Quercus pyrenaica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix |
LiveRC : Annullate le modifiche di 93.33.48.116 (discussione), riportata alla versione precedente di IrishBot Etichetta: Annulla |
||
(15 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Tassobox
| nome = Quercia dei Pirenei
| immagine =
| didascalia = ''Quercus pyrenaica''
| statocons
| statocons_ref=<ref>{{IUCN|summ=78972170|autore=Gorener, V., Harvey-Brown, Y. & Barstow, M. 2017.}}</ref>
<!-- CLASSIFICAZIONE FILOGENETICA -->
|FIL?=x
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superrosidi]]
|clade6=[[Rosidi]]
|clade7=[[Eurosidi]]
|clade8=[[Eurosidi I]]
|ordineFIL=[[Fagales]]
|famigliaFIL=[[Fagaceae]]
|sottofamigliaFIL=[[Quercoideae]]
|genereFIL=[[Quercus]]
|specieFIL='''Q. pyrenaica'''
| regno = [[Plantae]]
| sottoregno = [[Tracheobionta]]
Riga 18 ⟶ 35:
| binome = Quercus pyrenaica
| biautore = [[Carl Ludwig Willdenow|Willd.]]
|suddivisione=
|
| sinonimi =
''Quercus toza proles pyrenaica''<br /><small>(Willd.) Rouy</small>
Riga 34 ⟶ 51:
}}
La '''quercia dei Pirenei''' ('''''Quercus pyrenaica''''' <small>[[Carl Ludwig Willdenow|Willd.]]</small>), detta in [[lingua spagnola|spagnolo]] '''melojo'''<ref name=RAE>{{cita libro | autore=Real Academia Española | wkautore=Real Academia Española | titolo=Dizionario della Lingua Spagnola | anno=2001 | editore=Rodesa | città=Madrid | isbn=84-239-6824-3 | lingua=es}}</ref>, è un
La denominazione specifica ''pyrenaica'', che si deve al [[botanico]] [[Germania|tedesco]] [[Carl Ludwig Willdenow|Carl Ludwig von Willdenow]] (1765-1812), è in realtà molto poco appropriata, in quanto la sua presenza sui [[Pirenei]] è scarsa e il suo [[areale]] si estende a tutta la [[penisola iberica]], alla [[Francia]] e al [[Marocco]] settentrionale.<ref name="López Gónzalez">{{Es}}{{cita libro |cognome=López González |nome=Ginés A. |titolo=Guida per gli alberi e arbusti della Penisola Iberica e Baleari |anno=2004 |editore=Mundi-Prensa |città=Madrid |isbn=84-8476-210-6}}</ref> von Willdenow basò la sua descrizione di questa specie su campioni di un [[erbario]] che gli giunsero con un'[[etichetta di identificazione|etichetta]] che attribuiva erroneamente proprio questa provenienza, e tale denominazione resta tuttora valida in base alle regole di [[Nomenclatura (biologia)|nomenclatura]] botanica.
Riga 43 ⟶ 60:
Come tutte le specie del genere ''[[Quercus]]'' si [[ibrido|ibrida]] facilmente con altre specie congeneri, il [[Quercus ilex|leccio]] e la [[Quercus suber|sughera]], dando individui con caratteri intermedi.
Il suo [[
L'[[Radice (botanica)|apparato radicale]] è formato da una potente radice principale dalla quale crescono numerose radici laterali prossime alla superficie del suolo. Questi [[stolone|stoloni]] producono lievi germogli con sviluppo diseguale. Se il tronco principale viene abbattuto, questi germogli si sviluppano abbondantemente coprendo ampie superfici.
Riga 49 ⟶ 66:
Di chioma lobulata o semisferica, tortuosa e chiara, ha [[foglia|foglie]] con un corto [[picciolo]] (fino a 25 mm) e un [[Lembo fogliare|lembo]] [[pennatifido]] o [[pennatipartito]] attraversato da 4-8 paia di lobi laterali profondi, stretti e irregolari, che arrivano molto vicino alla nervatura media. Misurano da 7 a 16 cm di lunghezza, e al nascere hanno un attraente colore [[cremisi]]; sono coperte da ambo i lati di abbondanti peli stellati che nella faccia superiore tendono a perdersi, dandole un color cenerognolo al rovescio e più verde sul lato superiore (talvolta si confonde il melojo con la [[Quercus pubescens|roverella]] dovuto al fatto che le foglie di quest'ultima possono essere un po' pelose nella faccia superiore quando sono adulte, ma sono meno profondamente lobate di quelle della ''Quercus pyrenaica''); sono [[marcescenza|marcescenti]], per cui restano all'albero una volta morte fino all'apparizione delle nuove in [[primavera]], dando un aspetto caratteristico ai boschi di ''melojo'' [[inverno|invernali]].
I [[fiore|fiori]] [[
I suoi [[frutto|frutti]] sono [[ghiande]] grosse, con [[peduncolo (botanica)|pedunculo]] corto e tozzo, di circa 3–4 cm di [[lunghezza]], ricoperte per 1/3-1/2 da una cupola emisferica, a forma di ditale, villosa, con numerose squame cadenti. Nascono sole o raggruppate a due o tre e maturano in [[ottobre]] o [[novembre]]. La polpa è di sapore amaro.
Non bisogna confondere il frutto con delle escrescenze (protuberanze sferiche) denominate ''cecidi'' o [[galla (botanica)|galle]] molto frequenti in esemplari adulti. Questi "tumori" sono malformazioni dovute alla proliferazione delle cellule vegetali della pianta stessa, prodotti come autodifesa dall'albero verso le larve depositate da diverse specie di [[Hymenoptera|imenotteri]] su foglie, rametti e gemme di queste querce. La galla sviluppa dei tessuti vegetali a strati, che danno alimento e protezione alle [[Larva|larve]].
<gallery>
Image:Rebollo.jpg|Ghianda
Riga 69 ⟶ 86:
Nella maggior parte della sua zona di distribuzione si hanno precipitazioni che vanno dai 650 ai 1.200 mm annuali. Il suo periodo vegetativo coincide con la mancanza di piogge in estate.
Specie di esposizione soleggiata o di media luce e temperamento robusto<!-- silicícola e basífugo//-->, attecchisce su terreni di varia natura ([[quarzite|quarziti]], [[
Nella [[penisola Iberica]] è più o meno frequente in tutte le regioni interne, specialmente nelle montagne del centro e il quadrante nordoccidentale, principalmente alle falde delle montagne silicee, tra i 400 e i 1600 metri di altitudine e qualcosa in più in Andalusia, (2000 metri nella [[Parco Naturale della Sierra Nevada|Sierra Nevada]]).
Riga 77 ⟶ 94:
Incominciano i ''melojo'' ad altitudini dove terminano i [[Quercus ilex|lecci]] e sughereti, e sono soliti entrare in contatto con le [[Pinus|pinete]], per cui talvolta vengono distrutti onde favorire i pini mediterranei.
Bisogna mettere in risalto la presenza, sebbene possa sembrare strana, di esemplari isolati o piccole zone circoscritte vicino alla costa [[Mar Cantabrico|cantabrica]] e [[galizia (Spagna)|galiziana]], dove il ''melojo'' viene a mescolarsi con la farnia (''[[Quercus robur]]'') formando [[Bosco misto atlantico|boschi misti]]
La ''Quercus pyrenaica'' è un eccellente ''creatore'' di suoli, conosciuti come «tierras de melojar» (''terre dei boschi di melojo''), che nella nomenclatura [[pedologia|edafologica]] si considerano [[campi umiferi]] e appartengono alla famiglia delle terre scure.
Riga 93 ⟶ 110:
== Usi ==
Avendo un legno deformabile, di peggiore qualità rispetto alle altre specie de gruppo ''robur'', a causa dei suoi tronchi meno grossi e più irregolari (risulta difficile trovare pezzi sufficientemente dritti e con
Come in altri alberi del suo genere, la corteccia possiede una grande quantità di [[tannino|tannini]], per cui lo si impiega nella concia delle pelli, essendo preferita a quella della farnia (''Quercus robur'') e altre roveri.
Riga 103 ⟶ 120:
== Nomi comuni ==
In [[lingua castigliana|castigliano]]: abogalla, agallarones, agallones, barda, bardal, bellota, cajiga, cajigo, carrasco, carvalho negral, carvallo, carvallo negro, cerqueiro, cerquiño, chaparro, chaporro, corcabo, corco, cuerco, curco villano, gallaras, malojo, manoplas blancas, marojo, mata de robles (cespuglio di roveri), matorra, matorro, melojo, negral, quejigo (lamento), rachizo, reboll, rebolla, rebollar, rebollera, rebolleta, rebollo, rebollo gordo, rebolo, rebotsu, roble, roble borne (''rovere a punta''), roble cepillo (''rovere a spazzola''), roble común de Castilla (''rovere comune di Castiglia''), robleda, robleda doble, roble dulce, roble matorrizo, roble melojo, roble montaraz, roble negral, roble negro (rovere nero), roble que lleva las nueces de agallas (''rovere che porta le noci delle agalla''s), roble serrano (''rovere serrano''), roble tocio (''rovere tozzo''), roble tocorno (''rovere mal potato''), roble tozo (''rovere tozzo''), roble turco (rovere turco), roble villano (rovere villano), robre (=''roble''), sapiego, talaya, tocio (tozzo), tocío, tocorno (''mal potato''), tozo (tozzo), turco.<ref>{{Es}}Nomi nel [http://www.anthos.es/v21/index.php?page=intro Giardino Botanico Reale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071024192320/http://www.anthos.es/v21/index.php?page=intro |data=24 ottobre 2007 }}</ref>
Anche conosciuta comunemente in [[Galizia (Spagna)|Galizia]] come ''cerquiño'', nelle [[Asturie]] ''tociu'', nei [[Paesi Baschi]] ''tocorno'', in [[Catalogna]] ''reboll'', in [[Portogallo]] ''carvallo negro'', in [[Francia]] ''tauzin''.
Riga 123 ⟶ 140:
//-->
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=|titolo=Quercus pyrenaica|sito=Oaks of the World|url=http://oaks.of.the.world.free.fr/quercus_pyrenaica.htm|accesso=}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|botanica}}
|