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{{Edificio civile
|nome edificio = La Zisa
|immagine = La Zisa (Palermo)-
|paese = ITA
|divamm1 = Sicilia
|città = Palermo
|indirizzo = Piazza Zisa
|periodo costruzione =
|stile = Normanno
|uso = Museo
|proprietario = [[Regione
}}
{{UNESCO
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|tipologia = architettonico
|criterio = C (ii) (iv)
|pericolo =
|link = 1487
|link2 = <!-- (*) Codice del bene -->
|linkMappa = <!-- Nome dell'immagine contenente la mappa. Basta il nome dell'immagine con l'estensione, non servono altri parametri -->
}}
Il '''palazzo della Zisa''' (dall'[[lingua araba|arabo]] ''al-ʿAzīza'', ovvero "la splendida") sorge fuori quelle che erano le mura della città di [[Palermo]], all'interno del parco reale normanno, il ''Genoardo'' (dall'arabo ''Jannat al-arḍ'' ovvero "giardino" o "paradiso della terra"), che si estendeva con splendidi padiglioni, rigogliosi giardini e bacini d'acqua da [[Altofonte]] fino alle mura del palazzo reale<ref>{{Cita libro |pagina=461 |autore=[[Tommaso Fazello]] |titolo=Della Storia di Sicilia - Deche Due |url=https://books.google.it/books?hl=it&id=hM2XPuLTSDgC |volume=1 |città=Palermo |editore=Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana |anno=1817}}</ref>. L'etimologia della Zisa ci viene spiegata da [[Michele Amari]] che, nella sua ''Storia dei musulmani di Sicilia''<ref>II ediz. modificata e accresciuta dall'autore, pubblicata con note a cura di [[Carlo Alfonso Nallino]], Catania, Romeo Prampolini, 1938, III/2, p. 500 e segg.</ref> così scriveva: {{
== Storia ==▼
{{dx|[[File:Palazzo Zisa PA 04.JPG|thumb|La spianata della Fontana.]]}}▼
Le prime notizie, indicanti il [[1165]] come data d'inizio della costruzione della Zisa, sotto il regno di [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I]] (detto "Il Malo"), ci sono state tramandate da [[Ugo Falcando]] nel ''[[Liber De Regno Sicilie|Liber de Regno
▲{{Citazione|Guglielmo … rivaleggiando col padre … si mosse a fabbricare tal palagio che fosse più splendido e sontuoso di que' lasciatigli da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggiero]]. Il nuovo edifizio fu murato in brevissimo tempo con grande spesa e postogli il nome di ''al-ʿAzîz'', che in bocche italiane diventò «la Zisa» e così diciamo fin oggi<ref>Nella nota leggiamo: "Falcando non dà il nome del palagio. Il testo di Romualdo ha ''Lisam'', nelle edizioni antiche: ma quella di Pertz. ''Scriptores'', XIX, 434, dà più correttamente ''Sisam'', con l'avvertenza in nota «Hodie Cisa», la quale lezione rende forse la pronuncia all'orecchio di qualche straniero, ma io non l'ho mai vista in alcuna scrittura nostrale. Al contrario i diplomi latini del XIII e XIV secolo ed una cronaca anch'essa del XIV, hanno ''Zisa'', e ''Asisia'', ed un diploma del 1238, presso Mongitore, ''Sacrae domus Mansionis... Monumenta'', contien la concessione d'un terreno ''in regione Assisii'', al mascolino. Finalmente avverto che l'aggettivo ''al-ʿAzîz'', anche al mascolino, poiché s'intende ''al-Qaṣr'' (il palagio), occorre in fin dell'iscrizione arabica della sala terrena, pubblicata dal Morso, ''Palermo antico'', 2ª edizione, pag. 184. [...] Notisi intanto che la lezione Sisa, risponde precisamente alla trascrizione del nome ʿAbd al-ʿAzîz, il quale in un diploma del 1239, nel registro dell'imperator Federigo II, ediz. del Carcani, pag. 398, è scritto Abdellasis; e anche nel diploma del 17 aprile 1240 nel Huillard-Bréholles, ''Hist. diplomatica Friderici II'', t. V, p. 907.</ref>}}
▲==Storia==
▲[[File:Palazzo Zisa PA 04.JPG|thumb|La spianata della Fontana]]
▲Le prime notizie, indicanti il [[1165]] come data d'inizio della costruzione della Zisa, sotto il regno di [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I]] (detto "Il Malo"), ci sono state tramandate da [[Ugo Falcando]] nel ''Liber de Regno Siciliae''. Sappiamo da questa fonte che nel [[1166]], anno della morte di Guglielmo I, la maggior parte del palazzo era stata costruita “''mira celeritate, non sine magnis sumptibus''” (lett. "con straordinaria velocità, non senza ingenti spese) e che l'opera fu portata a termine dal suo successore [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]] (detto "Il Buono") ([[1172]]-[[1184]]), subito dopo la sua maggiore età.
L'appellativo Mustaʿizz è riferito, secondo [[Michele Amari]], a Guglielmo II, anche in un'iscrizione in caratteri ''naskhī'' nell'intradosso dell'arcata d'accesso alla Sala della Fontana.
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Un'altra iscrizione, invece, ben più famosa – in caratteri [[cufico|cufici]] – è tutt'oggi conservata nel muretto d'attico del palazzo, tagliata ad intervalli regolari nel tardo medioevo, quando la struttura fu trasformata in fortezza. Alla luce di queste fonti, la maggior parte degli studiosi sono concordi nel fissare al [[1175]] la data di completamento dei lavori del ''solatium'' reale.
Fino al [[XVII secolo]] il ''palatium'' non venne sostanzialmente modificato, come ci testimonia la descrizione del [[1526]] fatta dal monaco bolognese [[Leandro Alberti]],
[[File:Lazisa2-2010-03-11.jpg|thumb|left|Sistema delle vasche]]
Successivamente, nel [[1806]], la Zisa pervenne ai Principi [[Notarbartolo]], rappresentanti della più antica nobiltà siciliana ed eredi della Casa Ducale dei Sandoval de Leon, che ne fecero propria residenza effettuando diverse opere di consolidamento, quali il risarcimento di lesioni sui muri e l'incatenamento degli stessi per contenere le spinte delle volte. Venne trasformata la distribuzione degli ambienti mediante la costruzione di tramezzi, soppalchi, scalette interne e nel [[1860]] fu ricoperta la volta del secondo piano per costruire il pavimento del padiglione ricavato sulla terrazza.
Nel [[1955]] il palazzo fu espropriato dallo Stato,
Il progetto per la ricostruzione strutturale, il restauro filologico e la fruizione, venne affidato al Prof. Giuseppe Caronia, il quale, dopo circa vent'anni di appassionato lavoro e rilettura integrale, nel giugno del 1991, restituì alla storia, uno dei monumenti più belli e suggestivi della civiltà siculo normanna. Durante l'opera di restauro il Prof. Caronia invitò più volte a visitare il cantiere il direttore editoriale della casa editrice [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], [[Enrico Mistretta]], che al termine dei lavori fece raccogliere un ampio materiale illustrativo a documentazione delle varie fasi del restauro, materiale adeguatamente commentato dallo stesso Caronia, pubblicando quindi nel 1982 uno splendido volume di grande formato.▼
▲Il progetto
Il titolo nobiliare di Principe di Castelreale fu creato dai Re di Spagna per i proprietari del castello: fu concesso inizialmente ai Sandoval con apposito privilegio del 1672, e in seguito passò con titoli e beni ai [[Notarbartolo|Notarbartolo di Sciara]], eredi dei Sandoval.▼
▲Dal 1991 la Zisa ospita il [[Museo d'arte islamica (Palermo)|Museo d'arte islamica]]. Dal 3 luglio [[2015]] fa parte del [[Patrimonio dell'umanità]] ([[UNESCO]]) nell'ambito dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale". Il titolo nobiliare di Principe di Castelreale fu creato dai Re di Spagna per i proprietari del castello: fu concesso inizialmente ai Sandoval con apposito privilegio del 1672, e in seguito passò con titoli e beni ai [[Notarbartolo|Notarbartolo di Sciara]], eredi dei Sandoval.
==Descrizione==▼
▲== Descrizione ==
[[File:
[[File:Palazzo Zisa PA 08.JPG|thumb|Abside della Cappella Palatina della Santissima Trinità.]]
Il palazzo della zisa, concepito come dimora estiva dei re, rappresenta uno dei migliori esempi del connubio di arte e architettura normanna con ambienti tipici della casa normanna (compresa la doppia torre cuspidata) e decorazioni e ingegnerie arabe per il ricambio d'aria negli ambienti. Si tratta
La stereometria e la simmetria del palazzo sono assolute. Esso è orizzontalmente distribuito in tre ordini, il primo dei quali al piano terra è completamente chiuso all'esterno, fatta eccezione per i tre grandi fornici d'accesso. Il secondo ordine è segnato da una cornice marcapiano che delinea anche i vani delle finestre, mentre il terzo, quello più alto, presenta una serie continua di arcate cieche. Una cornice con l'iscrizione dedicatoria chiudeva in alto la costruzione con una linea continua. Si tratta di un'iscrizione in caratteri [[cufico|cufici]], molto lacunosa e priva del nome del re e della data, che è tuttora visibile nel muretto d'attico del palazzo. Questa iscrizione venne, infatti, tagliata ad intervalli regolari per ricavarne merli nel momento in cui il palazzo fu trasformato in fortezza.
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Facevano parte del complesso monumentale normanno anche un edificio termale, i cui resti furono scoperti ad ovest della residenza principale durante i lavori di restauro del palazzo, ed una cappella palatina posta poco più ad ovest, lungo la via oggi nominata dei [[Normanni]]. Costruita nel [[XII secolo]], la [[Chiesa della Santissima Trinità (Palermo)|Cappella Palatina della Santissima Trinità]] presso il Palazzo della Zisa è documentata già sotto il regno di [[Guglielmo II di Sicilia]] come Cappella Palatina della residenza. È utilizzata come sacrestia della [[Chiesa_della_Santissima_Trinità_(Palermo)#Chiesa_di_Ges.C3.B9.2C_Maria_e_Santo_Stefano|Chiesa di Gesù, Maria e Santo Stefano alla Zisa]], appartiene alla parrocchia della [[Chiesa dell'Annunziata (Palermo)|Chiesa dell'Annunziata]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=[[Giuseppe Caronia]]
*
* {{Cita libro |autore=[[Giuseppe Bellafiore]]
* {{Cita libro |autore=Vittorio Noto
* {{Cita libro |autore=Micaela Sposito
* {{Cita libro |autore=Ugo Rosa
* {{Cita libro |autore=Vittorio Noto |titolo=Architetture Medievali normanne e siculo normanne |città=Palermo |editore=Vittorietti |anno=2012}}
* {{Cita libro |autore=Vittorio Noto
== Voci correlate ==
* [[Palazzo della Cuba]]
* [[Parco della Favara]]
* [[Storia della Sicilia araba]]
* [[Museo d'arte islamica (Palermo)]]
* [[Giardino della Zisa]]
* [[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=11&IdSito=56 Castello della Zisa] sul sito dell'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana.
* [http://www.palermoviva.it/i-diavoli-della-zisa/ I diavoli della Zisa] su
{{Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Architettura|Palermo
[[Categoria:La Zisa| ]]
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