Partito Ruam Thai Sang Chart: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
elimino parametro presente su wikidata |
fx |
||
(14 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Partito politico
|nome =
|nome2 = {{th}} พรรครวมไทยสร้างชาติ
|leader = [[Prayut Chan-o-cha]]
|stato = THA
|sede = 169/98 Serm Sub Building Thanon Ratchadapisek, distretto di [[Din Daeng]], Bangkok
|ideologia = [[Conservatorismo]]<br>[[
|collocazione = [[Estrema destra]]<ref>{{cita web|url= https://fulcrum.sg/thailands-right-wing-parties-keeping-democracy-close-but-its-enemies-closer/ |titolo= Thailand’s Right-Wing Parties: Keeping Democracy Close But Its Enemies Closer |lingua= en }}</ref>
|seggi1 = {{Seggi|
|iscritti = {{formatnum:50652}}<ref>{{cita web|url= https://www.ect.go.th/ect_th/download/article/article_20230309130907.pdf |titolo= ข้อมูลพรรคการเมืองที่ยังดาเนินการอยู่ ณ วันที่ 8 มีนาคม 2566 |titolotradotto= Informazioni sui partiti politici attivi all'8 marzo 2023|lingua= th|accesso=29 marzo 2023|p=16}}</ref>
|anno iscritti = 2022
|colori = {{color box|#
|categorie=no
}}
Il '''
Nel marzo del 2023 fu formalmente annunciata la candidatura a primo ministro dello stesso Prayut alla guida del partito nelle elezioni del successivo 14 maggio.<ref name="reuters250323">{{cita web|url= https://www.reuters.com/world/asia-pacific/thai-pm-prayuth-run-re-election-may-2023-03-25/ |titolo= Thai PM Prayuth to run for re-election in May |data= 25 marzo 2023 |lingua= en }}</ref><ref name="kyodo">{{cita web|url= https://english.kyodonews.net/news/2023/03/c4f0ff8c47ca-thai-pm-prayut-dissolves-lower-house-to-pave-way-for-may-election.html |titolo= Thai PM Prayut dissolves lower house to pave way for May election |lingua= en }}</ref> Sia Ruam Thai Sang Chart che Palang Pracharat subirono una pesante sconfitta, ma ad agosto entrarono clamorosamente nella coalizione promossa da [[Pheu Thai]], il partito di governo destituito con il colpo di Stato militare del 2014 guidato da Prayut.
Pheu Thai e il vincitore delle elezioni [[Partito Kao Klai|Kao Klai]] avevano formato una coalizione democratica che aveva sottoposto la candidatura a primo ministro del leader di Kao Klai, bocciata a luglio per l'opposizione del Senato, che era rimasto quello nominato dalla giunta militare prima delle elezioni del 2019. Il candidato della nuova coalizione di Pheu Thai con i partiti filo-militari fu invece designato primo ministro il 22 agosto.<ref name=reuters210823>{{cita web|autore= Chayut Setboonsarng and Panu Wongcha-um |url= https://www.reuters.com/world/asia-pacific/thailands-pheu-thai-launches-pm-bid-fugitive-figurehead-thaksin-eyes-return-2023-08-21/ |titolo= Thailand's Srettha wins PM bid as ally Thaksin returns after years in exile |data= 22 agosto 2023 |lingua= en }}</ref>
== Storia ==
Line 26 ⟶ 27:
Prayut Chan-o-cha era [[comandante in capo]] dell'esercito quando nel 2014 fu alla guida del [[colpo di Stato]] militare che rovesciò il governo del [[Pheu Thai]], partito che faceva riferimento alla famiglia del magnate ed ex primo ministro [[Thaksin Shinawatra]], oppositore dell'élite conservatrice dominante nel Paese. Con il colpo di Stato, Prayut divenne capo del governo presieduto da una [[giunta militare]]. Nel 2017 i militari prepararono la nuova Costituzione, che assegnò loro la scelta di tutti i senatori per le [[elezioni parlamentari in Thailandia del 2019|elezioni parlamentari del 2019]] dopo le quali Prayut fu eletto primo ministro come candidato del [[Partito Palang Pracharath|Palang Pracharath]], partito egemonizzato dai militari del quale non era però membro.<ref name=reuters230321>{{cita web|url= https://www.reuters.com/world/asia-pacific/some-new-faces-old-divisions-haunt-thailands-may-election-2023-03-21/ |titolo= Analysis: Some new faces but old divisions to haunt Thailand's May election |data= 21 marzo 2023 |lingua= en }}</ref>
Negli anni successivi si creò una malcelata spaccatura nel Palang Pracharath, in particolare tra Prayut e il vice-primo ministro [[Prawit Wongsuwan]] – come Prayut generale in pensione ed ex comandante in capo dell'esercito – che nel 2020 divenne il leader del partito. Dopo che Palang Pracharath scelse Prawit come candidato primo ministro per le [[elezioni parlamentari in Thailandia del 2023|elezioni del 2023]],<ref name=diplomat/> il 23 dicembre 2022 Prayut annunciò la sua disponibilità di aderire al
Dopo l'annuncio di Prayut, il leader del Partito Terd Thai Seksakol Atthawong presentò le dimissioni per unirsi al
Il 10 gennaio 2023 Prayut divenne membro del
===Elezioni del maggio 2023===
{{vedi anche|elezioni parlamentari in Thailandia del 2023}}
Il 20 marzo Prayut dissolse il Parlamento in leggero anticipo per dare maggior tempo ai partiti di prepararsi per le elezioni,<ref name=kyodo/> e il giorno dopo la Commissione elettorale stabilì che avrebbero avuto luogo il 14 maggio 2023.<ref>{{cita web|url= https://www.reuters.com/world/asia-pacific/thailand-hold-election-may-14-poll-body-2023-03-21/ |titolo= Thailand to hold election on May 14 - poll body |lingua= en |data= 21 marzo 2023 }}</ref> Nel sondaggio elettorale condotto in quei giorni dall'Istituto nazionale di amministrazione dello sviluppo, il primo partito era [[Pheu Thai]] guidato da [[Paetongtarn Shinawatra]] – figlia di Thaksin e primo membro della famiglia a capo del partito dopo 8 anni – seguito dai progressisti del [[
Il 15 maggio, quando era stato conteggiato il 99% delle schede elettorali, la Commissione elettorale rese pubblico il risultato preliminare delle elezioni, nel quale emerse la netta affermazione dei due partiti del fronte democratico, il progressista [[Phak Kao Klai|Kao Klai]] (con 152 seggi) e [[Partito Pheu Thai|Pheu Thai]] (141 seggi), che insieme raccoglievano 293 dei 500 seggi della Camera. I risultati furono definiti dagli osservatori un terremoto e rappresentarono il ripudio da parte del popolo thailandese di 9 anni di dittatura militare e dei partiti associati ai militari, [[Partito Palang Pracharath|Palang Pracharath]] e Ruam Thai Sang Chart, che raccolsero rispettivamente 40 e 36 seggi contro i 116 di Palang Pracharath nel 2019.<ref>{{cita web|url= https://www.theguardian.com/world/2023/may/15/thailand-election-2023-national-elections-opposition-parties-crushing-blow-military-rule-junta |titolo= Thailand election 2023: opposition delivers crushing blow to military rule |data= 15 maggio 2023 |autore= Rebecca Ratcliffe |lingua= en }}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.bbc.com/news/world-asia-65567781 |titolo= Thailand elections: Voters deliver stunning blow to army-backed rule |data= 15 maggio 2023 |lingua= en }}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/05/13/elezioni-thailandia/|titolo=La più grande dinastia politica della Thailandia cerca di tornare al potere|data=13 maggio 2023|editore=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/05/15/opposizioni-thailandia-elezioni/|titolo=Le opposizioni hanno vinto le elezioni in Thailandia|data=15 maggio 2023|editore=Il Post}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.thaipbsworld.com/how-bangkok-set-stage-for-move-forwards-shock-election-victory/ |titolo= How Bangkok set stage for Move Forward’s shock election victory |data= 17 maggio 2023 |lingua= en }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2023/05/exit-poll-thailandia-trionfo-partiti-opposizione-rischio-stallo-per-scelta-premier-aa1c2258-b261-483c-aa1a-e850ff0e5793.html|titolo=Elezioni in Thailandia, vincono le opposizioni: Move Forward primo partito|autore=Redazione di Rainews |data=2023-05-14 |accesso=2023-05-16}}</ref>
Fu siglata un'alleanza pro-democrazia guidata da Kao Klai e Pheu Thai assieme ad altri sei partiti che disponeva di 313 seggi alla camera bassa, contro i 376 necessari per avere la maggioranza assoluta tra i 500 deputati e i 250 senatori, che erano quelli nominati dai militari secondo quanto previsto dalla Costituzione del 2017 scritta dalla giunta militare insediatasi dopo il [[colpo di Stato in Thailandia del 2014|Colpo di Stato del 2014]] guidato da Prayut.<ref>{{cita web |titolo=Pita announces 8-party coalition plan |url=https://www.bangkokpost.com/thailand/politics/2573332/pita-announces-8-party-coalition-plan |accesso= 30 maggio 2023 |editore=Bangkok Post |lingua= en }}</ref> A luglio fu sottoposta al nuovo Parlamento la candidatura a primo ministro del leader di Kao Klai [[Pita Limjaroenrat]] e fu bocciata, non avendo trovato l'appoggio dei senatori. Kao Klai era il partito che aveva maggiormente sostenuto le imponenti [[Proteste in Thailandia del 2020-2021|proteste anti-governative del 2020-2021]] e aveva trionfato al voto di maggio dopo una campagna elettorale in cui aveva promesso radicali riforme che avrebbero posto fine al dominio nelle istituzioni dei conservatori, per i quali era quindi prioritario impedirgli di conquistare il potere.<ref>{{Cita web|url= https://www.reuters.com/world/asia-pacific/last-chance-thailands-pita-become-pm-parliament-votes-2023-07-19/ |titolo= Turmoil in Thailand as rivals derail election winner's PM bid |data= 19 luglio 2023|autore= Chayut Setboonsarng e Panarat Thepgumpanat |editore= [[Reuters]] |lingua= en }}</ref>
Pheu Thai annunciò in quei giorni che avrebbe formato una nuova alleanza senza Kao Klai, adducendo come motivo l'impossibilità di formare un governo vista l'intransigenza di Kao Klai nel voler modificare la severa legge sulla [[lesa maestà]], che la maggior parte dei parlamentari riteneva intoccabile. Pheu Thai presentò come candidato primo ministro [[Srettha Thavisin]], il neo-eletto deputato nelle file del partito.<ref>{{cita web|url= https://www.independent.co.uk/news/world/americas/us-politics/ap-parliament-constitutional-court-thailand-senate-b2386892.html |titolo= Selection of Thailand’s new prime minister delayed again, to await court decision on election winner |autore= Jintamas Saksornchai |data= 3 agosto 2023 |lingua= en }}</ref> Il 7 agosto [[Bhumjaithai]] fu il primo a entrare nella nuova alleanza a cui si aggiunsero altri nove partiti, gli ultimi dei quali furono Palang Pracharath e Ruam Thai Sang Chart.<ref>{{Cita web |titolo= Thailand’s Pheu Thai allies with military rivals to form new government |url= https://www.aljazeera.com/news/2023/8/21/thailands-pheu-thai-to-ally-with-military-rivals-to-form-new-government |data= 21 agosto 2023 |lingua= en}}</ref> Il 22 agosto, la maggioranza del Parlamento riunito votò in favore della candidatura a primo ministro di Srettha Thavisin con 482 voti favorevoli,<ref>{{Cita web |titolo=Parliament elects Srettha prime minister |url= https://www.bangkokpost.com/thailand/politics/2633946/parliament-elects-srettha-prime-minister |accesso=22 agosto 2023}}</ref> I militari avevano posto fine al governo di Pheu Thai con il [[colpo di Stato in Thailandia del 2014|colpo di Stato del 2014]] e in precedenza ad altri due governi retti da partiti facenti capo all'ex primo ministro [[Thaksin Shinawatra]]. La clamorosa entrata nella coalizione del tradizionale nemico Pheu Thai, fu vista come un tentativo delle élite filo-monarchiche e filo-militari conservatrici di arginare l'emergere dei progressisti di Kao Klai, costringendoli all'[[Opposizione (politica)|opposizione]].<ref>{{cita web|url= https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2023/08/22/thailandia-ex-premier-thaksin-shinawatra-torna-dallautoesilio_252fa95a-8f13-4896-bdfb-8b55a89241db.html |titolo= Thailandia: ex premier Thaksin Shinawatra torna dall'autoesilio |data= 22 agosto 2023 }}</ref>
==Note==
Line 39 ⟶ 47:
==Voci correlate==
*
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|politica|Thailandia}}
[[Categoria:Partiti politici thailandesi|Ruam Thai Sang Chart]]
|