Regno di Mysore: differenze tra le versioni
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|nomeUfficiale = ಮೈಸೂರು ಸಂಸ್ಥಾನ; State of Mysore
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|linkStemma = Mysore COA.png
|linkLocalizzazione = Indian_Mysore_Kingdom_1784_map.svg
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}}
Il '''Regno di Mysore'''
Il regno sperimentò una crescita sostenuta del reddito ''pro capite'' e della popolazione, un cambiamento strutturale nell'economia e un maggiore ritmo dell'innovazione tecnologica, e raggiunse il culmine del suo potere economico e militare e del suo dominio nella seconda metà del [[XVIII secolo]] sotto il governo [[Islam]]ico di [[Hyder Ali]] e di suo figlio Sultan [[Tipu Sultan]] superando il [[Bangladesh|Bengala Mughal]] come potenza economica dominante dell'Asia meridionale.
L'Imperatore francese [[Napoleone Bonaparte]] desiderava stabilire una presenza francese a Mysore, rapporti con Tīpū Sulṭān e formare ulteriori [[Alleanza franco-indiana|alleanze indiane]],<ref
Anche come Stato principesco, Mysore si distingueva per essere tra le regioni più moderne e urbanizzate dell'India. Questo periodo (1799–1947) vide inoltre Mysore emergere come uno dei centri di maggiore importanza artistica e culturale in India.
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== Storia ==
=== Le origini ===
Tra le fonti storiche del regno vengono inclusi molti reperti litici e alcuni piatti in rame con epigrafi in [[kannada]], [[Lingua persiana|persiano]] e altre lingue.<ref
▲Tra le fonti storiche del regno vengono inclusi molti reperti litici e alcuni piatti in rame con epigrafi in [[kannada]], [[Lingua persiana|persiano]] e altre lingue.<ref name="vamsha">Kamath (2001), pp. 11–12, pp. 226–227; Pranesh (2003), p. 11</ref><ref name="vamsha10">Narasimhacharya (1988), p. 23</ref><ref name="vamsa">Subrahmanyam (2003), p. 64; Rice E.P. (1921), p. 89</ref> Secondo i racconti tradizionali, il regno si originò da un piccolo Stato attorno all'attuale città di [[Mysore]] e fu fondato da due fratelli, Yaduraya (conosciuto anche col nome di Vijaya) e Krishnaraya. Le loro origini si perdono nella leggenda e sono ancora oggi oggetto di dibattito, alcuni provenienti dall'area settentrionale<ref name="cha">Kamath (2001), p. 226</ref><ref name="feud">Rice B.L. (1897), p. 361</ref> altri dal Karnataka.<ref name="dwarka">Pranesh (2003), pp. 2–3</ref><ref name="opportune">Wilks, Aiyangar in Aiyangar and Smith (1911), pp. 275–276</ref> Yaduraya si dice avesse sposato Chikkadevarasi, principessa locale, assumendo il titolo feudale di "Wodeyar" ("signore"), che fu mantenuto anche dai suoi discendenti.<ref name="title">Aiyangar (1911), p. 275; Pranesh (2003), p. 2</ref> La prima menzione non ambigua della famiglia è però ascrivibile al XVI secolo nella [[letteratura Kannada]] del regno di [[Achyuta Deva Raya]] (1529–1542); la prima iscrizione disponibile, attribuita ai Wodeyar stessi, è ascrivibile al regno di Timmaraja II nel 1551.<ref name="prin">Stein (1989), p. 82</ref>
=== L'autonomia del Regno del Mysore ===
I re successivi governarono come vassalli dell'[[impero Vijayanagara]] sino al declino di questo nel
Di conseguenza, dal
Chikka Devaraja (
Ad ogni modo, dal
=== Sotto Ḥayder ʿAlī e Tīpū ===
{{vedi anche|Guerre anglo-mysore}}
[[File:Tippu's cannon.jpg|thumb|left|Cannone usato dalle forze del Sultano [[Tipu|Tīpū]] nella battaglia di [[Seringapatam]] del 1799]]▼
[[File:HyderAliDominions1780max.jpg|thumb|I domini del regno di Mysore retti da Ḥayder ʿAlī nel 1780.]]
[[File:The North Entrance Into The Fort Of Bangalore -with Tipu's flag flying-.jpg|upright|thumb|La bandiera del [[Sultanato di Mysore]] all'entrata del forte di [[Bangalore]].]]
[[File:TipuSultan1790.jpg|upright|thumb|left|Ritratto del sultano Tīpū, realizzato durante la [[Terza guerra anglo-mysore]].]]▼
[[File:Battle of pollilur.jpg|thumb|[[Murales]] della famosa [[Battaglia di Pollilur]] nel palazzo estivo di Tīpū a [[Seringapatam]].]]▼
[[File:Gillray - The Coming-on of the monsoons - or - the retreat from Seringapatam.jpg|thumb|upright=1.2|[[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] si ritira dopo l'insuccesso dell'[[Assedio di Seringapatam (1792)]].]]▼
Sebbene illetterato, Ḥayder ʿAlī ricoprì un ponto fondamentale della [[storia del Karnataka]] per le sue abilità in battaglia e per il suo acume amministrativo.<ref name="prow">Shama Rao in Kamath (2001), p. 233</ref><ref name="prow1">Genio strategico e uomo di grande vigore, valore e risolutezza (Chopra et al. 2003, p. 76)</ref> L'ascesa di Ḥayder ʿAlī portò a uno sviluppo importante nel subcontinente indiano. Mentre le potenze europee erano impegnate a trasformarsi da compagnie commerciali in potenze politiche, il ''[[Nizam|Niẓām]]'', come ''sottoposto'' dei Mughal, non abbandonò le sue ambizioni nel Deccan, e i Maratha, a seguito della loro sconfitta a [[Terza battaglia di Panipat|Pānīpat]], cercarono salvezza verso sud. Il periodo vide inoltre il [[Guerre carnatiche|colonialismo inglese surclassare quello francese]] nel controllo del [[Karnataka]] grazie a personaggi chiave come [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]] che sconfisse il comandante francese, [[Thomas Arthur, conte di Lally]] nella [[Battaglia di Wandiwash]] nel [[1760]], il che cementò ulteriormente la supremazia inglese nell'Asia meridionale.<ref name="Venkata Ramanappa 1975 p. 207">Venkata Ramanappa, M. N. (1975), p. 207</ref> Sebbene i Wodeyar rimanessero capi nominale di Mysore durante questo periodo, il vero potere fu detenuto da Ḥayder ʿAlī e da suo figlio TTīpū.<ref name="hands">Chopra et al. (2003), pp. 71, 76</ref>▼
▲Sebbene illetterato, Ḥayder ʿAlī ricoprì un ponto fondamentale della [[storia del Karnataka]] per le sue abilità in battaglia e per il suo acume amministrativo.<ref
Dal [[1761]], la minaccia dei Maratha venne arginata e dal [[1763]] Ḥayder ʿAlī conquistò il [[Keladi Nayaka|regno Keladi]], sconfiggendo i regnanti di [[Bilgi]], Bednur e Gutti, invadendo il Malabar a syd ed espugnando la capitale di [[Zamorin]], [[Calicut]], grazie a cui dal [[1766]] il regno di Mysore si espanse verso [[Dharwad]] e [[Bellary]] a nord.<ref name="dharwad">Chopra et al. (2003), p. 55</ref><ref name="dhar">Kamath (2001), p. 232</ref> Mysore divenne così la maggiore potenza politica del [[subcontinente indiano]] e l'ascesa di Ḥayder ʿAlī fu uno dei principali mutamenti nella storia locale prima dell'affermazione dell'egemonia inglese.<ref name="overcome">Chopra et al. (2003), p. 71</ref>▼
▲Dal
Gli Inglesi formarono dunque un'alleanza con i Maratha e il ''[[Nizam|Niẓām]]'' di [[Golconda]] che portò poi alla [[Prima guerra anglo-mysore]] nel [[1767]]. Malgrado la superiorità numerica, Ḥayder ʿAlī soffrì sconfitte pesanti nelle battaglie di Chengham e Tiruvannamalai. Gli Inglesi ignorarono qualsiasi suo tentativo di giungere a una pace sino a quando non si avvicinò pericolosamente a [[Madras]].<ref name="Venkata Ramanappa 1975 p. 207"/><ref name="dhar"/><ref name="peace">Chopra et al. (2003), p. 73</ref> Nel [[1770]], quando l'esercito maratha di [[ Madhavrao |Madhavrao Peshwa]] invase Mysore (furono combattute tre guerre tra il [[1764]] e il [[1772]] da Madhavrao contro Ḥayder ʿAlī, nelle quali questi perse sistematicamente), Ḥayder si aspettò il sostegno inglese per via del trattato del [[1769]] ma questi rimasero neutrali al conflitto. Il tradimento inglese e la sconfitta successiva di Ḥayder ʿAlī rafforzarono il sentimento indiano anti-britannico e aprirono la strada alle [[Guerre anglo-mysore]] dei successivi tre decenni.▼
▲Gli Inglesi formarono dunque un'alleanza con i Maratha e il ''
Nel [[1779]], Ḥayder ʿAlī prese porzioni di territorio agli attuali [[Tamil Nadu]] e [[Kerala]] a sud, estendendo l'area del regno di {{formatnum:250000}} km².<ref name="dhar"/> Nel [[1780]], egli si alleò coi Francesi e siglò una pace con i Maratha e il ''[[Nizam|Niẓām]]''.<ref name=autogenerated1>Chopra et al. (2003), p. 74</ref> Nondimeno, Ḥayder ʿAlī venne tradito dai Maratha e dal ''Niẓām'' che si stavano alleando con gli Inglesi. Nel luglio del [[1779]] Ḥayder ʿAlī invase la Karnataka con un esercito di {{formatnum:80000}} uomini di cui gran parte cavalieri, scendendo dal passo dei Ghat e bruciando i villaggi incontrati prima di porre assedio ai forti britannici a nord di [[Arcot]] dando inizio alla [[Seconda guerra anglo-mysore]]. Ḥayder ʿAlī ebbe alcuni successi iniziali con i Britannici, come nella [[Battaglia di Pollilur]], la peggior sconfitta che l'Inghilterra dovette subire in India sino a [[Battaglia di Chillianwala|Chillianwala]], e Arcot, sino all'arrivo di [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]], quando la sorte dei Britannici iniziò a mutare.<ref name="rout">Chopra et al. (2003), p. 75</ref> Il 1º giugno [[1781]] [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]] colpì duramente Ḥayder ʿAlī nella decisiva [[Battaglia di Porto Novo]]. La battaglia fu vinta da sir Eyre Coote contro le forze avversarie, malgrado un rapporto di 5 a 1 a suo sfavore. Lo scontro venne seguito da un'ulteriore battaglia combattuta a Pollilur (la scena di un [[Battaglia di Pollilur|trionfo di Ḥayder ʿAlī]] sulle forze britanniche si trova ancora oggi affrescata nel suo palazzo estivo) il 27 agosto, nella quale gli Inglesi colsero un ulteriore successo, colpendo nuovamente le truppe di Mysore a [[Sholinghur]] un mese dopo. Ḥayder ʿAlī morì il 7 dicembre [[1782]], ma la guerra con gli Inglesi proseguì. A lui succedette suo figlio [[Tipu|Tīpū]] che continuò le ostilità intraprese dal padre, riprendendo Baidanur e Mangalore.<ref name="dhar"/><ref name="host1">Chopra et al. 2003, p. 75</ref>▼
▲[[File:Battle of pollilur.jpg|thumb|[[Murales]] della famosa [[
Dal [[1783]] né i Britannici né i Mysoriani furono in grado di ottenere una vittoria schiacciante. I Francesi ritirarono il loro supporto a Mysore dopo l'[[Trattato di Versailles (1783)|accordo di pace in Europa]].<ref>Venkata Ramanappa, M. N. (1975), p. 211</ref> Tutt'altro che scoraggiato, Tīpū, conosciuto col soprannome di "Tigre del Mysore", continuò la guerra contro i Britannici ma perse molte regioni nell'attuale area costiera del Karnataka. Egli perse poi i territori di [[Kittur]], Nargund e [[Badami]] a favore dei Maratha. Il [[Trattato di Mangalore]] venne siglato nel [[1784]] portando a delle ostilità coi Britannici e a un temporaneo arresto delle ostilità per riportare lo [[status quo ante bellum]].<ref name="surrender"/><ref name="surrender1">Chopra et al. (2003), p. 75–76</ref> Il trattato è un importante documento della storia d'India, perché fu l'ultima occasione nella quale una potenza indiana dettò condizioni ai Britannici, che imploravano la pace. L'inizio di nuove ostilità in Europa tra Inghilterra e Francia fu l'occasione per Tīpū di rompere il trattato e riprendere la guerra con i Britannici. Egli tentò senza successo di ottenere aiuti militari dal ''[[Nizam|Niẓām]]'', dai Maratha, dai Francesi e dal [[Sultano ottomano]].<ref name="strike">Chopra et al. (2003), p. 77</ref>▼
▲Nel
L'[[Battaglia della Nedumkotta|inutile attacco di Tīpū]] nel [[1789]] al [[Regno di Travancore]], alleato inglese, fu un'imbarazzante sconfitta per Tipu, le cui forze vennero respinte da un piccol gruppo di assalitori, nella [[Terza guerra anglo-mysore]]. In principio i Britannici presero il distretto di [[Coimbatore]], ma il contrattacco di Tīpū mise in difficoltà questa conquista. Dal [[1792]], con l'aiuto dei Maratha, che attaccarono da nord-ovest e il ''Niẓām'' da nord-est, i Britannici al comando di [[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] [[Assedio di Seringapatam (1792)|assediarono Srirangapatna]], portando Tīpū alla sconfitta e alla sigla del [[Trattato di Seringapatam]]. Metà del regno di Mysore venne distribuita tra gli alleati vincitori e due dei suoi figli furono trattenuti dai Britannici come ostaggi.<ref name="surrender">Chopra et al. (2003), p. 78–79; Kamath (2001), p. 233</ref> Un umiliato ma indomabile Tīpū iniziò a ricostruire la sua lacerata potenza economica e militare. Egli tentò segretamente di ottenere supporti dalla Francia rivoluzionaria, dall'emiro dell'[[Afghanistan]], dall'[[Impero ottomano]] e dall'Arabia, sempre respinti. Nel [[1799]], Tīpū morì [[Battaglia di Seringapatam|difendendo Seringapatam]] nella [[Quarta guerra anglo-mysore]], portando così alla fine dell'indipendenza del regno.<ref name="end">Chopra et al. (2003), pp. 79–80; Kamath (2001), pp. 233–234</ref>▼
▲[[File:TipuSultan1790.jpg|upright|thumb|left|Ritratto del sultano Tīpū, realizzato durante la [[
▲Dal
▲[[File:Gillray - The Coming-on of the monsoons - or - the retreat from Seringapatam.jpg|thumb|upright=1.2|[[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] si ritira dopo l'insuccesso dell'[[
▲[[File:Tippu's cannon.jpg|thumb|left|Cannone usato dalle forze del
▲L'[[Battaglia della Nedumkotta|inutile attacco di Tīpū]] nel
=== Lo Stato principesco ===
[[File:"Palace of the Maharajah of Mysore, India," from the Illustrated London News, 1881 (with modern hand coloring).jpg|thumb|left|Il "Palazzo del Maharaja di Mysore, India," dall'Illustrated London News, 1881 (con una moderna ridipittura a mano)]]
Dopo la caduta di [[Tipu|Tīpū]], parte del regno di Mysore fu annesso e diviso tra la presidenza di Madras e il ''Niẓām''. Il restante territorio fu trasformato in uno [[Stato principesco]]; il rampollo di appena cinque anni della famiglia Wodeyar, [[Krishnaraja Wodeyar III|Krishnaraja III]], fu posto sul trono col Primo ministro (''Diwan'') [[Purnaiah]], che aveva già servito sotto Tīpū, mentre le redini effettive del governo furono assunte dal tenente colonnello [[Barry Close]] come Residente britannico in loco. I Britannici mantennero il controllo sulla politica estera di Mysore e ne richiesero un tributo annuale per mantenere un esercito di truppe britanniche nello Stato.<ref name="army">Kamath (2001), p. 249</ref><ref name="install">Kamath (2001), p. 234</ref><ref>Venkata Ramanappa, M. N. (1975), p. 225</ref> Come ''Diwan'', Purnaiah si distinse per le sue idee progressiste e innovative, sin quando non decise di ritirarsi a vita privata nel [[1811]] (morendo poco dopo) al compimento del sedicesimo anno di età del re-bambino.<ref name="overlord">Quote:"The Diwan seems to pursue the wisest and the most benevolent course for the promotion of industry and opulence" (Gen. Wellesley in Kamath 2001, p. 249)</ref><ref>Venkata Ramanappa, M. N. (1975), pp. 226-229</ref>▼
[[File:Mysore Palace Front view.jpg|thumb|Il [[Palazzo di Mysore]] costruito tra il 1897 ed il 1912]]▼
▲Dopo la caduta di [[Tipu|Tīpū]], parte del regno di Mysore fu annesso e diviso tra la presidenza di Madras e il ''Niẓām''. Il restante territorio fu trasformato in uno [[Stato principesco]]; il rampollo di appena cinque anni della famiglia Wodeyar, [[Krishnaraja Wodeyar III|Krishnaraja III]], fu posto sul trono col Primo ministro (''Diwan'') [[Purnaiah]], che aveva già servito sotto Tīpū, mentre le redini effettive del governo furono assunte dal tenente colonnello [[Barry Close]] come Residente britannico in loco. I Britannici mantennero il controllo sulla politica estera di Mysore e ne richiesero un tributo annuale per mantenere un esercito di truppe britanniche nello Stato.<ref
Gli anni che seguirono furono segnati da relazioni cordiali tra Mysore e i Britannici sino agli anni '20 dell Ottocento. Nel [[1825]] una serie di investigazioni condotte dal governatore di Madras, Thomas Munro, determinarono la presenza di un malgoverno dello Stato che portò nel [[1831]] a una presa diretta di controllo della corona inglese sul regno (in precedenza l'amministrazione era effettivamente retta dalla [[Compagnia britannica delle Indie Orientali]]).<ref name="mal">Kamath (2001), p. 250</ref><ref>Venkata Ramanappa, M. N. (1975), pp. 229-231</ref> Per i successivi cinquant'anni, Mysore passò sotto il controllo di commissari britannici appositi; Sir [[Mark Cubbon]], politico rinomato per la sua epoca, fu impegnato a Mysore dal [[1834]] al [[1861]] in importanti opere di sviluppo che portarono il regno alla condizione di paese moderno per l'epoca.<ref>Venkata Ramanappa, M. N. (1975), pp. 231-232</ref>▼
▲[[File:Mysore Palace Front view.jpg|thumb|Il [[
Nel [[1876]]–77, ad ogni modo, con la fine del periodo di controllo diretto dei Britannici, Mysore fu colpita da una tremenda carestia che uccise tra {{formatnum:700000}} e {{formatnum:1100000}} persone (1/5 degli abitanti della regione).<ref>Lewis Rice, B., ''Report on the Mysore census'', Bangalore, Mysore Government Press, 1881, p. 3</ref> Poco dopo, il maharaja Chamaraja IX, educato nel sistema scolastico britannico, prese il governo di Mysore, nel [[1881]].<ref name="comm">Kamath (2001), pp. 250–254</ref> Da quel momento in poi sino all'indipendenza indiana nel [[1947]], Mysore rimase uno Stato principesco del [[British Raj]] coi Wodeyar al governo.<ref name="comm"/>▼
▲Gli anni che seguirono furono segnati da relazioni cordiali tra Mysore e i Britannici sino agli anni '20 dell Ottocento. Nel
Dopo la rinuncia al trono del maharaja Chamaraja IX, [[Nalvadi Krishnaraja Wodeyar|Krishnaraja IV]], ancora ragazzino di appena 11 anni, ascese al trono nel [[1895]]. Sua madre Maharani Kemparajammanniyavaru fu sua reggente sino a quando questi non prese direttamente le redini del governo l'8 febbraio [[1902]].<ref>Rama Jois, M. 1984. Legal and constitutional history of India ancient legal, judicial and constitutional system. Delhi: Universal Law Pub. Co. p. 597</ref> Sotto il suo governo, con sir M. Vishweshwariah come suo Diwan, il maharaja trasformò ulteriormente Mysore in uno Stato moderno e al passo coi tempi, promuovendo in particolare l'industria, l'educazione, l'agricoltura e le arti. Fu per questo che il [[Mahatma Gandhi]] chiamò il maharaja il "re santo" (''Rajarishi'').<ref>Puttaswamaiah, K. 1980. ''Economic development of Karnataka a treatise in continuity and change''. New Delhi, Oxford & IBH. p. 3</ref> [[Paul Brunton]], filosofo britannico ed orientalista, [[John Gunther]], autore statunitense, e lo statista inglese lord Samuel furono i contrafforti su cui il maharaja si puntò per costruire ed estendere la sua potenza.<ref>{{Cita web |url=http://www.india-today.com/itoday/millennium/100people/durai.html |titolo=The Mysore duo Krishnaraja Wodeya IV & M. Visvesvaraya |accesso=23 ottobre 2007 |editore=[[India Today]] |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081024183112/http://www.india-today.com/itoday/millennium/100people/durai.html |dataarchivio=24 ottobre 2008 }}</ref> Il maharaja era inoltre un ottimo musicista dilettante e come i suoi predecessori patrocinò largamente quest'arte ed il suo sviluppo.<ref name="instru">Pranesh (2003), p. 162</ref> Egli venne seguito al trono da suo nipote [[Jayachamaraja Wodeyar|Jayachamaraja]] il cui governo portò ala fine dell'indipendenza dello Stato e l'ingresso nell'Unione Indiana il 9 agosto [[1947]].<ref name="union">Kamath (2001), p. 261</ref>▼
▲Nel
▲Dopo la rinuncia al trono del maharaja Chamaraja IX, [[Nalvadi Krishnaraja Wodeyar|Krishnaraja IV]], ancora ragazzino di appena 11 anni, ascese al trono nel
== Elenco dei reggenti di Mysore ==
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* Chamaraja Wodeyar VI (1732–1734)
=== Sultanato di Hayder ʿAlī e
* [[Krishnaraja Wodeyar II]] (1734–1766)
* [[Nanjaraja Wodeyar]] (1766–1772)
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|lingua=en|autore=Krishnaswami S. Aiyangar|cid=Aiyangar (1911)|anno=1991|titolo=Ancient India: Collected Essays on the Literary and Political History of Southern India|città=Nuova Delhi|edizione=ristampa facsimile del 2004|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-1850-5}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=P.R. Chopra|cid=Chopra ''et al.'' (2003)|autore2=T.K. Ravindran|autore3=N. Subrahmanian|anno=2003|titolo=History of South India (Ancient, Medieval and Modern)|volume=III|città=Nuova Delhi|editore=Sultan Chand and Sons|isbn=81-219-0153-7}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Kamath (2001)|autore=Suryanath U. Kamath|anno=2001|annooriginale=1980|titolo=A concise history of Karnataka: from pre-historic times to the present|città=Bangalore|editore=Jupiter books|lccn=80905179|oclc=7796041}}
* {{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=HfsyEAAAQBAJ&pg=PT24|titolo=Unsettling Utopia: The Making and Unmaking of French India|autore=Jessica Namakkal|cid=Namakkal (2021)|editore=Columbia University Press|anno=2021|isbn=978-02-31-55229-5}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=R. Narasimhacharya|cid=Narasimhacharya|anno=1988|annooriginale=1934|titolo=History of Kannada Literature|url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.489059|città=Nuova Delhi|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-0303-6}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Pranesh (2003)|autore=Meera Rajaram Pranesh|anno=2003|titolo=Musical Composers during Wodeyar Dynasty (1638–1947 A.D.)|città=Bangalore|editore=Vee Emm}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=B.L. Rice|cid=Rice (2001)|anno=2001|annooriginale=1897|titolo=Mysore Gazetteer Compiled for Government|volume=1|città=Nuova Delhi, Madras|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-0977-8}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=E.P. Rice|cid=Rice (1921)|anno=1921|titolo=Kannada Literature|città=Nuova Delhi|edizione=ristampa facsimile del 1982|editore=Asian Educational Services|isbn=81-206-0063-0}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Burton Stein|cid=Stein (1987)|anno=1987|titolo=Vijayanagara (The New Cambridge History of India)|città=Cambridge e New York|editore=Cambridge University Press|isbn=0-521-26693-9}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Subrahmanyam (2001)|autore-capitolo=Sanjay Subrahmanyam|anno=2001|capitolo= "Warfare and State Finance in Wodeyar Mysore|autore=Sanjay Subrahmanyam|titolo=Penumbral Visions|url=https://archive.org/details/penumbralvisions0000subr|città=Ann Arbor|editore=University of Michigan Press|pp=[https://archive.org/details/penumbralvisions0000subr/page/n180 161]-193|isbn=978-0-472-11216-6}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=M.N. Venkata Ramanappa|cid=Venkata Ramanappa (1975)|anno=1975|titolo=Outlines of South Indian history: with special reference to Karnataka|url=https://archive.org/details/outlinesofsouthi0000venk|città=Delhi|editore=Vikas Publishing House|isbn=0-7069-0378-1}}
== Altri progetti ==
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{{Stati principeschi nel British Raj}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|India|storia}}
[[Categoria:Stati costituiti negli anni 1390]]
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