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{{citazione|Romolo ordinò agli abitanti della città di allevare tutti i figli maschi e la primogenita delle femmine e di non uccidere alcun bimbo al di sotto dei tre anni di età, a meno che non fosse deforme o mostruoso (παιδίον ἀνάπηρον ἢ τέρας)<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], 2, 15, 1-2)</ref>.}}
[[File:Seneca-berlinantikensammlung-1.jpg|upright=0.7|thumb|Busto di Seneca (''[[Antikensammlung (Berlino)|Antikensammlung]]'' di [[Berlino]], da un'[[Erma (scultura)|erma]] di Seneca e [[Socrate]])]]
Come nel mondo greco anche per i Romani il deforme è il segno profetico di sventure dovute alla violazione della pax deorum. Mentalità che prosegue con diverse motivazioni nell'età imperiale come in [[Lucio Anneo Seneca]] che vede nella soppressione dei deformi un principio di igiene sociale per la salvaguardia della sanità dello Stato:
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==Medioevo==
[[File:Bernhard von Clairvaux (Initiale-B).jpg|thumb|[[Bernardo da
Il concetto di deformità viene elaborato in epoca medioevale da [[
La «''vitiosa deformitas''» invece per Bernardo è qualcosa che ha deviato dalla formosità, dalla bellezza e quindi dalla bontà poiché, come insegnava la kalokagathia greca, ciò che è bello è anche buono e il bene non può che provenire da Dio; al contrario la bruttezza, la malvagità è tipica del deforme marchiato dal demonio, lui stesso essere deforme per definizione.<ref>[[Gian Maria Varanini]], ''Deformità fisica e identità della persona tra medioevo ed età moderna: atti del XIV Convegno di studi organizzato dal Centro di studi sulla civiltà del tardo medioevo'': san Miniato 21-23 settembre 2012, Firenze University Press, 2016 pp. 316-324.</ref>
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