edizione 1934).
* Walter Bauer, ''Orthodoxy and Heresy in Earliest Christianity'', Philadelphia: Fortress, 1971, traduzione inglese di Bauer (1964).
Riga 205 ⟶ 230:
* Romolo Perrotta, ''Hairéseis. Gruppi, movimenti e fazioni del giudaismo antico e del cristianesimo da Filone Alessandrino a Egesippo'', Bologna, EDB, 2008.
* Giancarlo Rinaldi, ''Le fonti per lo studio delle eresie cristiane antiche'', Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2015.
* Manlio Simonetti, ''Ortodossia ed eresia tra I e II secolo'', Messina,
* Henry Ernest William Turner, ''The Pattern of Christian Truth: A Study in the Relations Between Orthodoxy and Heresy in the Early Church'', London, Mowbray, 1954.
Riga 217 ⟶ 242:
==Collegamenti esterni==
*{{cita web |1=http://www.eresie.it/ |2=
▲*{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=4H2Xn37gh98C&pg=PA153&lpg=PA153&dq=%22eresie+dei+primi+secoli%22&source=web&ots=wtI1l-SAvJ&sig=ExioEKkDQkuv0VIk82itqsjeEK8&hl=it|titolo=Battista Mondin, ''Gesù Cristo salvatore dell'uomo'', Studio Domenicano ed., 1993}}
{{Cristologia
{{Storia del cristianesimo}}
{{Portale|Gesù|storia}}
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